CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
------------------------------------
Nota stampa
della seduta n. 210 del 20
luglio 2006
------------------------------------
Prosegue l'esame della legge sulla tutela della salute e il riordino del servizio sanitario. Chiesta (e respinta) la sospensiva richiesta dall'on. Biancareddu.
Cagliari, 20 luglio 2006 - Una legge complessa, quella in discussione che disciplina la tutela della salute e il riordino del servizio sanitario. Numerosi gli emendamenti presentati, quasi tutti dall'opposizione, ed esaminati ieri, sino a tarda notte, dalla Settima commissione. Ancora incomprensioni fra maggioranza e opposizione, che, per bocca dell'on. Capelli (Udc) ha ribadito che "la legge non ci piace, ma tendiamo di migliorarla". Votati, in apertura di seduta, gli articoli 4 (tutela del diritto alla salute e al benessere) e 5 (autorizzazione alla realizzazione di strutture sanitarie). Discussione più lunga sull'articolo 6 (autorizzazione all'esercizio dell'attività sanitaria), soprattutto sull'eccessivo onere (Gallus di Fortza Paris) che graverebbe sui Comuni chiamati a dare pareri tecnici anche sull'edilizia sanitaria. Si va avanti speditamente con gli articoli 7 (accreditamento istituzionale, riguardante le strutture sanitarie, pubbliche e private, e i professionisti che intendano erogare prestazioni per conto del Servizio sanitario regionale) e 8 (accordi e contratti). Ma l'on. Vargiu (Riformatori) lamenta che il lavoro notturno della Commissione non sia servito un gran che dal momento che alcune intese raggiunte su alcuni emendamenti ora pare non vengano ritenute valide. Si tratta di argomenti marginali, precisa, che danno tuttavia la misura della chiusura della maggioranza. In particolare l'opposizione chiede che alcuni atti di programmazione siano sottoposti preventivamente al parere della Commissione di merito.
L'argomento è riproposto durante la discussione dell'articolo 9 (norme generali di organizzazione delle Asl). L'on. Vargiu afferma che "la partita degli accreditamenti è delicata" per cui il passaggio in Commissione "è doveroso". Se su questo punto c'è resistenza, "vuol dire che ieri notte ci siamo stancati inutilmente". Gli fa da sponda l'on. Cassano (Riformatori) il quale definisce l'articolo 9 "di vitale importanza" a fronte di una situazione sanitaria "peggiorata", per responsabilità dell'assessore e con l'assenso del presidente Soru, "che le permette di gestire la sanità come se fosse una cosa personale". Cassano, che si è riferito in particolare alla Asl 1 di Sassari, ha denunciato l'allungamento delle liste di attesa, situazioni di vera emergenza ("cittadini che muoiono in corsia"), organizzazione del personale insoddisfacente, tentativo del direttore generale Zanaroli di evitare il contatti col personale (starebbe trasferendo gli uffici amministrativo in una sede decentrata rispetto all'0spedale SS. Annunziata), infine, chiusura, su disposizione dell'Asl, di "Casa Segni" ad Alghero.
I Riformatori insistono; la legge è farraginosa, inutilmente complessa, con controlli esasperati (del tutto inutile, a parere dell'on. Vargiu, quello della Conferenza provinciale sanitaria sull'atto aziendale, già verificato dalla giunta e dalla Commissione consiliare; come ridondante appare la figura del direttore dei servizi socio-sanitari, "ulteriore duplicazione" rispetto al direttore di distretto.
Per definirne il ruolo, bisognerà attendere l'esame dell'articolo 14, ha risposto l'on. Frau (PS), mentre su alcune nomine bisogna non violare - ha detto l'on. Atzeri, Psd'Az - il dettato della legislazione nazionale. Argomentazioni prevalentemente tecnico-organizzative sulle quali l'opposizione raramente riesce a far breccia.
Un diversivo è introdotto dall'on. Biancareddu (Udc), il quale, riprendendo la notizia apparsa oggi sulla stampa sul destino delle nuove Province (risposta di D'Alema in fase di question time) che non avranno risorse dallo Stato. Replica immediata del presidente Soru, che afferma di essere pronto a scioglierle. Il presidente Spissu tenta di riportare la discussione nell'ambito naturale, chiedendo che i consiglieri seguano altre strade per portare in Consiglio l'argomento, sicuramente importante; ma l'opposizione (d'accordo anche l'on. Diana, An) insiste, indicando una correlazione tra la legge in discussione e Province, là dove (articolo 2) si indica la coincidenza territoriale tra Asl e Province. Si chiede, insomma, che la legge ritorni in Commissione in attesa di sciogliere i dubbi sul futuro della nuova ripartizione amministrativa e considerato che la nottata di ieri in Commissione non ha chiarito alcuni dubbi sugli emendamenti. In realtà c'è un po' di taglia-incolla per rimediare a qualche posizione poco chiara.
La richiesta di sospensiva, tuttavia, è respinta e la discussione della legge va avanti. (adel)
Approvati 16 articoli. Sull'emendamento 46 (Vargiu e più) all'articolo 17 sospesi i lavori su richiesta della Giunta
Discussione e votazioni spedite nel proseguo della serata sulla legge per il riordino del servizio sanitario, almeno fino all'articolo 17 ed all'emendamento 46 (Vargiu e più), quando, dopo una lunga discussione e varie dichiarazioni di voto il Presidente della Regione, Renato Soru, ha proposto la sospensione dei lavori ed un rinvio a domani per una analisi più attenta del problema sollevato dall'opposizione. Al centro della discussione, con l'emendamento 46, la soppressione proposta dai Consiglieri del Gruppo I Riformatori di una parte del sesto comma dell'articolo 17 riguardante la Conferenza provinciale sanitaria e sociosanitaria. Secondo i proponenti l'emendamento il fatto che i distretti socio sanitari "siano individuati d'intesa con la Conferenza provinciale sanitaria sarebbe estremamente vincolante e rischierebbe di paralizzare l'attività delle aziende sanitarie locali". Così il parere del consigliere Pierpaolo Vargiu, che ha acceso alcune perplessità in seno alla maggioranza e della stessa Giunta che ha chiesto a questo punto, come detto, la sospensione ed il rinvio a domani.
In precedenza il dibattito, pur intenso e con numerosi interventi, si era sviluppato con fluidità e speditezza consentendo all'aula di approvare (dopo l'articolo 6, precedentemente sospeso) anche gli articoli dal 10 al 16.
Nella discussione erano intervenuti anche più volte i consiglieri Roberto Capelli (Udc), Domenico Gallus (Fortza Paris), Pierpaolo Vargiu (I Riformatori), Giuseppe Atzeri (Misto Psd'Az), Mario Diana (An), Raimondo Ibba (Rnp), Pierangelo Masia (Fas9, Silvio Lai (Ds), Antonello Liori (An), Sergio Pisano (I Riformatori) e l'assessore alla Sanità, Nerina Dirindin.
Al centro del dibattito in prevalenza gli emendamenti proposti dall'opposizione tendenti a ridurre il numero di "commissioni, sottocommissioni, comitati e controllori", secondo la dizione di molti degli intervenuti, che rischierebbe di bloccare ogni attività. Dopo la richiesta della Giunta, il Presidente Spissu ha dichiarato chiusa la seduta.I lavori riprenderanno domani mattina alle ore 10. (L.P.)