CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Nota stampa
della seduta n. 173 antimeridiana del
19 aprile 2006
La seduta antimeridiana del Consiglio è cominciata stamane sotto la presidenza del Vice presidente Claudia Lombardo. All'ordine del giorno, la prosecuzione della discussione del disegno di legge 216, dal titolo "Disposizioni varie in materia di entrate, riqualificazione della spesa, politiche sociali e di sviluppo", meglio noto come maxi collegato alla Finanziaria.
Come primo atto, su richiesta dell'on. Giorgio La Spisa (Fi), il presidente ha disposto la verifica del numero legale e constatatane la non sussistenza ha sospeso per mezz'ora la seduta. (L.P.)
Ripresi i lavori del Consiglio regionale con gli interventi di Vargiu (Riformatori) e Ladu (Fortza Paris)
Cagliari 19 aprile 2006 - Sono ripresi, dopo la sospensione per mancanza del numero legale, i lavori del Consiglio regionale. Il primo ad intervenire è stato l'on. Vargiu (Riformatori) che ha ricordato che il maxicollegato arriva in aula con quattro mesi di ritardo. L'on. Vargiu ha suggerito all'assessore Pigliaru di proporre immediatamente una riforma della legge di contabilità e di evitare, in futuro, di far pervenire in Aula un provvedimento onnicomprensivo come quello in discussione. "Questo maxicollegato - ha continuato Pierpaolo Vargiu - è stato approvato in commissione grazie alla disponibilità della minoranza che si è limitata ad esprimere il suo dissenso sui provvedimenti che non condivideva. Chi ha trattenuto il Maxicollegato sono stati i consiglieri del centrosinistra". Infatti, al documento sono stati apportati dalla giunta e dalla maggioranza una miriade di emendamenti che hanno allungato a dismisura i tempi. "Se voi volete che il Consiglio funzioni - ha aggiunto - la maggioranza e la giunta devono lavorare insieme". Per il capogruppo dei Riformatori sarà importante, ora, verificare quali e quanti emendamenti la maggioranza e la giunta presenteranno in aula. "Sarebbe un fatto sorprendente - ha concluso - se fossero numerosi. In questo caso vi prendereste la responsabilità di ulteriori discussioni in aula".
Anche l'on. Ladu (Fortza Paris) è in totale dissenso con il maxicollegato che giudica "una controfinanziaria". Per il consigliere di Fortza Paris si tratta di una scorciatoia ai danni del Consiglio regionale. La giunta, tenuta insieme solo da un accordo di potere, si è "inventata" una serie di provvedimenti per evitare gli iter normali. Si tratta di una "babele legislativa" che non ha niente di innovativo. Ladu è stato molto critico nei confronti di "Sardegna Promozione" (non ci sono differenze con l'Isola che si vuole sopprimere) del progetto "Sardegna fatti bella" (si tratta solo di demagogia); di "Sardegna Speak English" (molto importante ma bisogna capire chi gestirà le risorse). Polemiche anche sulla battaglia per le entrate su cui, secondo Ladu, da quando è cambiato l'inquilino di Palazzo Chigi, si nota un calo di convinzione e di enfasi.
Il capogruppo di Fortza Paris ha concluso il suo intervento sottolineando che il governo di centrosinistra, anche in Sardegna, si sta caratterizzando per l'incremento delle tasse che, comunque, non potranno essere applicate in quanto manca la legittimità. La seduta è ancora in corso (R.R.)
Discussione generale sul maxicollegato - Proseguono gli interventi.
Cagliari, 18 aprile 2006 - Una Finanziaria senz'anima, colpa della legge di contabilità e del regolamento. A dargliela, l'anima, sono i collegati, quei provvedimenti, cioè, espulsi perché ritenuti intrusi e ripescati attraverso leggi di collegamento. E' tempo, perciò, che contabilità e regolamento vengano modificati. Lo ha detto, intervenendo nella discussione generale sul disegno di legge 216, l'on. Peppino Balia (Sdi - Rosa nel pugno) sostenendo che solo una lettura complessiva della manovra consente un giudizio complessivo. Manovra - ha precisato - che parte di una situazione di difficoltà determinata dall'insufficienza delle risorse finanziarie e tenta di trovare risposte utili, chiedendo, da un lato, allo Stato il pagamento degli arretrati Iva e Irpef, e, dall'altro, individuando nuovi cespiti (le plusvalenze delle seconde case per i non residenti; le imposte proprie sulle case turistiche, su aerei e barche) che, se hanno aperto il dibattito sulla presunta illegittimità, tuttavia (esclusa l'imposta su aerei e barche "che non penso dia risultati apprezzabili) possono drenare risorse per favorire un riequilibrio sociale, fortemente compromesso da disparità che favoriscono le povertà, per combattere le quali due progetti di legge (reddito di cittadinanza e fondo perequativo che colpisce i redditi medio alti e soprattutto i proventi della politica) attendono l'esame in Commissione. Riferendosi al maxiemendamento della giunta sul gestore unico di rifiuti urbani da unificare al gestore del servizio idrico, l'on. Balia, che ha preso visione dell'iniziativa "attraversi internet", ha auspicato che l'esecutivo senta l'esigenza di un maggiore confronto con le forze politiche di maggioranza e che tale confronto, oggi carente, sia improntato alla "capacità di ascolto".
Per l'on. Ignazio Artizzu, capogruppo di An, il maxicollegato è l'ennesimo esempio di "legislazione creativa" di un "governatore, che, infastidito dalle lungaggini consiliari, pretende che l'aula sia un tavolo di ratifica delle decisioni da lui già decise". Il Consiglio è solo una perdita di tempo "che disturba il manovratore". Un comportamento, quello del presidente Soru, che non tiene conto delle norme e del regolamento, palesemente violate quando, in un disegno di legge omnibus mette insieme provvedimenti tra i più disparati, sottratti al giudizio delle Commissioni di merito. Sui contenuti dei singoli provvedimenti, il capogruppo di An ha chiesto lumi sulle imposte di nuova imposizione, quelle sulle case turistiche dei non residenti: a quali parametri si è fatto riferimento, quale sarà il gettito, quante sono - tanto per avere un ordine di grandezza - le abitazioni da colpire. In assenza di tali informazioni, il provvedimento è perlomeno azzardato e raggiunge solo uno scopo: rendere meno appetibile al turismo l'Isola. Ma la giunta non si limita a prendere di mira i non residenti; colpisce anche i sardi quando espropria (legge salva coste) i Comuni delle competenze sui territori e promuove una politica dei vincoli che penalizza chi vi abita. Un ulteriore attacco alla caccia dimostra l'ostilità verso i cacciatori sardi, nonostante altrove la loro presenza sia ritenuta utile "alla corretta gestione dell'ambiente". Qui la Regione decide di abdicare su una competenza importante delegando, per l'attività in deroga, le decisioni all'istituto nazionale della fauna selvatica, anziché esercitarle in proprio. Il tutto condito da "autentiche banalità" e da riferimenti pleonastici che dimostrano la scarsissima conoscenza del problema.
Piena condivisione del maxicollegato, invece, da parte dell'on. Antonello Licheri, capogruppo di Rifondazione. "E' il logico approdo del Dpef" ha detto, per megli sostenere la fase di sviluppo della società sarda e sottolineare la discontinuità rispetto al passato. Del resto i risultati elettorali (un centrosinistra in costante crescita dalle regionale in poi) dimostra il consenso e il gradimento dei sardi all'azione di governo. Al centrodestra, che polemizza sui contenuti del disegno di legge, l'on. Licheri ha suggerito una rilettura delle dichiarazioni rese dalle parti sociali in fare di Finanziaria; c'era stato - ha ricordato - appressamento per le norme escluse ed ora riproposte nel collegato. Il problema delle entrate resta una dei punti focali della riforma regionale: pieno sostegno, perciò, sia alla battaglia con lo Stato per il riconoscimento delle quote Iva e Irpef, sia all'Agenzia delle entrate ("strumento di supporto per favorire l'autonomia finanziaria") e sulle nuove imposte ("il cui scopo è quello della coesione") che di certo non colpiscono patrimoni immobiliari da capogiro "costituiti con un piatto di lenticchie". Imposte che Licheri ha definito un atto di equità. Si vuole, insomma, invertire senso di marcia e sostenere le classi sociali in palese difficoltà, favorendo una scuola pubblica più efficiente e in grado di lottare contro la dispersione, un mondo del lavoro che sostenga cooperazione sociale e imprenditoria giovanile, riordini i servizi per l'impiego ("attendiamo l'abolizione della legge Biagi"), corregga le storture della formazione tradizionale ("il ladrocinio del passato"). Giudizio molto positivo, dunque, da parte di Rifondazione, "parte integrante di questa maggioranza". (adel)
Maxicollegato, altre critiche dall'Udc e dal Psd'Az; apprezzamento da Progetto Sardegna
Cagliari, 19 aprile 2006 - Il Presidente del Consiglio on. Giacomo Spissu, che nel corso della mattinata ha rilevato l'on Lombardo nel coordinamento dei lavori, ha quindi dato la parola all'on. Roberto Capelli (Udc), per il quale: non si capisce quale sia il progetto di sviluppo della Giunta, non è possibile inserire oggi una tassa, domani un vincolo senza capire il disegno generale. Il rappresentante dell'opposizione, ha svolto un intervento di forte critica ma anche, per certi versi, di offerta di dialogo alla maggioranza: "l'opposizione ha sempre cercato la collaborazione con emendamenti propositivi e garantendo sempre il lavoro delle commissioni"; "Siamo pronti a batterci con voi sul fronte delle entrate fiscali anche se dubitiamo che il futuro governo possa dare risposte positive, così come ci siamo battuti col precedente governo", ma si deve parlare anche di uscite, ha detto, e degli sprechi che si compiono. Capelli al riguardo ha ricordato che tanti capitoli di spesa sono fortemente indietro quanto a spendita delle risorse. Ma c'è una verità a suo giudizio incontrovertibile: "che il disegno di legge del maxi collegato è profondamente cambiato dal momento del suo ingresso in commissione al momento di venire esitato" soprattutto a causa degli emendamenti presentati dalla Giunta che hanno modificato parti importanti della legge. Secondo Capelli non tutto il provvedimento è da respingere, ma non è stato accettato il confronto con l'opposizione e sono state ignorate le sue proposte. Un giudizio pesante ha quindi espresso "sulle spese per consulenze e per le auto blu" che, ha denunciato, sono fortemente lievitate. "Allo stesso modo sarebbe interessante -ha concluso- conoscere l'andamento dei contenziosi legali della Regione. Ma su questi temi con la Giunta non si riesce a dialogare".
Positivo, al contrario, il giudizio sul maxi collegato e sulla politica della Giunta da parte dell'on. Chicco Porcu (Ps), per il quale l'apertura di credito data dai sardi al Centro sinistra nelle ultime elezioni ha una valenza anche in funzione dell'operato della Giunta e della maggioranza. "Il risultato in Sardegna, anche rispetto al resto d'Italia, è stato importante, e se non si può dire se sia un giudizio del tutto positivo sulla attuale maggioranza, tuttavia va considerata una significativa apertura di credito".
Dopo essersi soffermato con alcune riflessioni sul problema delle entrate fiscali, sulla istituzione della Agenzia delle entrate, ha affermato che le politiche portate avanti rappresentano un segnale di coerenza con gli obiettivi di risanamento contenuti nel programma di governo. "Questo collegato si inserisce -ha detto Porcu- nel solco del programma, nel solco del bilancio e nel solco del DPEF. E proprio il programma rappresenta e deve rappresentare la bussola di riferimento". Per il rappresentante di Progetto Sardegna il test elettorale è stato sì superato a pieni voti, ma altre sfide sono alle porte in settori importanti, e la apertura di credito provenuta dal risultato elettorale "ci consegna maggiori responsabilità".
I lavori della mattinata sono stati quindi conclusi dall'on Giuseppe Atzeri (Psd'Az). Duro il suo intervento che non ha risparmiato attacchi alla Giunta ed alla Maggioranza. "L'unica discontinuità che ha presentato l'attuale Giunta è l'aggiramento delle norme", ha detto. Secondo l'esponente sardista non c'è rispetto per la legalità, "non vi è nella politica dell'esecutivo un autentico spirito riformatore". Atzeri ha accusato che "le norme intruse tornano prepotentemente in campo senza alcuna coerenza. Questo maxi collegato è in realtà una finanziaria bis".
I sardisti, ha proseguito, hanno avvertito da tempo che "questo provvedimento è un pretesto per fare cose irrealizzabili". Un provvedimento "omnibus" che si sarebbe dovuto articolare in almeno 7 distinti provvedimenti di legge. "Il fatto è che -ha detto- prevale la logica del non dover disturbare il manovratore", che si introduce una serie di presunte riforme a pioggia che aggirano gli ostacoli legislativi. Dopo aver definito il provvedimento il "frutto di una cultura schizofrenica", ha concluso che la maggioranza sta navigando a vista. Ha quindi approfondito i singoli temi del disegno di legge, dal turismo all'ambiente, dallo sviluppo produttivo all'agricoltura, definendo la politica dell'esecutivo il risultato di un "dilettantismo politico".
Il presidente Spissu al termine di questo intervento ha chiuso la seduta che riprenderà questo pomeriggio alle ore 16,30. (L.P.)