CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 128 antimeridiana del 5 ottobre 2005


Il Consiglio regionale, si è riunito sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu.

Proposta di legge n. 152 (Pisu, Amadu e più):
modifiche alle norme sul Difensore Civico regionale

Il provvedimento arriva in Aula con ritardo. L'elezione del Difensore Civico sarebbe dovuta avvenire - come ha ricordato il relatore, on. Paolo Pisu, presidente della Seconda commissione - entro tre mesi dall'inizio della legislatura. Ma, sia la convinzione che la legge in vigore dovesse essere migliorata, sia il dibattito interno sulla utilità di questo istituto - che si propone di tutelare il cittadino dai torti subiti da parte dell'amministrazione pubblica, hanno fatto slittare la scadenza. In caso di approvazione della proposta di legge, l'articolo finale (norme di prima applicazione) dà al Consiglio regionale 30 giorni di tempo per provvedere.

L'on. Pisu ha sostenuto che, sino a quando la Pubblica amministrazione (Regione compresa) "è distante e arrogante" con l'utenza e sempre in attesa "di una radicale trasformazione e di un cambio di mentalità", il Difensore Civico ha la sua ragion d'essere. La Commissione ha impiegato bene il suo tempo, apportando alcune modifiche che potranno influire positivamente sul funzionamento dell'istituto. Tra le nuove norme previste, la minor durata dell'incarico (tre anni, anziché cinque; ma con possibilità di un'altra conferma, prima non prevista) e il trattamento economico, sganciato da quello del consigliere regionale ed equiparato a quello dei presidenti di enti regionali di primo livello. L'esperienza trascorsa - ha ammesso - non è stata esaltante: salutata con enfasi, questa figura di paladino dei cittadini avversati dalla burocrazia, in realtà è risultata "appannata". Ora, nel confermarne (con voto unanime della Commissione) l'utilità, bisogna fare in modo che l'istituzione funzioni meglio.

Aprendo la serie di interventi della discussione generale, l'on. Maria Grazia Caligaris (Misto - Sdi - SU) ha dichiarato di "avvertire la sensazione che il Difensore Civico non piaccia a molti", ricordando il parere espresso da AN, favorevole alla soppressione. Giudizio "inaccettabile", che tuttavia deriva dalle difficoltà operative. Di qui l'urgenza di creare un ufficio attrezzato  e funzionale, che garantisca dignità a un istituto meritevole "d'essere inserito nello Statuto". Su due punti l'on. Caligaris ha posto l'accento: la necessità di dotare l'ufficio di un organico sufficiente (oggi è previsto un funzionario soltanto. L'Abruzzo ha 10 persone assegnate, la Toscana 13) e l'opportunità di non focalizzare l'attenzione del candidato in base alla sua appartenenza alla magistratura o all'attività legale: sulla scorta del "mediatore europeo", ciò che serve "è una persona ben pensante, che assicuri imparzialità ed esperienza".

Anche per l'on. Luciano Uras (PRC) il Difensore Civico è necessario a tutelare il cittadino da un'amministrazione pubblica "matrigna, lenta e qualche volta poco imparziale e trasparente", che danneggia soprattutto i cittadini più deboli, i quali non hanno sufficienti risorse per tutelarsi da soli. Ricordando come la figura del Difensore Civico sia nata in una stagione di riforme dell'amministrazione (trasparenza e accessibilità agli atti), ancor prima di Tangentopoli, Uras ha rammentato come, ancor oggi, l'obiettivo da perseguire sia quello  di garantire a tutti il diritto di accesso alla cosa pubblica, difendendo i deboli "dall'indegna gestione privatistica della vita". Occorre, tuttavia, che il difensore possa ben operare, non solo a difesa del cittadino, ma anche nei confronti dell'amministrazione inadempiente.

Favorevole all'istituto anche l'on. Vincenzo Floris (DS). "Possiamo capire che l'evoluzione tecnologica (informatica e telematica, soprattutto) sembra aver ridotto il conflitto tra cittadino e pubblica amministrazione". L'accesso agli atti può avvenire in tempo reale e il Difensore Civico potrebbe essere visto come "un Don Chisciotte inutile e costoso". In realtà il cittadino continua a restare solo a combattere battaglia, spesso, perdute in partenza. L'istituzione va perciò confermata come "garanzia democratica a rendere esigibili i diritti del singolo", ma anche "per aiutare la burocrazia a crescere e migliorare".

Il forte ritardo con cui il provvedimento arriva in Aula, sembra dare ragione - ha detto l'on. Pierpaolo Vargiu (I Riformatori) - a quanti sostengono l'inutilità dell'istituto, rimasto sospeso per otto mesi senza che nessuno - c'è chi dice - si sia accorto di questa "vacatio". Ma c'è anche chi confonde fra una cosa che non serve o una cosa che non funziona. Si è portati a ritenere che una cosa che non funziona, non serve; non è così. Se in passato il Difensore Civico è stato una figura ibrida e non ha esercitato in pieno il suo mandato, non significa che si possa fare a meno di un'istituzione, frutto della cultura liberale, di grande spessore, invece, nella società democratica. I Riformatori - ha annunciato Vargiu - hanno presentato una serie di emendamenti con lo scopo di far funzionare meglio l'ufficio, rafforzandone il ruolo, e "facendo sapere alla gente che c'è". Anche per Vargiu a ricoprire l'incarico non occorre un magistrato o un leguleio, ma un cittadino "conciliativo e non polemista", attivo e imparziale, che tuteli i cittadini dalle frequenti ingiustizie dell'amministrazione.

E' poi intervenuto l'on. Mario Diana (AN), che ha sottolineato che l'ufficio del Difensore Civico fino ad oggi non ha funzionato. Il giudizio del capogruppo di Alleanza nazionale sull'utilità di questa figura è negativo. "Se proprio dobbiamo istituire un Difensore Civico - ha detto - deve essere eletto direttamente dal popolo e deve far parte integrante della coalizione che si presenta alle elezioni". Per Diana il Difensore Civico funziona nelle democrazie più avanzate perché in quei paesi (Inghilterra) le sue decisioni sono inappellabili. In Italia non è così, e quindi - ha chiesto l'on. Diana -   a cosa serve? Alleanza Nazionale ha presentato un emendamento che si propone di abrogare la legge regionale 17 gennaio 1989 n. 4. Solo dopo questa abolizione si può pensare ad una nuova figura del Difensore Civico che abbia competenze e poteri.  Diana non ha voluto soffermarsi sul problema delle indennità, preferendo pensare all'utilità di questa figura. Nel caso il Consiglio decidesse di procedere con l'approvazione di questa proposta di legge, l'on. Diana ha annunciato che domani mattina si presenterà nell'Ufficio del Difensore Civico per chiedere di sapere come mai la giunta non risponde alle interpellanze e alle interrogazioni presentate dai consiglieri e perché la commissione regionale che deve decidere sulla congruità del prezzo per la costruzione del nuovo carcere di Oristano non funziona.

L'on. Gian Maria Uggias (La Margherita) durante il suo intervento ha posto alcuni quesiti: c'è bisogno di questa figura? Non sarebbe meglio che si crei una sorta di authority che coordini le varie figure che attualmente esistono a tutela del cittadino?

L'on. Giovanni Moro (AN) ha fatto l'esempio del Difensore Civico di Sassari che in 10 anni non ha prodotto nulla. Per l'esponente di AN il Consiglio deve pensare a quello che sta facendo e deve riflettere, perché non si può, come vorrebbe la maggioranza, eleggere un Difensore Civico che sia una "controfigura". L'on. Moro è convinto che la materia debba essere rivista e sia necessario cambiare i "presupposti" di questa figura. 

Conclusa la discussione generale il presidente ha posto in votazione il passaggio all'esame degli articoli e degli emendamenti.

Intervenendo per dichiarazione di voto (favorevole) l'on. Pierpaolo Vargiu (I Riformatori), ha detto che il successivo atteggiamento del proprio gruppo dipenderà dall'esito che avranno gli emendamenti.

Il voto ha dato il seguente esito:

Presenti 68; votanti 57; astenuti 11; sì 55; no 2.

Prima della discussione degli articoli e degli emendamenti l'on. Siro Marrocu (DS) ha chiesto una sospensione dei lavori per una accurata verifica degli stessi.

La richiesta è stata accolta.


I lavori del Consiglio
riprenderanno questo pomeriggio alle ore 16.30