CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 240 del 3 ottobre 2006

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Trasporti e continuità territoriale al centro dei lavori del Consiglio, cominciata la discussione della mozione 92, Vargiu e più, del Centrodestra = Seduta sospesa due volte per mancanza del numero legale; la richiesta questa volta da parte della maggioranza: "l'opposizione presenta le mozioni e poi non partecipa ai lavori"

Cagliari, 3 ottobre 2006 - Ciò che sta succedendo da mesi, e che è successo questa estate in particolare, necessita di una profonda riflessione sulle scelte della Giunta e della Maggioranza; a cominciare dalla domanda: "come vanno realmente le cose nel trasporto aereo da e per la Sardegna". Questo, in breve sommario, l'atto d'accusa dell'on. Pierpaolo Vargiu (Riformatori) che ha illustrato in apertura di seduta (presi-dente di turno il vice presidente Eliseo Secci) la mozione 92 -di cui è primo firmatario insieme a quasi tutti i componenti dell'opposizione- che chiama in causa la Giunta e l'assessore ai trasporti.
Un atto d'accusa che pone al centro delle critiche le scelte del modello della continuità territoriale: "basta elencare i fatti che sono accaduti negli ultimi mesi a partire dal disastro per i bandi della continuità, per finire alla mancanza di un numero adeguato di vettori delle compagnie che si sono aggiudicate le tratte, e alle otto rotte supple-mentari della continuità congelate". "Il modello della continuità è fallimentare", ha de-nunciato Vargiu, "non funziona". Un disservizio che riguarda Roma è solo un disser-vizio, "mentre un disservizio che riguarda un'isola è un fatto intollerabile". Il rappresentante dei Riformatori ha denunciato la perdita dei collegamenti di alcune compa-gnie low cost", dovute al modello di continuità prescelto che ha messo fuori mercato i vettori che operavano su alcuni scali come Ciampino e Orio al Serio. "Il discorso della continuità si intreccia strettamente con i collegamenti low cost", ha detto, ed è "intollerabile l'atteggiamento silenzioso della Regione". Secondo Vargiu poi "tutto ciò di-venta più grave nello scenario aperto dall'art. 102 della finanziaria dello Stato, che trasferisce alla Regione gli oneri della continuità". "Il problema dei trasporti è fonda-mentale per le implicazioni sul turismo e sullo sviluppo economico".
Dello stesso tenore le critiche del rappresentante di Forza Italia, Gerolamo Licandro: la questione della continuità va affrontata complessivamente in tutte le sue implicazioni. "Siamo tutti consapevoli del fallimento dell'attuale regime di continuità". Molte la cause, fra l'altro l'irrisorietà delle sanzioni a carico delle compagnie inadempienti. "In alternativa agli oneri di servizio attuali, l'alternativa migliore è quella degli aiuti so-ciali"; "ciò consentirebbe alla Regione di dettare le regole, con un investimento contenuto di risorse".
Perplessità e critiche anche da parte dell'on Mario Bruno (Ps), che si è soffermato sui numerosi disagi e disservizi registrati nei mesi scorsi: "una situazione a volte indecente". Bruno ha sostenuto che la continuità territoriale è un principio da difendere, ma i disagi registrati richiedono una riflessione seria. Molte le cause, ha precisato, lamentando la perdita di molte rotte in regime low cost che avevano portato in Sardegna oltre 1 milione e mezzo di passeggeri, con indubbi benefici. "L'ingresso di nuovi aeroporti cosiddetti minori nel sistema della continuità territoriale ha portato all'esodo delle compagnie low cost", ha denunciato Mario Bruno. Bene ha fatto l'assessore a chiedere all'Enac che scali come Ciampino e Bergamo rimanessero fuori dal sistema della continuità territoriale. "Le conclusione della mozione in discus-sione indicano il meccanismo degli aiuti sociali come la soluzione idonea; ma ciò imporrebbe grossi oneri finanziari per la Sardegna. Meglio, attraverso un confronto con gli organismi nazionali, arrivare alla coesistenza della continuità e del sistema low cost".
A questo punto un episodio singolare. E' intervenuto sull'ordine dei lavori l'on. Siro Marrocu (Ds), che contestando l'assenza di molti rappresentanti dell'opposizione ("presentano e firmano le mozioni e poi non si presentano in aula") ha chiesto la verifica del numero legale. Non sussistendo la seduta è stata sospesa. Nuova verifica alla ripresa dei lavori, e nuova sospensione. (L.P.)

Ripreso il dibattito sulla continuità territoriale. Uras: violato il diritto del popolo sardo. Floris: riprendere la battaglia con lo Stato. Giorico: problema politico.

Cagliari, 3 ottobre 2006 - Dopo un'ora di sospensione (è mancato per due volte il numero legale. Verifica richiesta dalla maggioranza) è ripreso il dibattito sulla mozione dei Riformatori sull'estate nera dei collegamenti aerei e sui problemi connessi alla continuità territoriale.
Insoddisfazione sull'attuale regime dei voli è stata espressa dall'on. Giorico (Misto), il quale ha affermato che su questo problema è in gioco la credibilità della giunta. Il trionfalismo di Soru sulla vertenza delle entrate si misura anche dalle nuove competenze trasferite alla Regione, fra le quali la contiguità territoriale. Sarà, insomma, la Regione a dover pensare a tutto e se prevarrà ancora la tesi di risparmiare, non concedendo contributi alle compagnie aggiudicatarie, si metterà da parte qualche milione di euro ma si continuerà ad avere un servizio scadente, che punisce i sardi. Giorico ha chiesto anche che sia ripristinato il volo Raynair tra Alghero e Ciampino ("può essere considerato come il prolungamento dei voli internazionali che hanno Ciampino come hub") utile per convogliare passeggeri stranieri ed ha sollecitato anche il ripristino del volo Alghero-Cagliari, che ha definito di continuità interna.
Per parlare di continuità - ha detto l'on. Mario Floris - bisogna superare il rapporto tra Regione e compagnie aeree e trasferirlo allo Stato. Ricordando come la continuità sia "un diritto del popolo sardo", al quale deve essere riconosciuta la libera circolazione al pari degli altri italiani (diritto - ha ricordato - sancito sia dalla Costituzione che dal trattato costitutivo dell'Unione europea), Floris, che ha ricordato come la prima continuità sia stata attuata sotto la sua presidenza, ha affermato che la gara d'appalto non può avvenire senza risorse dello Stato (che ha il dovere di assicurare la parità dei diritti tra cittadini; parere ora esteso anche all'Ue) e deve prevedere servizio a costo zero, vettori esclusivi e divieto di sciopero. Floris ha precisato che c'è una legge nazionale (la 144) che prevede gli "oneri di servizio", al di fuori della quale nessuna gara è possibile. Ha ricordato anche che tra il 2000 e il 2004, la Corsica, applicando la continuità sarda, ha avuto dal governo francese 10 miliardi in più per far viaggiare la metà dei passeggeri. Se quel principio fosse oggi confermato il biglietto, per i sardi, costerebbe la metà.
Critico anche l'on. Uras (Prc), che ha definito la continuità come "esigibilità di un diritto costituzionale". Uras ha parlato di "diritto permanentemente violato" ed ha raccontato di peripezie vissute in prima persona anche sulle navi di linea, viaggi consumati tra ritardi enormi e gravi disagi. Bisogna comprendere, ha aggiunto, che la mobilità è, per chi vive nelle isole, una condizione esistenziale. Per questo motivo le responsabilità del servizio non possono essere accollate alla Regione, ma allo Stato e all'Unione europea. Il riferimento contenuto nell'articolo 102 della Finanziaria, che definisce il nuovo sistema delle entrate, ma delega alcuni servizi alla Regione, fra i quali, appunto, la "contiguità" territoriale, richiede perciò un'attenta riflessione e il rischio che "il sacro verbo" della competizione (e, quindi, del guadagno d'impresa) sia mantenuto anche in questo servizio che rischia di violare il principio dell'uguaglianza tra cittadini.
Di "viaggi avventurosi" ha parlato l'on. Dedoni (Riformatori), che ha ricordato il disservizio al quale i sardi (e non solo loro) hanno dovuto sottostare. Richiamando, anche lui, l'articolo 102, si è domandato se i trasporti (aerei, ferroviari e su gomma) andranno incontro a una gestione difficile e deficitaria. "Non basta dichiarare l'esistenza di un problema - ha concluso - per pensare d'averlo risolto".
Di fallimento previsto ha invece parlato l'on. Atzeri (Psd'Az), affermando di condividere la mozione dei Riformatori ma di trovarla "non cantierabile", priva, cioè, di soluzioni concrete per superare una fase definita "drammatica". Due anni fa il Psd'Az aveva presentato una mozione, indicando il percorso politico. La giunta non ha combinato nulla, anzi ha consentito che i sardi patissero quotidiane mortificazioni. Altri assess-ri, non avendo convinto, sono stati rimossi; l'assessore Broccia siede, invece, imperturbabile nella poltrona di un assessorato strategico. Responsabilità Atzeri addossa al presidente Soru, che, nei viaggi della speranza, si ferma a Roma anziché arrivare a Bruxelles e fare valere i diritti di un altro filone comunitario, quello della coesione sociale. (adel)

Trasporti e continuità territoriale: prosegue il dibattito sulla mozione n° 92. Alle critiche di Capelli e La Spisa replica l'assessore Broccia

Cagliari, 3 ottobre 2006 - Nel proseguo del dibattito sulla mozione del centro destra è quindi intervenuto l'on. Roberto Capelli (Udc), che non ha risparmiato critiche e perplessità sul modello di continuità territoriale adottato dalla Giunta e sui gravissimi disagi sopportati questa estate e a cui sono costretti i viaggiatori. "Questa continuità non va, è fallita", ha detto, sottolineando le gravi disfunzioni, i ritardi la difficoltà a tro-vare posti in aereo, le liste d'attesa che fanno perdere addirittura il diritto alle agevolazioni sul prezzo del biglietto. "Mi spaventa inoltre questo nuovo federalismo -ha detto Capelli- che si delinea con la modifica dell'art. 8 dello Statuto proposta dalla Finanziaria dello Stato. Non ho condiviso il metodo nè il risultato". Tale modifica sem-bra prefigurare, ha aggiunto Capelli "la realizzazione di un teorema indipendentista: la cosa preoccupa anche guardando alla gestione che è stata fatta del regime di Autonomia".
"Un contributo al Consiglio ed anche alla Giunta, e non una critica aprioristica", così il capogruppo di Fi, Giorgio La Spisa, ha definito lo spirito della mozione, tendente a "individuare alcune possibili soluzioni". Analisi e soluzioni, ha insistito, perchè siamo di fronte, a suo giudizio, ad una situazione assolutamente negativa, che ha condizionato e condiziona lo sviluppo turistico, oltre alla libertà di movimento dei sardi. La Spisa ha contestato "la presunzione che il governo regionale voglia stravolgere quello che c'era, dimostrando un lampante fallimento". "Si esce dal problema solo con realismo e umiltà", ha concluso.
Ha rigettato punto su punto le critiche l'Assessore ai trasporti, Sandro Broccia, elencando "gli errori contenuti nella mozione e in molti interventi odierni". "Un errore dire che il co-sharing Alitalia-Meridiana stia per scadere, scadrà nel 2009"; "un errore la supposta riduzione delle tratte: è significativamente superiore alla vecchia continuità"; "un errore che la Ue abbia aperto una procedura d'infrazione: solo indagine ispettiva". Non è stato abbandonato un metodo che funzionava, ha detto Broccia non c'è stato fallimento. Ricordando che fino al 2003 la Sardegna ha avuto importanti risorse dallo Stato per gli oneri di servizio, Broccia ha sottolineato che nel 2003 una decisione scellerata della precedente Giunta la Sardegna li ha persi.
Quanto ai disagi, sicuramente vi sono stati gravi problemi nel periodo fra giugno e luglio di quest'anno, ha detto. Ha citato numeri crudi: a luglio solo 6 voli su 10 puntuali, e 4 su 10 con ritardi superiori a 15 minuti. Tutto è cambiato, ha riferito a partire dall'agosto: puntualità pari all'85% dei voli e in settembre, fino allo scorso giorno 20, puntualità dell'83%. Elencando le varie tratte ha ricordato la punta del 91% di pun-tualità in agosto sulla Cagliari-Roma, la cifra dell'85% sulla Cagliari Milano, dell'84% ad Alghero e Olbia. E poi l'aumento dei passeggeri. "Una crescita costante". Quanto alla difficoltà di trovare posto, ha affermato che "in agosto i posti offerti sono stati 123 mila e utilizzati 73 mila". Per citare una data emblematica, il 12 agosto di quest'anno erano disponibili oltre 1900 posti e ne sono stati occupati 1700 circa". "In nessun'altra nazione europea -ha quindi concluso- si praticano prezzi inferiori a quelli della continuità sarda". "Forse è necessaria davvero maggiore coerenza per affronta-re una discussione seria sulla continuità".
Il dibattito è in corso con le contro repliche e le dichiarazioni di voto. (L.P.)

Il Consiglio non approva la mozione dei Riformatori sui disagi della continuità territoriale: Vargiu: se non vivessi in Sardegna, l'assessore mi avrebbe convinto. Votato un ordine del giorno sul sequestro Pinna.

Cagliari, 3 ottobre - Il Consiglio ha bocciato la mozione dei Riformatori sulla "estate nera" del trasporto aereo e i disagi creati da una insoddisfacente continuità territoria-le. Ha votato a favore il centrodestra, contro il centrosinistra con qualche astensione.
Replicando all'assessore, l'on. Vargiu (riformatori), primo firmatario, ha accusato l'assessore di non conoscere il sistema dei trasporti dell'isola e di essersi affidato ai numeri per giustificare un servizio che ha profondamente deluso i sardi. "Se non vivessi in Sardegna - ha detto - forse l'assessore mi avrebbe convinto che non è una continuità da buttare; anzi, è motivo d'orgoglio per la Regione. Ma le lamentele, i gravissimi disagi, i voli cancellati, la mancanza di posti (l'on. Pisano, dei Riformatori, ha proposto all'aula di fare una telefonata in diretta al numero di servizio di Meridia-na, a pagamento, per riscontrare che non c'è posto nei primi due voli di domani per Roma) non si contano. Il costo di una continuità "piena", che l'assessore quantifica in 300 milioni, viene corretto da Vargiu in 40 milioni ("i conti li sappiamo fare anche noi"), cifra compatibile con l'importanza del servizio. Stupisce, infine, il silenzio sulle altre 10 rotte, non entrate in servizio (non garantite dai vettori) e sul Cagliari-Mosca, annunciato a gennaio. Restano piccoli misteri, come quello dell'Aer Nostrum, finan-ziato dalla Regione per il low cost con Barcellona e Madrid, che pratica tariffe molto superiori alla Rayanair e viaggia semivuoto a differenza dell'altra compagnia.
Per dichiarazione di voto sono intervenuti l'on. Lau (Fortza Paris), che ha parlato di presunzione da parte di Soru quando ha rinunciato alla possibilità dell'intervento del-lo Stato; Capelli (Udc), che ha accusato la Regione di aver fatto nulla sulla continuità merci col rischio di perdere i 30 miliardi stanziati; l'on.Giorico (Misto) che ha dichiarato la propria astensione rispettando la propria posizione politica ma non potendo tra-scurare l'entità del problema; l'on. Petrini (FI) che ha chiesto attenzione per i disabili, il cui numero sugli aerei è contingentato; l'on. Alberto Sanna (Ds) per il quale "molte cose non vanno, ma non si può dire che la continuità sia fallita" ed ha definito gravis-simo l'atteggiamento dell'Alitalia nel non partecipare al bando; l'on. Pisano (Riforma-tori) che, riferendo della telefonata al centro prenotazioni di Meridiana, ha commen-tato: "Siamo isolati"; l'on. Liori (An), che ha fatto un'imbarazzante esperienza personale anche sulle navi; l'on. Floris (Udr) che, astenendosi, ha dichiarato che l'articolo 102 della Finanziaria, se approvato, farà decadere definitivamente la continuità "e i nostri discorsi saranno del tutto inutili".
Il presidente Secci ha informato l'assemblea che è stato presentato un ordine del giorno sul sequestro Pinna, che, nell'esprimere solidarietà alla famiglia e preoccupazione per la recrudescenza del fenomeno banditesco, impegna la Regione a mettere in campo tutte le iniziative possibili per evitare una pericolosa recrudescenza. Sono intervenuti, brevemente, l'on. Capelli (Udc) e l'assessore Dadea. L'ordine del giorno è stato approvato all'unanimità
Infine, l'on. Pisu (Prc) ha chiesto la discussione immediata della mozione sul trenino verde, in previsione della soppressione della tratta Isili-Sorgono, con 37 lavoratori dirottati su Cagliari e molti di loro costretti a dimettersi. Ma una proroga del Ministro di tre mesi (così è stato annunciato dall'on. Sanjust, FI) ha fatto superare la scadenza (9 ottobre) dell'interruzione del servizio.

Consiglio a domicilio. (adel)