CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Nota stampa
della seduta n. 200 del 1 giugno 2006
Cagliari, 1 giugno 2006 - Il Consiglio regionale si è riunito sotto la presidenza dell'on. Spissu. Il Presidente del Consiglio ha aperto la seduta illustrando la programmazione bimestrale dei lavori del Consiglio. Nel mese di giugno lavoreranno le Commissioni permanenti, a luglio, invece, è prevista l'attività dell'Aula. La Prima commissione (Autonomia) esaminerà la legge di riforma dell'IACP, che sarà trasformato in AREA (Agenzia regionale per l'edilizia abitativa); la legge statutaria della Regione; definirà (disegno di legge della giunta e proposta di legge La Spisa) le norme in materia di Polizia locale; discuterà il disegno di legge su stemma, gonfalone e sigillo della Regione e la procedure (proposta di legge M.Floris) sull'affidamento delle consulenze esterne.
La Seconda commissione (Diritti civili) si occuperà del Corecom (comitato per le comunicazioni, proposta di legge Pisu), del servizio civile (due proposte di legge, Pacificio e Cocco) e dell'assegno ai minori (due proposte di legge Sanjust).
La Terza commissione (Bilancio e programmazione) affronterà un tema di attualità: la modifica della legge di contabilità (proposta di legge M.Floris).
Del piano regionale paesaggistico, del sistema idrico (disegno di legge della Giunta e proposta di legge Sanciu), di lavori pubblici (due disegni di legge della Giunta su norme generali e sulle procedure per l'aggiudicazione degli appalti, forniture e servizi) e di continuità territoriale merci (proposta Amadu) si occuperà la Quarta commissione (Lavori pubblici, urbanistica e trasporti).
La Quinta commissione (Agricoltura e ambiente) si occuperà dell'istituzione dell'agenzia regionale per l'assistenza tecnica in agricoltura (LAORE) e dell'agenzia di ricerca (Agris) su due disegni di legge della Giunta; dei Consorzi di bonifica (proposte di Sanciu, Alberto Sanna, Dedoni e disegno della giunta) e di parchi (tre proposte: Atzeri, Alberto Sanna, Silvio Cherchi e quattro disegni di legge).
La Sesta commissione (Industria) discuterà due disegni: sui Consorzi industrialie sul riordino delle professioni turistiche.
La Settima commissione (Sanità) affronterà la legge sul servizio sanitario regionale (disegno della giunta e proposte rispettivamente di Biancu, Lai, Vargiu e Oppi); darà parere sulle borse di studio di medicina e veterinaria; discuterà il piano sanitario (documento della giunta); del servizio infermieristico (proposta Capelli) e degli oratori parrocchiali (Pisano).
L'Ottava commissione (Cultura) discuterà di beni culturali (giunta). Di cinema e spettacolo (tre proposte di Simonetta Sanna, Caligaris, Marracini), di ricerca (Gessa) e di istruzione (disegno di legge della giunta su principi e norme e progetto La Spisa per la valorizzazione del capitale umano e del patrimonio culturale). (adel)
Ci sono altri argomenti urgenti e rilevanti che non sono stati inclusi nel calendario dei lavori della programmazione bimestrale che, in base al nuovo regolarmente, ha preso il via con un primo atto formale di calendarizzazione dei lavori. Dopo la comunicazione del presidente Spissu, alcuni consiglieri hanno sostenuto la necessità di portare in aula (eventualmente avvalendosi di una norma regolamentare che consente di bypassare le Commissioni (nel caso che il termine dei 60 giorni per il parere sia stato superato). E' il caso della richiesta di indagine sui poligoni militari e le aree adiacenti (on. Pisu di Prc: "la nuova situazione di Quirra indica l'urgenza e la drammaticità del problema che non può essere affidato solo alla Commisisone sanità ma deve investire anche i diritti civili"), sulla riforma della legge elettorale (Capelli dell'Udc: "La proposta di legge è in Commissione da 14 mesi e non è stata presa in considerazione, mentre al disegno della giunta - legge statutaria - è stata data corsia preferenziale") e sul reddito di cittadinanza (Uras di Prc: "Ci sentiamo politicamente lesi nel nostro diritto di legislatori. Il provvedimento non è mera assistenza, ma strumento per la concreta affermazione dei diritti fondamentali dei cittadini"). In particolare, sulla riforma elettorale è intervenuto l'assessore Dadea auspicando un confronto ampio che eviti "scorciatoie", per quanto "formalmente corrette". Non si discute che la materia sia "materia di stretta iniziativa consiliare". Mentre sul reddito di cittadinanza è stato l'on. Marrocu (Ds) a chiedere ad Uras di ritirare la richiesta: in calendario - ha detto - ci sono 25 provvedimenti di legge. E' già molto impegnativo questo calendario (qualcosa, alla fine, resterà fuori); se lo si infoltisce, rischia di diventare un elenco di desideri non un atto di programmazione.
Il presidente Spissu ha dichiarato la disponibilità a rispettare sino in fondo il regolamento; ma l'on. Maninchedda (Fas-Sardegna e Libertà), cofirmatario della proposta sul diritto di cittadinanza, pur precisando che l'attività legislativa "merita di non essere continuamente sottoposta a rinvio", ha detto che è sufficiente l'impegno formale per inserire l'argomento nella futura programmazione, assicurazione che, per l'on. Davoli (Prc) ha valore "come impegno politico". D'accordo anche l'on. Capelli per la sua proposta di riforma elettorale, se verranno, le riforme statutarie, prese in esame tutte insieme.
Trovata l'intesa, resta da "oliare" il meccanismo della programmazione bimestrale, come ha detto l'on. Vargiu (Riformatori), segnalando "due piccoli disservizi" che forse hanno limitato l'efficacia della prima esperienza: la riunione dei capigruppo convocata dalla mattina per la sera (qualcuno aveva altri impegni); e la programmazione effettuata senza che i gruppi fossero informati e potessero fare richieste. In futuro andrà sicuramente meglio. (adel)
"Nonostante l'ottimismo del presidente Soru e il riconoscimento degli intenti di piena collaborazione della mozione di minoranza, non sembra possibile prevedere un documento unitario. Parliamo due lingue diverse, procediamo su due binari". Ha risposto così, all'invito di trovare un'intesa, l'on. Mario Floris (Uds), primo firmatario della mozione del centro destra che rilancia la vertenza con lo Stato su temi che, da un lato, riguardano la fiscalità ("aspetto sicuramente cruciale perché non c'è autonomia politica senza autonomia finanziaria") ma affrontano un altro aspetto decisivo per il confronto istituzionale: il ruolo, i compiti e le prerogative del Consiglio regionale. Considerata la distinzione tra potere legislativo ed esecutivo, il parlamento dei sardi deve essere consapevole della battaglia, da non delegare a nessun altro, se non per altre, specifiche competenze. Ai partiti il compito di armonizzare i due "livelli" e di creare le premesse per un'azione comune. Ammonendo la maggioranza che non esiste un governo amico ("forse ci sono governi che ci ascoltano di più, ma non ci sentono") e che la battaglia sarà "difficilissima", Floris ha affermato che, alla maggioranza, è stata offerta "una leale collaborazione" affinché il Consiglio possa agire "per vie istituzionali" e si presenti unito, senza defezioni per rendere l'azione politica più efficace.
La disponibilità di rivedere il testo della mozione di maggioranza per raggiungere l'obiettivo di un documento unitario è stata manifestata, anche oggi, dall'on. Secci (Margherita), intervenuto a sostenere la proposta di maggioranza. Secci ha sottolineato che "le ragioni che ci uscirono" sono molte e significative "più di quelle che ci separano" ed esiste una volontà comune nell'azione di uno Stato moroso che non riconosce alla Sardegna quanto previsto dalla legge costituzionale dello Statuto. L'accordo di tutte le forze politiche è un'arma in più per far valere le buone ragioni. Può darsi - ha concluso - che ci sia bisogno di compiere percorsi differenti, ma il traguardo è sicuramente unitario. Per questo motivo la maggioranza è disponibile al dialogo e all'intesa. (adel)
L'approvazione di un ordine del giorno unitario era stata auspicata anche dall'assessore agli Affari generali Massimo Dadea che aveva sottolineato che un documento sulla vertenza fiscale doveva essere apartisan. La precondizione - ha aggiunto - è che ci sia una unità di intenti all'interno del Consiglio regionale e tra Consiglio e giunta. L'esponente della giunta ha poi detto che la Sardegna non ha bisogno di "governi amici" ma di "governi leali" con cui confrontarsi. L'on. La Spisa (F.I) ha ribadito che la maggioranza voterà per la mozione Floris perché il metodo adottato dal centrosinistra è sempre lo stesso: "chiedete il coinvolgimento dell'opposizione su una tattica e su una strategia decisa e scritta solo da voi. Con questo metodo non andremo mai avanti insieme". L'on. Dedoni (Riformatori), per dichiarazione di voto, ha detto di essere disponibile a un ragionamento politico e istituzionale serio che riconosca la parità dei diritti anche della minoranza. Per l'on. Ladu (Fortza Paris) ha ragione l'assessore Dadea quando dice che la vertenza fiscale deve essere apartisan. Il capogruppo di Fortza Paris, però, ha obiettato che la giunta non sta procedendo in quella direzione e che non esiste nessuna apertura vera e nessun confronto. Una richiesta di "apertura seria" è stata avanzata anche dall'on. Oscar Cherchi (Uds). La minoranza - ha detto - vuole partecipare attivamente al confronto con lo Stato. Noi vogliamo - ha concluso - il rispetto dei diritti del Parlamento dei sardi. L'on. Marrocu (DS) ha chiarito che la volontà di scrivere insieme una strategia comune esiste e ha chiesto una sospensione per cercare un testo comune su cui ci sia l'accordo anche della minoranza. "Se l'obiettivo è sincero - ha detto - è utile che non venga sancita con un voto una divisione su questo tema". L'on. Artizzu (AN) ha affermato che non vedeva grandi spazi su cui trovare un accordo ma che era utile provare. Dello stesso parere anche l'on. Pisano (Riformatori) che ha sottolineato che la volontà di trovare un accordo manifestata ieri sera si era "affievolita" durante la notte. Per cercare di trovare un accordo e approvare così un documento unitario, la maggioranza ha ritirato l'ordine del giorno e il presidente Spissu ha rinviato il voto sulla mozione che rilancia la vertenza con lo Stato su fiscalità, demanio e servitù militari.
Il Consiglio ha approvato, invece, all'unanimità il Disegno di legge "Norme in materia di elezioni amministrative". Dopo aver constatato la presenza in aula del numero legale, come richiesto dall'on. Artizzu (AN), il presidente Spissu ha dato la parola al relatore della legge, l'on. Pittalis che ne ha sottolineato l'importanza perchè introduce una nuova disciplina su alcune modalità di svolgimento delle elezioni amministrative. Lo slittamento delle elezioni di Cagliari e di Carbonia e la concomitanza, per il giorno del ballottaggio, con il voto per il referendum costituzionale, avrebbe comportato una duplicazione dei seggi e dei costi. Inoltre, la legge prevede un rimborso delle spese per gli emigrati che rientrano in Sardegna per votare. L'on. Caligaris (RNP) ha chiesto una capillare informazione per avvertire il mondo dell'emigrazione sul rimborso, l'on. Liori (AN) ha sottolineato i gravi disagi che gli emigrati dovranno sopportare a causa dello slittamento delle elezioni che ha definito "un pasticcio" e l'esigenza che questa legge sia pubblicata immediatamente sul Buras. . L'assessore Gian Valerio Sanna ha detto che il rinvio non è stato un "pasticcio" e che saranno adottati idonei strumenti di divulgazione per informare gli emigrati dei rimborsi. L'on. Diana (AN) si è augurato che la giunta non adotti lo stesso mezzo utilizzato nel diffondere alle famiglie sarde il piano regionale Antincendio. "Più che di una propaganda istituzionale - ha detto - sembrava una informazione pubblicitaria". Pronta la replica dell'on. Maninchedda (Fas) che ha sottolineato che questa legislatura si sta caratterizzando anche per la trasparenza. Abbiamo - ha aggiunto - le delibere in tempo reale sul sito della giunta e per la prima volta, abbiamo divulgato in maniera capillare il Piano regionale antincendi. La trasparenza fa parte della democrazia. L'on. Artizzu (AN) ha detto che è meglio lasciar perdere sulla trasparenza del sito internet della Regione dove vengono pubblicate cose diverse a quelle reali. L'on. Vargiu (Riformatori) ha sottolineato l'importanza della informazione e ha suggerito di pubblicare sul sito internet della Regione anche gli atti assessoriali e la designazione dei dirigenti degli assessorati. Messa in votazione la legge è stata approvata all'unanimità. (R.R.)