CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

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Nota stampa
della seduta n. 235 del 19 settembre 2006

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Mozione n. 87 sul problema dell'assistenza sanitaria nella Provincia di Sassari e sul futuro degli ospedali di Thiesi, Ittiri e Ozieri. L'on. Rassu (F.I): "La giunta e la maggioranza stanno giocando sulla pelle dei sardi. L'on. Capelli (UDC): "Subito una commissione d'inchiesta sulla sanità sarda".

Cagliari, 19 settembre 2006 - La seduta si è aperta sotto la presidenza dell'on. Lombardo e poi i lavori sono stati presieduti dall'on. Secci. All'ordine del giorno la mozione n. 87 (Rassu e più) sul problema dell'assistenza sanitaria nella Provincia di Sassari e sul futuro degli ospedali di Thiesi, Ittiri e Ozieri. In apertura di seduta il presidente ha comunicato all'aula che l'elezione per la Consulta per lo Statuto per l'autonomia si terrà lunedì 2 ottobre alle ore 10,30. La mozione n. 87 è stata illustrata dall'on. Rassu (F.I.). L'esponente di Forza Italia ha definito "esasperata" la situazione della sanità in Sardegna dove i primari si ribellano per la disattenzione dell'assessore alla sanità e se ne vanno via sbattendo la porta perché nessuno si degna di dare risposte. Sono segnali inequivocabili - ha detto - che le cose non vanno bene e che c'è un peggioramento della qualità dell'assistenza sanitaria in Sardegna. Rassu ha invitato alla riflessione perché così, con questa ventata di neocolonialismo di oltremare, non si può andare avanti. Siamo, infatti, a "un punto di non ritorno" perché non c'è una strategia specifica, si punta ad abolire le strutture di Thiesi, Ittiri e Ozieri e si assiste a situazioni assurde come la mancanza del reparto di Chirurgia pediatrica infantile nella città di Sassari. A Thiesi, inoltre, la sala operatoria è chiusa da due anni, si stanno chiudendo i laboratori di radiologia e di analisi, non è mai partita la dialisi, la struttura di igiene mentale funziona "a singhiozzo". Per non parlare della gente che continua a morire perché manca su tutto il territorio una ambulanza medicalizzata. Per l'on. Rassu questa giunta e questa maggioranza stanno giocando sulla pelle dei sardi. L'on. Gallus (Fortza Paris) ha parlato di un "malessere diffuso" . La strada intrapresa è peggiore del male che si vuole curare. Non si può gestire la sanità solo con i tagli indiscriminati. L'on. Petrini (F.I.) ha chiesto che fine ha fatto l'azienda mista promessa dall'assessore e mai attuata. Il consigliere di Forza Italia ha lamentato la mancanza di risposte, i tagli per le borse di studio e di specializzazione, la carenza di personale infermieristico (fra 10 anni negli ospedali sardi non ci saranno più medici specializzati e infermieri professionali), l'inadeguatezza dei posti letto nell'unità spinale. L'on. Farigu (Misto) ha detto di essere sorpreso dalla continua mancanza di risposte a cui si somma un peggioramento della situazione sanitaria senza precedenti. Il consigliere regionale ha chiesto di promuovere un'indagine sul servizio sanitario della Sardegna e ha chiesto alla maggioranza, impegnata nel "tagliando di metà legislatura", di non sottovalutare il problema della sanità. L'on. Capelli (UDC) ha definito il dibattito "squallido e triste" perché la maggioranza ha lasciato totalmente solo l'assessore alla sanità. L'assenza di illustri colleghi del centrosinistra - ha detto il capogruppo dell'Udc - conferma le gravi difficoltà della maggioranza, impegnata a discutere del valzer delle poltrone. L'on. Capelli, ha aggiunto che l' inadeguatezza dell'assessore è stata battuta solo dalla sua arroganza. L'esponente dell'Udc ha fatto richiesta di istituire una commissione d'inchiesta sul settore sanitario in Sardegna. L'on. Masia (FAS) ha definito "gratuite" le accuse dell'on. Rassu e ha detto che il dibattito non può essere incentrato solo sulle lamentele ma bisogna essere propositivi. Non è vero, infatti, che nella zona di Sassari la sanità non funziona. A Sassari, infatti, è aumentata l'assistenza specialistica e domiciliare, è stato messo a punto un sistema informatico che evita i ricoveri inappropriati, si sta perseguendo una efficace politica di taglio agli sprechi. L'on. Masia ha smentito che ci siano tagli alle prestazioni, chiusura di reparti e servizi e mancata sostituzione di dipendenti. Per l'on. Contu (F.I.) l'intervento del presidente della commissione sanità è la dimostrazione della distrazione con cui i colleghi della maggioranza seguono i problemi della sanità sarda. L'operato dell'assessore, per l'on. Contu, è incomprensibile. La sanità è allo sbando, manca il personale, non c'è formazione, le liste di attesa solo lunghissime e gli utenti non hanno risposte. I pronto soccorso solo allo sfacelo, i servizi di base sono inesistenti, L' assessore, insomma, non riesce a uscire dalle nebbie del territorio da cui proviene. L'on. Cassano (I Riformatori) ha detto di aver firmato con piacere la mozione non solo per denunciare gli abusi ma anche perché l'assessore prosegue nella sua politica di non dare risposte. La sanità in Sardegna è allo sfascio - ha detto - e l'assessore, che rappresentava la novità in Sardegna, ha fatto peggiorare la situazione. A Sassari le pazienti continuano a pagare il ticket per fare la mammografia e ci sono file interminabili anche per dimostrare che si è esenti dal ticket. Non capisco dove viva l'on. Masia, ha proseguito. Come fa il presidente della commissione a non conoscere la situazione sanitaria sassarese? E che fine hanno fatto le Aziende miste? Ne avete fatto un cavallo di battaglia e poi non se ne è più parlato. Sarebbe meglio cambiare l'assessore. Per l'on. Ladu (Fortza Paris) da questa mozione si può prendere lo spunto per esaminare la situazione sanitaria della Sardegna. E' tempo di fare un primo bilancio di metà legislatura. Ci sono problemi che aspettano risposte. Noi vogliamo capire - ha affermato -cosa si vuol fare della sanità in Sardegna e quale sarà il destino dei piccoli ospedali. Come si può fare un dibattito quando la maggioranza non parla, il presidente Soru non c'è, in aula la giunta, a parte l'assessore Dirindin, è assente? SEGUE (r.r.)

Respinta la Mozione n. 87 sul problema dell'assistenza sanitaria nella Provincia di Sassari e sul futuro degli ospedali di Thiesi, Ittiri e Ozieri. La replica dell'assessore alla Sanità, Nerina Dirindin.

Cagliari, 19 settembre 2006 - Non è stata approvata, la mozione n. 87 (Rassu e più) sul problema dell'assistenza sanitaria nella Provincia di Sassari e sul futuro degli ospedali di Thiesi, Ittiri e Ozieri. A conclusione dei lavori, dopo la replica dell'assessore alla Sanità e la controreplica del primo firmatario Nicolò Rassu, l'aula ha respinto la mozione con 41 voti contrari, 27 a favore e 2 astenuti.
"Speravamo che questa mozione potesse consentire un dibattito ampio sulla sanità", aveva esordito nella seconda parte della discussione l'on. Pierpaolo Vargiu (Riformatori), ma il silenzio del centro sinistra "è stato sconcertante". Vargiu ha sottolineato che nonostante gli annunci fatti in apertura di legislatura, "la qualità dell'assistenza è sempre la stessa e non vi sono stati i miglioramenti promessi". "Il silenzio della maggioranza -ha replicato Vargiu- è tanto più sconcertante in quanto negli ultimi mesi si sono levate voci dai territori proprio da settori de centrosinistra".
Per il rappresentante di An, Ignazio Artizzu, "Sembra che l'assessore alla sanità non goda di tantissimo sostegno da molta parte della maggioranza, visto che poche voci si sono levate in difesa", Con l'arrivo dell'assessore Dirindin, ha proseguito, si era creata molta attesa; certamente vi era state carenze ed errori anche da parte della precedente maggioranza, ma l'operato del nuovo assessore non ha dato alcun risultato o risposte ai problemi". "Ci piacerebbe sapere in franchezza dall'assessore se ella stessa ritiene davvero di aver bene operato".
Precisa e dettagliata la replica dell'assessore. "Il processo di rinnovamento della sanità è certamente difficile: obbliga tutti a percorrere un sentiero stretto, che è l'unico possibile per ammodernare e riqualificare il sistema". Difficile riqualificare la sanità riducendo la spesa, ha aggiunto Nerina Dirindin, "in due anni e pochi mesi non si può certo capovolgere la situazione, ma molta strada è stata fatta".
Per quanto riguarda la spesa "il 2005 ha fatto segnare una crescita inferiore alla media nazionale"; per quanto concerne Sassari "l'incremento di spesa è stato sensibilmente inferiore alla media regionale". Tutto ciò ha detto, senza una riduzione dei servizi, se non quelli non del tutto utili. Per quanto riguarda gli ospedali di Ittiri e Thiesi (27 e 39 letti), nonostante la dimensione ridotta non verranno chiusi perchè rappresentano un riferimento importante per il territorio, ma subiranno una trasformazione perchè utili solamente per problemi di bassa gravità sanitaria. "In questa ottica vi sarà un collegamento molto stretto con Sassari per i servizi di maggiore delicatezza per esempio analisi e radiologia". Quanto ai problemi sollevati per la sala operatoria di Ittiri, "mancava la scala antincendi richiesta dal sopralluogo dei vigili del fuoco, e la si sta dotando". La medesima cosa per il centro dialisi di Thiesi.
Nel controreplicare, l'on. Rassu (FI), primo firmatario della mozione, si è detto in gran parte insoddisfatto, perchè non sono stati centrati completamente i problemi sollevati.
Dopo la votazione, il presidente di turno, on. Eliseo Secci (Margherita), constatando l'ora tarda ha rinviato alla prossima settimana la prosecuzione dell'ordine del giorno. I lavori riprenderanno martedì 26 settembre alle 10 per l'esame della mozione N°82, Capelli e più, sul servizio di vigilanza armata nelle guardie mediche. (L.P.)