CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 156 antimeridiana del 1 febbraio 2006


Il Consiglio regionale si è riunito sotto la presidenza del presidente Giacomo Spissu.

 

In apertura di seduta il Presidente ha comunicato la presentazione di:

Confronto consiglieri - Giunta regionale

Interrogazioni a risposta immediata.

 

 

Ritmi serrati e quasi concitati per il "question time", il confronto pubblico fra Consiglio e Giunta, introdotto dal nuovo regolamento (articoli 123 e 123 bis). Rigidi i tempi (2 minuti all'interrogante, 2' per la risposta dell'esecutivo), equamente divisi fra maggioranza e minoranza. Otto per parte le "interrogazioni a risposta immediata" .

 Ha iniziato l'on, Vincenzo Floris (Ds) che ha ricordato al presidente Soru la "gravissima situazione, economica e occupazionale" della Sardegna centrale, con punte di esasperazione che rischiano di avere riflessi negativi sulla vita civile. Legler e Montefibre sono la punta dell'iceberg. In quale modo interverrà la Giunta? Ha in mente un modello di sviluppo per la rinascita del territorio?

Il presidente ha confermato "preoccupazione e attenzione" da parte dell'esecutivo. L'assenza dall'Aula (la Giunta è al completo) dell'assessore del Lavoro conferma questo atteggiamento. La signora Salerno è a Roma per il prolungarsi della riunione al Ministero delle politiche sociali; la Regione intende verificare se le promesse del governo saranno mantenute. In ogni caso "stiamo facendo il possibile".

L'on. Fedele Sanciu (Fi) ha chiesto perché non si proceda con la vaccinazione contro la blue tongue; l'annuncio della disponibilità di dosi di vaccino è stato smentito dai fatti. Le dosi disponibili erano, infatti, scadute. Il problema - ha ricordato - riguarda anche il patrimonio bovino da carne (settore in crescita), la cui movimentazione è impedita senza garanzie sanitarie. Molti allevatori, che non possono onorare i contratti, sono in difficoltà.

L'assessore Dirindin  ha confermato la circostanza: il vaccino era stato richiesto per tempo, ma, alla fine, dopo una serie di riunioni tecniche sulla "campagna", lo stesso Ministero aveva annunciato l'indisponibilità delle dosi. Tuttavia la Regione, riprendendo le direttive europee (almeno 40 giorni di inattività dell'insetto patogeno e la mancanza, quindi di focali di blue tongue) ha autorizzato la movimentazione.

Per l'on. Giuseppe Cucca (La Margherita) il disegno di legge sul riordino della scuola sarda ha un forte orientamento verso il pubblico; atteggiamento che minaccia la "benemerita" scuola privata che, soprattutto ai primi gradi di istruzione (scuola materna) da oltre un secolo costituisce una garanzia soprattutto nei paesi dell'interno. Nota la qualità del servizio; ragguardevoli i livelli di occupazione (duemila occupati). Si tratta, fra l'altro, di iniziative senza scopo di lucro. La Giunta difenderà queste istituzioni?

L'assessore Pilia ha confermato: la Giunta punta sul sistema pubblico dell'istruzione, pur prevedendo una "integrazione" con le scuole private e comunali. Ben noto il ruolo delle materne (rappresentano il 62 per cento dell'offerta in Sardegna) ma l'obiettivo è quello di "migliorare la qualità dell'istruzione".

L'on. Franco Ignazio Cuccu (Udc) ha chiesto notizie di agevolazioni (500 mila euro) nel campo delle biotecnologie mediche ad una società della quale Renato Soru detiene l'82 per cento. Il presidente ha confermato: "è una delle cose buone che ho fatto nella mia vita", ricordando come abbia "investito 10 miliardi di lire" perché il CNR "cercava privati" per portare avanti un progetto di ricerca che rischiava di fermarsi per mancanza di finanziamenti.

I disagi e le "oscure" patologie che sembrano colpire i dipendenti del corpo forestale sono motivo della domanda che l'on. Chicco Porcu (PS) ha rivolto all'assessore dell'Ambiente, Dessì. C'è, da parte della Regione, lo studio e il monitoraggio di una situazione che rischia davvero di nascondere forti insidie per la salute?

L'assessore ha condiviso la preoccupazione per un fenomeno di attualità. I molti compiti (alcuni acquisiti di recente): dal controllo del territorio, alla protezione civile, all'emergenza incendi, a compiti investigativi, creano uno stato di stress e di malessere culminato in tre suicidi e una morte improvvisa (infarto) nell'attività di lavoro. Il Consiglio presenterà una mozione (lo aveva ricordato l'on. Porcu). Sarà l'occasione per "conoscere la realtà versa del Corpo".

Sui limiti di edificabilità nelle zone agricole (lotti minimi da un ettaro, che diventano dieci o venti per gli insediamenti produttivi su terreni a coltura intensiva o estensiva) è intervenuto l'on. Nanni Moro (An), che ha sottolineato come gli effetti "devastanti" sul piano economico e sociale si registrino soprattutto a Sassari, dove la cultura della città-campagna subisce un forte colpo; che si ripercuote sull'edilia, attività trainante dell'occupazione del territorio (il 50 per cento degli addetti nell'industria).

L'assessore Gian Valerio Sanna ha replicato che le norme tecniche del piano paesaggistico puntano "a contenere il processo di edificabilità dell'agro" riportando nelle comunità urbane il centro delle attività sociali. L'edificazione "dispersa" non giova alla causa di un corretto uso del territorio. Peccato per Sassari, dove il fenomeno ("di cattiva edificazione rurale") è più evidente, ma le norme, ha ricordato, devono essere astratte e non possono contemplare casi particolari.

L'on. Antonello Licheri (Prc) ha chiesto all'assessore dei Trasporti, Broccia, se non sia il caso di fare marcia indietro col processo di privatizzazione dell'Arst, i cui effetti negativi (aumento del costo del biglietto, riduzione dei servizi, licenziamenti) confermano le forte perplessità avanzate al momento della discussione della legge sul trasporto pubblico locale, approvata di recente.

L'assessore ha difeso la legge, ricordando che il Consiglio l'ha votata all'unanimità; ha smentito le altre circostanze negative: nessun licenziamento, nessun monopolio privato (l'Arst sarà, comunque, a maggioranza pubblica). L'abbandono delle autolinee Pani ha creato qualche problema, in fase di assestamento. I prezzi? Sono cresciuti del 10 per cento dopo anni di blocco. Una percentuale minima rispetto all'aumento dei salari (65 per cento) e del gasolio (+45%).

La crisi del latte ovino è stata sollevata dall'on. Silvestro Ladu (Fortza Paris), che ha ricordato come il prezzo non raggiunga soglie accettabili nonostante nel 2005 la produzione sia calata del 30 per cento e quest'anno, si prevede, del 15. La commissione paritetica è saltata e tutto "è stato lasciato alla libera contrattazione" in un mercato "selvaggio". Dei famosi 14 centesimi di integrazione ("mossa propagandistica?") non si parla più; la scappatoia dei 20 euro a capo per il benessere animale non ripaga i produttori. Che cosa farà la Giunta?

L'assessore dell'Agricoltura, Foddis, ha detto che l'accordo per il rilancio della filiera è stato, nella parte economica, rinnegato dagli industriali. Ciò ha complicato le cose. Tuttavia il latte è stato pagato da 21 caseifici cooperativi e 17 industriali sulla base della qualità; traguardo importante per la crescita aziendale e per la remunerazione.

Trasporti interni al centro dell'interrogazione fatta dall'on. Attilio Dedoni (Riformatori) all'assessore ai Trasporti Broccia. Nel suo intervento, Dedoni ha ribadito che con la soppressione  dei collegamenti effettuati dalle Autolinee Pani fra Sassari e Cagliari, si sia registrato  di fatto uno scollegamento fra Sardegna settentrionale e centrale e fra questa e la Sardegna meridionale. "Non bastano le affermazioni di potenziamento delle Ferrovie -ha detto- ma occorre dare risposte alle popolazioni".

L'Assessore Broccia, dopo aver ricordato che il collegamento effettuato dalle Autolinee è stato rilevato dalle Ferrovie della Sardegna, e che tali collegamenti sono migliorati, ha citato il risparmio notevole di tempo che oggi si registrano nella copertura degli stessi percorsi. Per quanto concerne la gestione degli orari ha sottolineato che sono in corso riunioni per uno studio della situazione.

Il successivo quesito è stato portato dall'on Peppino Balia (Fas), ed ha riguardato la politica del credito. Secondo varie informazioni, ha detto Balia, il CIS, nel 2001, avrebbe delegato ad altra società la gestione del ramo recupero crediti, cedendo oltre ad un certo numero di dipendenti anche le attività di recupero crediti delle imprese. Secondo Balia, non vi sarebbe stata la necessaria autorizzazione della Regione. Se fossero avviate, è stato il quesito, le procedure fallimentari senza tale autorizzazione, esse sarebbero legittime?.

L'Assessore alla Programmazione Pigliaru ha precisato di non essere in grado di dare risposte precise per il 2001, su cui dovrebbe assumere informazioni, mentre ha precisato che il Cis ha chiesto recentemente alla Regione di poter utilizzare una sua società per il recupero crediti, ma la Regione ha dato parere contrario.

Sul problema complessivo dello sviluppo della Sardegna è intervenuto l'on. Mario Floris (Uds), che partendo dalle ripetute dichiarazioni di intenti del presidente della Regione sulla "società più efficiente", ha detto essere difficile tradurre in programma di azione tali affermazioni di principio. Quale analisi della situazione è stata fatta, ha detto Floris? Manca la consapevolezza del punto di partenza e la consapevolezza della crescita che la Sardegna ha fatto e del miglioramento delle sue condizioni.

Il presidente della Regione Renato Soru, sottolineando la genericità del quesito (a tale considerazione vi è stata la reazione polemica dell'on Floris) ha preso spunto dalla questione posta, della conoscenza, per ricordare che a tale proposito su 100 occupati in Sardegna solo 7 sono laureati contro una media nazionale di 30, e che meno dell'1 per cento degli occupati sardi sarebbe in grado di compiere un'intera giornata di lavoro parlando una lingua diversa dall'italiano.  Il programma della Regione si impernia proprio sulla realizzazione di una società  della conoscenza., fattore fondamentale e non teorico di sviluppo.

Il successivo quesito (spettante al Gruppo misto) è stato frazionato in due interventi. Il primo è stato svolto dall'on. Maria Grazia Caligaris (Misto - Sdi-Su - RNP), che ha chiesto quali azioni la Regione abbia intrapreso in difesa dei risparmiatori che hanno creduto nelle azioni della Banca di Sassari salvo poi non aver potuto recuperare interamente i propri investimenti. Ed ha sostenuto la necessità di una Conferenza per il credito. Ha risposto l'Assessore Pigliaru, che ha assicurato come la Regione intende occuparsi del problema, ma non può decidere essa un prezzo. E' anche il momento, ha detto il rappresentante della Giunta che si cominci a impostare la Conferenza sul credito.

Il tema della crisi della Sardegna centrale è stato quindi affrontato nuovamente dall'on. Pietro Pittalis (Misto - Udeur) per l'altra frazione di tempo assegnata al gruppo Misto. Pittalis ha chiesto quali iniziative la Giunta stia attuando per dare risposte concrete ai lavoratori di Montefibre e Legler.

L'assessore al lavoro, ha ricordato il presidente Renato Soru, è impegnato a Roma anche nella giornata odierna in un serrato confronto con Roma per ottenere garanzie sulla mobilità lunga per Montefibre, e per scongiurare la crisi aziendale del gruppo Legler.

Sullo stato di attuazione delle bonifiche che riguardano la zona dello stagno di Santa Gilla, e la conseguente messa in sicurezza permanente dei rifiuti tossici, è intervenuto l'on. Atzeri (Misto - Psd'az). Il consigliere ha chiesto all'assessore all'Ambiente cosa la giunta intendesse fare. L'assessore Tonino Dessì ha detto che la giunta ieri ha deliberato le procedure per la bonifica delle falde sia degli impianti di Macchiareddu che di Portotorres.

L'on. Uggias (La Margherita) ha chiesto di sapere dall'assessore ai trasporti quale è lo stato di attuazione delle procedure del bando per la continuità territoriale. L'assessore Broccia ha assicurato che, nonostante i ritardi, la nuova continuità territoriale partirà il 30 marzo 2006.

L'on. Contu (Forza Italia)  ha chiesto al presidente Soru cosa la giunta intenda fare per il settore della Formazione dove sono state licenziate 1000 persone.

Il presidente Soru ha ricordato che la crisi della formazione professionale  nasce da una situazione abnorme che si è creata in Sardegna negli ultimi cinque o sei anni. Oltre 3000 studenti - ha detto il presidente della Regione - sono stati dirottati dalla scuola pubblica (finanziata dallo Stato) alla formazione professionale (finanziata dalla Regione). Questo ha comportato una spesa di oltre 100 milioni di euro e un "assurdo" impiego anche di Fondi Por per finanziare la formazione.

L'on. Barracciu (DS) ha chiesto di sapere dall'assessore al bilancio Pigliaru quali impegni concreti il governo nazionale ha preso nei confronti della Sardegna sulla vertenza "entrate fiscali".

L'esponente Pigliaru ha ricordato che si tratta di una  vertenza ancora aperta ma che sull'Iva la Giunta ha deciso di iscrivere in Bilancio ciò che la Regione ha chiesto allo Stato. La domanda dell'on. Barracciu era l'ultima del Question Time che è stato dichiarato chiuso dal presidente Spissu.

E' intervenuto l'on. Diana (AN) che ha sottolineato "l'inconsistenza" del Question Time e ha chiesto al presidente Spissu di attivarsi per modificare il regolamento. L'esponente di Alleanza Nazionale ha chiesto anche che le risposte date in aula dalla Giunta siano seguite da una risposta scritta.

Il presidente Spissu è passato all'elezione del difensore civico ma l'on. Oppi (UDC) ha chiesto di rinviare l'elezione in quanto non c'era stata un'interlocuzione tra i partiti.

Il presidente Spissu  ha sospeso l'elezione del difensore civico e ha comunicato l'elezione di Elisabetta Pilia (al posto di Maria Luisa Vacca) nella commissione per la realizzazione della parità.

Sull'ordine dei lavori è intervenuto l'on. Caligaris (SDI - RNP) che ha chiesto che la commissione sia insediata al più presto.

Il presidente Spissu ha ricordato all'Aula che si dovevano eleggere tre componenti del collegio dei revisori dei conti dell'Ersu di Cagliari.

L'on. Porcu (Progetto Sardegna) ha chiesto qualche minuto di sospensione.

Alla ripresa dei lavori il presidente Spissu ha sospeso anche l'elezione dei  tre componenti del collegio dei revisori dei conti dell'Ersu di Cagliari e ha chiuso i lavori.


I lavori del Consiglio
Riprenderanno questo pomeriggio alle 15,30