CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 151 antimeridiana del 15 dicembre 2005


Il Consiglio regionale ha proseguito i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu.

In apertura di seduta il Presidente ha comunicato la presentazione di:

  • Proposta di inchiesta consiliare


Aprendo la seduta, il Presidente ha comunicato all'Aula che il 12 dicembre scorso è pervenuta da parte dei proponenti la richiesta di inserimento  all'ordine del giorno dei lavori dell'Aula (a termini dell'art. 100 del Regolamento consiliare) della Proposta di legge di Iniziativa popolare sul trattamento economico dei consiglieri regionali. Ricordando che la proposta di legge è pervenuta al Consiglio il 15 settembre ed assegnata alla Prima Commissione, il Presidente ha precisato che essendo trascorsi 60 giorni il Consiglio, davanti ad una apposita richiesta, deve deliberare l'eventuale inserimento all'ordine del giorno dei lavori dell'Aula, in occasione della prossima programmazione dell'attività consiliare.

Ha ricordato a questo proposito che la votazione avviene per alzata di mano, previo intervento di due consiglieri.

Ha parlato per primo l'on Stefano Pinna (Ps) Presidente della commissione Autonomia. Esprimendo rispetto e considerazione per la proposta di legge in parola, come per altro per ogni progetto di legge che giunga in Consiglio, ha tuttavia sottolineato come la Prima commissione ha avuto in carico negli ultimi mesi importanti provvedimenti di riforma che ne hanno assorbito interamente l'attività. Non sussistono, ha quindi aggiunto, ragioni d'urgenza tali da giustificare l'inserimento del provvedimento all'ordine del giorno dell'Aula, senza un previo ed adeguato confronto in Commissione, anche per la delicatezza della materia che si tratta, e che hanno anche implicazioni di carattere statutario.

Ha poi preso la parola l'on Mario Floris (Misto - Uds), il quale ha per prima cosa chiesto l'inserimento all'ordine del giorno dell'Aula, ai sensi dell'art. 100 del Regolamento dei progetti di legge N° 1, 70,151,142,134, ed ai sensi dell'art. 102 della proposta di legge da lui stesso presentata circa l'autorizzazione all'esercizio provvisorio per il 2006. Floris ha espresso perplessità sulla decisione del Presidente di portare all'attenzione dell'Aula l'inserimento all'Odg di tale proposta di legge popolare senza aprire il confronto come di consuetudine in Conferenza dei capigruppo. "Se si deve applicare l'art. 100 per questa proposta, allora lo si applichi anche per le altre che giacciono", ha detto.

Il presidente Spissu ha osservato che l'art. 100 del Regolamento va applicato in casi straordinari e che in genere superano la normale azione legislativa dei singoli consiglieri. Ha ricordato che la fattispecie richiamata dalla proposta di legge popolare ha caratteristiche del tutto straordinarie, e pertanto il presidente non può esimersi dal sottoporre all'Aula tale richiesta, anche se egli ritiene che sia necessario un previo esame dell'argomento in Commissione. La questione richiede una decisione formale del Consiglio.

Messa in votazione, la richiesta di inserimento all'odg dell'Aula,  non è stata approvata ed il provvedimento resterà in carico alla Commissione che lo esaminerà secondo il proprio calendario dei lavori.

Ha nuovamente chiesto di intervenire l'on. Mario Floris (Misto-Uds), che ha ribadito la propria richiesta di esame urgente della propria proposta di legge sull'autorizzazione all'esercizio provvisorio, essendo ormai abbondantemente scaduti i termini per la presentazione dei documenti di bilancio e finanziari.

Al riguardo il presidente ha annunciato che è stato presentato il disegno di legge per l'esercizio provvisorio da parte della Giunta e che nel corso dei lavori l'Aula sarà chiamata a pronunciarsi per l'inserimento urgente all'ordine del giorno.

Testo Unificato n. 98-76-86-111
"Interventi regionali per il cinema".

È proseguita la discussione generale cominciata nella seduta di ieri pomeriggio. È intervenuto l'on. Giuseppe Atzeri (Misto - Psd'az) che ha sottolineato l'importanza e l'urgenza di un provvedimento che va colmare una lacuna legislativa. Una legge, quella, in discussione che, tuttavia, contiene distorsioni e carenze. Sottolineando come sarebbe necessario che la Regione utilizzasse risorse proprie a favore di un settore che deve essere sostenuto per garantirne lo  sviluppo, Atzeri ha affermato l'esigenza di valorizzare "le identità etniche dell'Isola".

In questo settore può crescere una giovane classe imprenditoriale capace di competere anche all'esterno, ma per far questo deve essere sostenuta. Ritenendo che la Regione non deve fare parte degli organismi produttivi previsti dalla legge, l'on. Atzeri,  ha messo in guardia "dalle operazioni truffaldine" che potrebbero essere proposte pur di accaparrare contributi e non concludere le produzioni.

Per l'on. Luigi Cucca (La Margherita) la legge, pur perfettibile, è importante per ovviare alle lacune esistenti in questo settore e non incorre nei rischi paventati dal precedente oratore. Anzi si tratta linfa vitale che consentirà a questo settore di stare al passo con i tempi e dare risposte adeguate. Sottolineando come la risorsa cinema abbia una peculiarità bivalente essendo un fatto culturale che esplica la sua funzione come fatto economico - Cucca ha precisato, come essendo essa una grande opportunità di crescita civile, sia necessario un sostegno efficace da parte della Regione. Per fare questo occorre valorizzare le competenze che esistono e sono notevoli sia dal punto di vista artistico che organizzativo.

Per l'on. Mondino Ibba (Misto - Sdi - SU) la legge è buona, ma deve essere migliorata. Per farlo occorre superare "le convinzioni personali che nascono dal ruolo prevalente di spettatori" e conoscere le dinamiche di un film, dalla pre-produzione alla post-produzione. L'obiettivo deve essere quello di facilitare il nascere e l'affermarsi delle idee-film; appare perciò limitativo che la legge prevede di finanziare l'opera prima o l'opera seconda; se l'avvio deve essere facilitato, altre opere, se di buona qualità, devono essere sostenute. No, invece, a vincoli che limitino l'intervento regionale solo a film su argomenti di pertinenza sarda. Un nostro regista può ambire anche ad esperienze più vaste ed è giusto dargli questa opportunità, che potrebbe avere ricadute (artistiche ed economiche) importanti C'è, poi, il problema di coniugare la capacità creativa con la tecnologia, favorendo, cioè, strumenti in linea con i tempi. Sulla selezione delle opere, l'on. Ibba ha affermato che non devono esistere "schemi precostituiti"; si tradurrebbero "in una garbata censura". Accanto a questa - ha aggiunto - va prevista anche una legge che favorisca l'affermarsi di festival cinematografici, sia come occasione di scambi culturali, sia per allargare l'area di interesse; mentre bisogna precisare meglio il problema della distribuzione, problema non primario rispetto alla produzione, ma molto importante per far circolare il film.

La legge - ha ricordato l'on. Siro Marrocu (Ds) - ha avuto un iter tormentato in Commissione e, senza "l'entusiasmo della collega Cerina", difficilmente sarebbe arrivata in Aula. Ora i problemi si ripresentano, qualcuno tenta di "demolire" un provvedimento che, invece, suona a merito della Regione, a dotarsi di un provvedimento del quale "non tutti hanno capito l'importanza". Mentre il Governo taglia le risorse, la Sardegna investe in questo settore. L'iniziativa asseconda "un fervore culturale", nel cinema e nella scrittura, che si è manifestato da alcuni anni. Marrocu ha ricordato le 120 adesioni al concorso indetto dalla fondazione Dessì per i cortometraggi; adesioni motivate non dal premio in denaro, tutt'altro che generoso, ma dall'impegno dei cineasti nel cimentarsi in una disciplina che merita attenzione. Perciò, il capogruppo Ds, ha chiesto al Consiglio di trovare l'intesa sul provvedimento, che ha sicuramente margini di miglioramento ed ha suggerito che, concluso il dibattito generale, e prima di passare al passaggio agli articoli, la seduta sia sospesa "per metterci d'accordo" su alcuni emendamenti.

L'on. Gavino Manca (La Margherita) ha ricordato come il testo presentato all'Aula è frutto di una lunga mediazione su quattro proposte diverse; da questo lavorio nasce qualche diversità di vedute ed occorre che ciascuno faccia un passo indietro per raggiungere l'unità. Fra le quattro proposte anche quella de La Margherita, che riproponeva alcune soluzioni adottate in Europa e privilegiava gli aspetti artistici ed estetici a quelli economici. La Margherita "si è messa a disposizione" per trovare l'intesa su un testo che ha aspetti fortemente innovativi (come la coproduzione che vede impegnata direttamente la Regione). Anche Manca si è detto d'accordo con la proposta dell'on. Marrocu di fermare i lavori e concertare qualche emendamento. Il voto unanime del Consiglio sottolinea meglio "la primogenitura" della legge rispetto alle altre Regioni.

Nella replica, l'assessore Pilia ha difeso il provvedimento che contribuisce "a fare entrare la Sardegna in Italia e in Europa", favorendo "gemellaggi e scambi culturali". La tipicità e l'unicità dei nostri paesaggi ("forse i più ricchi del Mediterraneo") sono un'occasione importante per favorire espressioni cinematografiche che esaltino l'Isola e, insieme, la vena creativa degli artisti. Convinta che la legge consenta a molte professionalità di emergere, essa, a giudizio dell'Assessore, rappresenta una risorsa per il turismo, che ha scoperto un filone cinematografico in forte espansione ("abbiamo tanti mulini intatti da far conoscere, più significativi del 'Mulino bianco'". Non solo spot (dove l'isola è richiestissima), tuttavia: la "film commission" allestita dall'Assessorato è una struttura che dimostra un'eccezionali utilità nel rappresentare un riferimento a produttori e cineasti interessati. Molti i contatti, dai punti più disparati del mondo.

L'Assessore - che ha ricordato l'impegno della Regione nel difendere il repertorio da cineteca, anche per quando riguarda le tradizioni orali dell'isola - ha difeso il Comitato tecnico scientifico chiamato a valutare le opere, accettando, tuttavia, la proposta dell'on. Atzeri, di arricchirlo di un maggior numero di esperti sardi.

Accogliendo la richiesta dell'on. Marrocu, il presidente Spissu ha sospeso i lavori per consentire ai gruppi di lavorare sugli emendamenti. 


La seduta sarà ripresa
Nel pomeriggio alle 16,30.