CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 334 del 17 maggio 2007
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Prosegue la discussione sulla Finanziaria. Gli interventi per lo sport (art. 28) impegnano a lungo il Consiglio. Approvato un emendamento che assegna aiuti alle società sportive per atleti disabili
Cagliari 17 maggio 2007 - Numerose interruzioni per trovare un accordo su alcuni emendamenti all'articolo 28 (interventi a favore dello sport) stanno impegnando l'aula, sotto la presidenza dell'on Giacomo Spissu, dal primo pomeriggio. Al centro del dibattito, in particolare gli emendamenti che intendono impegnare risorse a favore di società sportive professionistiche.
La seduta è cominciata (non senza una lunga sospensione iniziale) sull'emendamento n. 886, la cui discussione era stata interrotta nella seduta antimeridiana; emendamento che stanzia risorse a favore di società professionistiche di calcio in gravi difficoltà economiche (Torres, Olbia, Nuorese, Polisportiva Dinamo). Questo argomento dopo una serie di dichiarazioni di voto a favore e contro è stato posto in votazione e respinto.
E' stato quindi aperta la discussione sull'emendamento 20 (Pisano e più) che propone lo stanziamento di 100 mila euro a favore delle società sarde che promuovono lo sport a beneficio degli atleti disabili e 50 mila euro per l'organizzazione della prima edizione delle paraolimpiadi regionali sarde. Sono intervenuti numerosi consiglieri, tutti favorevoli (Pisano, Rassu, Ladu, Cassano, Dedoni, Scarpa, Petrini, Diana e Porcu). Posto in votazione l'emendamento è stato approvato all'unanimità a scrutinio elettronico palese.
Dopo un'ulteriore serie di sospensioni dei lavori alla ricerca di ulteriori accordi sui successivi emendamenti, il presidente Spissu ha quindi posto all'attenzione dell'aula un emendamento di sintesi (N 980 che riassume altri due emendamenti 878 e 948), a firma Cucca, Marrocu e più: questo emendamento propone lo stanziamento di 2 milioni di euro a favore delle società professionistiche. L'assessore Mannoni ha espresso un giudizio negativo ricordando che sono già previsti altri interventi diretti da parte dell'esecutivo per le sponsorizzazioni sportive, e quindi non si condivide questo emendamento. Hanno espresso perplessità i consiglieri Roberto Capelli (come è possibile presentare nuovi emendamenti?), Maninchedda (nella copertura vengono indicate in diminuzione partite assegnate alla programmazione negoziata), Milia (Non soddisfa le attese delle società, non vi è certezza per le società in difficoltà), Porcu (non opportuno stabilire in norma interventi che necessitano di valutazioni sul momento), Salis (i contributi dovrebbero andare alla realizzazione di infrastrutture sportive), Davoli (assegnare risorse alle società private non è giusto), Marrocu. Su questo argomento il dibattito prosegue. (LP)
Legge Finanziaria 2007: all'esame dell'aula l'articolo 16 (energia rinnovabile-eolico)
Cagliari, 17 maggio 2007 - I lavori sono proseguiti con le dichiarazioni di voto sull'emendamento 980. E' intervenuto l'on. Manca (La Margherita) che ha detto di condividere l'intervento dell'on. Marrocu. Questa è l'opportunità - ha aggiunto - per indicare una cifra certa, poi su tutto l'altro si può ragionare. Per l'on. Balia (Misto) l'intervento dell'on. Marrocu è convincente. E' perplesso, invece, sulla diminuzione di un milione di euro dalla programmazione negoziata. L'on. Caligaris (Sdi-Rnp) ha annunciato il suo voto di astensione perché non si può sottrarre un milione di euro alla programmazione negoziata. Dello stesso parere anche l'on. Marracini (Popolari - Udeur) secondo il quale il milione di euro può essere scaricato sul fondo "nuovi oneri legislativi". L'on. Ladu (Fortza Paris) è d'accordo sullo spirito dell'emendamento ma si scandalizza per il fatto che si ricorra ai fondi della programmazione negoziata per questo tipo di intervento. L'on. Biancu (La Margherita) ha annunciato che voterà a favore. L'assessore Dadea ha ribadito che sarebbe meglio ritirare l'emendamento. Per la soluzione di questi problemi c'è l'impegno del presidente della giunta e dell'esecutivo. L'on. Porcu (Progetto Sardegna) ha proposto di spostare l'emendamento alla fine della legge. Il presidente Spissu ha rinviato la votazione sull'emendamento di sintesi 980 alla fine della Finanziaria. L'on. Rassu (F.I.) ha ribadito che non è possibile continuare a rinviare ogni emendamento su cui non c'è l'accordo. L'aula ha poi approvato l'emendamento orale presentato dall'on. Ibba che prevede che al comma 2 lettera E dell'articolo 28 sia aggiunta, dopo la parola "convenzione", la frase …che possono avvalersi anche di organismi privati. L'aula è poi passata all'esame dell'articolo 16 (energia rinnovabile eolico). Nella discussione generale è intervenuto l'on. Pisano (Riformatori) che ha detto che il 16 costituisce l'articolo più importante di questa Finanziaria. "Noi oggi siamo i maggiori azionisti della c.d. "banda del buco dell'ozono" - ha affermato - cioè siamo la regione che contribuisce di più , in proporzione alla popolazione, a distruggere l'ozono. Produciamo 14.000 chilo tonnellate di CO2. Gli altri devono produrre energia pulita e noi immettiamo nell'aria ogni cosa senza rispettare i parametri di Kyoto". Per l'on. Pisano questo articolo è un'improvvisazione, è affrettato e non porterà da nessuna parte. L'on. Caligaris (Sdi-Rnp) ha detto di non comprendere
le ragioni che portano a trattare con tale urgenza in Finanziaria un argomento del genere. Per la consigliera della Rosa nel Pugno è riduttivo affrontare una materia come l'energia rinnovabile con un articolo di tre commi. Ci vorrebbe un provvedimento specifico e un confronto più approfondito. L'on. Rassu (F.I.) ha detto che la Sardegna deve trovare fonti alternative. Il vicepresidente del Consiglio crede che non sia giusto deturpare le nostre montagne con queste pale eoliche, ma bisogna trovare il metodo per produrre questa energia alternativa. Naturalmente la fonte primaria è il vento che dobbiamo utilizzare per la produzione di energia che serva a soddisfare il fabbisogno isolano e gli impianti devono essere piazzati in zone dove non ci sia un impatto devastante. L'on. Cappai (Udc) ha sottolineato l'assenza in aula della quasi totalità della maggioranza e del presidente Soru. La maggioranza - ha detto - non riesce a collegare ciò che c'è in questa finanziaria. All'articolo 16 la giunta ha presentato tre emendamenti sostitutivi totali dell'articolo. Questo dimostra cosa ha in mente sull'eolico questa maggioranza: "neanche una virgola se non è corretta dal presidente Soru". E' una vergogna. L'on. Ladu (Fortza Paris) ha detto che questo articolo 16 è uno dei più controversi per la maggioranza. Si è cercato di usare strumentalmente il fattore ambiente per confondere altre scelte che per il Consiglio sono incomprensibili. Non si capiscono le "crociate" della giunta contro l'eolico, non si capisce perché la Sardegna, che produce appena il 4% di energia eolica contro il 15% del resto d'Italia, vada controcorrente. Insomma, "l'isola del vento" non vuole utilizzare questa risorsa e vuole continuare a pagare costi energetici sempre più alti. La verità è che si decide la politica energetica fuori dal Consiglio regionale. Siamo in una situazione di totale separazione tra Giunta e Consiglio. L'on. Alberto Sanna (Ds) ha illustrato alcuni dati: la Sardegna produce il 95% circa della sua energia dal carbone e dal petrolio, il 5% dalle energie rinnovabili. Di questo 95% il 50% deriva dal carbone. Nel resto d'Italia il carbone è il 10%, in Europa il 30%. La nostra Isola ha un record negativo: per l'emissione di Co2 ha la maggiore produzione procapite d'Italia. Di fronte a questa situazione, per l'on. Sanna, si deve spingere in modo forte verso la produzione di energia rinnovabile (eolico e sole). Noi attualmente abbiamo un piano energetico che fissa a 550 megawatt il tetto. Entro il 2009 la nostra rete può produrre 1500 megawatt. E quindi saremo in grado di esportarla. Quindi noi abbiamo la possibilità di utilizzare il vento e di ridurre la produzione di Co2. Per Sanna chi causa il marasma ambientale non sono le pale eoliche ma le emissioni di Co2. L'esponente diessino ha dichiarato che è necessario modificare in maniera sostanziale il piano energetico regionale. "Tra di noi dobbiamo essere chiari e creare le occasioni per confrontarci. Qui nessuno vuole l'eolico selvaggio". L'on. La Spisa (F.I.) ha manifestato le sue perplessità."Il piano energetico regionale non esiste - ha detto - c'è solo una proposta. Quindi, l'articolo non può fare riferimento a una proposta. Poi - ha chiesto ancora La Spisa - perché mettere in legge la possibilità di un'intesa? La giunta regionale può fare accordi con chi crede. Perché si chiede al Consiglio di autorizzare un accordo di cui non conosciamo i contenuti? . Per La Spisa la Sardegna ha bisogno di un equilibrio anche nella politica ambientale e si deve riconsiderare il contenuto del piano. Noi non vogliamo firmare cambiali in bianco per nessuno. L'On. Scarpa (Misto) ha chiesto delucidazioni alla giunta sulla politica energetica che intende portare avanti che sembra totalmente diversa da quella contenuta nel programma elettorale. L'on. Scarpa ha definito un "crimine verso il popolo sardo" la produzione di energia, da esportare, utilizzando combustibili fossili. SEGUE (R.R.)
Prosegue l'esame degli emendamenti all'articolo 16 (eolico). Sospesa la discussione sul termovalorizzatore di Ottana
Dopo l'on. Scarpa è intervenuto l'on. Francesco Sanna (Margherita), che ha detto: "Questo è uno dei momenti più interessanti della Finanziaria. Quando nascevo in Sardegna si consumavano 678 gigawatt/h mentre ora se ne consumano 12.037. Il nostro consumo è cresciuto di diciotto volte in questi anni e non è pensabile parlare soltanto delle esigenze del mondo produttivo o quelle del produrre energia a qualsiasi prezzo purche' al minimo impatto ambientale.
Non e' vero che produrre con l'eolico costi meno di tutti gli altri sistemi: purtroppo e' una delle fonti piu' care, come fotovoltaico e solare. Oggi un megawatt di eolico vale
Euro e l'agevolazione dei certificati verdi vale per anni: e' per questo che in Italia l'eolico costa moltissimo contro i 42 euro della Danimarca. Dobbiamo dunque difendere il piano energetico sardo, che non e' stato un esercizio artistico.
Davoli ( Prc ): Abbattere le emissioni di gas serra è il minimo per contenere l'aumento della temperatura terrestre. Discutiamo di queste cose e non pensiamo che la Sardegna sia immune da questo processo. Da noi le fonti alternative possono avere un grande sviluppo: se possiamo fare di piu' per la nostra isola perche' non farlo ed essere avanti agli altri?
I costi e i benefici non sono soltanto economici ma anche sociali. Il dibattito sull'eolico non puo' essere concentrato soltanto sull'impatto visivo, anche se i problemi di impatto ci sono. Questo problema va affrontato senza pregiudizio ne retorica identitaria. Siamo davanti ad un bivio: continuare col carbone e aumentare i costi ambientali. Oppure affrontare la trasformazione del sistema energetico regionale sostituendo le fonti convenzionali con quelle rinnovabili.
Diana ( AN ): Noi parliamo di politica e ricordo che nel marzo 2004 Soru era contro il metano, nel 2005, poi annuncia di essere contrario all'eolico e oggi cambia direzione. Noi non possiamo essere legati agli umori del presidente, un vagabondo dell'energia. Siamo partiti dalla notizia che la Ras comprerà due centrali idroelettriche dell'Enel sull'Omodeo. Risono nomi e cognomi mascherati all'interno dell'emendamento. Ritirate tutto.
Porcu (Ps): la Sardegna ha consumi più alti della media italiana e così le emissioni di Co2. Dobbiamo chiarirci sul fatto che aumentare la produzione di eolico oltre i 550 megawatt non scaccia un solo grammo di Co2 perché la quantità di eolico producibile in Italia è limitata. La scelta nostra è se vogliamo diventare la fattoria - pattumiera eolica d'Italia: quali benefici ne abbiamo? L'eolico non deve diventare come le miniere e le foreste primarie che abbiamo svenduto o bruciato. Se eolico deve essere, ci sia un ritorno sociale.
Capelli (Udc): quest'aula deve scegliere per il meglio, possiamo oggi dimostrare che non siamo un cda ma un parlamento. Concordo con le osservazioni del collega Davoli: se costruissimo questi quattro parchi eolici la Sardegna rientrerebbe nel trattato di Kyoto, virtuosa come la Val d'Aosta. Con l'eolico in Europa si sono creati 200 mila posti di lavoro.
Assessore Rau (Industria): vorrei avere davanti i sardi che hanno avuto un centesimo di sconto a seguito della produzione di energia eolica. Noi abbiamo trovato parchi già autorizzati, la Sardegna ha un sistema energivoro con prezzi elevatissimi, quasi tutto il consumo è nel Sulcis. Dobbiamo trovare un correttivo per salvare l'occupazione dai costi dell'energia e con questo articolo costituiamo una riserva di energia a basso prezzo.
Quanto al fotovoltaico ha un ottimo rendimento e attrae occupazione. Con l'articolo16 noi cerchiamo di diversificare su tutte le fonti alternative per modellarle sui bisogni produttivi. Il nostro piano energetico è stato discusso in commissione e quando lo riterrete lo discuteremo in Aula.
Caligaris (Socialisti): non mi convince la proposta della Giunta che configura una posizione dominante dell'Enel in contrasto con i principi di libero mercato. Per questo mantengo l'emendamento.
Favorevole anche il capogruppo dei Riformatori, on. Vargiu: "La politica energetica della maggioranza è cambiata cinque volte in un mese e mezzo.
Dopo una breve sospensione disposta dal presidente Spissu per dirimere una questione sorta in Aula sulla interpretazione del regolamento, della richiesta e delle modalità di voto, l'on. Artizzu (An) ha chiesto la votazione per parti per i primi tre punti dell'emendamento e segreta sull'ultimo.
Marrocu (Ds) ha sollecitato una serie di correttivi alla norma tra i quali la definizione al più presto delle aree di pregio paesaggistico dove non potranno insistere i parchi eolici.
Cugini (Sas): rivolto al presidente Spissu chiede di istituire una prassi della presidenza sulle iscrizioni a parlare e sul tipo di votazione.
Scarpa (Misto): annuncia voto contrario per questioni di metodo e merito oltre che per la mancata risposta soddisfacente dell'assessore Rau
Caligaris (Socialisti): dichiara astensione a seguito delle modifiche indicate dall'on. Marrocu. "Ci stiamo allontanando dagli obiettivi di Kyoto mentre potenziamo il carbone e sono in ritardo le altre fonti di energia rinnovabile".
Masia (Socialisti): a favore sui primi tre punti, astensione sull'ultimo.
Cappai (Udc): annuncia voto contrario e stigmatizza con parole pesanti l'assenza in Aula del presidente Soru, appena rientrato.
Davoli (Prc - Se): voto contrario sui primi tre punti
Lombardo (Forza Italia): replica all'onorevole Cugini definendo il suo intervento una provocazione
Biancu (Margherita): voto favorevole sui primi tre punti e non si esprime sull'ultimo per la richiesta di voto segreto formulata dal collega Artizzu
Alberto Sanna (Ds): favorevole sui primi tre punti, annuncia astensione sull'ultimo per il rischio che i parchi eolici approvati siano bloccati
Calledda (Ds): favorevole sui primi tre punti. "Su questo emendamento tra i lavoratori della Portovesme srl e non solo si respira un clima di terrore. Oggi la Sardegna ha un piano energetico e questo emendamento dà una risposta al problema e ai lavoratori".
Pisano (Riformatori): contro sui primi tre punti . "E' un errore discutere di eolico dentro la finanziaria e non nel piano energetico. E poi nella norma non c'è traccia delle aree ventose. In più stiamo consentendo l'eolico nelle zone costiere, proprio in contraddizione col Ppr".
La Spisa (Foza Italia): annuncia voto contrario e rivolto al presidente Soru dice: "Le intese si possono fare ma il Consiglio dovrebbe poterle votare. Questa è una cambiale in bianco verso il presidente Soru. Le intese fatte in questo modo possono nascondere grandi affari".
Assessore Dadea: raccoglie le osservazioni formulate in precedenza dal capogruppo Ds, Siro Marrocu.
Diana (An);: annuncia voto contrario. "Lei continua ad isolarsi e ad affrontare tutti i problemi senza l'opposizione".
Cappelli (Udc): ricorda le parole di Greenpeace Italia, "è un piano che guarda l'Ottocento".
Ha poi preso la parola il presidente Soru, che ha detto: "Queste norme vengono dopo dei vuoti di lungo tempo e rispondono agli interessi dei sardi. Le industrie più importanti dell'sola sono a rischio di sopravvivenza e stupisce che chi abbia governato in passato non abbia colto la relazione tra il consumo dell'industria e la possibilità di produrre energia dal vento. Noi vogliamo tutto l'eolico e il solare ma dobbiamo insieme risolvere il problema del costo acqua e energia. Vorrei che fossimo consumatori ma anche produttori di tecnologie per l'energia, nel solare, nel mini eolico, sul fotovoltaico".
Il presidente ha chiesto anche di parlare per fatto personale al termine della seduta ma ha premesso: "Il bullismo lo vorremmo fuori persino dalle scuole medie".
Voto sui primi tre commi dell'emendamento 973: approvato
Scrutinio segreto sulla quarta parte dello stesso emendamento: approvato
Il presidente Spissu ha posto in votazione il comma 8 dell'articolo 12
L'on. Marrocu chiede di poter mettere al voto soltanto le norme che riguardano l'energia riservando a domani il resto. Per dichiarazione di voto è intervenuto il presidente Soru, per annunciare il voto favorevole e spiegare che nel 1997 l'Enel rinunciò ai diritti di produzione idroelettrica sulle centrali dell'Omodeo che la Giunta propone di acquistare. "Fu il consorzio di bonifica di Oristano a cedere nel 1999 gratis quel diritto all'Enel mentre nel 2005 il commissario regionale ha chiesto di riacquistare quel diritto e ora la Regione è in causa con l'Enel. Con questa transazione noi sfrutteremo questo investimento e produrremo acqua abbassando i costi di pompaggio. Per queste centrali non pagheremo 4 milioni di euro ma 20, quanto costano. E abbiamo la copertura finanziaria.
L'Aula ha votato a favore.
Dopo il ritiro conseguente di una serie di emendamenti di segno opposto, è giunto al voto il comma dell'articolo 14, relativo al progetto di costruzione di un termovalorizzatore a Ottana, fortemente contrastato dalle popolazioni.
Il capogruppo del Prc - Se, on. Luciano Uras, ha annunciato il voto contrario ricordando un deliberato espresso dal suo partito in segno contrario, proprio per il rischio ambientale e per la mancata consultazione delle popolazioni. Dello stesso parere tutti i consiglieri Prc, on. li Davoli e Pisu, che hanno contestato il modello del termovalorizzatore dei rifiuti. "Si tratta di una scelta dannosa e sbagliata".
L'on Marrocu ha chiesto di eliminare dal voto la parte del comma relativa a Ottana: "Non c'è bisogno di indicare espressamente il sito nella legge, anche perché l'ubicazione dell'impianto, che pure condivido, potrebbe cambiare".
Caligaris (Socialisti): chiede la soppressione del comma per coinvolgere la popolazione preventivamente
Licheri (Sas): tutti ritengono questo impianto altamente inquinante, servono soluzioni nuove e meglio compatibili con l'ambiente. Per questo chiediamo la soppressione.
Balia (Socialisti): la proposta dell'on. Marrocu non risolve il problema perché il Consiglio deve potersi esprimere sull'ubicazione del sito del termovalorizzatore. Meglio eliminare il comma 4 e in caso annuncio voto contrario sul termovalorizzatore.
L'assessore Dadea, vista l'ora, chiede la sospensione del comma "per una valutazione più attenta". Così anche l'on. Randazzo (Udc)
Intorno a mezzanotte e mezza il presidente Spissu ha tolto la seduta che riprenderà oggi venerdì 18 maggio alle 10. La commissione Bilancio e programmazione è convocata le ore 9. (c.c.)