CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Nota stampa
della seduta n. 198 del 31
maggio 2006
In apertura di seduta il Presidente ha comunicato l'avvenuta presentazione di:
Proposte di legge (n. 231)Disegni di legge (n. 232)
Interrogazioni alle quali è stata data risposta scritta
Ripreso l'esame del testa di legge unificato sul trasferimento delle funzioni gli enti locali.
Cagliari, 31 maggio 2006 - Il Consiglio ha ripreso stamattina, sotto la presidenza dell'on. Spissu, l'esame degli articoli del testo di legge unificato che prevede il trasferimento di numerose funzioni amministrative agli enti locali. Si è parlato, in particolare, delle scuole civiche di musica, la cui gestione viene affidata alle Province. Decisione che non ha trovato d'accordo alcuni consiglieri di maggioranza e l'opposizione. La preoccupazione - ha detto l'on. Masia (Sdi) - è che ci sia un cambio di rotta di un meccanismo che, affidato ai Comuni, ha funzionato alla perfezione, come testimoniano i numeri: oltre 7500 iscritti, 300 posti di lavoro per i musicisti sardi e 50 per il personale non docente, elevati livelli di profitto scolastico (alcuni allievi sono approdati ai Conservatori); ma, soprattutto, un'alternativa al nulla dei piccoli paesi dell'interno, come ha sostenuto l'on. Pisu (Prc). Puntuale la conferma: nei piccoli centri si registra un'affluenza spesso superiore a quella delle città medie. La preoccupazione di "salvare l'esistente" suggerisce di chiedere una norma più precisa sulle competenze, evitando di espropriare i Comuni di una funzione assolta con merito. Del resto - ha aggiunto l'on. La Spisa (FI) - se si chiamano scuole civiche un motivo c'è: non sono scuole provinciale. Rispettare e valorizzare questa esperienza è un impegno di tutti.
Ma per il relatore, on. Francesco Sanna (Margherita) il "cuore del problema" non è l'allocazione delle funzioni (la legge indica quella che si ritiene "la migliore possibile") quanto assegnare risorse sufficienti per mantenere in vita l'attività. Ma l'assessore Dadea ha assicurato il Consiglio: la Giunta si impegna a salvaguardare "le posizioni maturate in questi anni". Con queste assicurazioni i consiglieri della maggioranza si ritengono appagati, mentre l'emendamento del centrodestra non è stato accolto.
Approvato l'articolo 74 e, rapidamente, anche i successivi (75 e 76) sullo sport e (77) sulla lingua sarda.
La discussione si riaccende su un emendamento che vorrebbe istituite un 77 bis e concerne la estensione del terzo mandato consecutivo ai sindaci dei Comuni con meno di duemila abitanti. L'emendamento è del centrodestra (Rassu) con firma anche dell'on. Pittalis (Udeur). L'on. Rassu (FI) spiega che si tratta di un provvedimento fortemente voluto dall'Anci e di non aver dubbio che il dettato costituzionale (il sindaco deve essere eletto "liberamente e democraticamente" dal voto di cittadini. Perciò senza limitazioni) sia messo in discussione da una norma del resto contestata (nelle ultime amministrative qualche sindaco si è ripresentato, per la terza volta, a suo rischio e pericolo. Si attendono provvedimenti di decadenza). L'on. Spissu ha giudicato la norma intrusa avanzando perplessità se accoglierla. Ma l'on. Rassu ha riferito di essere stato "consigliato dagli uffici". Il presidente chiarisce: "Non è giusto intervenire su una partita ancora aperta", facendo riferimento ai "casi" delle recentissime elezioni; e il Consiglio "non può intervenire a sanatoria"; mentre l'on. Francesco Sanna, "considerato che non c'è fretta perché le nuove elezioni cadono la prossima primavera", suggerisce di riportare l'argomento nell'ambito delle autonomie locali, dovrà avrà una soluzione approfondita "e non così estemporanea". Alla fine l'on. Rassu, dopo l'impegno della Commissione competente di dare priorità a una leggina di merito e di portarla in Aula entro due mesi, accetta il suggerimento del ritiro dell'emendamento. (adel)
Approvati gli articoli 34 e 39. La votazione prosegue.
Cagliari, 31 maggio 2006 - L'Aula ha poi proseguito i lavori con l'esame degli articoli sospesi nei giorni scorsi perché necessitavano di una maggiore interlocuzione. Sull'articolo 34 (Agricoltura conferimento alle province) e sugli emendamenti presentati all'articolo sono intervenuti: l'on. Cherchi (Uds) che ha chiesto al presidente del Consiglio di esprimersi sul problema degli usi civici perché si stava rischiando un ulteriore "pasticcio"; l'on. Diana (AN) che ha chiesto agli uffici di esprimersi sugli emendamenti che riguardavano gli usi civici per sapere se erano da considerarsi "norme intruse" o meno. Il presidente Spissu ha risposto che, dal punto di vista strettamente formale, sono norme che non sono collocabili in questo articolo se non per il fatto che si tratta di correggere alcune norme introdotte dalla legge n. 4 e per questo il Consiglio stava agendo sotto forma di "autotutela". L'on. Diana (AN) ha ribadito di non essere d'accordo con le motivazioni espresse dal presidente del Consiglio e ha ribadito che si tratta di norme intruse. Per il consigliere di Alleanza Nazionale riconoscere validi questi emendamenti crea dei precedenti pericolosi. Diana ha annunciato il voto contrario all'emendamento 42, ha ribadito che si trattava di una grave violazione e ha sottolineato che l'intera materia degli usi civici doveva essere oggetto di una normativa ad hoc. Anche per l'on. Cherchi (Uds) si tratta di una forzatura e l'emendamento doveva essere considerato inammissibile. Il suo voto, però sarà favorevole perché il contenuto di questo emendamento è uguale al 41 di cui è firmatario e di cui ha annunciato il ritiro chiedendo, però l'impegno della giunta per procedere agli accertamenti in materia. Anche per l'on. La Spisa (F.I) questa ammissibilità è una "forzatura" per correggere un errore pericoloso del maxicollegato. Per l'on. Marrocu (Ds) gli "usi civici" per la Sardegna sono una grande opportunità. La legge in materia (la 12) è un'ottima legge che ha solo necessità di essere rivisitata per potenziare gli uffici che devono affrontare le richieste dei comuni. Per il capogruppo dei Ds l'emendamento 42 non è una norma intrusa. E' favorevole a una rivisitazione della Legge n. 12, soprattutto nella parte che riguarda gli uffici, anche l'on. Biancu (La Margherita). L'assessore Dadea ha dichiarato di accogliere le istanze presentate sulla necessità di una attuazione e applicazione più efficace della Legge n. 12. Gli uffici degli usi civici - ha aggiunto - saranno potenziati e la necessità di rivisitare la legge è un'esigenza sentita anche dalla giunta. L'articolo 34 è stato approvato. Sull'emendamento 2 (che vuole azzerare la normativa introdotta nel maxicollegato lasciando al Consiglio regionale la possibilità di normare l'intera materia degli usi civici) hanno dichiarato il voto a favore: l'on. La Spisa (F.I.) e l'on. Cherchi (Uds). Hanno dichiarato il voto contrario gli onorevoli Marrocu (Ds) e Biancu (Margherita). L'emendamento 2 è stato bocciato dall'aula. Sull'emendamento 42 (Secci e più) l'on. Cherchi (Uds) ha dichiarato di votare a favore. Voto favorevole anche degli onorevoli Porcu (Progetto Sardegna) e Biancu (Margherita); l'on. La Spisa (F.I.) ha dichiarato la volontà di astenersi. L'emendamento 42 è stato approvato (presenti 56, votanti 31, sì 41, no 0, 15 astenuti). Sull'articolo 39 (Demanio marittimo. Funzione dei comuni) e sugli emendamenti collegati sono intervenuti: l'on. Sanjust (F.I.) e l'assessore agli enti locali Gian Valerio Sanna. L'articolo 39 è stato approvato dall'Aula. Bocciato l' emendamento 39 (Sanjust e più), approvati gli emendamenti della maggioranza numero 40 e 37. Il voto prosegue. (R.R.)
In dirittura finale la legge sul conferimento di funzioni agli enti locali. Sospesi gli ultimi articoli, la votazione finale è prevista per questo pomeriggio.
Cagliari, 31 maggio 2006 - Sono continuati celermente i lavori del Consiglio che, sotto la presidenza del presidente Giacomo Spissu, ha proseguito la votazione dei restanti articoli. Rapidamente, salvo alcune sospensioni della seduta per favorire una più puntuale interlocuzione fra i gruppi, sono stati approvati (senza ulteriori discussioni) gli articoli da N° 40 al N° 54, e dei relativi emendamenti, molti dei quali erano soppressivi totali. E' invece rimasto in sospeso l'art 44, riguardante le aree protette, che su richiesta del capogruppo Ds, Siro Marrocu, verrà discusso nella seduta pomeridiana. In tale sede verranno anche esaminate le norme finanziarie.
Il presidente ha infatti chiuso la seduta e rinviato i lavori a questo pomeriggio alle ore 16,30. (L.P.)
I lavori del Consiglio sono rinviati a questo pomeriggio alle 16,30.