CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 172 pomeridiana del 18 aprile 2006


In apertura di seduta il presidente Spissu ha comunicato la presentazione di:


Prosegue la discussione generale del Collegato alla Finanziaria  

Cagliari, 18 aprile 2006 - Più critiche che consensi sul maxicollegato alla Finanziaria, del quale si è iniziata la discussione generale sotto la presidenza dell'on. Spissu (poi dell'on. Lombardo). Buona l'impostazione (in particolare la ricerca di efficienza amministrativa e alcune misure di solidarietà sociale), ma poco approfonditi alcuni temi. Un documento che l'on. Paolo Maninchedda (Fas), intervenuto per primo, ha definito approssimativo, anche quando si propone di intervenire nella fiscalità, col rischio di far lievitare i tributi regionali per compensare i limiti della compartecipazione statale. E' mancata, in materia, una adeguata riflessione. Altre due perplessità sono state sollevate: la prima riguarda il "neocentralismo del potere" (otto nuove deleghe alla Giunta che rischiano di burocratizzare la vita sociale) con una discrezionalità poco convincente e l'orientamento a una "spesa differenziata a discapito di ceti e territori più deboli"; la seconda, una serie di leggi orientate a situazioni particolari che non sono esempio di imparzialità creando supergarantiti e tartassati (esempio, il diverso trattamento per l'inquadramento regionale dei dipendenti Bic - concorso ad hoc - , per gli operai dell'antincendio - inclusi direttamente senza concorso - e per i dipendenti della formazione, "trattati come se fossero la causa degli sprechi"). Conta più la legge o l'appartenenza a gruppi forti? A giudicare da alcuni fatti, l'imparzialità dell'amministrazione è messa in forse. Capita di leggere sul Buras che in Gallura una iniziativa di 27mila metri cubi sul mare non sia sottoposta, caso più unico che raro, all'impatto ambientale; che nel Sassarese ottenga l'assenso a realizzare un centrale da 11,9 megawatt una società ("Aree omogenee") che non si trova né su Internet né sulle Pagine gialle o bianche, che prevede l'uso di biomasse ma con costi talmente alti da far presumere che altre saranno le strade, a impianto realizzato; che un consorzio industriale investa miliardi (ci sarà controllo sui bilanci?) sulla società "Ali Arbatax". Un richiamo anche su una televisione sarda che, a causa di un inconcepibile atto di censura, "va esclusa dalla pubblicità istituzionale della regione".

Per l'on. Oscar Cherchi (Uds - gruppo misto) col maxicollegato si "torna indietro di vent'anni" e si ripropone (stessi attori, stessa regia, cambia solo il titolo) la "solita tragedia" a spese dei sardi. Frange di dissidenza in maggioranza; mugugni ma non prese di posizione coraggiose come il caso richiederebbe. Criticate le "tasse sul lusso", che, anziché favorire la permanenza dei turisti, fonte di lucro, fanno di tutto per farli andar via, "mettendogli le mani in tasca". Si offende l'intelligenza dei sardi quando la Giunta sostiene di puntare su un settore che  invece si intende colpire, anche a rischio di qualche coda giudiziaria (sarebbero presentati risorsi sull'incostituzionalità della legge). Altro settore delicato, la formazione professionale; si intende favorire l'esodo dei formatori e si presenta una legge che non risolve il problema, ma, soprattutto, mette in crisi il diritto al lavoro.

Buone le intenzioni, ma al maxicollegato, vera e propria manovra finanziaria bis, devono seguire politiche di settore e azioni di governo che consentano di rilanciare un'economia sempre più in difficoltà. Per l'on. Carmelo Cachia (Margherita) la crisi richiede rimedi anche coraggiosi. Nel maxicollegato si intravedono solo timidi tentativi. Bisogna fare scelte di campo (esempio: favorire il turismo di classe, che spende e investe, o quello di massa? Meglio la libertà del mercato o la ricerca dell'uguaglianza? E, ancora, quale previsione si fa sul gettito delle nuove imposte: plusvalenze su case turistiche, imposta sulle seconde case sul mare, sugli aerei privati e le barche?). Discorso che si ripropone anche per i programmi industriali della Sardegna centrale (il fallimento di Ottana deve trovare risposte concrete, per il rilancio di un'area dove crescono le tensioni sociali; non basta la difesa dell'esistente), per l'agricoltura dell'Oristanese (privilegiata, rispetto ad altre zone, ma soffocata dai debiti e dalla mancanza di politiche a difesa delle produzioni), per i servizi dell'area metropolitana di Cagliari, che non ha ancora una visione precisa del ruolo mediterraneo, alla vigilia del grande mercato interno nel quale la globalizzazione non riconosce primogeniture, né fa sconti a nessuno. In sostanza più luci che ombre nel disegno di legge 216; e sulle ombre va avviata un'attenta riflessione.

L'on. Mario Floris (Uds, gruppo misto) ha richiamato la pregiudiziale sollevata mercoledì scorso sulla illegittimità di un provvedimento che, contro legge finanziaria e regolamento, racchiude in un solo disegno di legge un coacervo di iniziative, disparate fra loro. Interpretazione alla quale - ha ricordato - da presidente egli si era attenuto. Inevitabile la conseguenza di un'attività "episodica", che non consente un'attività legislativa appropriata, semplifica e abbrevia l'iter di approvazione su argomenti cruciali "che richiederebbero ben altro impegno". Il maxi collegato - ha aggiunto - si porta dietro "un peccato di origine", la mancanza di "congruità politica"; non solo è privo "di omogeneità e concretezza", ma non tiene conto del quadro legislativo vigente. I qualche caso le leggi che si propongono si riducono a pura dichiarazione d'intenti. Preoccupa lo strapotere acquisito dalla Giunta (ancora deroghe in bianco) che esautora e mortifica il Consiglio, quasi che non gli riconoscesse capacità e facoltà di decidere. Salvaguardare le prerogative dell'assemblea diventa una necessità e Floris ha richiamato il presidente Spissu ha esercitare il ruolo di garante. Un altro esempio di "deriva democratica" è il maxiemendamento approvato dalla Giunta sulla gestione dei rifiuti solidi urbani, da accorpare al servizio idrico ("un mostro a due teste") che le forze politiche e consiliari hanno conosciuto a mezzo stampa. Risultato prevedibile - ha concluso - l'aumento delle tariffe e il rafforzamento di un centro di potere dove a rappresentare, in posizione chiave, gli interessi degli enti locali sono alcuni rappresentanti non rieletti che si sono garantiti il posto.

Critiche sono piovute anche da parte dell'on. Luciano Uras (Prc), sia perché il maxicollegato è stato sottratto, per le parti di competenza, all'esame delle commissioni di merito (un esempio, l'istituzione dell'Agenzia delle entrate, materia della Prima commissione), e affidato alla Terza commissione (bilancio), sia perché non affronta alcuni temi cruciali della politica sarda: il precariato ("è necessario affrontare il problema in modo organico e chiediamo che ciò avvenga sin dal prossimo Dpef"), il piano straordinario del lavoro ("non accettiamo che i 30 milioni previsti, annualmente, nel triennio possano essere orientati al completamento di opere pubbliche. E' necessario riportarli alla destinazione originale"), l'agricoltura (non si è fatto niente per soccorrere gli agricoltori soffocati dalle banche), la gestione di acque e rifiuti. Il Prc fa parte, "con assoluta lealtà" di una coalizione dove la ripartizione degli incarichi ha seguito altre vie; ribadisce perciò che le politiche vanno concordate, non decise da una sola forza politica o, peggio, da una sola persona. Impegni come quello sul reddito di cittadinanza vanno mantenuti con l'urgenza che il caso pretende. Quanto all'agenzia delle entrate, manca "qualunque riferimento all'individuazione delle sacche di evasione fiscale". Anche su questo Punto l'on. Uras ha voluto precisare che, il recupero delle somme, non va finalizzato all'abbattimento del debito, ma alla ridistribuzione del reddito. Ultimo accenno polemico, sul fatto che le occasioni di lavoro nella cultura sembrano essere vittime dei tagli di bilancio. "Lasceremo sulla strada quelle cooperative che abbiamo promosso"; situazione che, ovviamente, a Uras sembra stonata. (adel)

 

Prosegue la discussione generale del Collegato alla Finanziaria

La discussione generale è proseguita con l'intervento dell'on. Mariano Contu (Forza Italia) che non ha risparmiato critiche al maxicollegato definendolo un documento che persegue interessi specifici, con strategie sbagliate, che nega i diritti ai giovani e che in materia di formazione professionale ha una posizione "piratesca".

Il maxicollegato, per l'esponente di Forza Italia, è una "variabile impazzita" frutto della fantasia demagogia di chi lo ha creato.  Posizione nettamente contraria anche sulla nuova imposizione fiscale prevista nel documento. "Non si risolvono i problemi della Sardegna - ha continuato - proponendo nuove tassazioni.  Per Contu il presidente Soru vuole applicare nuove norme contro "i ricchi" responsabili dell'indebitamento della Sardegna. Ma - ha chiesto il consigliere di Forza Italia - sono queste le strategie politiche che animano questa maggioranza?    Contu è convinto che si tratti di una politica sbagliata e che sia necessario puntare a promuovere l'interesse della Sardegna creando buone leggi che diano risposte a tutti. Quindi, il primo luogo, è necessario combattere il precariato e portare avanti la battaglia delle entrate.

L'on. Paolo Pisu (PRC) ha definito gli interventi dei colleghi del centrodestra "catastrofici". Dopo aver chiarito che il reddito di cittadinanza non è carità o assistenza ha sottolineato la grande rilevanza per la Sardegna del maxicollegato. Il giudizio del presidente della seconda commissione su questo Disegno di legge è positivo anche se, per alcuni aspetti, il documento può essere migliorato. Buona la parte che riguarda le  tasse  sulle seconde case che ha definito "imposizione sacrosanta".  "Nel settore ora regna l'anarchia non sappiamo neanche quante ce ne sono". Su "Sardegna speak English" ha detto di essere d'accordo ma che sono necessari interventi mirati per evitare di disperdere risorse. Critico, invece, sulla quantità dei fondi destinati alla valorizzazione della lingua sarda che ritiene assolutamente insufficienti. Da migliorare anche la parte che riguarda il contrasto alla povertà, la lotta alla disoccupazione, la tutela dei diritti dei lavoratori. Mi auguro - ha concluso - che il nuovo governo nazionale abroghi la Legge 30 che umilia i lavoratori precari. Per Pisu un segnale forte verso la lotta contro il precariato potrebbe essere dato da questa maggioranza stabilizzando i lavoratori precari dell'antincendio. "Sarebbe logico avviare la stabilizzazione partendo da quest'anno e da chi ha maturato un'anzianità contributiva di almeno 30 anni".

Per l'on. Giovanni Moro (AN)  il maxicollegato è un disegno di legge sbagliato, ingiusto e privo di legittimità giuridica.  Un provvedimento poco condiviso anche dalla maggioranza che avrebbe fatto volentieri a meno di apparire come il "partito delle tasse". Il consigliere di Alleanza Nazionale si è soffermato a lungo sulla politica turistica della giunta Soru. "Non si può incentivare un settore gravandolo di nuove tasse - ha detto Moro - non so quale teoria economica abbia ispirato questa scelta". Per il consigliere di AN questa strategia denota che la sinistra è il partito delle tasse, che le tasse sono un mezzo per procurarsi risorse da ridistribuire a piacimento, che il governo regionale non conosce la realtà di questo settore. "Queste scelte del governo regionale - ha concluso - incideranno profondamente sul futuro della Sardegna". (R.R.)   

 

 Prosegue la discussione sul maxi collegato

Cagliari, 18 aprile 2006 - Una critica dall'inizio alla fine. Questo l'intervento dell'on Diana (An), che ha concluso i lavori della serata. Un intervento che ha toccato la questione agricoltura e quella dell'energia, ma ha anche contestato fortemente il metodo per il quale a suo parere si ripropongono, facendole rientrare dalla finestra, "le materie stralciate dal presidente del Consiglio" che erano uscite dalla porta.

Diana ha fatto esplicito riferimento a più riprese a molti degli interventi precedenti di esponenti della maggioranza, da quello dell'on Maninchedda a quello dell'on Uras, per sottolineare che le critiche e le perplessità arrivano numerose anche dalla coalizione di governo. Eppure, ha sottolineato ancora Diana, questo provvedimento troverà attuazione "anche se non sarà in grado di risolvere alcun problema". Lamentando che si tratta di "una delega in bianco a favore della Giunta", il rappresentante dell'opposizione si è chiesto "come sia possibile affrontare i 28 commi in cui si tratta di personale che sono contenuti in un solo articolo": sarebbe stata necessaria un apposito provvedimento legislativo. Dopo essersi soffermato a lungo sul problema energetico, ha sottolineato come "nel corso della sua campagna elettorale il presidente Soru s'era dichiarato contrario al metano", salvo poi oggi ricredersi, ha detto Diana, e annunciare che nel 2007 la Sardegna avrà il metano. Ma dove sono le reti interne? Si è chiesto l'oratore? "L'energia a basso costo deve essere a favore di tutti i sardi". Ha quindi a lungo polemizzato con alcune precedenti dichiarazioni dell'on Uras circa la redistribuzione della ricchezza, ed ha concluso contestando il fatto che nel maxi collegato si dia poco spazio a settori chiave come l'agricoltura.

Con l'intervento dell'on Diana, il presidente di turno, on. Claudia Lombardo ha dichiarato conclusa la seduta.


I lavori del Consiglio regionale
riprenderanno mercoledì 19 aprile alle ore 10.