CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 271 del 12 gennaio 2007

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Piano regionale dei Servizi sanitari: aperti e sospesi fino alle 12,30 i lavori del Consiglio regionale.

Cagliari, 12 gennaio 2007 - E' stata aperta e subito rinviata alle 12, 30 la seduta del Consiglio regionale. In apertura, il presidente Eliseo Secci, ha comunicato all'aula che la commissione sanità era ancora riunita e aveva bisogno ancora di circa un'ora per trovare l'accordo sugli emendamenti presentati e così procedere più speditamente all'approvazione del Piano regionale dei Servizi sanitari. Dopo la lunga maratona di ieri notte (i lavori si sono conclusi all'1 e 10 del mattino) che ha portato all'approvazione della prima parte del Piano (obiettivi di salute), all'esame dell'aula la Parte seconda (Obiettivi di sistema). Con gli obiettivi di sistema il Piano affronta i problemi strutturali della rete di offerta e le strategie per la riqualificazione dei servizi, sulla base di criteri di qualità di risposta nei diversi territori e di equità nell'accesso all'assistenza. I lavori riprenderanno alle 12 e 30. SEGUE R.R.

Lunga riunione del gruppo di lavoro che ha ripreso l'esame degli emendamenti. Il Piano regionale sanitario esamina ora il capitolo della prevenzione.

Cagliari, 12 gennaio 2007 - Intensa attività, quasi diplomatica, del gruppo di lavoro (Commissione sanità allargata) che ha, per buona parte della mattinata, lavorato nel tentativo di smussare gli spigoli e trovare una mini-intesa tra maggioranza e opposizione per rendere più agevole la strada dell'approvazione del Piano. L'attività d'aula è ripresa alle 13,30 per essere interrotta alle 14. Si riprenderà alle 15.
Il Consiglio ha iniziato l'esame della seconda parte (obiettiva di sistema) affrontando uno dei temi cruciali del piano: la prevenzione (l'altro è quello relativo alla rete ospedaliera). Ed è in questo settore, ha detto l'on. Licandro (FI), che emergono le contraddizioni dell'idea di sanità della maggioranza: una sanità con poche risorse e con tempi che non saranno rispettati. L'istituzione del dipartimento di prevenzione entro tre mesi "è una delle tante scadenze che non saranno rispettate". Ed è la carenza di risorse a rendere poco credibile il Piano. Licandro ha citato il rapporto tra ambiente e salute; scontato che la presenza dell'industria di base crei inevitabili problemi, come intervenire? Cancellando le fabbriche e bonificando il territorio? La Regione ha la disponibilità finanziaria necessaria? Non una parola sulla sicurezza degli ambienti di lavoro, forse - ha aggiunto - perché di lavoro ce n'è poco che non merita attenzione. Silenzio anche sul randagismo, che, invece, è argomento di particolare importanza, soprattutto a livello urbano.
L'on. Vargiu (Riformatori) lamenta la mancata istituzione dei servizi di medicina legale, ormai un'esigenza conclamata della sanità moderna. Come eludere i problemi dell'eutanasia (tanto per citarne uno che è sulla bocca di tutti)), del contensione (in forte aumento) medico-paziente che, se non disciplinato, dà libera via alla "medicina difensiva", attraverso la quale si determina un forte aumento dei costi sanitari (il medico si tutela prescrivendo un gran numero di esami). Vent'anni fa questi aspetti erano trascurabili e trascurati. Oggi diventano una delle risposte decisive della medicina alla società.
Se la prevenzione punta ai servizi territoriali, il Piano è debole e inconcludente. Lo ha detto l'on. Contu (FI) ricordando come le emergenze sanitarie non abbiano alcuna disciplina né adeguata citazione. Randagismo (causa di una malattia grave come l'idatidosi) e medicina legale (che si tende a confondere col risk management ) sono aspetti deficitari. (adel)

Piano regionale dei Servizi sanitari: ripresi i lavori pomeridiani. In apertura di seduta scoppia il "caso Gumirato". L'on. Marracini (Udeur) chiede all'assessore Dirindin di mandarlo via. Avrebbe offeso, durante una riunione, il Consiglio regionale definendolo un talk show. Il presidente del Consiglio Giacomo Spissu invita l'assessore a verificare come si sono svolti i fatti.

Cagliari, 12 gennaio 2007 - La seduta pomeridiana si è aperta sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu. Il primo ad intervenire, sul paragrafo n. 1 della seconda parte (la Prevenzione) è stato l'on. Marracini (Udeur) che ha denunciato un fatto che ha definito "gravissimo". L'esponente dell'Udeur ha detto di aver saputo che ieri durante una riunione il direttore generale dell'Asl n. 8 avrebbe detto che il Consiglio regionale è un "talk show". Questa dichiarazione - ha detto Marracini - rompe il clima costruttivo che faticosamente stiamo cercando di creare per approvare un piano sanitario che consentirà a questo "signore" di lavorare. E' un fatto grave - ha aggiunto - che merita un provvedimento disciplinare immediato. Se confermata questa informazione l'on. Marracini ha chiesto all'assessore Dirindin di cacciare immediatamente il direttore generale dell'Asl n. 8.
Gli interventi sono proseguiti con l'on. Ladu (Fortza Paris) che ha detto che in questo piano non c'è neanche l'ombra della prevenzione. Questo piano individua solo criteri generali. E' tempo di riempirlo di contenuti.. Sulla denuncia fatta dall'on. Marracini, l'on. Ladu ha detto di essere d'accordo con il consigliere dell'Udeur: non è accettabile che un operatore della sanità, che dovrebbe avere rispetto dell'istituzione, si esprima in questi termini. Concluso il dibattito generale sulla seconda parte, il presidente del Consiglio regionale Spissu ha chiesto all'assessore Dirindin di verificare se il fatto denunciato dall'on. Marracini risponda al vero e in caso di risposta affermativa di assumere i provvedimenti necessari anche perché non è la prima volta che queste vicende accadono. L'aula è poi passata all'esame degli emendamenti presentati alla seconda parte. Sull'emendamento 164 (Contu e più) sono intervenuti, a favore, gli onorevoli: Contu (F.I.), Vargiu (Riformatori), Pisano (Riformatori), Amadu (Udc), Capelli (Udc) che tornando sul "caso Gumirato" ha detto che il direttore generale della Asl n. 8 è uno dei problemi della sanità sarda, Licandro (F.I.), V. Randazzo (Udc), Liori (AN), Cappai (Udc) che ha affermato che siccome il direttore della Asl n. 8 è l'uomo di fiducia dell'assessore Dirindin, andando via Gumirato dovrebbe andar via anche l'assessore, Ladu (Fortza Paris). Ha dichiarato il suo voto contrario all'emendamento, invece, l'on. Uras (Prc) che è intervenuto anche sul fatto denunciato dall'on. Marracini in apertura di seduta. "Le notizie che ci sono pervenute su un comportamento oltraggioso verso il Consiglio da parte del dott. Gumirato - ha detto - mi lascia esterrefatto e mi preoccupa anche perché non è un fatto isolato". L'esponente di Rifondazione ha chiesto all'assessore Dirindin di accertare se i fatti rispondano al vero e di prendere immediati provvedimenti. L'assessore alla sanità ha dichiarato di accogliere l'invito fatto dal presidente del Consiglio. "Verificherò - ha detto - e prenderò le opportune decisioni". L'on. Artizzu (An) ha definito la denuncia dell'on. Marracini "inquietante". Il comportamento del dott. Gumirato se fosse vero richiederebbe una presa di posizione netta da parte del Consiglio regionale. "Voglio fare un atto di fiducia nei confronti dell'assessore Dirindin - ha detto Artizzu - ci faccia sapere immediatamente come sono andate realmente le cose. Il capogruppo di An ha chiesto al presidente del Consiglio di sospendere momentaneamente i lavori dell'Assemblea per dare la possibilità all'assessore di verificare cosa sia realmente accaduto. Il presidente Spissu ha risposto che la richiesta di sospensione non era possibile accoglierla e che l'assessore poteva informarsi mentre il Consiglio lavorava. L'on. Marrocu (Ds) ha detto di non capire cosa stava succedendo in aula. Ogni fatto - ha detto - viene utilizzato per venir meno agli impegni presi. Sul comportamnento del dott. Gumirato - ha concluso - io non faccio commenti . Accertiamo, verifichiamo e poi valuteremo che cosa fare.
L'on. Serra (Fas) ha dichiarato il suo voto contrario all'emendamento. Sul caso Gumirato ha avvertito di non prestarsi a strumentalizzazioni. L'on. Alberto Randazzo (Udc) , rispondendo all'on. Marrocu, ha detto che la minoranza non stava venendo meno ad impegni presi ma esigeva delle risposte che ancora una volta non arrivano. L'on. La Spisa (F.I.) ha assicurato la massima disponibilità dell'opposizione ad affrontare il dibattito in maniera seria e costruttiva.
L'emendamento 164 (posto in votazione con sistema elettronico palese) è stato bocciato. L'on. Pacifico (Ds) ha chiesto qualche minuto di sospensione per esaminare alcuni emendamenti. Il presidente Spissu ha sospeso i lavori per qualche minuto. (SEGUE R.R.)

Piano regionale dei Servizi sanitari: prosegue l'esame in Consiglio regionale.

Cagliari, 12 gennaio 2007 - Alla ripresa dei lavori è intervenuto, sul regolamento, l'on. Mario Floris (Uds) che ha detto che davanti al caso denunciato dall'on. Marracini è il presidente del Consiglio che deve tutelare il Consiglio. Se queste affermazioni dovessero essere state fatte realmente si tratterebbe di un grave oltraggio verso il Consiglio regionale della Sardegna. Siccome c'è recidiva - ha detto ancora il leader dell'Uds - il presidente del Consiglio deve fare in modo di avere, al più presto, tutte le informazioni sulla vicenda e deve riferire all'Assemblea. L'Aula ha bocciato gli emendamenti 165, 169, 76, 344, 160, 327, 323, 324, 325, 326, 162, 330, 166, 333, 335,167, 337, 338, 345, 346, 340, 343.
Sono stati approvati, alcuni con qualche modifica, gli emendamenti 331, 161, 163, 197, 332, 334, 168, 339.
L'on. Pacifico ha chiesto qualche minuto di sospensione. I lavori riprenderanno alle 18,15. (Segue R.R.)

Piano sanitario regionale: iniziata la discussione sul Distretto.

Cagliari, 12 gennaio 2007 - Ancora una lunga sospensione per consentire al gruppo di lavoro (Commissione sanità allargata) di trovare un'intesa sugli emendamenti; l'esame del Piano sanitario è ripreso nel tardo pomeriggio con un altro dei "nodi": il Distretto, sul quale si integrano sanità e sociale. Si va avanti speditamente. Prevista una seduta più "leggera", a conferma del nuovo clima laboriosamente raggiunto.
Raccomandazioni e sottolineature da parte dell'opposizione sono state spicce. L'on. Licandro (FI) si è occupato di guardia medica, sostenendo che la media nazionale (0,2 medici ogni mille abitanti), sensibilmente inferiore a quella sarda (0,5), è la conseguenza della vastità del territorio, le sue caratteristiche e una viabilità insufficiente. Un richiamo alla Provincia di Oristano, che, se rappresenta il 10 per cento della popolazione, conta il 25 per cento dei Comuni e molte zone risultano scoperte. L'auspicio, infine, di riaprire la sede di Solarussa, qualche anno fa teatro dell'omicidio del medico. "Finché resta chiusa - ha detto Licandro - è un dito puntato contro le istituzioni".
L'on. Vargiu (Riformatori) è preoccupato che alla riduzione delle prestazioni (improprie) fornite dagli ospedali non corrisponda un aumento delle prestazioni nel territorio; al contrario, anche queste vengono ridotte. I depotenziamento - ha detto - avrà conseguenze negative. Sembra, "secondo quanto riferisce un autorevole esponente della maggioranza", che tale politica sia determinata da "un eccesso di offerta". In realtà esistono strutture specialistiche poliambulatoriali e strutture accreditate che potrebbero essere utilizzate con profitto (e a basso costo).
Definendo il Distretto "lo snodo del Piano", l'on. Contu (FI) giudica insufficienze l'attenzione mostrata nell'indicazione della soluzione dei problemi. Fra i punti critici - ha detto - lo scarso coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. In sostanza si dice di voler combattere una visione ospedalocentrica della sanità, ma non si creano le condizioni di filtro per evitare che l'ospedale diventi la risposta prevalente alla domanda di salute.
In rapida successione l'aula ha votato una trentina di emendamenti, quasi tutti del centrodestra, in gran parte respinti. Ma l'opposizione ha avuto alcuni riconoscimenti: una mezza dozzina di emendamenti ha ottenuto il via libera.
La discussione prosegue. (adel)

Piano regionale dei Servizi sanitari: approvata la parte relativa alla prevenzione e alla riorganizzazione dei distretti sanitari dell'Isola. Il Piano torna in Aula martedì alle 11.

Cagliari, 13 gennaio 2007 - La parte del Piano sanitario dedicata alla prevenzione è stata approvata poco fa dal Consiglio regionale che è stato poi sospeso dal presidente del Consiglio, on. Giacomo Spissu, per mancanza del numero legale. L'Aula è ripresa con la discussione della seconda parte del capitolo, relativa alla riorganizzazione dei distretti e anche quella parte del piano è stata approvata.
A quel punto, il presidente Spissu ha dichiarato chiusi i lavori che riprenderanno martedì alle 11 mentre lunedì sera si riunirà il gruppo di lavoro insediato sugli emendamenti al Piano ancora da discutere.
In precedenza è intervenuto l'on. Vargiu (Riformatori), che ha insistito sollecitando, più volte, un intervento dell'assessore Dirindin sull'importanza dell'Osservatorio epidemiologico e più in generale un parere qualificato, "come quello dell'assessore, sui temi dell'economia sanitaria". Replica dell'on. Silvio Lai (Ds): "Dove esiste un eccesso di offerta cresce anche la domanda di sanità e questa non è una contraddizione. Per questo noi pensiamo sia prioritaria la razionalizzazione della sanità sarda".
L'on. Vargiu ha poi insistito sull'emendamento 361, ribadendo: "Noi vogliamo certificare un concetto, che la sanità privata è nata quando il pubblico non ha dato più certe risposte. Dunque, la sanità privata è nata da un bisogno e ci sarebbe anche da chiedere chi era al governo allora, quando la sanità privata è andata affermandosi". Su questo concetto e "sulle professionalità che in questi lustri si sono formate nella sanità privata" l'esponente dei Riformatori si è soffermato più volte. La maggioranza, però, ha respinto tutti gli emendamenti dell'opposizione.
Iniziata la discussione degli emendamenti sulla parte del piano relativa ai distretti, un altro terreno di scontro tra maggioranza e opposizione è stato quello dei piccoli ospedali. In particolare, l'emendamento 373 relativo ai reparti di Ostetricia dei piccoli ospedali. Sempre l'on. Vargiu ha affermato: "Esiste un modo per far nascere in sicurezza i bambini nei piccoli ospedali come Isili, Muravera e Sorgono. Basta metterci i soldi e allora i bambini nasceranno anche in quelle aree della Sardegna senza correre rischi".
Anche l'on. Serra si è espresso favorevolmente, affermando che "le esigenze della sanità sarda non sono in contrasto con le esigenze dei territori della Sardegna".
Al momento del voto, però, il presidente Spissu ha riscontrato la mancanza di numero legale.
Alla ripresa, la discussione e il voto della ultima parte degli emendamenti relativi alla riorganizzazione dei distretti sanitari dell'Isola.
Il Piano sanitario, come detto, torna in Aula martedì alle 11. (c.c. e l.p.)