CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 270 dell'11 gennaio 2007

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Piano regionale dei Servizi sanitari: lavori sospesi per mancanza del numero legale

Cagliari, 11 gennaio 2007 - Dopo la seduta fiume di ieri sono ripresi questa mattina i lavori del Consiglio regionale. Il presidente dell'Assemblea Giacomo Spissu ha ricordato, in apertura dei lavori, che il punto da esaminare riguarda le "patologie con maggiore incidenza epidemiologica". Sulla terza parte del Piano e sugli emendamenti sono intervenuti: l'on. Licandro (F.I.) e l'on. Vargiu (Riformatori). Dopo questi due interventi l'on. La Spisa ha chiesto la verifica del numero legale. Il presidente Spissu constatato che in Aula non c'era la maggioranza dei consiglieri prevista ha sospeso i lavori per trenta minuti. Riprenderanno alle 11 e 40.
R.R. (segue)

Piano regionale dei Servizi sanitari: la presidenza toglie la parola al consigliere regionale dei Riformatori Attilio Dedoni e scoppia la polemica.

Cagliari, 11 gennaio 2007 - Alla ripresa dei lavori è stata reiterata la richiesta di verifica del numero legale. In aula c'era la maggioranza prevista e il presidente del Consiglio ha fatto proseguire il dibattito sulla terza parte del Piano sanitario regionale "Patologie con maggiore incidenza epidemiologica". Sono intervenuti: l'on. Rassu (F.I.), l' on. Liori (AN), l'on. Contu (F.I.). Sull'emendamento 262 (Vargiu e più) la commissione e la giunta hanno espresso parere favorevole. Su questo emendamento, che sopprime il punto 1 del paragrafo "Lo scompenso cardiaco" è intervenuto l'on. Vargiu (Riformatori) che ha detto che questo emendamento corregge un errore fatto nella compilazione del piano. L'on. Pacifico (Ds) ha detto che su questa terza parte del Piano non ci sono state incomprensioni e ha richiamato la minoranza a non porre in essere un atteggiamento di ostruzionismo dilatorio. Il relatore di maggioranza ha auspicato un cambio di "clima" in aula soprattutto quando si tratta di argomenti così importanti. E' poi intervenuto l'on. Marracini (Udeur) che ha sottolineato la necessità di tenere presente i problemi delle isole di La Maddalena e dell'isola di San Pietro. L'emendamento 262 è stato approvato. Via libera anche per gli emendamenti 181 (Frau e più) e 145 (Pacifico e più). Sull'emendamento 37 (Amadu e più) sono intervenuti gli onorevoli Gallus (Fortza Paris) e Vargiu (Riformatori). Entrambi hanno espresso il voto favorevole all'emendamento che però è stato bocciato. Stesso risultato anche per l'emendamento 124. Il presidente Spissu ha, poi, messo in votazione il terzo paragrafo del piano che è stato approvato. Si è poi passati all'esame degli emendamenti aggiuntivi. Sul 268 (Vargiu e più) è intervenuto l'on. Vargiu (Riformatori) che ha anche chiesto il voto elettronico palese. L'emendamento è stato bocciato. Anche l'emendamento 265 è stato bocciato. Approvato, invece, l'emendamento 266 (Vargiu e più) su cui la commissione e la giunta avevano dato parere positivo. Questo emendamento prevede l'attivazione, presso l'Azienda Ospedaliera Brotzu, unico polo con programma di trapianto cardiaco in Sardegna, di un programma di assistenza meccanica al circolo per i pazienti con grave instabilità emodinamica ed in attesa di trapianto urgente. Sull'emendamento 267 (Vargiu e più) sono intervenuti l'on. Vargiu (Riformatori) e l'on. Gallus (Fortza Paris) che hanno annunciato il voto a favore . L'emendamento è stato bocciato. Sull'emendamento 264 (Vargiu e più) sono intervenuti l'on. Vargiu (Riformatori), l'on. Liori (An) e l'on. Uggias (La Margherita) che ha risposto alla richiesta dell'on. Marracini che aveva sollevato il problema di La Maddalena e di San Pietro. L'esponente della Margherita ha proposto di presentare un emendamento orale sull'argomento quando si tratterà di rete ospedaliera. Il clima apparentemente tranquillo che aveva caratterizzato i lavori della mattina è cambiato con l'intervento dell'on. Dedoni (Riformatori) richiamato, più volte, dal presidente di turno Eliseo Secci a parlare dell'emendamento e a non divagare. Il presidente Secci ha anche tolto la parola al consigliere dei Riformatori causando le proteste da parte dell'opposizione. Sull'argomento è intervenuto l'on. La Spisa che ha sottolineato che l'on. Dedoni stava svolgendo il suo intervento motivandolo con argomentazioni attinenti alla materia. "L'on. Dedoni - ha detto La Spisa - è stato interrotto da una battuta arrivata dai banchi della maggioranza e l'on. Dedoni ha reagito. Presidente le chiedo di non ripetere più un fatto del genere: non può essere tolta la parola ad un consigliere regionale". Il presidente Secci ha ribadito che la parola era stata tolta al consigliere regionale a norma di regolamento (articolo 78 comma 5) e che le regole devono essere rispettate. Per l'on. Mario Floris (Uds) questa interpretazione restrittiva del regolamento non ha né capo né coda. Togliere la parola ad un consigliere regionale - ha aggiunto l'ex presidente della Regione - è un fatto gravissimo e antidemocratico.
R.R. (segue)

Ristabilita la calma, la discussione sul Piano sanitario riprende in un clima di maggiore serenità- Ma tra maggioranza e opposizione non c'è dialogo.

Cagliari, 11 gennaio 2007 - Dopo i momenti di concitazione per l'intervento del presidente Secci (che aveva tolto la parola all'on. Dedoni. Vedi lancio precedente), il dibattito è ripreso ma con qualche strascico sull'interpretazione del regolamento. In discussione l'emendamento (264, Vargiu) che aggiunge al paragrafo sullo scompenso cardiaco , l'organizzazione dei servizi di trasporto protetto dei pazienti "all'interno della rete hub & spoke". L'on. Licandro ha chiesto alla presidenza d'essere imparziale ("ad altri consiglieri è consentito divagare") e, comunque, parlare di trasporti non è senza significato valutando le conseguenze che il trasporto può avere nel caso di gravissime patologie. Bocciata la proposta dell'on. Artizzu per una conferenza di capigruppo che valga a rasserenare il clima (analoga sorte un'iniziativa dell'on. Caligaris, Sdi-Rnp) non va avanti neanche la proposta dell'on. Cachia (Margherita) di affidarsi ai saggi del Consiglio per trovare un'intesa che snellisca i lavori "ed eviti di far rimanere in aula il Consiglio per i prossimi venti giorni". Sull'emendamento il giudizio della maggioranza, espresso dal relatore pacifico (Ds) è negativo: il testo proposto "è pleonastico". L'impegno del Piano è quello di ottimizzare il servizio riconoscendo l'importanza cruciale dell'intervento ("è la prima volta che si parla di rete delle emergenze in Sardegna"). L'emendamento è bocciato.
Sul successivo (269, Vargiu) si propone di decentrare, "quanto più è possibile" la risposta di qualità degli ospedali tenendo presente che il trattamento dell'ictus ha tempi brevissimi per circoscrivere il danno cerebrale. Anche in questo caso i costi economici non devono costituire remora. Gli onorevoli Vargiu (Riformatori) e Gallus (Fortza Paris) sostengono che l'emendamento colma una lacuna "sfuggita agli estensori del Piano" e che "l'ansia da risultato" non deve trascurare questo aspetto. (adel).

Respinti gli ultimi emendamenti al Terzo paragrafo (patologie con maggiore incidenza epidemiologica). Nuova apertura al dialogo da parte dei consiglieri Marrocu e Pacifico

Cagliari, 11 gennaio 2007 - E' proseguito a conclusione della seduta antimeridiana, il dibattito sugli emendamenti alla Terza parte del Piano sanitario, che si occupa delle linee relative alle patologie con maggiore incidenza epidemiologica (malattie cardiovascolari, scompenso cardiaco, ictus, malattie respiratorie, asma e malattie allergiche).
Nel corso delle dichiarazioni di voto è stata lanciata una nuova apertura alle opposizioni da parte del capogruppo Ds, Siro Marrocu, il quale, dopo aver ricordato che il Piano sanitario è giunto in aula il 19 dicembre con l'annuncio delle opposizioni che il dibattito sarebbe stato in realtà una istruttoria approfondita del provvedimento, "poichè la discussione non sembra essere propriamente un'istruttoria, fornisca la minoranza indicazioni su tempi certi che consentirebbero di approfondire realmente tale istruttoria". Se di altro si tratta, ha detto Marrocu, vengano indicati i punti critici del Piano da approfondire su cui operare una sintesi fra maggioranza e opposizione. Se infine "è questione di una diversa programmazione dell'attività del Consiglio lo si dica e si può discutere".
Ma la discussione è proseguita sulle dichiarazioni di voto: "sarà il mio capogruppo a rispondere a Marrocu", ha detto Antonello Liori (AN).
Nel corso degli ulteriori interventi hanno preso la parola i consiglieri Pierpaolo Vargiu (Riformatori), Antonello Liori (An), Mariano Contu (Fi), e Nazareno Pacifico (Ds). Ed è stato proprio quest'ultimo che nel rispondere all'on Vargiu sul decentramento servizi, che ha detto che sul merito si può sicuramente discutere e trovare un accordo se vi è una analoga disponibilità dell'opposizione sul metodo del confronto.
I lavori riprenderanno alle ore 15. (LP)

Piano regionale dei Servizi sanitari: all'esame dell'Assemblea il paragrafo 4 che riguarda le malattie oncologiche

Cagliari, 11 gennaio 2007 - I lavori del Consiglio regionale sono ripresi sotto la presidenza dell'on. Eliseo Secci e poi del presidente del Consiglio Giacomo Spissu. L'Assemblea ha proseguito l'esame del Piano regionale dei Servizi sanitari. All'attenzione dei consiglieri di maggioranza e di opposizione il paragrafo 4 che riguarda le malattie oncologiche. Il Piano riserva particolare attenzione a queste malattie, rispetto alle quali l'offerta assistenziale appare ancora inadeguata. Tre sono gli obiettivi strategici che il Piano persegue: la costituzione di una rete regionale per l'assistenza oncologica, articolata su tre poli; il potenziamento delle cure palliative, anche attraverso la qualificazione di una rete territoriale; lo sviluppo di una rete per la radioterapia attraverso l'adeguamento delle dotazioni tecnologiche, professionali e strutturali. Sul paragrafo e sugli emendamenti sono intervenuti l'on. Licandro (F.I.) che ha detto di non capire perché nel Piano non si faccia cenno alla commissione regionale per l'oncologia che è stata istituita da tempo. Per il consigliere di Forza Italia l'aspetto più inquietante del Piano è legato all'emigrazione dei pazienti per curarsi nel resto d'Italia. Inoltre, secondo i dati riportati nel Piano circa 2500 pazienti oncologici non si sottopongono a cure radioterapiche quindi in Sardegna si muore di tumore perché non c'è possibilità per tutti di fare la radioterapia. L'on. Gallus (Fortza Paris) ha sottolineato che i tumori rappresentano in Sardegna la seconda causa di morte. Dal 1990 al 2002 il tasso di mortalità in Sardegna è aumentato da 20 a 24 decessi ogni 10.000 abitanti. Ogni anno si ammalano circa 8.500 sardi. La prevenzione resta, con la diagnosi precoce, la migliore cura. Il piano su prevenzione, diagnosi e cura risponde, per Gallus, sufficientemente alle aspettative. L'esponente di Fortza Paris vede con grande favore l'inserimento di Oristano nella rete oncologica sarda. L'on. Vargiu (Riformatori) ha detto che la Quarta è una delle parti più significative del piano anche se può essere migliorata. Il capogruppo dei Riformatori ha elencato una serie di modifiche che devono essere apportate al testo. Il piano, infatti, non deve depotenziare i servizi di Anatomia patologica del sud della Sardegna anzi deve potenziare le strutture del Nord dell'isola. Inoltre, i centri di prevenzione oncologica devono essere presenti in tutte le otto province sarde. L'on. Vargiu ha chiesto all'assessore se è vero che in provincia di Sassari gli screening mammografici sono appaltati a strutture private. Il consigliere ha chiesto, inoltre, se non sia un refuso che ogni anno in Sardegna 2500 pazienti oncologici sardi non si curino il tumore con la radioterapia. Sull'emendamento 26 (che vuole abolire la commissione per la radioterapia), per dichiarazione di voto, sono intervenuti (a favore) l'on. Liori (AN) che ha proposto anche un emendamento orale per colmare una lacuna del Piano che riguarda il settore della radioterapia interventistica; l'on. Licandro (F.I.) che ha detto che la commissione regionale per la radioterapia non serve; l'on. Ladu (Fortza Paris) che ha affermato di essere contrario alla commissione per la radioterapia che non serve ma che sarebbe più utile predisporre strutture e personale per curare i malati oncologici in Sardegna; l'on. Vargiu (Riformatori) che ha chiesto ancora all'assessore se i numeri dei pazienti che non si curano sia reale. L'assessore Dirindin ha preso la parola per ricordare che il tema è stato affrontato ampiamente in commissione. L'emendamento 26 (Liori e più), messo in votazione, è stato bocciato. Sull'emendamento 279 (Vargiu e più), che prevede il potenziamento dei servizi di Anatomia Patologica, è intervenuto l'on. Vargiu che ha chiesto all'assessore di sapere quali sono le strutture del sud sardegna di anatomia patologica che sono giudicate in eccesso. Vargiu ha sollecitato ancora dall'assessore Dirindin risposte sui numeri delle persone sarde malate di tumore che non si curano. L'on. Licandro (F.I.) ha detto di non essere soddisfatto delle risposte dell'assessore e di non riuscire a capire la necessità di depotenziare strutture di Anatomia patologica già esistenti. L'on. Ladu (Fortza Paris) ha sollecitato risposte dall'assessore dato che in aula non tutti i consiglieri fanno parte della commissione sanità; l'on. Contu (F.I.) ha dichiarato il voto a favore dell'emendamento; l'on. Cappai (Udc) ha letto in aula l'emendamento e si è rivolto ai colleghi del nord sardegna chiedendo come mai su questo emendamento che vuole potenziare le strutture venga dato parere negativo. L'on. Uggias (La margherita) ha accusato alcuni colleghi del centrodestra di un atteggiamento "double-face". Come si fa - ha chiesto - a dichiararsi soddisfatti in commissione e poi ad esprimere un parere diverso in aula? L'on. Rassu (F.I.) ha chiesto di approvare questo emendamento. Depotenziare i servizi di anatomia patologica vuol dire, a volte, mettere a rischio la vita dei pazienti oncologici. L'on. Gallus (Fortza Paris) ha sottolineato il clima di particolare nervosismo che sta caratterizzando i lavori dell'aula. L'On. Lai (Ds), a nome del gruppo, ha chiesto una sospensione di qualche minuto per esaminare l'emendamento 279 su cui il relatore e la giunta avevano dato parere negativo. Il presidente Spissu ha sospeso la seduta. SEGUE R.R.

Piano regionale dei Servizi similari: all'esame dell'Assemblea il paragrafo 4 che riguar¬da le malattie oncologiche

Cagliari, 11 gennaio 2007 - Alla ripresa dei lavori il presidente Spissu ha messo in votazione l'emendamento 279. L'on. Vargiu ha chiesto la votazione con il sistema elettronico palese. L'emendamento è stato bocciato. Sull'emendamento 275 (Vargiu e più) che prevede di predi¬sporre interventi economici e strutturali necessari a garantire il potenziamento dell'attività di ricerca, prevenzione, diagnosi precoce e terapia del melanoma, sono intervenuti: l'on. Vargiu (Riformatori), l'on. Gallus (Fortza Paris), l'on. Contu (F.I), l'on. Licandro (F.I.), l'on. Liori (An), l'on. La Spisa (Forza Italia), l'on. Ladu (Fortza Paris), l'on. Marracini (Udeur) e l'on. Lai (Ds). Messo in votazione l'emendamento 275 è stato bocciato. Sull'emendamento 283 (Vargiu e più) che prevede un centro di prevenzione oncologica in ogni provincia sono inter¬venuti: l'on. Vargiu (Riformatori), ì'on. Marracini (Udeur), l'on. Rassu (F.I.), l'on. Lai (Ds), l'on. Contu (F.I.), l'on. Ladu (Fortza Paris), l'on. Licandro (Fi.). L'emendamento 283 è stato bocciato. Sul!'emendamento 284 (Vargiu e più), che prevede che i programmi di screening attivo siano realizzati all'interno delle strutture pubbliche, sono intervenuti: l'on. Dedoni (Ri¬formatori), l'on. Contu (F.I.), Fon. Vargiu (Riformatori), l'on. Ladu (Fortza Paris), l'on. Liori (AN), l'on. Pacifico (Ds) che ha detto che, in linea di principio, questo emendamento poteva essere accolto e ha invitato l'aula ad approvarlo. Sono, poi, intervenuti l'on. Cassano (Rifor¬matori), Fon. Uggias (La Margherita), l'on. Cappai (Udc), l'on. Lai (Ds), Fon. Rassu (F.I.), Fon. Capelli (Udc). Un dibattito acceso tra maggioranza e opposizione si è sviluppato perché alcuni consiglieri della minoranza hanno chiesto spiegazioni sull'affidamento, in provincia di Sassari a una struttura privata, degli screening mammografici. Questo in palese contraddizio¬ne, secondo la minoranza, alle linee del piano che prevede, invece il prevalente utilizzo di strutture pubbliche. L'on. Lai (Ds) ha difeso la scelta sottolineando che c'è differenza tra "au¬torizzazione" e "accreditamento" e che nel caso specifico si è trattato di un atto dovuto da parte dell'assessorato. Messo in votazione (sistema elettronico palese) l'emendamento 284 è stato approvato. Il presidente Spissu ha sospeso per mezzora i lavori per conferire con i capi-gruppo per concordare la prosecuzione dei lavori. Il Consiglio riprenderà alle 18 e 50. (SE¬GUE) R.R.

Piano regionale dei Servizi sanitari. Nuova interruzione

Cagliari, 11 gennaio 2007 - Dopo la lunga interruzione, il presidente ha annunciato all'aula il protrarsi della sospensione della seduta che sarà ripresa alle ore 22.
Sull'ordine dei lavori è intervenuto l'on. Ignazio Artizzu (An), il quale, nel ricordare i precedenti accordi secondo cui la discussione della mozione di sfiducia alla Giunta Soru, presentata dai gruppi di opposizione sarebbe stata discussa entro il 14 gennaio, ha chiesto che la seduta di domani venga dedicata a questo argomento attraverso una inversione dell'ordine del giorno.
Il Presidente Spissu ha osservato che sull'argomento la presidenza si era detta assolutamente d'accordo a discutere della mozione entro il 14 ma senza che vi fosse una sospensione della discussione del Piano sanitario. Ha confermato la sospensione dei lavori fino alle 22 e si è detto disponibile eventualmente ad una Conferenza dei capigruppo prima della ripresa della seduta.
L'on La Spisa ha sottolineato la necessità che i lavori dell'Assemblea abbiano un decorso preciso e non siano lasciati all'indeterminatezza. La seduta riprenderà alle ore 22. (LP)
Gruppo di lavoro trova intesa su parte degli emendamenti. Ripreso l'esame del Piano sanitario regionale, si parla di salute mentale.
Cagliari, 12 gennaio 2007 - La lunga interruzione della serata e la conferenza dei capigruppo sembrano avere, almeno in parte, sbloccato la situazione di stallo nell'esame del Piano sanitario regionale. Un gruppo di lavoro ha esaminato un gruppo di emendamenti, trovando una possibile intesa. Gli effetti sono stati positivi, nel senso che il dibattito è andato avanti rapidamente. Approvato il capitolo delle malattie oncologiche (accolti numerosi emendamenti dell'opposizione) è iniziato l'esame della salute mentale, che l'on. Vargiu (Riformatori) ha definito "altro elemento critico del Piano" respingendo la critica, "dura e tagliente" dell'esistente, come se la psichiatria sarda, il cui livello è ampiamente riconosciuto dalla comunità scientifica, non fosse all'altezza della situazione. In realtà carenza di risorse, di personale e strutture fisiche limitano gli effetti ma non meritano il giudizio pesante espresso dal Centro di Trieste, che ha "preso in tutela" il mondo sanitario, determinando reazioni e prese di posizione.
I limiti del Piano - ha detto l'on. Licandro (FI) - sono anche espressi dal tono retorico con cui si liquidano patologie tra le più complesse e importanti della sanità; ad esempio, la pretesa di monitorare i suicidi, che, per loro natura, sono difficilmente riconducibili alla statistica, essendo la Sardegna una delle regioni a più alta incidenza. Ciò che si fa, nella psichiatria sarda, anche con il prezioso contributo della "rete" di protezione costituita dalle famiglie, rischia di essere indebolito dal ritardo con cui arrivano, alle "comunità leggere", i contributi; né è possibile pensare a una psichiatria diversa, "a misura di malato", senza un progetto convincente e facilmente applicabile. La difficoltà a reinserire il malato nella vita sociale attiva rappresenta un forte ostacolo.
A difesa della classe medica sarda è intervenuto l'on. Gessa (Ps): gli psichiatri sardi - ha detto - sono molto bravi e competenti sia nella diagnosi che nel trattamento farmacologico e "le malignità del Piano", sul loro conto, vanno rimosse ("ho presentato un emendamento in tal senso"). Ma Gessa ha difeso anche il centro di Trieste, leader europeo nel trattamento delle malattie mentali e titolare di un'esperienza assai lunga (50 anni) nel trattamento del malato "come uomo", evitando, cioè, l'esclusione dalla vita sociale. Una "terapia" che da risultati è l'ambiente, l'essere parte della comunità e partecipare ad essa conoscendo la propria malattia. Il contributo del centro triestino rappresenterà, per la Sardegna, un'occasione storica, Peccato - ha concluso - che si debba parlare di matti all'una del mattino.
I lavori (tuttora in corso) si concluderanno all'una di notte e riprenderanno oggi alle 11. Alle 9 si riunirà il gruppo di lavoro impegnato a definire linee di larga intesa sugli emendamenti. L'approvazione del Piano si avvicina.(adel)

Piano regionale dei Servizi sanitari. Conclusa la discussione generale sul capitolo dedicato alla Psichiatria; approvati alcuni emendamenti. Oggi in Aula a partire dalle 11.

Cagliari, 12 gennaio 2007 - E' finita a notte fonda con un passo avanti, l'approvazione del capitolo dedicato alla Psichiatria, la lunga maratona del Consiglio regionale sul Piano Sanitario.
Alle 1.21 il presidente Spissu ha dichiarato conclusi i lavori dell'Aula, che riprenderanno oggi alle 11 mentre la Commissione Sanità si riunirà alle 9.30.
In precedenza, dopo l'onorevole Gessa erano intervenuti nella discussione generale gli onorevoli Liori (An), Vittorio Randazzo (Udc) e Mariano Contu (Forza Italia) per contestare, con accenti diversi, la necessità di inserire nel piano sanitario un preciso riferimento alla scuola psichiatrica di Trieste e lamentando al tempo stesso il fallimento di quel modello di recupero sociale dei malati psichiatrici oltre all'elevato numero di suicidi nell'area del Friuli - Venezia - Giulia. Secondo i relatori di opposizione è invece da auspicare che ogni azienda sanitaria abbia la libertà di adottare il proprio modello di recupero e cura, senza che la Regione debba dettare un indirizzo così preciso.
Di tenore opposto l'intervento dell'on. Pacifico (Ds), che ha invece ricordato le battaglie che anche a Cagliari si fecero, sul finire degli anni '70, per sostenere il modello psichiatrico del professor Franco Basaglia, modello che fece poi scuola anche in altre aree della Sardegna, come il Sulcis.
Al termine della discussione generale il presidente Spissu ha dunque chiesto al relatore di maggioranza, on. Pacifico, il parere sugli emendamenti presentati. La Giunta si è espressa conformemente al parere della maggioranza in commissione.
Dunque, il presidente del Consiglio ha posto in votazione gli emendamenti: sono stati approvati, tra gli altri, il 132, 293, 294, 125, 297, 299, 302, 304, 54, 174, 312 e 70.
Il presidente ha, dunque, dichiarato chiusa la seduta odierna che riprenderà alle 11 sempre con il piano sanitario all'ordine del giorno. (c.c.)