CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
------------------------------------
Nota stampa
della seduta n. 328 dell'11 maggio 2007
------------------------------------
Finanziaria 2007. All'esame dell'Assemblea l'articolo 9. Lavori sospesi per mancanza del numero legale.
Cagliari, 11 maggio 2007 - Prosegue in Consiglio regionale l'esame della Finanziaria. I lavori pomeridiani sono ripresi sotto la presidenza dell'on. Eliseo Secci. All'esame dell'Aula gli emendamenti aggiuntivi all'articolo 6. L'aula ha bocciato gli emendamenti 111, 110, 535, 534, 547, 548, 580, 542, 185, 915, 112, 926.
Approvati gli emendamenti 570 (Contu e più al comma 7 dopo le parole "il personale" sono aggiunte le parole "esclusi i dirigenti") , 918 (Pirisi e più che introduce l'articolo 7 bis), 848 e 849 (Vargiu e più sull'organico dell'ufficio temporaneo per la realizzazione del programma comunitario ENPI CBC del Mediterraneo), 904 seconda parte (Cuccu G. e più sul trattamento pensionistico dei dipendenti dell'ex Esaf).
Sono intervenuti, anche più volte, l'assessore Dadea e gli on.li: La Spisa (F.I.), Vargiu (Riformatori), Caligaris (Sdi-Rnp), Giuseppe Cuccu (La Margherita) e Uras (Prc).
Nella discussione generale dell'art. 9 (razionalizzazione degli acquisti per beni e servizi e contenimento della spesa) sono intervenuti: l'on. Diana (AN) secondo il quale non si può iniziare con una "sperimentazione" ; l'on. Capelli (Udc) il cui parere sull'articolo 9 è contrario perchè introduce "falsi problemi con maggiorazione delle spese"; l'on. Farigu (Misto) secondo il quale l'articolo 9 è l'ennesimo "cavallo di Troia" che deresponsabilizza gli amministratori e lede la libera concorrenza; l'on. Contu (F.I.) che ha detto che l'articolo 9 non produrrà nessun effetto positivo per la nostra Isola; L'assessore Gian Valerio Sanna che ha affermato che questo articolo prevede un progetto avanzato che mira a regolare le procedure di acquisto dell'amministrazione regionale. Questa sperimentazione nasce da un contributo finanziario che arriva dallo Stato. L'esponente della giunta ha detto che ormai è tempo di dare un segnale di cambiamento anche in questo settore; L'aula ha bocciato l' emendamento 594.
Sugli emendamenti sono intervenuti anche più volte gli on.li: Diana (An), Capelli (Udc), Vargiu (Riformatori) e Uras (Prc).
Sull'emendamento 595 è mancato il numero legale. I lavori sono sospesi per trenta minuti. SEGUE R.R.
Approvato l'articolo 10: finanziamento degli enti locali che istituisce il fondo comune indistinto. Il Consiglio tornerà a riunirsi martedì 15 alle ore 10
Cagliari, 11 maggio 2007 - Il Fondo comune per gli enti locali ha avuto il sì del Consiglio. Con l'approvazione dell'articolo 10, infatti, che reca "Nuove disposizioni per il finanziamento del sistema delle autonomie locali", viene istituito un "unico fondo indistinto il cui stanziamento, pari a 500 milioni di euro, è ripartito in 91% a favore dei comuni e 9% a favore delle province". In questo fondo confluiscono i fondi delle leggi 37/'98, 25/'93, 19/'97, 4/2000 e 9/2006.
Complessivamente tutto il Consiglio favorevole alla approvazione di questo provvedimento che è stato giudicato positivamente in tutti gli interventi registrati nel corso della discussione generale presieduta dal Presidente Giacomo Spissu. Perplessità sono state manifestate tuttavia sulla mancanza di garanzie che la Regione dovrebbe assicurare circa un corretto uso delle risorse da parte dei comuni, che non deve trascurare i settori ai quali le leggi citate facevano riferimento, ed in particolare i servizi sociali e la tutela del patrimonio linguistico e culturale.
Mario Diana (An) ha sottolineato l'esigenza che nella loro autonomia di spesa i comuni dovranno privilegiare le spese per investimenti e non le spese correnti. Ha anche sollevato il problema di una parità di trattamento dei piccoli comuni costieri che non hanno una estensione costiera grande.
Della opportunità di un intervento specifico destinato alla città di Cagliari ha parlato Pierpaolo Vargiu (Rif), che ha condiviso l'esigenza di un "monitoraggio da parte della Regione sull'uso delle risorse che verranno trasferite ai comuni".
L'accento sulla necessità che attraverso il fondo comune indistinto senza vincoli non determini una penalizzazione dei comparti individuati dalle norme precedenti sui trasferimenti ha parlato Beniamini Scarpa (Misto), che ha posto l'accento sul pericolo che venga penalizzato l'intevento sulla valorizzazione della lingua sarda.
Dichiaratamente favorevole all'articolo 10 Sergio Pisano (Rif) ("Se si dovesse dare un voto è l'unico articolo della Finanziaria che meriterebbe una sufficienza piena: il sette e mezzo"). Ma ha svolto considerazioni problematiche sulla mancanza di vincoli di destinazione.
Della utilità di una "premialità" per i comuni che sapranno spendere in modo virtuolo le risorse ha parlato Franco Ignazio Cuccu (Udc): il fondo unico elemento posivo ma cosa accadrà prima che si vada a regime?.
Infine la replica dell'Assessore Gian Valerio Sanna, che ha ringraziato il Consiglio "che ha accolto positivamente e compresa la proposta della Giunta". Ha definito questo provvedimento una "delle maggiori riforme in materia di autonomia", Non ha nascosto la legittimità dei timori sull'uso delle risorse, ma ha definito "un'operazione di giustizia" il fondo unico, ed ha assicurato che in attesa della riforma dell'ordinamento sarà fatto l'opportuno monitoraggio. Dei pochi emendamenti presentati solo uno è stato approvato (a firma Cucca e più a garanzia del funzionamento dei centri di servizio sociali di Carbonia e Ottana". Quindi l'approvazione per alzata di mano dell'articolo 10.
Senza discussione è stato anche approvato l'articolo 10 bis che stanzia risorse per avviare le procedure per la realizzazione del comparto unico Regione-Enti locali.
I lavori del Consiglio sono stati quindi chiusi e rinviati a Martedì 15 maggio alle ore 10. (LP)