CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 326 del 10 maggio 2007

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Sospeso l'articolo 6 (personale) della Finanziaria: in disaccordo sul testo anche alcuni consiglieri di maggioranza. Nel successivo si rinnovano le critiche dell'opposizione per le consulenze.

Cagliari, 10 maggio 2007 - Gestione complicata dei lavori dell'aula, questo pomeriggio, per l'esame dell'articolo 6 della Finanziaria e disciplina "norme sugli organici e sulla spesa del personale". Numerosi gli emendamenti, anche da parte della maggioranza: si tratta di emendamenti soppressivi parziali, spesso concatenati (la bocciatura o l'approvazione di un comma ne fa decadere molti altri) e rende complesso anche il lavoro degli uffici. Vengono bocciati i commi 9 (che ridisegna l'ufficio di gabinetto del presidente) e 11 (che prevedeva la soppressione degli uffici ausiliari di direzione politica ad eccezione dell'Ufficio stampa del Presidente). In entrambi i casi il primo firmatario è l'on. Orrù (Ds). Sull'utilizzo delle graduatorie di selezioni interne, se sia possibile utilizzare questo criterio senza distinzione tra Amministrazione regionale, Enti e Agenzie (dando luogo a ciò che l'on. La Spisa, FI, definisce "effetto discorsivo"), la posizione di alcuni consiglieri di maggioranza non condivisa dall'assessore portano prudentemente l'on. Biancu (Margherita) a chiedere una sospensione che ferma, per il momento, l'articolo. Se ne parlerà in seguito dopo gli opportuni chiarimenti.
Si passa perciò all'articolo 7, che modifica la legge regionale 31 del 1998 a proposito di "attribuzione di incarichi di elevata professionalità" a "esperti" che sono stati molto numerosi nel 2006. Il comma 3 prevede che le spese saranno ridotte al 60 per cento nell'anno in corso; ma l'opposizione insiste che si tratta, spesso, di sprechi e l'on. Diana chiede che si scenda al 40 per cento, riconoscendo dignità e ruolo alle professionalità interne agli organici regionali. Un testo "volutamente" generico dà alla Giunta ampia discrezionalità nelle nomine e non dirada - aggiunge Diana - i dubbi sulla trasparenza. Se le banche dati degli incarichi sono (comma 4) accessibili al pubblico per via telematica e nel Buras, il Consiglio pretende di conoscere se gli incarichi sono stati o meno produttivi e ritiene che non sia utile "sopprimere le altre forme di pubblicità".
L'on. Capelli (Udc) ritiene che il personale vada preparato in funzione dei carichi di lavoro e degli obiettivi, dopo la necessaria concertazione con i sindacati. In questo caso, invece, le scelte sono unilaterali e assomigliano a un "processo di rottamazione del personale" deciso "con criteri aziendalistici". La legge 31 è superata? La si cambi, ma approfondendo i problemi, non dedicandole due o tre commi in Finanziaria.
La strada seguita dalla Giunta, invece - ha detto l'on. La Spisa (FI) - non affronta il problema, crea le premesse a un precariato infinito che si tende, poi, "artificiosamente" a superare (il contenzioso dell'articolo 6 è anche su questo argomento) per colmare le carenze degli organici. Indispensabile, a questo punto, mettere ordine e stabilire, una volta per tutte, "che alla Regione si entra soltanto per concorso". Altro argomento da decidere: dare tempi certi all'applicazione dei contratti collettivi chiusi con il Coran.
La materia pretende un disegno di legge, ha affermato l'on. Cappai (Udc): il problema degli incarichi esterni è scottante; dimostra che non esistono professionalità all'interno della Regione. In realtà è, quella degli incarichi, una scorciatoia per chiamare persone di propria fiducia stabilendo un andazzo pericoloso e costoso. Cita, l'on. Cappai, incarichi ad personam dati dal direttore generale del Brotzu senza alcun appalto per atti di programmazione che in passato non avevano mai richiesto consulenze esterne. Per questo e per altri motivi - ha concluso - anche l'articolo 7 è da sospendere. (adel)

Legge Finanziaria 2007: all'esame dell'Aula l'art. 7. Polemiche sulle procedure di voto su alcuni emendamenti.

Cagliari, 10 maggio 2007 - Terminata la discussione generale sull'articolo 7 sugli emendamenti 113, 170, 582 (che vogliono sopprimere l'art 7) è intervenuto, per dichiarazione di voto, l'on. Capelli (Udc) che ha detto di votare a favore degli emendamenti che vogliono sopprimere un articolo che, inspiegabilmente, vuole ripristinare i co.co.co.
L'on. Vargiu (Riformatori) ha detto di essere totalmente contrario all'articolo 7 e ha espresso la massima disapprovazione. L'on. Cappai (Udc) si è soffermato soprattutto sul comma 4 lamentando la mancanza di trasparenza sulle consulenze e sugli incarichi decisi dalla giunta e dal presidente Soru.
L'on. Uras (Prc) , invece, ha dichiarato il voto contrario agli emendamenti che sopprimono l' articolo 7 che è "un articolo utile, che non ha nulla di scandaloso, ben fatto e che ha una funzione moralizzatrice nei confronti dell'amministrazione".
Giudizio positivo sull'articolo 7 anche da parte dell'on. Marrocu (Ds). "Sono totalmente d'accordo con l'articolo 7 - ha detto - è giusto che l'amministrazione regionale possa ricorrere a professionalità esterne e non perché non stimi il personale della Regione. La norma è giusta, bisogna però utilizzarla bene e secondo il fine previsto".
Per l'on. Farigu (Misto) è inutile che la norma contenga dei principi validi, bisogna vedere in che contesto si cala. Il problema del personale, per l'esponente socialista, andrebbe affrontato in maniera organica non nel contesto della Finanziaria. Per l'on. Farigu i poteri discrezionali nella Pubblica Amministrazione vanno contenuti. Questo limite deve essere forte e chiaro.
L'on. Ladu (Fortza Paris) voterà a favore degli emendamenti soppressivi. Questo articolo in teoria - ha detto il capogruppo di Fortza Paris - non è negativo ma si presta ad un uso distorto. Si ricorrerà sempre più spesso al personale esterno. Bisognerebbe, invece valorizzare, il personale interno.
E' perplesso sull'articolo 7 l'on. La Spisa (F.I.) che ha dichiarato il voto favorevole agli emendamenti soppressivi. Il capogruppo di Forza Italia ha chiesto di sapere notizie certe sugli stanziamenti previsti.
L'assessore Dadea ha chiarito che con questo articolo, per la prima volta, si pongono dei limiti alle consulenze e ai rapporti di collaborazione continuativa e si richiedono dei requisiti certi e chiari. Insomma non c'è solo una dichiarazione di intenti ma si pone un limite che è vincolante. "Tutto questo pensavo potesse trovare accoglimento da parte della minoranza ma evidentemente mi sbagliavo. Anche la Corte dei Conti ha dato parere positivo visto che per la prima volta si pongono dei paletti alle consulenze".
Gli em 113, 170, 502 e 583 sono stati bocciati. Sull'emendamento 585 è intervenuto l'on. Capelli (Udc) che ha detto di essere a favore dell'emendamento essendo contrario ai Co.co.co. L'assessore Dadea - ha spiegato l'on. Capelli - ha chiesto alla minoranza di dare fiducia a questa giunta che ha sprecato decine di milioni di euro in consulenze di altissimo costo e di bassissima professionalità.
L'emendamento 585 è stato bocciato. Non sono stati approvati dall'aula anche gli emendamenti 588, 590, 828, 827, 114 e 587 .
Sull'emendamento 115 (sostitutivo parziale: al comma 3 le parole "il 60%" sono sostituite dal 40%") l'on. Artizzu (AN) ha chiesto il voto segreto. L'emendamento non è stato approvato. Qualche momento di tensione si è avuto quando l'on. Uras (Prc) ha chiesto due minuti di sospensione per interloquire con l'assessore Dadea sulla Finanziaria. L'on. Vargiu (Riformatori) ha chiesto al presidente Secci (che presiedeva in quel momento) che ogni richiesta di sospensione fosse motivata. L'on. Uras ha ritirato la sua richiesta. Dopo qualche polemica sono stati approvati gli emendamenti 589 e 873 su cui c'era stato il parere positivo della giunta e della commissione. Le polemiche sono proseguite, ma il presidente Spissu, subentrato in quel momento al vicepresidente Secci, ha dato la parola, per dichiarazione di voto sul testo dell'articolo 7, all'on. Caligaris (Sdi -Rnp) che ha dichiarato il voto a favore perché l'articolo tende al contenimento della spesa. "Ritengo però- ha aggiunto - che la Regione dovrebbe limitare i rapporti di consulenza e qualificare il personale interno assunto con pubblici concorsi".
L'on. Capelli (Udc), intervenendo sull'ordine dei lavori, ha chiesto di verificare l'esito del voto sugli emendamenti 589 e 873 .
Il presidente Spissu ha chiarito che i risultati erano quelli dati dal presidente facente funzioni.
L'on. Diana (AN) ha detto che il presidente facente funzioni non aveva proclamato il voto e non aveva consentito alla minoranza di fare dichiarazioni di voto.
Il presidente Spissu ha ricordato che i lavori dell'aula sono tutti registrati e ha invitato a tornare sull'argomento.
L'on. La Spisa (F.I.) ha ribadito la necessità di verificare quanto era successo anche perché non erano state consentite le dichiarazioni di voto.
L'on. Marrocu (Ds), sull'ordine dei lavori, ha espresso il suo parere sulla regolarità del voto. Mi pare giusto - ha detto - riconoscere che le richieste di intervento sono avvenute dopo l'apertura della votazione. Però la richiesta di intervento dei colleghi della minoranza era quella di chiedere una riduzione dal 50% al 41%. Per andare incontro alla minoranza il capogruppo Ds ha chiesto la possibilità di inserire un emendamento orale in tal senso.
Il presidente Spissu ha sospeso i lavori per qualche minuto per controllare la registrazione .
Alla ripresa dei lavori il presidente del Consiglio ha affermato che dalla registrazione risulta che la votazione è stata chiamata, è avvenuta ed è stato proclamato l'esito. Quindi, tutto regolare. Il presidente ha anche dichiarato che la proposta fatta dall'on. Marrocu non poteva essere accolta.
Per dichiarazione di voto è intervenuto l'on. Salis (Italia dei Valori) che ha espresso il voto a favore dell'articolo 7 che per la prima volta limita le consulenze esterne.
L'on. Diana (AN) ha ancora una volta espresso il suo parere contrario all'articolo 7 e all'azione della giunta e del suo presidente anche in materia di lavoro e di consulenze, citando il caso dei lavoratori dell'Hidrocontrol.
L'on. Pisano (Riformatori) voterà contro il testo dell'articolo 7 perché contiene delle incongruenze. Per il consigliere si sta procedendo verso una strada anomala introducendo nella finanziaria la precarizzazione .
L'on. Capelli (Udc) ha detto che voterà contro e ha sottolineato che si stanno autorizzando 7.000.000 di euro per finanziare incarichi . "In condizioni normali queste deleghe alla giunta - ha affermato - potevano anche passare. Ma non è normale che un presidente della giunta sia soggetto ad accertamenti giudiziari perché ha speso impropriamente 56 milioni di euro. Quindi niente azioni di fiducia a questa giunta e al suo presidente. Stiamo veramente esagerando". R.R. (SEGUE)

Approvato l'articolo 7, i lavori sospesi sull'articolo 8 in attesa di un emendamento di sintesi. I lavori riprendono domani alle 10

Cagliari, 10 maggio 2007 - Dopo l'on. Capelli è intervenuto l'on. Vargiu (Riformatori), che ha detto: "L'assessore Dadea ci dovrebbe dire quanto incidono alcune conseguenze ma io sarei ancora più contento se sapessimo quali risultati hanno prodotto le consulenze che le professionalità all'interno della Regione non potevano soddisfare. Vorrei sapere anche se i dipendenti della Regione hanno imparato a fare quello che non sapevano fare. La grande novità sarebbe se i consulenti avessero fatto scuola.
Noi voteremo contro l'articolo 7 perché non è vero che mette un limite alle consulenze esterne: è vero il contrario, che noi stiamo così autorizzando la giunta ad un uso indiscriminato del personale esterno. Con i quali criteri verrà selezionato il personale? Con convinzione voterò contro".
L'on. Alberto Randazzo (Udc) ha chiesto quindi il voto elettronico palese sull'articolo 7
Presenti 54, favorevoli 37, contrari 14, astenuti 2.
L'articolo 7 è stato approvato.

Respinti invece gli emendamenti 584, 586

Sull'emendamento 581 il capogruppo di Forza Italia, La Spisa, ha detto per dichiarazione di voto: "Mi sorprende il parere contrario a questo emendamento, mi era sembrato che questa norma sulla chiusura dei contratti fosse stata recepita dalla maggioranza". L'Aula ha però respinto l'emendamento.

Il presidente Spissu ha aperto poi la discussione sull'articolo 8 ("norme varie sul personale") e sui relativi emendamenti.

E' intervenuta per prima l'on. Caligaris per i socialisti: "Questa norma tende ad eliminare situazioni intollerabili e una applicazione scorretta dei contratti flessibili all'interno della Regione e negli enti strumentali. Questi contratti non possono essere usati in modo scorretto e su questo ho presentato un emendamento. Chiedo alla giunta regionale un indagine su tutti i contratti atipici alla Regione, enti e agenzie con riferimento al tipo di contratto e durata". L'oratore ha richiamato l'attenzione dell'Aula sul ruolo svolto dalle agenzie interinali, "che spesso nasconde aspetti clientelari", e ha aggiunto: ."Nella nostra pubblica amministrazione abbiamo co.co.co, co.co.pro., collaboratori di libera professione con la partita Iva e collaboratori con agenzie interinali con mansioni, funzioni e orari identiche ai dipendenti a tempo indeterminato. Ma la retribuzione è irrisoria, le tutele sindacali sono inesistenti. Conosco la sensibilità dell'assessore Dadea e della Giunta ma sono necessari controlli".

Per i Riformatori ha preso poi la parola l'on. Pierpaolo Vargiu: "Con l'articolo 8 sta succedendo qualcosa che non è utile per il nostro corretto rapporto di maggioranza e opposizione. Oggi, dopo mesi di discussione sulla manovra, ci presentate l'emendamento 955 che stravolge l'articolo 8 e introduce un piano di stabilizzazione del precariato, difficile da valutare in pochi minuti. Possibile che questo piano sia perfetto ma è necessario che lo studiamo e che ci venga spiegato. Su cosa si regge l'impianto di queste norme? Vogliamo avere contezza su ciò che sta per divenire legge della Regione: vorremmo sapere quali enti, quali osservatori e quali agenzie sono interessate dal vostro emendamento. E così per le aziende miste.
Io chiedo che questo emendamento sia dunque sospeso e che ci venga spiegato: non vorremmo che ci fossero altri percorsi che non ci avete segnalato".
Il capogruppo del Prc - Se, on. Luciano Uras è entrato nel vivo dell'emendamento: ."L'articolo 8 è uno degli articoli importanti della finanziaria e le osservazioni del collega Vargiu sono per certi versi condivisibili. Si tratta di norme che attengono alla condizione di questi lavoratori precari che non sono stati inquadrati attraverso concorso perché tutti questi enti regionali, questi organismi hanno dovuto vivere nella incertezza normativa e ne divieto di concorsi". L'oratore si è detto disponibile al confronto con l'opposizione sollecitato dal collega Vargiu affermando anche che "nella pubblica amministrazione può essere fatta salvo soltanto una piccola quota di flessibilità. C'è bisogno di un provvedimento per l'emersione dal precariato dei lavoratori nel settore privato, come è stato fatto per l'emersione del lavoro nero . Questo perché bisogna dare una risposta politica al bisogno sociale di certezza, contando su un reddito stabile nel tempo". Riferendosi alla recente scelta di tre consiglieri di lasciare il gruppo l'on. Uras ha detto: "Rifondazione comunista è il partito più impegnato, da anni, su questi temi e non subirà passivamente la situazione che si è venuta a creare ma promuoverà sempre più processi di organizzazione della società sarda".
Per l'Udeur è intervenuto il capogruppo, on. Sergio Marracini, che ha parlato dell'articolo 8 così modificato dall'emendamento 955 come "una pietra miliare della finanziaria, uno schiaffo a chi voleva vedere nella finanziaria una sorta di costrizione e penitenza. C'è un mondo intero precario, laureato e non solo diplomato. Ed è stato un passo difficile questo articolo 8 e l'emendamento: va dato atto alla commissione che ha lavorato perché queste norme diventassero centrali e qualificanti. Dobbiamo insistere su questa linea:dobbiamo dare ai sardi una speranza di vita. Siamo orgogliosi di questo nostro emendamento perché tutta la maggioranza lo condivide e qualifica la manovra.
Per i Riformatori ha preso invece la parola l'on. Sergio Pisano: "Questa norma porta novità importantissime e chiedo agli assessori presenti in Aula.che tutti abbiano il tempo per esaminarlo". L'oratore ha affermato che una copertura finanziaria di 1,5 mln di euro per la manovra in corso e 3 per ogni anno del triennio non sono sufficienti: "Secondo i miei calcoli con uno stanziamento così si stabilizzano al massimo 120 lavoratori visto che il costo di stabilizzazione di ogni lavoratore è pari a 50 mila euro. Non è chiaro poi nella norma chi siano gli aventi diritto a questa stabilizzazione. Ci sono margini di incertezza che vanno chiariti; ci sono forme di precariato che mal si adattano alle norme contenute nell'articolo 8 e nell'emendamento. Dobbiamo intenderci per capire se vogliamo tutti la stessa cosa, cioè eliminare il precariato. Per questo propongo una breve sospensione.
Anche l'on. Cucca si è associato alla richiesta "per arrivare se possibile ad una soluzione condivisa". Il presidente Spissu ha così disposto una sospensione breve e ha convocato i capigruppo per una conferenza. Ma la sospensione è stata più lunga del previsto, per la difficoltà di giungere a un emendamento di sintesi che unisca le volontà della maggioranza e dell'opposizione. Per questo, intorno alle 22, il presidente Spissu ha aggiornato la seduta a domani alle 10. (c.c.)