CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
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Nota stampa
della seduta n. 265 dell'8 gennaio 2007
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In discussione il Piano sanitario. Si parla di diabete e di malattie rare. Critica l'opposizione: insufficienti le risorse per un'autentica emergenza. Oltre 500 emendamenti della minoranza. Non accolta la proposta del capogruppo Ds, Marrocu, di concentrare l'attenzione sulla modifica di alcuni aspetti.
Cagliari, 8 gennaio 2007 - E' ripresa nel pomeriggio (presidenza Spissu) la maratona per l'approvazione del Piano sanitario regionale. I tempi previsti dalla maggioranza (entro la settimana) potrebbero essere vanificati dai tempi tecnici richiesti da circa 500 emendamenti presentati dall'opposizione, "inevitabile conseguenza - ha detto l'on. La Spisa (FI) - dei tempi strozzati nel dibattito in commissione. Non si vogliono allungare i tempi, ma migliorare il Piano". Ma tanti emendamenti "rendono - per l'on. Marrocu, capogruppo Ds - il Piano poco emendabile e favoriscono il muro contro muro. Sarebbe meglio che l'opposizione focalizzasse la sua attenzione su alcuni punti e si confrontasse con la maggioranza, disponibile al dialogo". Ma la proposta di accorciare i tempi e di consentire alla minoranza di intervenire sul testo del Piano non ha trovato il consenso dell'on. Capelli (Udc), che esclude una trattativa tra le parti, ma chiede il confronto in aula, "alla luce del sole".
Intanto si è iniziata la discussione della prima parte ("obiettivi di salute"), divisa in due capitoli, quello del diabete mellito e malattie rare e quello della sclerosi multipla, la talassemia e il piano sangue.
Il diabete di tipo uno è un'autentica emergenza per l'isola (ha un'incidenza sei-sette volte superiore alla media nazionale) con particolare drammaticità per i bambini (da 0 a 14 anni). Per gli onorevoli Licandro (FI), Gallus (Fortza Paris) e Contu (FI) è indispensabile attivare la diabetologia pediatrica in tutti gli ospedali che prevedono pediatria, per consentire ai bambini di essere curati vicino a casa e non creare insopportabili disagi per i familiari. Resta tuttavia da garantire le risorse finanziarie necessarie, senza le quali qualunque progetto "rischia di restare senza gambe". Ma se i propositi del Piano sono buoni, la politica del risparmio per fare quadrare i conti non promette niente di buono e la protesta della associazioni dei diabetici (Gallus) danno la misura della scarsa fiducia dei malati nei confronti di una Regione che ritiene di misurare dal risparmio la propria efficienza. Per non illudere nessuno, meglio ridurre il campo d'azione. Sul diabete, in particolare, è indispensabile una diagnosi tempestiva e uno screening nella fascia scolastica (ma un emendamento sul ruolo del medico scolastico è stato bocciato). I bambini (Licandro) sono i più esposti, perché la malattia "ha più tempo per aggravarsi". La tempestività della diagnosi, l'accessibilità alle terapie deve essere un obiettivo primario.
I termini dell'emergenza sono stati esposti dall'on. Contu (FI); un quinto della popolazione (250mila persone) sono colpite dalla malattia; si considerano infatti non meno di 80 mila malati silenti per i quali la patologia (per carenza di screening) non è stata ancora accertata. Limitare il numero di centri specialistici nel territorio complica le cose.
Sulle malattie rare si sono soffermati, in particolare Licandro e Vargiu (Riformatori), segnalando che, anche in questo caso, la mancanza di copertura finanziaria riduce gli effetti della proposta. Le malattie rare sono "viste da lontano" perché di esse spesso non si conosce neanche il nome e sembra che siano distanti da noi, salvo poi non doverne fare le spese. L'on. Vargiu ha sottolineato l'impegno dell'assistenza domiciliare integrata per la distrofia muscolare (malattia resa di dominio pubblico col "caso Weelby"). Il Piano si occuperà anche degli over 65, che sembravano essere stati dimenticati, ma, evidentemente, se non ci sono i soldi, qualunque discorso diventa impraticabile e le attese degli anziani colpiti dalla grave patologia rischiano di andare deluse.
A questo punto la sanità deve fare scelte politiche e non solo tecniche; argomenti di grande impegno sociale e morale non possono consegnare il potere decisionale a tecnici e manager; ma a politici. Ed è qui che il Piano si mostra fortemente carente e persino contraddittorio, come ha sottolineato l'on. Liori (An) ricordando che alcune malattie rare non compaiono nell'elenco e per alcune di quelle elencate le terapie si praticano in Continente. Tuttavia si istituiscono commissioni, osservatori, organismi di controllo alimentando il sospetto che si voglia creare una "rete di protezione" all'azione della maggioranza, ma scarsissima credibilità per il risultato finale.
A difesa del piano è intervenuto (ma brevemente, per dichiarazione di voto) l'on. Frau (Ps), il quale ha parlato "di sforzo eccezionale" che ha ottenuto il consenso delle associazioni dei malati (in particolare quelli diabetici). E' la prima volta che si lavora in rete e si rende disponibile una mole di informazioni anche in periferia. L'opposizione, che non ha strumenti per migliorare il Piano, si limita perciò a fare semplice ostruzionismo. (adel)
Aggiornati a domani i lavori del Consiglio sul Piano sanitario
Cagliari, 8 gennaio 2007 - I lavori del Consiglio regionale sono stati aggiornati a domani mattina. La decisione è venuta alla ripresa dei lavori dopo una interruzione per mancanza del numero legale, nel corso della discussione sull'emendamento n. 105 in materia di servizi diabetologici pediatrici. Il Presidente di turno. On. Eliseo Secci, alla richiesta di un esponente della maggioranza ha chiuso la seduta dando appuntamento a domani alle ore 10.
In precedenza erano stati respinti gli emendamenti N° 73 e 225. Per dichiarazione di voto erano intervenuti anche più volte i consiglieri Attilio Dedoni (Riformatori), Vittorio Randazzo (Udc), Pier Paolo Vargiu ( Riformatori), Gerolamo Licandro (Fi), Mariano Contu (Fi), Nazareno Pacifico (Ds), Luciano Uras (Rc), Maria Grazia Caligaris (Misto Sdi Rnp), Giommaria Uggias (Margherita), Siro Marrocu (Ds). (LP)