CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 181 pomeridiana del 2 maggio 2006


Cagliari, 2 maggio 2006 - Pomeridiana 

I lavori del Consiglio sul Maxi collegato sono ripresi nel primo pomeriggio, sotto la presidenza del Vice presidente Claudia Lombardo (Fi), che ha posto in discussione l'articolo 14, il cui esame era stato sospeso la scorsa settimana, ed in particolare l'emendamento aggiuntivo N. 92, a firma Pisu (Prc) e più, tendente ad incrementare le risorse destinate ai danni derivanti alle sementi a causa della virosi del pomodoro. Un emendamento contestato dai banchi della maggioranza ed in particolare dai consiglieri Alberto Sanna (Ds presidente della Commissione Agricoltura) e Siro Marrocu (Ds) che si sono espressi in modo contrario. L'assessore all'Agricoltura, Foddis, pur sottolineando le proprie notevoli perplessità si era poco prima rimesso all'Aula. Dichiaravano invece il proprio voto favorevole alcuni consiglieri del Centro destra, e precisamente il capogruppo di FI, Giorgio La Spisa e i rappresentanti di An, Mario Diana e Antonello Liori.

La conseguente votazione a scrutinio elettronico portava alla bocciatura dell'emendamento 92 (l'articolo 14 era stato approvato nella seduta di ieri).

A quel punto dai banchi dell'opposizione è stata richiesta la verifica del numero legale nella convinzione che la maggioranza non fosse in quel momento in grado di garantirlo. Poiché il numero legale non è risultato sussistere, il presidente ha sospeso la seduta per la mezz'ora regolamentare.

Alla ripresa dei lavori l'Aula ha proseguito i lavori con l'esame dell'articolo 16 (il 15 era stato già approvato nella seduta n. 180) che  è il più complesso del disegno di legge 216: consta infatti di 28 commi e comprende provvedimenti per sanare situazioni molto diverse fra loro. Ad sono riferiti una quarantina di emendamenti.

Il primo intervento è stato quello dell'on. Caligaris (Misto - SDI - RNP) che, in particolare, ha illustrato l'emendamento 5 col quale si propone il rapporto di part-time per tutti i profili professionali dell'amministrazione e per le diverse qualifiche professionali, esclusi dirigenti e avvocati dell'ufficio legale. Ciò al fine - ha spiegato - di conciliare famiglia e lavoro che, più di frequente, penalizza la donna. Il provvedimento dovrebbe riguardare anche i dipendenti del corpo forestale.

Situazione - ha replicato l'assessore - non praticabile perché le modalità di lavoro del Corpo forestale non consentono il tempo parziale, come, del resto, per il Corpo forestale dello Stato. L'on. Caligaris ha detto di non condividere questo parere, tenendo conto sia degli indirizzi comunitari, sia della specialità dello Statuto sardo.

Nella discussione generale ha trovato posto un momento di dura polemica da parte del capogruppo di Rifondazione, on. Licheri, nei confronti di quella parte del partito (in particolare l'on. Uras) che "con toni esagitati utilizza argomenti pretestuosi per mettere in difficoltà la maggioranza" (in mattinata s'era registrato un battibecco politico tra l'on. Uras e l'on. Cugini) con richiamo del presidente Spissu ad attenersi all'argomento in discussione. Licheri ha condiviso l'articolo in discussione.

La fibrillazione del Prc è stata richiamata dall'on. La Spisa (FI) come argomento politico che non può essere taciuto. Dell'articolo 16 il capogruppo di Forza Italia ha evidenziato l'atteggiamento della Giunta che tende a modificare profondamente la legge 31 che separa gli aspetti tecnici e amministrativi da quelli politici, comprimendo l'autonomia dei dirigenti nel tentativo - ha detto La Spisa - di collocarli in posizione subalterna rispetto alla politica. La legge 31, nata a metà degli anni 90, probabilmente va "aggiustata", ma ha un carattere innovativo ed è, perciò, da considerarsi positiva. Anche attraverso l'articolo 16 traspare la volontà della maggioranza di snaturarla.

Sull'inquadramento del personale proveniente dall'amministrazione statale si è soffermato, in particolare, l'on. Balia (Sdi-Rosa nel pugno), presentatore di un emendamento (152) a riguardo. Il passaggio va, a suo dire, regolamentato con legge (in tal senso si è espresso anche l'assessorato). Anche su questo argomento ha replicato l'assessore, ricordando che le differenze sono tali da richiedere valutazioni "caso per caso", che non possono essere disciplinate in un testo di legge e, tanto meno, definite da un atto assessoriale. Meglio affidarsi alla concertazione fra Coran e organizzazioni sindacali. Emendamento, perciò, da ritirare.

Molto critico invece l'on. Cappai (Udc): i 28 commi dell'articolo 16 sono l'equivalente di una decina di leggi, che arrivano in Aula senza passare per le Commissioni di merito. In questo contenitore eterogeneo affiorano molte contraddizioni. Sarebbe opportuno ritirare il provvedimento e presentare, al suo posto, un disegno di legge organico. Procedere "per tentativi", arreca danno all'amministrazione. Significativa, in tal senso, l'esperienza degli Enti del turismo e delle Aziende di soggiorno, sul cui andirivieni del personale, la Regione non ha idee chiare se trasferisce ai Comuni - senza soldi e col blocco delle assunzioni - personale per il quale prima concede risorse, poi le spazza via.

Sull'articolo 16 è intervenuto l'assessore, riconoscendo che non si tratta di una norma organica ("nessuno aveva questa intenzione") ma del tentativo di "introdurre alcuni primi elementi di razionalizzazione e contenimento della spesa" tenendo conto delle normativa nazionale che introduce elementi dinamici di flessibilità e mobilità maggiore. C'è l'impegno, da parte della Giunta, di risolvere il precariato; ma non quello improprio, dei rapporti libero professionali. Sono stati messi a fuoco anche requisiti, prerogative e procedure per l'acquisizione, dall'esterno, di figure professionali per le quali, tuttavia, l'ingresso in Regione avverrà solo per concorso ad evidenza pubblica. La riforma si farà; questo è un primo passo. (adel)

Lunghissima discussione, coordinata dal presidente Giacomo Spissu, anche sui commi e sugli emendamenti, ed una votazione per parti dell'articolo 16 (approvato) che, data la sua complessità e articolazione, ha visto momenti di condivisione unanime per alcune sue parti e momenti di contrapposizione.

In particolare sull'emendamento 59, soppressivo totale dell'articolo, si è sviluppato il dibattito, con l'opposizione che sosteneva la necessità di rinviare la materia ad un apposito provvedimento di legge per dare la possibilità di una attenta riflessione su una materia talmente delicata, e la maggioranza convinta che si tratti in realtà di un articolo contenente sanatorie specifiche di particolari situazioni.

Favorevole ad un rinvio dell'intera questione ad un provvedimento apposito, l'on. Uras (Rc) ("Non mi ci raccapezzo più", "il testo nelle commissioni di merito aveva avuto una certa condivisione, poi con gli emendamenti è ritornato alla Terza commissione e ora è diverso"). Favorevoli all'emendamento soppressivo, naturalmente, i rappresentanti del Centrodestra, Vargiu (Riformatori) ("Difficile comprendere bene l'esito delle proposte"), Amadu (Udc), ("La complessità è tale che occorre una maggiore riflessione e approfondimento"), Liori (An) ("Giunta di centro destra ha stabilizzato una quantità di precari ora quella di centrosinistra non si comporta allo stesso modo"). Nel dibattito l'on Caligaris (Misto - Rnp), che ha annunciato il voto contrario all'emendamento soppressivo, si è soffermata sulla questione del part time per i dipendenti del corpo forestale.

Posto quindi in votazione, l'emendamento 59 è stato respinto e successivamente sono stati respinti tutti gli emendamenti soppressivi o sostitutivi presentati dall'opposizione. E' stato approvato solamente un emendamento proposto dal Presidente della Commissione programmazione, on. Secci (Margherita).

E' stata quindi la volta della votazione dell'articolo 16 che è stato come si diceva approvato per parti.  Ben dodici commi hanno avuto il sì oltre che della Maggioranza anche dell'Opposizione consiliare. I restanti commi sono stati approvarti solo a maggioranza. L'articolo 16 è stato comunque approvato nel suo complesso.

La discussione è poi proseguita con l'esame degli emendamenti aggiuntivi, che ha visto impegnati nel dibattito i consiglieri Atzeri (Psd'Az), La Spisa (Fi), Caligaris (Misto-Rnp), Sanjust (Fi), Uras (Rc), Diana (An), Marrocu (Ds), Contu (Fi) e l'assessore Dadea. Il dibattito sugli emendamenti aggiuntivi, mentre scriviamo, è ancora in corso. (L.P.)

Il Consiglio ha poi votato (all'unanimità) l'emendamento presentato dalle consigliere (prima firmataria l'on. Caligaris) che riconosce il part-time da parte dell'amministrazione regionale e degli enti e si propone di conciliare la vita familiare con quella lavorativa, problema che riguarda soprattutto le donne. Un'intesa trasversale ha coinvolto tutte le forze politiche che hanno espresso l'assenso in sede di dichiarazione di voto. Sono intervenuti gli onorevoli Barracciu (Ds), Scarpa (Psd'Az), Uras (Prc), Biancu (Margherita), Pisano (Riformatori), Porcu (Progetto Sardegna), Artizzu (An), Pittalis (Udeur), Biancareddu (Udc), Diana (An), Gallus (Fortza paris) e Rassu (Forza Italia).

Tutti gli altri emendamenti aggiuntivi all'articolo 16 del maxicollegato sono stati bocciati, compreso quello (presentato dal centrodestra) che prevedeva l'iscrizione al Fondo integrativo di quiescenza con semplice domanda da parte del personale non iscritto. Si tratta di questione definita dall'on. Uras "delicatissima" che dovrà essere esaminata dalla competente commissione insieme all'assessore. L'on. La Spisa aveva sollecitato un voto favorevole per quello che ha indicato come un atto perequativo. (adel)

Dopo un emendamento aggiuntivo bipartisan all'articolo 16, che è stato approvato all'unanimità, ed ha concluso la discussione di questo articolo, il presidente ha posto in discussione l'articolo 17, riguardante le disposizioni in materia di opere pubbliche. Questo articolo è stato approvato in breve senza discussione né emendamenti: infatti i le uniche tre proposte di modifica (aggiuntive) presentate dai partiti di opposizione sono state respinte.

E' stato chiamato in discussione, quindi, l'articolo 18, che comprende una lunga serie di interventi in materia di ambiente, caccia e pesca. Su questo argomento si è aperto il dibattito. Sono intervenuti fra i primi i consiglieri Uras (PRC), che ha posto il problema della stabilizzazione dei lavoratori semestrale dell'Ente foreste; il Consigliere Ignazio Artizzu (An), che ha parlato in difesa della caccia ("Con questo articolo si assiste all'ennesimo attacco alle attività venatorie", "Si tratta di una impostazione aprioristica dell'Assessore Dessì"); ed ancora dell'on. Pisu (PRC), che riprendendo il tema dei lavoratori semestrali dell'Ente foreste ha ribadito l'esigenza "che si inizi ad affrontare il problema della stabilizzazione, attraverso un piano pluriennale". Il dibattito prosegue. (L.P).

Il Consiglio ha approvato, al termine di una giornata di lavoro decisamente pesante, anche l'articolo 18 del maxicollegato alla Finanziaria che reca disposizioni in materia di ambiente, caccia e pesca. Il problema venatorio (48 mila i cacciatori sardi) ha tenuto naturalmente banco su sollecitazione dell'on. Cappai (Udc) e Rassu (FI), ma anche di altri consiglieri. L'on. Cappai ha sostenuto che il comma 18 (condizioni di prelievo in deroga) si presta a  una difficile interpretazione (non dice quale assessore: ambiente o agricoltura?, stabilisce il prelievo "sulla base della verifica da parte dell'Istituto nazionale della fauna selvatica") ne stabilisce in che modo l'assessore (questa volta è espresso: dell'Ambiente) determini il caso in cui siano venute meno le condizioni del prelievo; mentre per l'on. Rassu manca una politica venatoria che tuteli quel che resta della nobile stanziale e attui un serio programma di ripopolamento. La Regione - ha ricordato l'on. Artizzu, ha decuplicato la tassa regionale: fondi, questi, da utilizzare appunto per il ripopolamento; del quale, "sinora non si ha notizia". Infine, l'on. Marrocu (Ds), il quale ha risposto al timore che la Giunta voglia cancellare la caccia, con un perentorio: "il centrosinistra è favorevole all'attività venatoria e lo ha dimostrato autorizzando la caccia a febbraio e ricorrendo (insuccesso) due volte alla Corte costituzionale".

Altro argomento importante, quello sollevato da Uras, Davoli e Pisu con l'emendamento 98 sulla stabilizzazione del personale precario dell'ente foreste, 2400 persone che vivono con sei, settecento euro al mese per sei mesi e per gli altri sei col sussidio di disoccupazione. La richiesta non aveva trovato d'accordo l'on. Alberto Sanna, presidente della Commissione agricoltura, il quale ha detto che un intervento oneroso per la Regione non può essere risolto con un emendamento da tre consiglieri, ma concordato sia con la maggioranza che con la giunta. Proposto così, "crea aspettative che non possono essere soddisfatte".

L'assessore Dessì ha assicurato l'intenzione della Giunta di affrontare a risolvere il problema. Perciò ritiene l'emendamento una "raccomandazione", della quale farà buon uso. Risposta che ha convinto l'on. Uras e l'on. Pisu, firmatari, al ritiro dell'emendamento, non prima di aver sottolineato che il problema è di carattere anche sociale: quasi tutti i forestali sono concentrati nelle Province economicamente più deboli.

Di ambiente, infine, aveva parlato l'on. Diana (An), per il quale s'è fatta confusione anche di ruoli ("si fa riferimento all'Arpas, ma le competenze sembrano destinate ad altre sigle, per giunta incomprensibili; si raccomanda di far sparire la parola "risarcimento" e di usare quella di "indennizzo", che risultano sul vocabolario equipollenti; un vero e proprio esercizio linguistico. Un accenno anche alla caccia, risorsa economica importante in Europa e in molte regioni italiane; qui da noi dimenticata in questa dimensione.

Approvato anche l'articolo 10 (interventi a favore dell'industria) sospeso dal presidente Spissu, nei giorni scorsi, perché il testo era poco chiaro. L'assessore lo ha ripresentato accogliendo tutte le indicazioni del Consiglio. E' stato approvato senza discussione.

Si riprende domattina alle 10. Un'altra giornata intensa. Approvazione del maxicollegato prevista fra giovedì sera e venerdì mattina. (adel) 


I lavori del Consiglio riprenderanno
domani mattina alle ore 10.