CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 148 pomeridiana del 6 dicembre 2005


 

Il Consiglio regionale ha proseguito i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu.

Discussione Proposta di legge n. 62:

Bonifica dall'amianto

Il Consiglio ha proseguito l'esame del piano di protezione dell'ambiente, di decontaminazione, smaltimento e bonifica dall'amianto.

La "validità, la bontà" della proposta di legge è stata ribadita, seppur con numerose riserve, dall'on. Salvatore Amadu (UDC). Il tema è decisamente importante, ha aggiunto Amadu, perché la difesa dell'ambiente, la tutela della salute dei cittadini sono esigenze primarie; ma queste problematiche, così delicate, sono state affrontare in maniera approssimativa, imprecisa, assolutamente inadeguata. Il testo del provvedimento deve essere rivisto, riesaminato, per renderlo coerente con quelle che sono le norme nazionali e comunitarie in materia: "rischiamo una pessima figura in campo europeo, ha aggiunto Tore Amadu, perché questa normativa deve essere trasmessa al vaglio della Comunità che, certamente, la boccerà", così come si corre il rischio di un "rinvio" da parte del Governo, per troppi e palesi vizi di "incostituzionalità".

Il tema della bonifica e della prevenzione dei pericoli provocati dall'amianto è particolarmente delicato ed importante, ha aggiunto Amadu, e si deve dare atto della sensibilità dimostrata dai consiglieri che "hanno ripresentato, lo scorso mese di novembre" questo provvedimento (discusso ed approvato in Commissione alla fine della precedente legislatura). Però, proprio per la delicatezza di queste problematiche, ha concluso Amadu, "sarebbe opportuna una sospensione della discussione, il ritorno in Commissione del provvedimento, per permettere un suo ulteriore approfondimento, anche alla luce degli emendamenti presentati dall'esecutivo".

L'approvazione immediata della proposta di legge, e la sua sollecita applicazione, è stata, invece, richiesta dall'on. Giuseppe Fadda (PRC), il quale ha detto di non "capire" le critiche e le riserve espresse da molti consiglieri della minoranza. "Questo testo è frutto di un lavoro attento e scrupoloso", ha aggiunto Giuseppe Fadda, fatto in Commissione Ambiente con l'apporto ed il contributo di tutti i suoi componenti. Certamente, tutti i provvedimenti sono perfettibili, ha detto ancora Peppuccio Fadda, ma le correzioni proposte dalla Giunta tengono conto anche delle osservazioni giunte dai banchi del Consiglio. Questo testo, con le necessarie modifiche, ha concluso l'esponente del PRC, può permettere lo studio e la predisposizione di un efficace piano di intervento, particolarmente atteso dai cittadini sardi; provvedimento che potrà essere attuato sin dal prossimo anno, quando saranno disponibili le necessarie risorse finanziarie.

La discussione sulla pl 62 si è, brevemente, interrotta perché l'on. Antonio Biancu (La Margherita), chiedendo la parola "sull'ordine dei lavori", ha lamentato che i consiglieri regionali non possono svolgere il proprio ruolo perché mancano "i necessari spazi fisici". Quelli dei quali i gruppi disponevano, ha aggiunto Biancu, sono stati "proditoriamente" occupati e sottratti all'utilizzo ed alla disponibilità dei "consiglieri, i rappresentanti del popolo che li ha eletti e che li ha delegati a svolgere la loro importantissima funzione". Sino a quando le regole non saranno rispettate e non saranno garantiti gli "opportuni spazi fisici necessari, il gruppo de La Margherita non parteciperà ai lavori dell'Aula", ha concluso Antonio Biancu, abbandonando con i componenti il Gruppo i lavori consiliari.

La proposta di legge, (i lavori sono proseguiti, perché una richiesta di breve sospensione non è stata accolta, "sarebbe un pessimo precedente"), è stata difesa anche dall'on. Siro Marrocu (DS), perché prevede "un piano di intervento regionale, diviso in piani provinciali", in grado di permettere una attenta ed capillare bonifica della situazione esistente nell'Isola. I fondi disponibili (600 mila euro per il 2005) sono sufficienti per far partire l'indagine conoscitiva, lo studio delle situazioni reali, previsti da questo piano, ha aggiunto Marrocu, poi ci si renderà immediatamente conto di quanto serve, effettivamente, per avviare una concreta operazione di bonifica. I soldi stanziati per quest'anno, ha assicurato il capogruppo dei Ds, non "saranno toccati" e non finiranno in economia, quindi saranno disponibili per questo scopo anche l'anno venturo. D'altro canto, uno studio approfondito, un esame della situazione isolana, sono necessari, prima di decidere qualunque intervento pratico; senza questi dati, tra l'altro, non si saprebbe neanche quanto destinare ai comuni, che dovranno sopportare l'onere maggiore del programma di disinquinamento. La Commissione ha lavorato bene, ha concluso Marrocu, gli emendamenti della Giunta miglioreranno il testo in esame. Perché inutili polemiche? Approviamo, anche con emendamenti, questo provvedimento e rendiamolo attuabile nel minor tempo possibile; le correzioni necessarie si faranno mentre si procede nel programma.

La lunga fase di elaborazione di un provvedimento delicato ed importante, questa proposta è stata depositata il 17 novembre dello scorso anno, è stata ricordata anche dall'on. Mario Floris (Misto-UDS), che ha però "denunciato" la lunga serie di emendamenti presentati dalla Giunta regionale, "l'ennesimo tentativo di riappropriarsi delle competenze" che sono state, invece, trasferite alle province. Non si capisce quale sia il disegno dell'Esecutivo, ha aggiunto Mario Floris, o meglio lo si capisce molto bene, perché gli emendamenti presentati modificano profondamente, stravolgono, il testo elaborato dalla Commissione. La Giunta, quindi, anche in questa occasione cerca di sovrapporsi al Consiglio, vuole limitare poteri ed autonomia dell'Assemblea regionale. A leggere gli emendamenti, questa proposta di legge non è stata condivisa, ma anche le modifiche proposte sono di "difficile comprensione", così come non si riesce a capire "dove si intenda andare a parare". La cosa più ragionevole, ha concluso Mario Floris, è rimandare questo provvedimento in Commissione, riesaminarlo ed approfondirlo tenendo conto delle proposte della Giunta e delle osservazioni dei consiglieri e riportarlo in Aula, dopo questo attento lavoro di ripulitura, per la sua definitiva approvazione. 

Il presidente Spissu, rivolgendosi all'Aula, ha ricordato, quindi, i numerosi inviti "ad un riesame" da parte della Commissione competente avanzati da numerosi esponenti della minoranza.

Intervenendo sull'ordine dei lavori, l'on. Antonello Licheri (PRC) ha proposto una breve sospensione, per cercare "di far rientrare in Aula" il gruppo de La Margherita.

Sempre sull'ordine dei lavori, ma incentrando il suo breve intervento sugli emendamenti presentati dalla Giunta, ha preso la parola l'on. Alberto Sanna (DS), per difendere il lavoro della Commissione e per contestare l'affermazione sulla "poca chiarezza" degli emendamenti. Basta leggerli con attenzione, ha detto Alberto Sanna, e se ne capisce immediatamente il senso e la portata.

Il presidente Spissu, riprendendo la proposta di una breve sospensione, per cercare di far rientrare il gruppo de La Margherita ma anche per un confronto costruttivo sugli emendamenti, ha sospeso i lavori per dieci minuti.

Alla ripresa dei lavori, va in votazione l'articolo 1 che passa con 26 "sì" e 20 "no".

All'articolo 2 (Piano regionale) la Giunta ha presentato tre emendamenti, sostitutivi parziali, illustrati dall'assessore Dessì. Il più sostanzioso è il 4, che riscrive, semplificandolo, il comma 2: "il Piano - recita - elabora le linee di indirizzo generale di protezione, decontaminazione, di smaltimento e di bonifica dell'ambiente ai fini della difesa dei pericoli derivanti dall'amianto"; il 5 sostituisce le parole "di smaltimento" con quelle "di gestione", perché la dizione originale, ha detto l'assessore, è riduttiva rispetto alla complessità del processo; il 6 ribadisce le competenze delle Asl e dell'Arpa nel controllo delle condizioni di salubrità ambientale e sicurezza del lavoro.

Dopo una imprevista dichiarazione dell'on. Antonello Cappai (Udc) che manifesta l'intenzione di dimettersi da questore (il presidente Spissu lo invita a ripensarci), si vota il primo degli emendamenti, il 4 con votazione segreta richiesta dall'on. Diana (An). Manca il numero legale (solo 30 i partecipanti al voto) e la seduta è sospesa, a termine di regolamento, per mezzora. Anche la seconda votazione, dopo la canonica pausa di mezzora, è stata senza esito. La mancanza di numero legale costringe il presidente Spissu ad aggiornare di un'altra mezz'ora la seduta.

Alla ripresa dei lavori è stato, nuovamente, messo in votazione (voto segreto richiesto dall'on. Diana ) l'emendamento 4 all'articolo 2, ma è mancato il numero legale.


I lavori del Consiglio riprenderanno
domani mattina alle ore 10.00