CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 175 del 20 aprile 2006


Il Consiglio regionale ha avviato i  lavori sotto la presidenza dell'on. Paolo Fadda. All'esame dell'Assemblea il Disegno di Legge n. 216. Dopo le comunicazione all'Aula il presidente ha messo in votazione  il passaggio all'esame degli articoli che è stato approvato (35 voti a favore,22 contrari, due astenuti). La seduta è stata sospesa per consentire alla Terza commissione di esaminare gli emendamenti presentati al maxicollegato. Dopo un'ora, alla ripresa dei lavori, il presidente Fadda ha comunicato all'Assemblea che i lavori sarebbero stati sospesi per un'altra ora per permettere alla Commissione Bilancio di esaminare gli emendamenti presentati al maxicollegato. La pausa, però, non è servita all'organismo consiliare per ultimare l'esame degli emendamenti.(R.R.)

Lavori sospesi per un'altra ora 

Cagliari 20 aprile 2006 -  Riprenderanno a mezzogiorno i lavori del Consiglio regionale. L'ulteriore sospensione è stata decisa per permettere alla Commissione Bilancio di esaminare gli emendamenti presentati al maxicollegato. (R.R.)

I lavori del Consiglio riprenderanno questo pomeriggio alle 16

Cagliari 20 aprile 2006 -   Riprenderanno questo pomeriggio alle 16 i lavori del Consiglio regionale. A mezzogiorno il presidente Paolo Fadda ha comunicato all'Aula che il presidente della Terza commissione Eliseo Secci aveva chiesto un'ulteriore sospensione dei lavori dell'Assemblea perché la commissione bilancio non aveva ancora ultimato l'esame degli emendamenti al maxicollegato. I lavori sono stati, quindi, sospesi e rinviati a questo pomeriggio. (R.R.)  

Aperta e subito sospesa la seduta pomeridiana del Consiglio regionale

Cagliari 20 aprile 2006 - E' stata aperta e subito sospesa la seduta del Consiglio regionale. Il presidente del Consiglio Giacomo Spissu, constatando che in aula mancava gran parte dei consiglieri e la giunta, ha sospeso i lavori fino alle 16,30. (R.R.)     

Al via il dibattito sugli articoli e sugli emendamenti.  

Cagliari, 20 aprile 2006 -  Alla ripresa dei lavori, il capogruppo dei Ds Siro Marrocu ha chiesto al presidente Spissu di convocare una conferenza dei capigruppo per decidere l'organizzazione dei lavori e per chiarire alcune questioni sorte durante i lavori di stamattina della commissione bilancio. La conferenza dei capigruppo si è protratta per oltre un'ora. Al rientro in Aula, il presidente Spissu  ha illustrato le decisioni della Conferenza che ha deciso di sospendere gli articoli 2, 3 e 4 del maxicollegato in quanto  sono stati  presentati dalla maggioranza e dalla giunta degli emendamenti soppressivi totali di questi articoli. Per permettere all'opposizione di esaminare tali emendamenti si rinviava l'esame di tale articoli alla seduta del 26 aprile.  L'Aula ha, poi, esaminato l'articolo 1 del Disegno di legge 216 (Agenzia per le entrate della Regione Sardegna) e gli emendamenti presentati a tale articolo (23, 21, 25, 138, 22, 83, 24). Sull'articolo e sugli emendamenti è intervenuto l' on Uras (PRC) che ha dato un giudizio positivo sull'articolo 1 in quanto è uno strumento che consentirà un monitoraggio più efficace da parte della Regione in materia di tributi. Il Questore ha illustrato l'emendamento 83 di cui è firmatario con i colleghi di partito Pisu e Davoli,  specificando che si tratta di un emendamento che vuole rendere più efficace il contrasto al fenomeno dell'evasione fiscale. Colpire l'evasione fiscale vuol dire, infatti, anche far emergere il lavoro nero. Per Uras il centrosinistra ha il compito di riportare tutto alla legalità. Molto critico sull'istituzione dell'Agenzia l'on. Diana (AN) che ha, comunque,  riconosciuto all'emendamento 83, presentato da Rifondazione, uno spirito di fondo da condividere perché almeno individua uno dei compiti che dovrebbe avere l'Agenzia. Nettamente contrario all'istituzione dell'Agenzia anche l'on. La Spisa (F.I.). " La creazione di questa agenzia - ha detto - rivela la volontà di questa maggioranza  di attivare un sistema di nuove tassazioni da parte della Regione e noi diamo un giudizio estremamente negativo su queste nuove imposizioni fiscali". Anche l'on. Moro (AN) voterà contro questo articolo 1 perchè  si tratta di un provvedimento sbagliato, ingiusto e illegittimo. L'Agenzia sarà una "grande esattoria", una nuova "macchina fiscale" con il compito di "fare a vista" senza calcolarne l'impatto. Con la nuova agenzia la sinistra ha voluto creare un "mostro senza testa", una nuova sovrastruttura burocratica che non serve a nessuno.  Per l'on. Capelli (UDC), in teoria, l'Agenzia prevista dall'articolo 1  potrebbe essere utile e opportuna se non ci fosse il comma B che prevede "l'implementazione della fiscalità". Questo comma - ha aggiunto Capelli - è l'ennesima prova che c'è la volontà di implementare la fiscalità e svuota il significato positivo dell'Agenzia per le Entrate. Capelli ha chiarito, inoltre, che l'Udc è un partito che sarà sempre alternativo alla sinistra. Il vicecapogruppo dell'Udc ha chiarito che se si voterà per parti, il suo partito si asterrà  sull'articolo 1 e voterà contro il punto B. 

I lavori del Consiglio regionale - Maxicollegato alla Finanziaria: discussione e approvazione dell'articolo 1 

Cagliari, 20 aprile 2006 - E' proseguita la discussione sull'articolo 1 del maxicollegato alla Finanziaria. "Un ufficio parallelo senza voce in capitolo", così l'on. Ignazio Artizzu (An) ha definito l'Agenzia regionale delle entrate che cambia nome e diventa (emendamento della giunta) Agenzia della Regione sarda per le entrate proprio per distinguersi da quella dello Stato. La preoccupazione di Soru di creare uno strumento in grado di gestire il federalismo fiscale appare, tuttavia, fantasiosa. L'Agenzia non riforma nulla e la Regione, da parte sua, assume competenze e poteri non dovuti, come "le doppie e triple tassazioni" che, "secondo il parere degli esperti" sono contrari ai principi costituzionali. Parere condiviso anche dall'ex ministro Fantozzi, per il quale "neppure la Lega Nord avrebbe osato tanto" e che lascia dubbioso il prof. Antonio Sassu, mentre l'iniziativa di Soru "suscita ilarità da parte della Confindustria".

Senza risorse finanziarie, niente autonomia ha ricordato l'on. Giuseppe Atzeri (Psd'Az) ricordando come l'Agenzia può essere uno strumento utile (i sardisti avevano presentato una proposta di legge il 26 ottobre 2005 per aggredire l'evasione fiscale), ma deve cambiare il rapporto con lo Stato, il quale "ha il dovere di rispettare una legge costituzionale" che stabilisce le quote Irpef e Iva da versare all'Isola e costringe il governo regionale ad elemosinare il dovuto. Bisogna capovolgere la situazione, ritrovare la concordia interna e fare come la Sicilia, che non aspetta i trasferimenti statali, ma riscuote i tributi ed assegna allo Stato quanto ad esso dovuto.

Nella vertenza (unitaria) con lo Stato, l'Agenzia può diventare un tassello importante; essa prepara il terreno all'autonomia fiscale, destinata a crescere e fornisce uno strumento di consulenza tecnica alla Regione. La sua istituzione va perciò sostenuta. Lo ha detto l'assessore Pigliaru sostenendo la sua utilità.

Ma per l'on. Rassu (Forza Italia), intervenuto per dichiarazione di voto, l'Agenzia rischia di essere uno spreco ("perché non istituire il servizio presso l'assessorato alle Finanze utilizzando personale interno?") e, soprattutto, prospetta un percorso oneroso, quello della imposizione di altre tasse.

La battaglia deve essere, infatti, orientata soprattutto contro l'evasione fiscale. Lo sostiene Rifondazione, il cui emendamento, tuttavia,che indica questa finalità, è stato bocciato dalla Commissione bilancio. Un "no" che ha irritato l'on. Uras, per il quale giunta e maggioranza si sono comportati "senza coerenza, credibilità e cultura politica". Il "gran rifiuto" rischia di aprire - ha annunciato Uras senza mezzi termini - "una vicenda politica tra Rifondazione e la giunta e tra Rifondazione e gli altri partiti dell'Unione". Per questo la parte del Prc che fa capo all'on. Uras non voterà l'articolo 1, propendendo per l'astensione.

Contrario anche l'on. Pili (Forza Italia) il quale ha definito l'Agenzia "una riforma del niente", un baraccone "a uno e consumo di altri consulenti". Tra le altre considerazioni, nessuno ha ricordato che la Regione dispone già di una struttura analoga (legge regionale 13 del 1991). Si tratta, salvo qualche rifinitura, di un duplicato.

Una piccola "incomprensione" tra l'on. Diana (An) e il presidente Spissu ha portato a un chiarimento: gli emendamenti si voteranno singolarmente e non tutti insieme con l'articolo. Questo  orientamento - ha spiegato il presidente - nasceva dall'intesa tra i capigruppo di accelerare i tempi dell'approvazione del disegno di legge; in realtà gli emendamenti sulla fiscalità presentati stamattina dalla giunta allungheranno i tempi. Per  si voteranno uno per volta.

L'on. Diana ha sostenuto l'emendamento che tende a evitare la scelta esterna del direttore generale dell'Agenzia, sostenendo la possibilità di trovare professionalità adeguate fra i dipendenti regionali; mentre l'on. Davoli (Prc) ha richiamato l'articolo 9 dello Statuto che ripropone i contenuti dell'emendamento di Rifondazione, bocciato "dall'inaccettabile comportamento dell0'esecutivo".

L'atteggiamento di Rifondazione ha spinto l'on. Artizzu (An) a chiedere le dimissioni dell'assessore (il quale ha ringraziato del "suggerimento"), mentre un ulteriore giudizio di dissenso nei confronti di giunta e maggioranza ("atteggiamento snobistico e arrogante") è arrivato, puntuale, dall'on. Pisu (Prc), al quale ha dato manforte l'on. Caligars (Sdi - Rosa nel pugno) annunciando il voto favorevole all'emendamento.

Il presidente della Commissione bilancio, on. Secci, ha difeso la decisione presa: in realtà ("a parte i tempi, i modi e i luoghi non canonici per presentare iniziative del genere") nei compiti istitutivi dell'Agenzia la lotta all'evasione è indicata.

Ma da che pulpito arriva la predica, ha risposto l'on. Capelli (Udc): tempi e modi non sono stati rispettati dalla giunta che ha messo il Consiglio in imbarazzo.

Tutti gli emendamenti presentati dall'opposizione sono stati sistematicamente bocciati; e quasi tutti gli interventi (Rassu, La Spisa e Pili di Forza Italia, Diana di An, Oppi dell'Udc) sono stati orientati sulla nomina del personale dell'Agenzia, sui criteri di scelta e "arruolamento". Per l'on. Pili il fatto che il direttore generale debba avere competenze "di natura privata" dimostra che la giunta ha già deciso chi assumere, arrecando spese. Concetto ribadito dall'on. Diana, che ha dato atto al personale regionale di aver realizzato un lavoro certosino per definire il contenzioso con lo Stato; segno evidente che le professionalità interne ci sono. L'assessore ha categoricamente smentito che il direttore è stato già individuato.

Per la maggioranza è intervenuto l'on. Pirisi (Ds) per dimostrare che il silenzio dipende "dall'obiettivo politico di chiudere in fretta" e non "per afasia". C'è fretta, ha detto Pirisi, anche per risolvere il problema di alcuni lavoratori che picchettano il consiglio. "Anticipiamo quel provvedimento - ha suggerito La Spisa - ma evitiamo di utilizzare questa urgenza per soffocare il dibattito su un argomento che merita attenzione". E dopo l'ulteriore bordata dell'on. Uras (Prc), l'articolo 1 è stato votato ed approvato (35 sì, 13 no e 4 astenuti).

Sull'emendamento di Rifondazione (aggiuntivo), oggetto di tante polemiche, è mancato, invece, il numero legale. I votanti era solo 37.

Ciò ha reso necessario un rinvio di mezzora. (adel)


I lavori riprenderanno venerdì 21 aprile alle ore 9 e 30.