CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Nota stampa
della seduta n. 179 antimeridiana del
27 aprile 2006
Ripresa la discussione sull'articolo 13 (politiche sociali) del maxicollegato alla Finanziaria.
Cagliari, 27 aprile 2006 - E' ripreso questa mattina il dibattito sull'articolo 13 del maxicollegato alla Finanziaria che prevede una serie di interventi a carattere sanitario e sociale. L'on. Pacifico (Ds) ha espresso giudizio positivo sul programma "Ritornare a casa" che prevede il ritorno nell'ambito familiare di persone inserite in strutture residenziali ed affette da patologie per le quali il contatto con la famiglia e più utile per il decorso della malattia (ad esempio i malati di Alzheimer). Si tratta di un giudizio sommario, tuttavia, "perché non conosciamo il progetto nel dettaglio". Ha illustrato anche un emendamento (159) che tende a stabilizzare l'occupazione del personale (una sessantina di tecnici e specialisti) impegnato in progetti specifici (talassemia, sclerosi multipla, eccetera) in attesa del piano sanitario, per non disperdere professionalità e un servizio che, in alcuni casi, si è dimostrato efficace.
Nessun tipo di fiducia nei confronti della giunta è stato manifestato dall'on. Capelli (Usc), manifestando le molte perplessità sugli interventi previsti (deistituzionalizzare è opportuno, ma solo quando si garantiscono - ha detto - prestazioni a livello familiare adeguate. Capelli ha sollevato il problema del ticket, chiedendo che, "per un atto di giustizia" non venga fatto pagare se il servizio richiesto non viene reso entro quindici giorni (emendamento 121) ed ha chiesto chiarezza su alcuni eventi "drammatici" verificatisi nella Asl 1 (Sassari), per i quali, in tempi trascorsi, consiglieri dell'ex opposizione, ora maggioranza, avevano chiesto le dimissioni immediate dell'assessore ed oggi, invece, coprono col silenzio circostanze tutt'altro che virtuose.
Altri problemi particolari sono stati evidenziati dall'on. Vargiu (Riformatori), che ha ricordato il problema dei malati "obbligati alla ventilazione assistita", per i quali appare difficile il "ritorno a casa" se non saranno migliorate le forme di assistenza domiciliare, e dei malati over 65 affetti da SLA (sclerosi laterale miotrofica) esclusi, con delibera assessoriale da qualsiasi tipo di assistenza. Se ciò era dovuto al fatto che in passato i 65 anni i erano, per questi pazienti, un traguardo improbabile, ora che i malati invecchiano sembra indispensabile pianificarne l'assistenza. Anche Vargiu ha sostenuto la necessità di intervenire su tecnici e specialisti impegnati per dieci anni e oltre in progetti di sanità ed ora a rischio di disoccupazione. Si tenga conto - ha ricordato - che quei piani non erano finalizzati alla ricerca, ma all'occupazione; tuttavia hanno saputo fornire "pezzi di assistenza". Se l'esonero dal ticket per il prolungarsi dell' stand by proposto da Capelli può avere un sapore provocatorio (comunque mette l'accento su un problema assai rilevante), drammatica - ha ricordato Vargiu - è la situazione in cardiochirurgia a Cagliari. Gli interventi su prenotazione hanno ritardi da 9 a 12 mesi e continuano a favorire la fuga di malati verso Asl più attrezzate e sollecite, con l'inevitabile emorragia di danaro (per pagare DRG più cari) che"contribuiscono a fare assumere medici in Piemonte o in Lombardia". (adel)
Cordoglio per la morte dei militari italiani: un minuto di silenzio in Aula.
Approvato l'articolo 13 sulle politiche sociali
Cagliari, 27 aprile 2006 - Approvato per parti l'articolo 13 del maxi collegato, riguardante le "Disposizioni in materia di politiche sociali". I primi quattro commi sono stati approvati a maggioranza, gli ultimi tre all'unanimità. Sono stati respinti alcuni emendamenti sostitutivi dell'opposizione ed uno della maggioranza è stato approvato; mentre sono ancora in discussione gli emendamenti aggiuntivi.
A concludere la discussione generale (vedi precedente comunicato) e prima della votazione erano intervenuti i consiglieri Uggias (Margherita), Oppi (Udc), Masia (Fas-SDI) e l'assessore Dirindin.
Per Giommaria Uggias, l'articolo 13 focalizza l'attenzione su alcune problematiche di particolare rilevanza sociale, perchè riguardano le parti più deboli del tessuto sociale: anziani sofferenti, e giovani spesso disagiati. Proprio la parte del provvedimento rivolto alle giovani coppie "è particolarmente rilevante". Molto critico nei confronti della Giunta ed in particolare dell'Assessore alla sanità, Giorgio Oppi ("Non ho passione per le cose inefficaci"). "Se l'articolo 13 verrà applicato com'è come per il resto della politica sanitaria nulla cambierà". Il rappresentante dell'Udc ha parlato di "curiose preferenze per la continentalità" da parte dell'assessore alla quale ha contestato le scelte fatte, giudicate "evanescenti, ambigue, incomprensibili". Per Oppi in due anni "non si è prodotto niente di nuovo ma solo malessere generale".
Di avviso opposto il presidente della Commissione Sanità, Pierangelo Masia. "Il 2006 è un anno di transizione", ha ricordato, aggiungendo che "nel maxi collegato vi sono elementi caratterizzanti rivolti al cambiamento". Si tratta di un processo sperimentale, ha spiegato, "che porta a modificare profondamente la cultura politica del governare".Un momento di transizione anche per la politica sanitaria ("Si sta lavorando alacremente alla riforma di alcune leggi"). Per Masia il maxi collegato tende a superare la logica delle vecchie leggi finanziarie. "E l'articolo 13 si caratterizza in questa direzione".
Alcuni chiarimenti da parte dell'Assessore Nerina Dirindin, che ha spiegato la logica degli interventi a favore delle persone attualmente inserite in strutture residenziali e che possono rientrare a casa mediante adeguati programmi di sostegno e di assistenza. "Si tratta di richieste che ci giungono dalle famiglie e da molti enti locali", ha detto l'assessore. Ma per aiutare costoro occorre "adeguare le strutture domestiche, e dare un adeguato sostegno". Per quanto riguarda la questione degli ultrasessantacinquenni, sollevato nel corso del dibattito, si è detta disponibile ad affrontare il problema.
A questo punto il Presidente Spissu ha comunicato all'Aula la notizia del grave attentato in Iraq costato la vita a tre militari italiani impegnati a Nassiryia, ed ha invitato i consiglieri ad osservare un minuto di silenzio in segno di cordoglio.
Il dibattito è quindi ripreso con le dichiarazioni di voto sugli emendamenti e sull'articolo 13. Sono intervenuti i consiglieri Luciano Uras (Rc), Maria Grazia Caligaris (Misto-Rnp), Nazareno Pacifico (Ds), Giommaria Uggias (Margherita), Roberto Capelli (Udc), Giorgio Oppi (Udc), Carlo Sanjust (Fi), Mondino Ibba (Misto-Rnp), La Spisa (Fi).
Al termine delle dichiarazioni di voto l'articolo è stato come detto approvato. (L.P.)
Nella discussione sull'articolo 13 (politiche sociali) del maxicollegato alla finanziaria è polemica sulle liste di attesa. Approvato l'articolo.
Si è protratto il dibattito sugli emendamenti aggiuntivi all'articolo 13 (politiche sociali) del maxicollegato alla Finanziaria. Riguardava i cinque progetti sanitari, finalizzati all'occupazione, e sul pagamento dei ticket su prestazioni differite nel tempo per il protrarsi selle liste d'attesa.
Gli onorevoli Vargiu (Riformatori) e Capelli (Udc) hanno chiesto risorse per pagare il rimborso a talassemici, emofilici ed emolinfopatici, patologie, hanno spiegato, che richiedono visite periodica da effettuare spesso lontano da casa con spese di viaggio e soggiorno anche rilevanti. Parere favorevole è stato dichiarato anche dall'on. Caligaris (Sdi - Rosa nel pugno):
Gli onorevoli Pacifico (Ds) e Uras (Prc) hanno sostenuto che per i progetti di educazione sanitaria e ricerca occorrono più soldi di quanto previsto (un milione). In particolare la priorità va ai lavoratori già impegnati in questo lavoro; in caso contrario - ha detto Uras - daremo battaglia a oltranza". Pericolo che, secondo l'on. Oppi (Udc), non dovrebbe esistere, dal momento che le risorse finanziarie sono appena sufficienti a coprire, per un anno, le spese di progetti, i cui lavoratori hanno acquisito notevole professionalità. Per questo motivo viene votato per parti. Quella riferita all'utilizzo "anche di altri lavoratori" è stata bocciata.
Sulle liste d'attesa Capelli (Udc) ha ripetuto quanto detto in fase di discussione generale dell'articolo: far pagare i cittadini per una prestazione che non c'è e ci sarà dopo una lunga e speso dolorosa attesa, non è equo. La giunta presenti progetti che risolvano il problema; in questo modo potrebbe concorrere ai due milioni di euro di premialità per le Regioni che abbatteranno i tempi delle liste d'attesa.
No al ticket anche da parte dell'on. Cassano (Riformatori) il quale ha chiesto all'assessore il motivo per cui a Sassari si paghi per le campagne di prevenzione per le patologie oncologiche ("ma che prevenzione è?"), mentre alla Asl 8 non paghi alcun contributo. A parte il fatto che i cittadini meno abbienti spesso rinunciano (in tal modo la prevenzione perde il suo significato di screening), che cosa giustifica la disparità di trattamento tra Sassari e Cagliari?
Accusa di "inciuci" e di "atti premeditati", gravissimi perché "finalizzati a sostenere alcune iniziative di ricerca secondo rapporti di amicizia che contano più dei diritti dei lavoratori" sono arrivati, sempre sui progetti sanitari finalizzati all'occupazione, dall'on. Uras (Prc). Una bordata pesante, per "un'operazione cinica" che mette a repentaglio "la nostra pazienza" e "non fa onore a chi l'ha promossa". Intervento che èstato ripreso dall'on. Vargiu (Riformatori), il quale ha chiesto, all'assessore, una ricognizione sui progetti finalizzati all'occupazione e un progetto meno aleatorio. Quanto alle liste d'attesa, eliminare il pagamento dei ticket è riduttivo, perché non risolve il problema; è "come allargare le braccia per dichiarare l'incapacità ad intervenire".
L'on. Ibba (Sdi - Rosa nel pugno) ha sostenuto che si può ovviare il problema facendo pagare il ticket il giorno della prestazione; non c'è, tuttavia, alcun nesso fra ticket ("che non è un balzello, ma serve a qualificare la spesa") e liste d'attesa, sulle quali - ha detto l'on. Marrocu (Ds) - bisogna vigilare per evitare che furbetti e raccomandati riescano a dribblare gli altri.
L'assessore ha assicurato che su un problema, definito "doloroso", l'assessorato sta lavorando. L'emendamento è stato bocciato.
L'articolo successivo, il 14, contiene disposizioni in materia di agricoltura. L'assessore è assente per impegni annunciati. L'on. Uras (Prc) illustra un emendamento (92) che chiede ulteriori risorse (un incremento del 20 per cento di quelle stanziate e una nuova notifica da 20 milioni di euro) per indennizzare gli agricoltori colpiti dalla virosi del pomodoro; malattia che non si riesce a vincere. C'era un impegno preciso del presidente Soru - ha detto - preso davanti ai capigruppo di alcuni partiti di maggioranza per incrementare la dotazione, avviare un tavolo tecnico, inserire tra i soggetti beneficiari le colture autoctone e gli esclusi per parametri discutibili di valutazione. Non si è fatto niente. L'emendamento corregge, in attesa del "tavolo", il tiro.
Un problema reale - ha riconosciuto l'on. Marrocu (Ds), che tuttavia non si risolve con un emendamento. Bisogna verificare se in bilancio, su quel capitolo, ci sono risorse; mentre va ribadito l'impegno politico a trovare una soluzione decisiva. Ma se risposte immediate ci devono essere, solo la giunta le può dare. L'assenza dell'assessore non consente di farlo. Perciò l'on. Alberto Sanna, presidente della Commissione agricoltura, ha chiesto di rinviare il voto sull'emendamento. Il problema resta aperto, lo si vedrà in seguito.
Intanto l'aula ha approvato - emendamento escluso - l'articolo 14.
A questo punto il presidente Spissu ha convocato la conferenza dei capigruppo. (adel)
Cagliari, 27 aprile 2006 - Al termine della Conferenza dei Capigruppo, il Presidente ha informato l'aula del calendario dei lavori dell'Aula per la prossima settimana.
Chiusa la seduta odierna, il Consiglio tornerà a riunirsi martedì 2 maggio alle ore 10 e proseguirà i lavori fino a venerdì col seguente orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 22, con una interruzione dalle 14 alle 15,30.
Il Consiglio convocato per martedì 2 maggio. Intensa settimana di lavori