CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Nota stampa
della seduta n. 176 del 21
aprile 2006
Seduta antimeridiana.
Discussione sugli articoli del maxicollegato alla Finanziaria.Cagliari, 21 aprile 2006 - Sospesi gli articoli 2, 3, 4 e 5 sulla fiscalità per dare modo alle opposizioni di presentare emendamenti agli emendamenti presentati ieri dalla giunta, il Consiglio ha ripreso l'esame del maxicollegato alla Finanziaria approvando, senza discussione, l'articolo 6 (disposizioni in materia di contabilità) e aprendo una lunga discussione sull'articolo 7 che, tra le "disposizioni per favorire lo sviluppo economico" (capitolo secondo), prevede l'istituzione dell'agenzia "Sardegna promozione" per il coordinamento, la gestione delle attività di promozione e marketing sui mercati esterni dei prodotti sardi. L'agenzia "assorbe" l'Isola, l'istituto sardo del lavoro artigiano (si parla di artigianato artistico), la cui soppressione è - ha detto l'on. Diana (An) - altro esempio di "accanimento contro il centrodestra", il cui commissariamento ("perché tanta fretta considerato che il provvedimento era contenuto nel collegato?") ha portato al ricorso al Tar che ha bocciato l'iniziativa della giunta. Riconosciuto all'Isola un ruolo importante per la valorizzazione dei prodotti artistici tradizionali, il centrodestra non ha condiviso la linea dell'esecutivo regionale, sia perché della nuova agenzia "non si intravedono connotati e obiettivi",ha detto l'on. La Spisa (FI) ma ha tutta l'apparenza di "una scatola vuota", sia perché si aumenta la confusione nel trasferimento dei dipendenti, ai quali si aggiungono quelli del Bic, categorie non dirigenziali, che saranno inquadrati "subordinatamente al superamento di apposite procedure concorsuali", mentre le categorie dirigenziali ne restano escluse (a differenza, ha sottolineato l'on. Diana, di quanto è avvenuto per gli Enti provinciali del turismo".
La lettura dell'articolo dimostra - ha detto La Spisa - che ci riferisce solo all'artigianato e si evita qualunque indicazione sul rapporto tra i vari settori produttivi. Più che un progetto, dal testo traspare la volontà di cancellare e non sostituire con strumenti operativi comparti importanti della nostra economia, creando, fra l'altro, figli e figliastri ("dipendenti castigati e dipendenti premiati"), in una situazione, ha sottolineato l'on. Vargiu (Riformatori), di totale confusione se si tiene conto che il personale a tempo determinato in carico alla Regione "è uno stuolo enorme" e si preferisce intervenire a spizzichi e bocconi, creando situazioni paradossali (come all'Istituto zooprofilattico, dove si sistemano 19 dipendenti su 140) creando situazione da "figli della gallina bianca", Di qui, l'invito all'assessore Pigliaru di assumere una posizione "chiara e univoca".
In sostanza, l'opposizione ha la sensazione (tanto per tornare all'argomento aeronautico, di cui alla tassazione dell'articolo 4) di in dirigibile, un vero e proprio ballon d'essai, mandato in quota per vedere l'effetto che fa, realizzando lo stato di pericolo dei periodi intermedi, senza idee e progetti, fra una demolizione e una ricostruzione.
Quel dirigibile - ha aggiunto l'on. Rassu (FI) che ha sottolineato le benemerenze dell'Isola, ente regionale in passato di grandi meriti - è stato mandato in quota, "durante le fiere e le sagre", per fare pubblicità, dal momento che, nella previsione enunciata all'articolo 7 non c'è alcuna tutela per l'artigianato artistico, che rischia - in tempo di globalizzazione - di perdere identità ("finiremo per promuovere l'artigianato cinese…").
Sull'utilità delle agenzie (del resto era un'idea degli anni 80) si è espresso l'on. Uras (Prc), il quale ne ha delineato le caratteristiche di agilità e operosità. Giusto puntare sulle professionalità elevate, anche "per non conformarsi alla cultura burocratica pesante della struttura regionale". Se così è, cresce il rammarico per l'emendamento respinto a Rifondazione sull'azione anti-evasione ed anti-elusione fiscale dell'Agenzia delle entrate, dove i sistemi di lotta devono essere adeguati per eradicare una cultura "dove l'illegalità diventa un valore ed incrina la stabilità democratica".
Di qualche "legittimo dubbio" ha parlato l'on. Balia (Misto - Sdi - Rosa nel pugno), invitando a non commettere errori, sia per il peso economico dell'artigianato artistico, sia perché un insuccesso frenerebbe il processo di riforme. Se da un lato è comprensibile che le riforme, per non ammuffire, abbiano bisogno di un'accelerazione improvvisa, dall'altro lato avanza la preoccupazione che, in un unico articolo, non si possa esaurire un'azione legislativa che avrebbe richiesto maggiore approfondimento. Ha chiesto perciò all'assessore competente, l'on. Balia, se la cancellazione degli enti turistici non abbia fatto perdere di efficacia l'azione attribuita alle Province; circostanza che l'assessore De Pau ha smentito. A parte "qualche aspetto umano", la riforma va avanti sicura.
Polemico, invece, l'on. Pili (FI): la giunta si preoccupa di accorpare tante agenzie, lo farà anche con quelle funebri? Il pericolo è, in realtà, la privatizzazione della comunicazione istituzionale, un vero e proprio "golpe", che metterà, agli ordini del governatore, il mondo dell'informazione, affidata "a un soggetto privato". Strillava, ha ricordato, il centrosinistra, nella passata legislatura, e l'on. Selis chiedeva conto delle spese, rendicontate in aula. Tutti zitti ora, nonostante Soru si appresti a gestire a modo suo 54 miliardi di vecchie lire. Si vuol far volare la Sardegna? "La stiamo affidando a un pilota che nonn ha mai guidato neppure un aquilone"; non c'è alcuna idea di sviluppo innovativo, "si pensa solo a fabbriche di contenitori di gazzosa".
Replica immediata dell'on. Marrocu, capogruppo Ds: se Pili lascia traccia di sé in questo Consiglio, è per l'isterismo politico. Assai più fantasiose le sue idee da presidente. Quando ai prodotti sardi, era necessario mettere ordine ed evitare una dispersione di risorse ed immagine. Nelle fiere passate si perpetuava il detto sardo delle cento teste con cento berretti. Giusta invece l'osservazione di Vargiu sul precariato; meglio sospendere l'argomento ed effettuare una ricognizione e mettere in campo un'azione globale per risolvere il problema secondo criteri uguali per tutti i lavoratori.
Ha risposto l'assessore Dadea: l'impegno della giunta c'è stato e c'è tuttora, ma è necessaria una gradualità di interventi. Condizione essenziale per sanare le posizioni, l'avere un rapporto di lavoro subordinato, frutto di un concorso. Alla Regione, ha detto, si entra solo così, con concorsi ad evidenza pubblica. (adel)
Seduta pomeridiana
Approvati gli articoli 7, 7bis, 7 ter, 8 e 9.Cagliari, 21 aprile 2006 - Il Consiglio regionale ha approvato questa mattina anche gli articoli 7 (Agenzia regionale di promozione economica "Sardegna Promozione", 7bis (Soppressione degli enti provinciali del turismo), 7 ter (interventi nel settore dell'artigianato), 8 (disposizioni a favore degli enti locali) e 9 (conservatoria delle coste). Il dibattito è stato lungo e articolato. Sull'articolo 7 Il presidente della terza commissione Eliseo Secci e l'assessore al bilancio hanno dato parere contrario agli emendamenti 38, 45, 37, 154, 133,149, 44, 90 e parere favorevole all'emendamento 7. L'assessore al personale Dadea ha chiesto il ritiro dell'emendamento 154. Sull'emendamento 38 (il comma 3 dell'articolo 7 è soppresso) sono intervenuti l'on. Diana (AN) che ha detto che l'ISOLA non deve essere soppressa e che la replica dell'assessore al turismo ha aggravato la preoccupazione per l'azione che sta svolgendo questa giunta; dello stesso parere anche l'on. La Spisa (F.I.) che ha chiesto il voto elettronico palese e ha annunciato il voto a favore dell'emendamento; l'on. Cuccu (UDC) che ha dichiarato di essere "inorridito" dalla replica dell'assessore al turismo; l'on. Uras (PRC) che ha detto che quando si interviene per sopprimere un ente e per istituirne un altro nascono tanti problemi di natura tecnica. Il consigliere di Rifondazione ha affermato di essere preoccupato sul numero esorbitante di chiamate a convenzione che, in futuro, creeranno molti problemi. Uras ha annunciato di votare contro l'emendamento. L'emendamento 38 messo in votazione (voto elettronico) è stato bocciato. Sull'emendamento 45 (soppressione parziale del comma 4 dell'articolo 7) sono intervenuti, per dichiarazione di voto, l'on. Diana (AN) che ha giudicato assolutamente negativo il comma quarto dell'articolo 7 che riguarda i lavoratori del BIC SARDEGNA. Dello spesso parere anche l'on. Uras (PRC) che ha detto che è stato educato a rispettare la legge. Questo comma sembra fatto apposta per colpire una persona per altre ragioni. Fare un'eccezione per il direttore del BIC di cui si conosce nome e cognome è sgradevole - ha detto- oltre che molto dubbio dal punto di vista della legittimità. L'on. Pisano (I Riformatori) ha chiesto il voto elettronico. L'on. Caligaris (RNP) ha annunciato la sua astensione sull'emendamento 45 e il voto favorevole sull'emendamento 90. L'esponente della Rosa nel Pugno ha chiesto alla giunta di applicare le condizioni che sono previste per i lavoratori della Bic a quelli dell'Agrosarda. "Ritengo che non si possano creare discriminazioni né tra dirigenti e non dirigenti né tra lavoratori di enti o società diverse". L'on. Sanjust (F.I.) ha definito il comma 4 dell'articolo 7 "una lista di proscrizione". Vi invito a rivedere questo articolo - ha aggiunto - anche per salvare la dignità di un uomo. L'on. Vargiu (I riformatori) ha chiesto all'assessore al personale più chiarezza nei rapporti con i lavoratori perché la situazione sta diventando intollerabile. L'on. La Spisa ha voluto chiarire che la BIC non è un ente regionale ma è una società partecipata da soggetti che non sono la Regione. Quindi quello fatto dalla giunta è un vero pasticcio. L'on. Maninchedda ha detto che aveva più volte segnalato la questione che questa norma fosse fatta ad personam ma che gli era stato risposto che i dirigenti erano dei professionisti e devono saper stare sul mercato. Maninchedda ha chiesto di modificare questo provvedimento ingiusto. L'on. Balia ha espresso alcune preoccupazioni e perplessità e ha detto che in Sardegna il principio del dirigente - professionista che deve saper stare sul mercato non vale per la precarietà del mercato e ha chiesto, prima di passare al voto, una sospensione di qualche minuto per esaminare meglio la questione. Ha concordato con lui sulla opportunità di una sospensione anche l'on. Pirisi (DS). Il presidente Spissu ha però chiarito che si era in fase di dichiarazione di voto sull'emendamento 45 e che l'esclusione ad personam non riguardava il testo di tale emendamento. D'accordo per una breve sospensione anche l'assessore al personale Dadea che ha però voluto chiarire che la giunta non vuole "mettere in strada nessuno" e che non si tratta di una norma ad personam. Infatti, anche il personale non dirigenziale deve fare un concorso ad evidenza pubblica per essere inserito nell'"Agenzia Sardegna promozione". L'on. Pili ha detto che le parole dell'assessore hanno confermato le preoccupazioni e ha suggerito una breve pausa. Dopo qualche minuto di confronto i lavori sono ripresi: l'on. Marrocu (DS) ha proposto un emendamento di sintesi con cui si toglieva dal quarto comma dell'articolo 7 la frase "e nelle categorie non dirigenziali" evitando così ogni discriminazione fra dirigenti e non dirigenti per poter accedere al concorso. L'emendamento di sintesi è stato approvato (voto elettronico palese chiesto dall'on. Pisanu). Sono stati ritirati gli emendamenti 45, 37, 154. L'on. Cuccu (UDC) ha ritirato anche l'emendamento 133 che prevedeva anche ai lavoratori della BIC con contratto a tempo determinato di poter accedere al concorso della Regione per permettere alla Giunta di portare avanti azioni generali sul precariato. L'on. Uras (PRC) ha sottolineato l'urgenza che la prima commissione affronti questo problema e ha annunciato il ritiro dell'emendamento 90. L'Aula ha approvato l'articolo 7 e l'emendamento 7 mentre ha bocciato l'emendamento 149 e il 44. Sull'articolo 7 Bis (Soppressione degli enti provinciali del turismo) è intervenuto l'on. Maninchedda che ha detto che nei processi di riforma la concentrazione di decisioni può produrre, in qualche caso, come segnalato nei giorni scorsi, una disparità di trattamento per situazioni analoghe. "La percezione esterna - ha detto l'ex presidente della prima commissione - è che si usi la frusta con i piccoli e la piuma con il più grande imprenditore alberghiero". Per l'on. Vargiu l'articolo 7 bis è un "necrologio". Infatti, è la quarta volta che il Consiglio si pronuncia sulla soppressione degli enti provinciali del turismo. Sulle dichiarazioni dell'on. Maninchedda, Vargiu ha detto che si ha l'impressione che in Sardegna sia cessato lo "Stato di diritto". L'aula ha approvato l'articolo 7 bis. Sull'articolo 7 ter (interventi nel settore dell'artigianato) è intervenuto l'on. Cuccu ( UDC) che ha detto che l'articolo è da rivedere. L'articolo 7 ter è stato celermente approvato. L'articolo 8 (Disposizione a favore degli enti locali) è stato approvato. E' stato anche approvato un emendamento della giunta che ha soppresso il secondo capoverso del quarto comma. Il dibattito si è riacceso sull'articolo 9 (Conservatoria delle coste). Alcuni consiglieri del centrodestra (Diana, La Spisa, Vargiu, Cuccu) hanno fatto notare la differenza che esiste tra il testo approvato dalla commissione rispetto al testo della giunta. Mentre il proponente aveva, infatti, elencato una serie di attività che doveva svolgere la Conservatoria, tali attività sono state eliminate dalla Commissione e il testo approvato dall'organismo consiliare trasforma la Conservatoria in un ente che promuove (500.000 euro) studi e ricerche sulla valorizzazione delle coste. Insomma, l'approvazione dell'articolo 9 si ridurrebbe, per l'opposizione, a una autorizzazione a una consulenza. Non è d'accordo il Presidente della Regione Renato Soru che ha definito la Conservatoria delle coste una felice intuizione della Giunta che merita di essere portata a compimento. In attesa di fare una legge la giunta ha istituito questa conservatoria presso la presidenza per fare prima di tutto l'inventario dei beni regionali situati sulle coste e per predisporre progetti per la valorizzazione di tali beni. Assicurando che la giunta presenterà al più presto un Disegno di legge in materia, il presidente ha sottolineato che la Conservatoria sarà fatta con le forze della Regione, senza nessuna consulenza esterna. Credo - ha detto il presidente della Regione - che sia importante approvare questo articolo. E la Sardegna sarà la prima Regione a dotarsi di un simile strumento già adottato in molti paesi esteri. D'altronde, la Sardegna in materia ambientale sta facendo da battistrada. La legge salvacoste - ha concluso il presidente - sarà presa ad esempio dall'Organizzazione delle Nazioni Unite che nei giorni scorsi ha lanciato l'allarme sul Mediterraneo a rischio. Sulle dichiarazioni dell'on. Maninchedda, il presidente Soru è stato chiaro: "Questa giunta ha molti difetti ma di una cosa sono sicuro: noi perseguiamo solo interessi generali e non usiamo la piuma con i potenti e la frusta con i deboli. Tutti quelli che sanno qualcosa la dicano, seminare veleno non è giusto". Subito dopo l'intervento del presidente della Regione è intervenuto l'on. Atzeri (misto -Psd'az) che ha definito la Conservatoria un "Consulentificio". L'articolo 9 è stato approvato.
I lavori del Consiglio riprenderanno mercoledì 26 aprile alle 10.