CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 177 antimeridiana del 26 aprile 2006


Discussione sul maxicollegato alla Finanziaria - Seduta sospesa per mancanza del numero legale.

 

Cagliari, 26 aprile 2006 - Non decolla per mancanza nel numero legale la seduta 177. Il Consiglio è convocato per le ore 10; ma in aula l'affluenza è scarsa. Il presidente Spissu rinvia di un quarto d'ora e convoca la conferenza dei capigruppo, che decide di inserire un nuovo punto all'ordine del giorno: l'elezione dei rappresentanti del Consiglio regionale per l'elezione del Capo dello Stato. Si voterà, per comune accordo, nel pomeriggio. Alla ripresa dei lavori, si riprende con la discussione sugli articoli del maxicollegato alla Finanziaria. All'esame dell'aula il 9 bis, "interventi nel settore agricolo". Non ci sono né emendamenti né iscritti a parlare; ma il voto (elettronico su richiesta dell'on. La Spisa di Fi conferma l'impressione: il numero legale non viene raggiunto e, a termine di regolamento, la seduta viene sospesa per 30'. Si riprenderà alle 11 e 30.

 

Dibattito sul maxicollegato - approvati gli interventi a favore dell'agricoltura - 25 milioni ai Consorzi di bonifica. 

Il Consiglio ha approvato, alla ripresa dei lavori, gli interventi del maxicollegato (9 bis e 9 ter) a favore del settore agricolo. L'articolo 9 bis, votato a maggioranza, intende favorire il processo di concentrazione dei consorzi fidi costituiti fra piccole e medie imprese rendendo disponibili 5 milioni per l'integrazione del fondo rischi. Prolungati di un anno i termini di impegnabilità sui progetti di potenziamento di elettrificazione rurale; la Regione, inoltre, non procederà al recupero delle anticipazioni erogate per progetti di investimento conclusi oltre i termini previsti. Tre milioni e 600 mila euro vengono erogati a favore del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale a compensazione delle somme pignorate dall'autorità giudiziaria  per il recupero di crediti vantati dall'Ente Flumendosa.

Sull'articolo 9 ter (interventi a favore dei consorzi di bonifica) un emendamento orale della giunta estende i benefici di un altro consistente intervento finanziario (15 milioni; altri 37 milioni sono già previsti in Finanziaria) anche al Basso Sulcis (inizialmente l'intervento riguardava Sardegna Meridionale e Cixerri). Un altro emendamento (41), proposto dal centrodestra (La Spisa e più), che prevedeva una integrazione di 660 mila euro per sanare la situazione degli operai a tempo determinato del Consorzio della Sardegna Meridionale, "al fine di ottimizzare la gestione dei servizi" in attesa della riorganizzazione dei consorzi, non ha inizialmente ottenuto il benestare della maggioranza. L'on. Marrocu (Ds), riconoscendo, tuttavia, l'importanza dell'iniziativa, ha chiesto che l'emendamento venisse ritirato e il contenuto trasformato in  "raccomandazione per la giunta", mentre l'on. Biancu (Margherita) ha sostenuto che impegni del genere "non aiutano la riforma". Più possibilista l'assessore Foddis ("il processo di razionalizzazione è in corso").

L'on. La Spisa ha replicato: non si chiede la stabilizzazione dei lavoratori, ma garanzia sui servizi di manutenzione. Il centrodestra darà il via libera all'emendamento orale sul Basso Sulcis - che, a termine di regolamento, deve essere condiviso dall'intero Consiglio per essere accettato -, sulla cui urgenza si sono pronunciato l'on. Biancu ("63 lavoratori senza stipendio da gennaio") e l'on. Caligaris (Fas Sdi) preoccupata per i debiti del Basso Sulcis, "che mette a rischio le produzioni agricole", se si trova un intesa - ha detto La Spisa - sull'emendamento  41. Mediazione possibile. Non occorrono, infatti, ulteriori risorse, ma serve un impegno preciso dell'esecutivo che, con altro emendamento orale, trova posto nel secondo comma del 9 ter. L'articolo passa all'unanimità. Nel corso del dibattito, l'on. Marrocu (Ds) ha raccomandato all'assessore di fare in modo che gli stessi canoni siano praticati sull'intero territorio, non creando disparità i cui costi "non sono più sopportabili e aggravano ulteriormente la situazione di un settore in crisi". (adel)

 

Maxi collegato: sospeso l'art 10, si discute l'11, "Sardegna fatti bella"

 

Cagliari 26 aprile 2006 - E' proseguita per tutta la mattinata la discussione sugli articoli e gli emendamenti del Disegno di legge 216 "Maxi collegato", in particolare con l'esame degli articoli 10, interventi a favore del settore industriale e dell'11, "Sardegna fatti bella". Dopo lunga discussione in cui si sono registrate molte critiche da parte dell'opposizione, l'esame dell'articolo 10 è  stato sospeso, su decisione del Presidente del Consiglio, per consentire una stesura più accurata e particolareggiata sui provvedimenti introdotti. Nella discussione è intervenuto per primo il rappresentante del Gruppo di Rifondazione, on. Luciano Uras, che ha lamentato quella che a suo modo di vedere è l'eccessiva genericità delle disposizioni previste. E' stato lui per primo a chiedere la sospensione dell'articolo per consentire un maggiore approfondimento. Critici i consiglieri di opposizione: La Spisa (Fi) ("Un articolo che in altri tempi avrebbe comportato il rinvio della legge da parte del Governo"), Oppi (Udc), ("Troppa discrezionalità, si prevedono interventi a fondo perduto eccessivamente generici"), Pili (Fi) ("Articolo emblematico di una manovra che non tiene conto delle esigenze generali. Illegittimo perchè non si possono incentivare azioni di ripristino che devono essere in capo ai titolari delle concessioni di cava"). L'on Calledda (Ds) ha sottolineato l'importanza di una azione incisiva per il ripristino ambientale, e l'assessore all'Industria, Concetta Rau ha specificato che sovente non è possibile individuare i soggetti titolari dell'obbligo di ripristino.

A questo punto il Presidente Spissu ha tuttavia sospeso la discussione dell'articolo.

Si è quindi passati all'esame dell'articolo 11, "Sardegna fatti bella", al quale sono stati presentati due emendamenti della opposizione ((48 e 47). Un "titolo ambizioso", quello dell'articolo in esame è stato definito dall'on Maria Grazia Caligaris (Misto - RNP), che ha approfondito alcuni aspetti del problema.  "Un titolo ambizioso  ma dal risultato deludente", ha fatto eco Sergio Pisano (Riformatori), mentre il rappresentante di An, Diana, ha espresso la convinzione che "questo articolo cela un atto di espropriazione nei confronti degli enti locali" a carico dei quali viene inoltre gravato un terzo degli interventi previstio. Interventi estremamente coritici anche da parte di Giorgio La Spisa (Fi) e dell'on Mariano Contu (Fi), "un articolo generico e indefinito, occorre affrontarne dettagliatamente i vari aspetti". (L.P.) 

Dibattito sul maxicollegato: "Sardegna fatti bella"

 

"Un ridicolissimo piano del lavoro", lo ha definito così l'on. Pili (FI), affermando che l'unica cosa che si vede nitidamente in "Sardegna fatti bella" è la scarsa concezione che la Regione - la quale "autorizza, promuove, finanzia, coordina, controlla" - ha delle autonomie locali. Un intervento, questo,  - ha detto - messo in campo in fretta e furia per rispondere alla crescente disoccupazione a causa del blocco delle attività produttive. A parte il fatto che - a suo dire - interventi che trasformano in salario il 90 per cento delle risorse non consentono di garantire altri aspetti (dalle assicurazioni alla sicurezza del lavoro), c'erano altri strumenti, a cominciare dalla legge 25 ("che andava rimpinguata"), per poter intervenire. Così, invece, si crea un duplice capitolo di spesa per lo stesso obiettivo dando dimostrazione, se non altro, di scarsissimo coordinamento e si mancanza di programmazione.

La verifica nel numero legale richiesta dall'on. Artizzu (An) e la mancanza dello stesso, interrompe i lavori.


I lavori riprendono nel pomeriggio, alle 16,30, con l'elezione dei "grandi elettori" della Sardegna (due maggioranza e uno opposizione) che voteranno il nuovo presidente della Repubblica.