CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 129 pomeridiana del 5 ottobre 2005


Il Consiglio regionale, si è riunito sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu.

In apertura di seduta il Presidente ha comunicato la presentazione di:


Proposta di legge n. 152 (Pisu, Amadu e più):
modifiche alle norme sul Difensore Civico regionale

I lavori sono ripresi nel pomeriggio con la prosecuzione dell'esame della proposta di legge, a cominciare dall'articolo 2 (modifica dell'articolo 6 della legge regionale numero 4 del 1989) e dai relativi emendamenti. Quello presentato dall'on. Mario Diana (AN) - il numero 11 -, sostitutivo totale, prevede l'abrogazione della legge numero 20, che istituisce il difensore civico. Diana ha detto che l'intenzione non è quella "di abolire il Difensore Civico", ma "questo Difensore Civico", rivelatosi inadeguato a svolgere il ruolo di garante dei cittadini di fronte all'amministrazione pubblica. Quello definito dalla legge attuale - ha spiegato - "è un passacarte e un confessore" che prende atto dei problemi dei cittadini ("litigi di famiglie e beghe di condominio"). Il difensore civico che AN vuole, "è ben diverso, deve avere la capacità di incidere anche sull'amministrazione".

Nella discussione è intervenuta l'on. Maria Grazia Caligaris (Misto - Sdi - SU) che ha definito un pericolo cancellare un istituto la cui utilità - come ha sottolineato il dibattito della mattina - è manifesta. E' vero - ha aggiunto - che esistono leggi che favoriscono l'accesso ai documenti dell'amministrazione pubblica (la n. 47) e regolano i rapporti fra amministrazione e cittadini (la n. 40), ed è anche vero che esistono soggetti di tutela (tribunale del malato, consumatori, eccetera); ma la grande preoccupazione del cittadino resta quella "di non essere ascoltato". Se in passato si sono verificate disfunzioni e i risultati non sono stati appaganti, appare dannoso per tutti sopprimere un istituto che, in ogni caso, ha risolto anche problemi di spessore.

Trovare "una via d'uscita realistica" è stato il suggerimento dell'on. Giorgio La Spisa (FI). "liquidare frettolosamente l'istituto del difensore civico", ha detto, non è una soluzione raccomandabile. La proposta di legge migliora quella esistente (la richiesta di nomina di un commissario ad acta, in caso di atto omesso illegittimamente, è un esempio), ma l'impegno è di migliorare ancora: La Spisa considerato una "aberrazione", ad esempio, che l'elezione avvenga, dopo la seconda votazione, con semplice maggioranza assoluta, anziché con i due terzi dei voti del Consiglio. Questa formulazione - ha sostenuto - "consegna il Difensore Civico - per definizione imparziale, semmai dalla parte di chi non governa - nelle mani della maggioranza". Forza Italia è disponibile a votare a favore, ma chiede che il vincolo dei due terzi dei voti necessari all'elezione sia mantenuto.

La maggioranza non ritiene questo aspetto vincolante rispetto alle finalità della legge - ha risposto l'on. Silvio Lai (DS) - ma ha formulato questa norma per evitare, in caso di disaccordo, il ricorso al potere sostitutivo del presidente del Consiglio. In attesa di "una legislazione più evoluta" e di modalità "più condivise" è necessario mantenere in piedi questa figura di garanzia sia fra cittadino e istituzione, sia fra i diversi livelli di istituzione. Non si rinuncia all'idea di "costruire" una figura "efficace", ma, nell'attesa, "meglio che resti un Difensore Civico un po' più efficace del passato, piuttosto che cancellarlo, col rischio di dimenticarcene".

Per l'on. Luciano Uras (PRC) sembra emergere "una preoccupazione eccessiva a cancellare l'esistente, piuttosto che a costruire il nuovo". Le preoccupazioni emerse dal dibattito sono fondate: il rischio che l'arroganza dell'amministrazione prevalga sui diritti del cittadino è un rischio da evitare. Bisogna prevedere, dunque, una figura "che al potere guarda con necessaria diffidenza", e questo sarà il compito del Consiglio nell'individuare il miglior candidato.

Anche per l'on. Pierpaolo Vargiu (I Riformatori) "se lo strumento è deludente", va rafforzato, non cancellato. Il sistema massimo di garanzia nell'elezione è quella, proposta con emendamento dai Riformatori, col suffragio diretto, slegando la nomina "dai meccanismi curiali dell'aula". Il difensore civico, insomma, deve avere la forza di intervenire su tutti gli atti sottoposti a un forte controllo sociale, tutelare il cittadino e richiamare all'ordine l'amministrazione inadempiente e non essere considerato "un'appendice caudale del potere politico".

Il Consiglio ha poi approvato, con voto elettronico palese, l'articolo 3 "modifica dell'articolo 8 della legge regionale n. 4 del 1989".

Sono stati illustrati gli emendamenti presentati all'articolo 4 "modifica dell'articolo 12 della legge regionale n. 4 del 1989.

L'on. Pierpaolo Vargiu (I Riformatori) ha illustrato l'emendamento n.13   (l'articolo 4 è soppresso), mentre l'on. Beniamino Scarpa (Psd'az - Misto) ha ritirato l'emendamento n. 6.

Gli emendamenti n. 8 e 9 sono stati illustrati dall'on. Maria Grazia Caligaris (Misto - Sdi - SU). Questi emendamenti prevedono la soppressione delle parole "competenza giuridica - amministrativa". "Non ci vogliono queste competenze - ha detto l'on. Caligaris - per essere un bravo Difensore Civico".    

L'emendamento n. 1 è stato trasformato dall'on. Giorgio Oppi (UDC) in sostitutivo totale.

L'on. Pisu, relatore di maggioranza, ha dato parere negativo sugli emendamenti 13, 4 e 8; parere positivo sugli emendamenti 1 e 9.

Sull'emendamento 4 è intervenuto l'on. Pierpaolo Vargiu (I Riformatori), che ha sottolineato che l'elezione diretta del Difensore Civico serve per avvicinarlo alla gente.

L'on. Giovanni Moro (AN) ha ribadito la necessità che il difensore Civico, in quanto chiamato a dirimere controversie, abbia competenze giuridiche e ha ricordato che nella legge manca qualsiasi indicazione sulla revoca .L'on. Siro Marrocu (DS) ha sottolineato l'accoglimento, da parte del relatore, degli emendamenti n.   1 e 9. Questo accoglimento - ha detto - va incontro alle esigenze di sottrarre il Difensore Civico alla maggioranza.  Il capogruppo dei DS ha specificato che il gruppo voterà contro l'emendamento presentato dall'on. Vargiu  che prevede l'elezione diretta del Difensore Civico. Marrocu ha dato parere favorevole all'emendamento 8 (presentato dallon.  Caligaris per sopprimere le parole "competenza giuridica amministrativa") perché consente di allargare la sfera dei possibili candidati a ricoprire l'incarico.

Per l'on. Andrea Biancareddu (UDC) per ricoprire la carica di Difensore Civico ci vuole non solo competenza ma anche buona volontà

L'on. Capelli (UDC) ha detto di non condividere neanche una virgola dell'emendamento n. 8 perché il Difensore civico    deve essere un esperto di leggi . Il vie e capo gruppo Dell'udc ha invitato il proponente a ritirarlo.

L'emendamento n. 4 è stato messo in votazione (voto elettronico palese) ed è stato bocciato dall'Aula.

Il Consiglio ha, invece, approvato gli emendamenti n. 1 e 9.

L'emendamento n. 8 è decaduto.

È stato poi posto in votazione l'articolo 5 e relativi emendamenti. L'on. Vargiu ha dichiarato decaduto l'emendamento n. 14. L'articolo n. 5 è stato approvato per alzata di mano. Anche l'articolo 6 è stato approvato senza discussione.

È stato posto in discussione l'articolo 7 e gli emendamenti n. 10 (Caligaris) e 15 (Vargiu) - il relatore Paolo Pisu si è dichiarato favorevole con una modifica. La Giunta, nella persona dell'assessore, Gian Valerio Sanna sugli emendamenti  si è rimessa all'Aula, ma ha anche sottolineato che gli emendamenti comportano un aggravio di spesa.

Nella discussione è intervenuto l'on. Siro Marrocu (DS), che ha sollevato forti perplessità sugli emendamenti.

Per l'on. Luciano  Uras (PRC) l'emendamento 10 è già compreso nel n. 15 e non vi è alcun problema di aggravio di costi.

È intervenuto, anche, l'on. Antonio Biancu (La Margherita), che ha ripreso quanto detto dall'assessore dicendosi contrario agli emendamenti perché manca la risorsa finanziaria. Propone, quindi, il ritiro degli emendamenti.

Per l'on. Pierpaolo Vargiu (I Riformatori) si dovrebbero introdurre elementi che consentano all'ufficio di Difensore Civico di funzionare correttamente con strumenti idonei.

Dopo una breve interruzione l'articolo 7 è stato approvato .

Gli emendamenti 7 e 10 non sono stati approvati.

L'emendamento n. 15 è stato votato per parti.

Il comma n. 3 è stato approvato, mentre non sono stati approvati i commi 4 e 5.

Anche l'articolo 8 è stato approvato per alzata di mano.

Il presidente ha, quindi, rilevato che dopo attenta valutazione, l'emendamento n. 8 (Caligaris) già dichiarato decaduto, deve essere, invece, messo in votazione. L'emendamento n. 8 è stato respinto.

È stata, quindi, messa in votazione le legge nel suo complesso che è stata approvata col seguente esito:

Presenti 52; votanti 52,  sì 51, no 1, Astenuti 0.

Il presidente ha, quindi, dichiarato chiusa la seduta.


Il Consiglio regionale
sarà riconvocato a domicilio