CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Nota stampa
della seduta n. 168 pomeridiana del
16 febbraio 2006
Il Consiglio regionale si è riunito sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu e dall'on. Claudia Lombardo.
In apertura di seduta il Presidente ha comunicato la presentazione di:
Disegno di legge n. 199
"disposizioni per la formazione del
bilancio annuale e pluriennale"
Manovra finanziariaUna lunga discussione per il capitolo dei trasporti, al quale è stata dedicata la parte iniziale della seduta pomeridiana. Ha iniziato l'on. Salvatore Amadu (Udc), sottolineando che la brevità dell'articolo (tre soli commi) è lo specchio della scarsa attenzione della Giunta per un settore di grande importanza per l'economia dell'Isola. Segno evidente - ha detto - che "la politica ha deragliato", sono venuti meno gli impegni del centrosinistra; si sono abbandonati alcuni risultati ottenuti dalla precedente Giunta (l'accordo di programma quadro sulla mobilità che affidava alla Regione la supervisione di tutti gli investimenti europei e nazionali nel settore). Ora l'Enac ha ottenuto di gestire gli interventi negli aeroporti e si rischiano di perdere gli investimenti negli aeroporti. Retromarcia anche sulla continuità delle merci, a proposito della quale gli impegni presi dall'assessore si sono concretizzati in neppure un euro in bilancio. Negativo il giudizio.
Preoccupato l'on. Pierpaolo Vargiu (I Riformatori) per una continuità territoriale passeggeri che non decolla e peggiora l'offerta, sia nella frequenza e puntualità dei voli, sia col rincaro dei biglietti. Oltre un mese fa l'assessore aveva assicurato che la gara era imminente, questione di giorni. Ancora non c'è stata. Poiché il 31 marzo scade l'accordo (unilaterale) delle compagnie di navigazione di mantenere uno stato di limbo in attesa di nuovi codici di comportamento, l'on. Vargiu ha chiesto assicurazioni a riguardo. Altro argomento sul quale ha chiesto lumi, il discorso delle "autostrade del mare", che pongano la Sardegna nelle grandi corsie di traffico commerciale. Anche in questo caso, il problema è caduto nel vuoto.
L'assessore Broccia ha assicurato l'Aula: delle risorse per le infrastrutture aeroportuali non sarà perso un solo euro. I trasporti non sono un problema marginale; al contrario la Giunta dedica ad essi particolare attenzione. Cita l'approvazione - dopo interminabili anni d'attesa - della norma sul trasporto pubblico locale; ricorda che si sta lavorando a nord di Oristano per migliorare la ferrovia e ridurre i tempi di percorrenza fra Cagliari e Sassari (a 2 ore e 15'), fra Cagliari e Olbia (2h e 30) e Sassari - Olbia (1h e 10'). Crescerà di conseguenza l'utenza. Auspica la rapida realizzazione di centri intermodali, indispensabili per il trasporto ferro-gomma. Quanto ai risultati, sono i numeri - dice - che parlano da soli. I passeggeri low cost sono passati, nello scalo di Alghero, da 450 mila (2204) a 890 mila (2005); molte capitali europee sono collegate, per Mosca ci vuole pazienza (non essendo la Russia paese comunitario, gli slot sono più complessi da ottenere). Nel trasporto interno, sono stati cancellati 5 mila km "assolutamente inutili"; si sta risanando l'Arst con un piano industriale ed è previsto il rinnovo dei 430 automezzi. Infine, sulla continuità delle merci, è venuto meno l'apporto finanziario (30 milioni) del Governo; ma non c'è da strapparsi le vesti: il costo della traversata marittima, comprese le operazioni di imbarco e sbarco, è inferiore ai costi in analoga percorrenza su mezzi gommati.
"Desolante" definisce l'on. La Spisa (FI) la politica della Giunta; velleitaria la risposta dell'assessore, poverissimo il capitolo dedicato in Finanziaria al settore. Ed è ora di finirla col solito ritornello che le colpe di inefficienza della Giunta debbano ricadere sullo Stato. La continuità merci è stata bocciata dalla Commissione europea di Prodi. Quanto alla continuità aerea, è stata gestita perlomeno in maniera maldestra. La Spisa appoggia l'emendamento (124) del centrodestra, che aggiunge risorse (comma 1; più 10 milioni) per i rinnovi contrattuali.
Il presidente della Commissione trasporti, on. Peppino Pirisi (DS), rispedisce al mittente le accuse del centrodestra. Nel settore c'è molto da fare, ma quel che si è fatto in meno di due anni di gestione Soru e assai di più di quanto fatto in cinque anni dal centrodestra.
L'on. Pierpaolo Vargiu (I Riformatori), che interviene sull'emendamento 124 (a favore), ribadisce che vorrebbe risposte chiare sulla scadenza del 31 marzo (si farà in tempo a pubblicare il bando sulla Gazzetta ufficiale europea?). Non vuole sollevare polemiche, ma anche il silenzio sulle "autostrade del mare" non promette niente di buono.
Contro l'emendamento è intervenuto, invece, il presidente Renato Soru; apprezza l'attività dell'assessore. Afferma che i servizi dell'Arst sono migliorati (la passata gestione, anziché fare questo, si occupava, forse distraendo fondi, di investimenti finanziari). Sul trasporto aereo, il boom del low cost conferma le previsioni della Giunta e, sulla continuità, "il governo ha inizialmente nascosto i soldi", tanto che il primo bando non ne ha potuto tener conto. Col secondo, invece, i soldi sono ricomparsi.
Sugli investimenti finanziari del presidente Arst (peraltro espressione del centrosinistra) essendo aperta un'inchiesta della magistratura, sarebbe stato meglio tacere - ha replicato l'on. Renato Capelli (Udc). Che le cose, anziché migliorare, siano peggiorate lo dicono gli studenti pendolari, soprattutto delle zone interne, che non sanno come raggiungere le rispettive scuole. Nell'opera di "razionalizzazione" sono state cancellate corse indispensabili per la mobilità delle persone.
A favore dell'ex presidente dell'Arst si è espresso anche l'on. Antonello Liori (An): mentre si attende la conclusione dell'indagine della magistratura, vale la pena di segnalare che l'Arst è stata l'unica azienda ad aver recuperato l'intera somma. Per questo Soru ha premiato il presidente. Cacciandolo.
Le cose dette dall'assessore - è intervenuto, quindi, l'on. Mario Floris (Misto - Uds) - dimostrano che la Giunta si è limitata a portare avanti cose "messe in cantiere da noi". Non c'è niente di nuovo. Quanto all'intervento del presidente Soru, Floris ha replicato duramente: "Dal senso del ridicolo non ci libera nessuno; lei, presidente, parla di cose che non conosce", confonde la continuità territoriale con l'imposizione degli oneri sociali. Ha ricordato, Floris, che è stato Soru a dire, in Consiglio, che la Giunta non aveva bisogno dei finanziamenti dello Stato, che la continuità "se la sarebbe fatta da sola". Ora non abbiamo più nulla, perché quella attuale, fra disagi e maggiori costi, è un pericoloso passo indietro, una perdita secca dell'autonomia".
Voto favorevole all'emendamento ha espresso l'on. Salvatore Amadu (Udc), ironizzando sul fatto che, dopo le dichiarazioni dell'assessore, i vettori marittimi potrebbero aumentare le tariffe, essendo più convenienti del trasporto in autostrada.
L'emendamento 124 viene bocciato: 29 i sì e 44 i no.
Viene discusso, quindi, l'emendamento 52 della Giunta, che destina altre risorse (200 mila euro) per la liquidazione della Porto terminal mediterraneo (PTM). L'on. Giorgio La Spisa (FI) annuncia il voto contrario e riprende il discorso della continuità, che giudica un fallimento. Il decreto sull'imposizione degli oneri di servizio pubblico è fallito perché è stato impostato male, con la stessa grazia "di un elefante in una cristalleria". Quanto al riferimento fatto dal presidente Soru alle disavventure, di natura finanziaria, del presidente dell'Arst, è "un atto di meschinità". Lasciamo che la magistratura faccia il suo corso. In questo modo "noi ci siamo comportati per altre circostanze simili".
L'on. Nello Cappai (Udc) chiede che cosa sia cambiato, in 10 giorni, perché la Giunta si sia convinta a stanziare altri soldi per la liquidazione del PTM. Nessuno lo ha spiegato, forse perché tutto ciò che la Giunta presenta "deve essere approvato senza discussione". Quanto all'articolo 10, denuncia una palese contraddizione: stanzia 3 mila euro "per abbattere la dispersione scolastica delle scuole superiori" e poi cancella alcune tratte ad alcune corse necessarie per la mobilità degli studenti.
"Soru parla come se avesse risolto il problema dei trasporti", ha detto l'on. Ignazio Artizzu (An); "invece la situazione è peggiorata, al punto che anche due parlamentari del centrosinistra rimproverano il presidente per mancanza d'iniziativa politica". Unico dato certo: è diminuita l'offerta e i costi sono aumentati.
L'on. Oscar Cherchi (Misto-Uds) ha motivato il voto contrario all'emendamento 52, per ripagare con la stessa moneta, l'insensibilità, una Giunta che non ha mai prestato ascolto alle richieste dell'opposizione, anche quando si sollecitavano pochi euro per aiutare categorie di persone in forte difficoltà.
L'on. Silvestro Ladu (Fortza Paris) accusa Soru di presunzione, per aver pensato "di risolvere i problemi da solo". Se avesse assunto atteggiamenti diversi, "il risultato sarebbe stato migliore". Sui trasporti interni, la situazione rischia di precipitare, soprattutto nelle zone interne.
Stesso concetto riproposto dall'on. Andrea Biancareddu (Udc), che ricorda come Tempio sia stata penalizzata: "ci hanno tolto due corse fondamentali per arrivare a Cagliari … e persino il carnevale".
Ma se "l'attenzione del centrodestra verso il problema dei trasporti si misura dal numero degli emendamenti presentanti, dovrei dedurre che è scarsa", ha replicato Pirisi, parlando a sostengo dell'emendamento in discussione. Resta molto da fare, perché non si lavora d'intesa per favorire le soluzioni?
Sulla dispersione scolastica e sull' "isolamento" di due paesi dell'Anglona, Martis e Laerru, è intervenuto l'on. Nanni Moro (An), denunciando il disagio di studenti e famiglie, disposte, persino, a noleggiare un mezzo di trasporto.
All'on. Pirisi ha risposto l'on. Attilio Dedoni (I Riformatori), ricordando come la legge sul trasporto pubblico locale sia stata approvata, in Commissione, all'unanimità e col contributo di tutte le forze politiche. Segno evidente che, quando le iniziative sono buone, vanno difese da tutti, insieme. Ciò non toglie che il problema dei trasporti è acuto e male fa la Giunta a ritenersi soddisfatta del lavoro svolto.
"Sfido l'assessore a prende, a Nuoro, il mezzo pubblico in coincidenza con la nave in partenza da Portotorres. Sono certo che non riuscirà ad imbarcarsi", ha aggiunto l'on. Capelli (Udc), ricordando come, soppresse le corse, i 12 km che dividono Oliena da Nuoro diventino una distanza enorme, per studenti che devono arrangiarsi, e come anche altri paesi, di fatto, non garantiscono alcun collegamento con le città di riferimento, sede di istituti scolastici.
L'intervento dell'on. Giorgio Oppi (Udc) è motivato dall'atteggiamento "di stizza" dell'assessore, durante il dibattito; dimostra, fra l'altro, "insensibilità per le categorie più deboli". Contrario sarà il suo voto all'emendamento sulla PTM: non si comprende come, se le risorse non ci sono per interventi più urgenti e socialmente importanti L'on. Siro Marrocu (Ds) ha dichiarato il suo voto a favore dell'emendamento 52 e ha sottolineato che le accuse mosse al presidente Soru da parte dell'opposizione sono di natura elettoralistica.
L'on. Porcu (Progetto Sardegna) ha detto che la politica dei trasporti non si fa mettendo risorse "a casaccio" e che il regime di continuità territoriale attuale dimostra che le risorse possono servire ad allargare le tratte.
L'on. Nicola Rassu (F.I.) ha detto che anche nei trasporti la Sardegna anziché andare avanti torna indietro.
Il presidente Renato Soru ha dichiarato il voto a favore dell'emendamento e ha specificato che l'aumento dello stanziamento era stato deciso per liquidare la società Porto terminal Mediterraneo Spa in quanto nel bilancio della società esistevano delle insussistenze, cioè dei crediti che la società sosteneva di vantare nei confronti della Regione ma che in realtà non esistevano.
L'on. Mario Floris (Misto - UDS) ha detto di votare contro l'emendamento. Il leader dell'Uds ha auspicato una maggiore trasparenza da parte della Giunta. "Ho davanti due delibere del presidente Soru - ha detto - che prevedono una spesa di 30.000 euro per gestire lo sviluppo del sito internet. Come si possono spendere 30.000 euro per la gestione del sito della Regione e poi negare 50.000 euro ai malati in carrozzella?"
Sull'emendamento 52 l'on. Antonello Cappai (UDC) ha chiesto il voto elettronico palese.
L'emendamento è stato approvato (presenti 67, votanti 65, sì 46, no 19, 2 astenuti).
Sull'articolo 10, per dichiarazione di voto, è intervenuto l'on. Cappai (UDC) che ha detto di essere totalmente contrario. Vota contro anche l'on. Nicola Rassu (F.I.), mentre è favorevole l'on. Carmelo Cachia (La Margherita) che ha aggiunto di essere preoccupato perché quando c'è il Aula il presidente della Regione si scatena la bagarre. Per Cachia il presidente Soru fa all'Aula lo stesso effetto che fa il colore rosso ai tori. Vota a favore dell'articolo anche l'on. Luciano Uras (PRC). Contrario, invece, il capogruppo di Forza Italia La Spisa che ha detto di essere stanco di non avere risposte dalla Giunta e che il presidente Soru in Aula fa solo degli spot. Il voto dell'on. Mario Diana (AN) è contrario mentre l'on. Dedoni (Riformatori) si astiene.
L'on. Andrea Biancareddu (UDC) ha chiesto all'assessore Boccia come mai non era stata data risposta ad un imprenditore che si era offerto di coprire la tratta Tempio - Cagliari senza contributi regionali.
L'on. Silvestro Ladu (Fortza Paris) vota contro l'articolo 10 anche se, il voto dell'opposizione vale poco davanti ad una maggioranza "bulgara".
Vota a favore, invece, l'on. Paola Pisu (PRC) che ha fatto un appello perché, anche in materia di trasporti, viste le poche risorse, ci sia uno sforzo da parte di tutti per fare in modo che la razionalizzazione e la modernizzazione del settore vada avanti.
L'assessore regionale ai trasporti Broccia ha chiarito che da una verifica non risulta che in assessorato, negli ultimi cinque mesi, sia arrivata una richiesta per effettuare il collegamento Tempio- Cagliari senza contributo regionale. Sul collegamento tra una frazione di Mogoro (di 80 abitanti) e Oristano che è stato soppresso, l'assessore ha chiarito che la Giunta ha cancellato questo collegamento ma ha istituito un collegamento con Mogoro che permetterà ai viaggiatori di raggiungere agevolmente il capoluogo di provincia.
Il presidente della Regione Soru voterà a favore dell'articolo e ha chiarito che non ha nessuna intenzione di sottrarsi a rispondere alle domande dell'opposizione sulla continuità territoriale. Il presidente Soru ha spiegato all'Aula l'iter seguito dall'inizio della legislatura ma i tre minuti di tempo non gli hanno consentito di illustrare tutto il percorso.
L'articolo 10 è stato approvato
Si è, poi, aperta la discussione sull'articolo 11 (contrattazione collettiva e contenimento della spesa) e sull'emendamento 125.
Sono intervenuti: l'on. Matteo Sanna (AN), che ha annunciato il suo voto a favore, e l'on. Uras (PRC).
Il presidente, prima di dare la parola all'assessore Dadea, ha ricordato che l'emendamento deve contenere la c'è copertura finanziaria",
Dadea (Assessore Personale) ha replicato ricordando che le maggioranze contrattuali devono essere compatibili con il tasso di inflazione programmato. Ha ricordato anche che l'attualizzazione del contratto è stata portata avanti attraverso un positivo confronto con i rappresentanti dei dipendenti. Ha sottolineato che si è anche operato per un ringiovanimento delle piante organiche.
Negativi i parei della Giunta e del presidente della Commissione. L'emendamento 125 non è stato approvato.
Messo in votazione l'articolo 11 è stato approvato con 35 sì e 19 no. L'articolo 12 è stato, quindi, approvato senza discussione.
È stato successivamente posto in discussione l'articolo 7 e gli emendamenti relativi, articolo che era stato sospeso nelle giornate precedenti. Nell'illustrazione degli emendamenti è intervenuto l'on. Pisano (I Riformatori), il quale ha lamentato che alcuni emendamenti sono stati stralciati senza fondamento. Pisano ha approfondito tutte le questioni attinenti il lavoro soffermandosi sui vari aspetti del problema. Si è a lungo soffermato sulle problematiche della formazione professionale, sull'istituto dell'apprendistato, sulle politiche attive del lavoro, sul reinserimento lavorativo degli immigrati di ritorno, sulle cooperative sociali.
Per l'on. Pietro Pittalis (Misto - UDEUR), che ha illustrato l'emendamento 14, "è vero cge non si devono fare deli sprechi., ma non si possono dimenticare le situazioni concrete di oggi, che non possono attendere la riforma". Soprattutto nel settore del settore della formazione professionale le esigenze di razionalizzazione non possono provocare, secondo Pittalis, danni gravi attraverso tagli indiscriminati. Occorrono adeguate risposte alle istanze che vengono dal settore.
Augurandosi che la sospensione dell'esame dell'articolo 7 possa avere favorito una adeguata analisi da parte della maggioranza, l'on. Silvestro Ladu (Fortza Paris) ha ricordato come le decisioni odierne influiranno sulla perdita di almeno 100 posti di lavoro. Se si considera importante il settore della formazione professionale, ha aggiunto, occorre trovare le risorse finanziarie per salvaguardarlo. "Rischiamo di cancellare la formazione professionale".
L'on. Antonello Licheri (PRC) si è particolarmente soffermato sull'emendamento 51 che prevede 10 milioni per un programma di azioni sperimentali per il reddito di cittadinanza. "Il reddito di cittadinanza e cosa seria e può essere attuato attraverso varie forme". Il reddito di cittadinanza, ha aggiunto, non è un obolo alla povertà. Ha auspicato l'approvazione di tale emendamento presentato dalla Giunta.
L'on. Mario Diana (AN) ha osservato che a questo punto del dibattito, la maggioranza, sul tema del lavoro e della formazione professionale deve per forza dare risposte. Assisteremo fra poco al dramma della formazione professionale su cui ancora non si sono avute proposte da parte della Giunta, ha detto Diana, che si è soffermato sulle risorse venute dallo Stato a favore di questo comparto.
Il presidente della Terza commissione, Eliseo Secci (La Margherita) ha sottolineato la complessità della materia, a dispetto delle "formule magiche" che alcuni credono di avere a disposizione. Il problema, al di là della propaganda, va affrontato seriamente, e non basta mettere a disposizione risorse finanziarie. Ci si deve mettere, in primo luogo, dalla parte dei fruitori, degli studenti. A ben vedere ci sono risorse abbondanti per questo settore. Occorre però rimodularne l'utilizzo, che non significa perpetuare in eterno la legge 42.
Giudicando marginale l'aspetto per il quale la Cisl non ha firmato (a differenza di altri sindacati) l'intesa con la Giunta, Secci ha ricordato i termini dell'intesa, per dare risposte ai bisogni sollevati. "Se abbiamo sbagliato, alla verifica fra sei mesi, si potranno apportare le correzioni". Secci ha poi affrontato la questione della chiusura dell'albo della 42 e il problema dell'esodo attraverso opportuni ammortizzatori, quest'anno destinati 22 milioni di euro, che rimarranno anche in futuro.
È poi intervenuto l'on. Capelli (UDC), per il quale le cose dette meriterebbero una discussione, ma sarebbe stato necessario un confronto preventivo. Sul merito è possibile avviare una riscrittura, insieme, delle risposte da dare ha detto Capelli, ma quello che è stato negativo è stato il metodo adottato. L'oratore ha poi criticato i ritardi della Regione nel realizzare la riforma, "ma non possiamo staccare la spina in un colpo solo", ha detto. È pur vero ha precisato che i soldi non risolvono tutti i problemi, ma certamente sono un contributo importante. Pertanto, è preferibile incrementare le risorse, che se poi si rivelano eccessive potranno essere rimodulate con l'assestamento di bilancio.
L'on. Uras (PRC) ha detto che le politiche del lavoro non sono politiche che si possono risolvere in modo semplicistico ma hanno bisogno di una gamma di risposte da monitorare. Quindi sono necessari programmi, dati e tanta disponibilità e umiltà per correggere, eventualmente il tiro.
L'on. Antonello Cappai (UDC) ha sottolineato che Rifondazione comunista ha fatto due buone leggi: la 36 e la 37. Mi meraviglia - ha aggiunto - che Rifondazione non difenda la legge 37, una legge che ha salvato tante amministrazioni locali e ha consentito di creare tanti posti di lavoro. Sono sorpreso - ha affermato - che il capogruppo di Rifondazione dica che in questa Finanziaria ci sono tante misure a favore delle politiche del lavoro. Dove sono?
L'on. Siro Marrocu (DS) ha detto che sulla formazione è totalmente d'accordo con le decisioni del presidente Soru e della Giunta. "Ribadisco - ha detto - che è volontà della maggioranza, della Giunta e del presidente della Regione che nessun lavoratore perda il posto di lavoro e che nessuno di quelli inseriti nella legge 42 sia costretto ad andare a iscriversi alle liste di collocamento. Inoltre, ha assicurato Marrocu, non c'è volontà alcuna del centrosinistra di cancellare la formazione professionale che va, anzi, tutelata. Certo, ha proseguito, vanno rimosse quelle situazioni che sono state una vergogna. In questi anni, per responsabilità di tutti, nei nostri Comuni c'era una battaglia degli enti accreditati per "rubare" i giovani dagli altri enti o dalla scuola pubblica. Noi proponiamo, entro il 2007, di svuotare la legge 42, senza perdere neanche un posto di lavoro.
L'on. Carlo Sanjust (F.I.) ha detto che la vera immoralità sta negli sprechi della Regione (auto blu, l'acquisto di migliaia di batterie antincendio che fra sette mesi dovranno essere messe al bando, mancate entrate della Regione a causa di transazioni spregiudicate). La vera immoralità - ha chiesto - sta nel salvare posti di lavoro o proseguire a fare bandi per il marchio della Regione o a spendere soldi per la gestione del sito della Regione?
Per l'on. Pierpaolo Vargiu (I Riformatori) il reddito di cittadinanza è l'ammissione di un fallimento. La contraddizione di questa Giunta, ha detto, è essere partita con grandi progetti che dovevano portare allo sviluppo della Sardegna e arrivare dopo due anni di governo a capire che i poveri sono aumentati e, pertanto, dover far ricorso al reddito di cittadinanza.
Per l'on. Giorgio La Spisa (F.I.) sulla formazione professionale è stata data una valutazione "viziata" da un giudizio sommario, il disegno di legge predisposto dalla Giunta è "frettoloso e confuso" ed è necessaria una legge che ridisegni l'intero sistema tenendo presente che nel campo della formazione si è creato un grande "patrimonio del saper fare".
L'on. Maria Grazia Calligaris (Misto - SDI - SU - RNP) propone una sospensione de i lavori per favorire un'ulteriore riflessione.
Il Presidente Spissu risponde esprimendo il giudizio che dati i tempi ristretti disponibili non è possibile sospendere i lavori.
È, quindi, intervenuto il presidente della Regione, Soru, che ha ricordato le cifre già stanziate in bilancio. Ricordando, inoltre, che la responsabilità della legge 42 non è di questa Giunta, ha detto che per anni si è esagerato ad espandere la spesa per la sperimentazione formativa. Di fatto, si è determinata la situazione per cui l'istruzione pubblica era finanziata dallo Stato e quella privata dalla Regione. Allo stesso modo non è responsabilità della Giunta questa "lista strana" per cui ci sono lavoratori che non vengono utilizzati dagli enti di formazione e che la Regione deve pagare. Ma se quei lavoratori non vengono occupati vuol dire che non c'è domanda del mercato, mentre le stesse persone potrebbero essere occupate in lavori alternativi, sempre all'interno della pubblica amministrazione. Bastano 15 milioni e 500 mila per questa lista? Ha chiesto. "Noi crediamo di sì", soprattutto se verrà opportunamente favorito l'esodo. "Nessuno dovrà recasi all'ufficio di collocamento", ha aggiunto. "La proposta di esodo concordato non è stata concertata? Ci abbiamo provato invano". Forse non sarà la proposta ottimale, ha anche affermato, ma la Giunta è pronta a correggerla. "La scuola professionale continuerà ad esistere in Sardegna. La Regione non vuole distruggere ma accompagnare un cambiamento".
L'assessore Salerno (Lavoro e Formazione) ha ribadito che la Giunta ha avuto una eredità pesante. E non si può contestare che la Sardegna abbia attuato in misura abnorme la sperimentazione triennale. Altra pesante eredità è venuta dalle ingenti spese (POR) per la formazione professionale; di fronte: il 50 % di disoccupati senza qualifica. Vi è stata una grande assenza dal ruolo pubblico della Regione ha poi aggiunto. Ha quindi ricordato che da un anno e mezzo si protrae il confronto con le parti sociali. "Abbiamo cercato di comporre un accordo unitario". Continueremo a cercare il confronto.
Concluso il dibattito, l'on. Secci, presidente della Terza commissione, ha dato parere negativo agli emendamenti dell'opposizione e accolto gli emendamenti della Giunta. L'assessore Pigliaru ha, quindi, espresso parere conforme.
Intervenendo sull'ordine dei lavori, l'on. Oppi (UDC) ha chiesto di rispettare gli accordi sulla prosecuzione dei lavori concordati ieri ed ha proposto la convocazione della conferenza dei capigruppo.
Il presidente Spissu ha accolto la richiesta.
Al rientro in aula il Presidente ha chiuso la seduta.
I lavori del Consiglio regionale
riprenderanno domani mattina alle ore 9.30