CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 113 antimeridiana del 3 agosto 2005


Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu.

In apertura di seduta il Presidente ha comunicato la presentazione di:


Discussione Mozione n. 42, sulla
continuità territoriale.

Seduta dedicata, nella parte iniziale, alla mozione bipartizan sulla continuità territoriale, illustrata la scorsa settimana. Il capogruppo Ds, on. Siro Marrocu, ha riferito all'aula che l'on. Pirisi, primo firmatario, assente per congedo, lo ha informato di ritenere superato il documento "alla luce di avvenimenti successivi alla presentazione". La mozione può essere ritirata se c'è - precisa il presidente Spissu - i consenso di tutti i firmatari. Si oppone a questa evenienza l'on. Mauro Pili (FI) perché "il problema non può considerarsi risolto". Anche l'on. Tore Amadu (UDC) è dello stesso avviso. Il continuo silenzio della Giunta sull'argomento - sostiene - genera perplessità e lascia alle notizie di stampa il compito d'informare il Consiglio. Se si sono verificati fatti, che il Consiglio ignora e fanno ritenere superata la nozione, vengano riferiti in Aula. D'accordo anche l'on. Giorgio La Spisa (FI), "non perché condivida il contenuto", ma perché "è necessario che il Consiglio intervenga, approfondisca i problemi ed arrivi a una conclusione".

L'on. Nicola Rassu (FI) ha definito "un fatto gravissimo" che l'Enac abbia dirottato i fondi destinati alla continuità sugli aeroporti di Fiumicino e Caselle. E' la prova che "i nostri diritti non vengono riconosciuti" ed è sconveniente che su questo episodio "l'Aula e i cittadini siano tenuti all'oscuro".

Continuità territoriale per chi?, si è chiesta l'on. Maria Grazia Caligars (Misto - Sdi -Su). Non certo per i portatori di handicap o per i disabili temporanei in seguito a malattia o ad altri motivi. Giunge la segnalazione che un passeggero, reduce da un delicato intervento chirurgico, non sia stato accettato a bordo. Le compagnie aeree, ignorando la carta dei diritti dei viaggiatori, decidono di far volare persone con accompagnatore solo in alcune fasce orarie, decise autonomamente dai vettori.

La politica "balbettante e sudaticcia" dell'assessore non ha difeso i soldi della continuità, diritto sancito per legge. Se passa la tesi del partito dell'obolo (l'intervento di conguaglio a favore delle compagnie aeree) la Sardegna perderà questo diritto (legge 144). Lo ha affermato l'on. Giuseppe Atzeri (Misto - Psd'Az) censurando l'operato della giunta, che non mette in pista una politica chiara. Troppe le turbolenze registrate, anche a livello politico, come il rinnovo della consulenza ad un docente universitario che, "per aver sballato i calcoli", ha causato un danno all'erario di 80 miliardi di lire; consulente riproposto dall'attuale esecutivo.

Una strana continuità quella che difendiamo, ha detto l'on. Luciano Uras (PRC), che non ci consente di essere "così continui come vorremmo". Ora subiamo anche il dirottamento delle risorse a beneficio di altre regioni. Per Uras il diritto alla mobilità è seriamente compromesso sia per l'insufficiente risposta alla domanda (le tratte su Roma e Milano non soddisfano le esigenze dei sardi), sia per il costo eccessivo. Se la continuità è una conquista, il bilancio di questi anni dice che il trasporto aereo non funziona.

Funziona ancora meno, era stato detto, per i disabili. Lo ha ripetuto l'on. Onorio Petrini (FI) ricordando come questa categoria di cittadini "non ha mai goduto dei pochi benefici della continuità". Le compagnie fanno viaggiare non più di due portatori d'handicap per aero. Le 15 squadre di disabili che partecipano a campionati sportivi nazionali affrontano ostacoli spesso insuperabili ogni qual volta devono effettuare il trasferimento in aereo. Una situazione - ha sottolineato l'esponente di Forza Italia - che chiede giustizia e dovrebbe impegnare la giunta in modo più serio e concreto".

Se la continuità territoriale va messa a regime, non è possibile né predisporre i bandi né promuovere la conferenza dei servizi se non si ha certezza delle risorse finanziarie. Oggi - ha detto l'on. Chicco Porcu (Ps) - "stiamo soffrendo l'eredità di un modello di mercato monopolistico", limitato a rotte di alto traffico per le quali è prevista anche la compensazione. Da settembre dell'anno scorso "stiamo cercando di capire se i soldi ci sono". Se ci sono, dovrebbero essere su un fondo indistinto, una sorta di contenitore dove ciascuno può pescare. Ora è tempo di prendere decisioni, puntando su una continuità che adotti un modello aperto, sia per i vettori, sia per le destinazioni, perché il servizio risponda alle esigenze dei sardi.

Fare, subito, la conferenza dei servizi e stabilire i nuovi oneri di servizio pubblico, se necessario più bassi di quelli spuntati in passato. Si può fare - ha detto l'on. Mauro Pili (FI), che, accusando la Giunta di dilettantismo e superficialità ha sostenuto che non occorrono nuove risorse: la media del costo nelle tratte non dovrebbe superare i 25 euro, che le compagnie possono praticare senza compensazione considerato che i voli low cost praticano prezzi anche molto inferiori. Per imporre gli oneri di servizio pubblico non servono soldi, basta rileggere la legge: la Regione impone le tariffe e le compagnie decidono se accettare o no. Solo in una seconda fase si bandisce la gara internazionale, che può essere, come spesso accade, al ribasso.

"Condiviso la mozione perché è un atto d'accusa nei confronti dell'assessore e della Giunta" ha detto l'on. Mario Floris (Misto - Uds), sostenendo che la continuità territoriale è "un problema del presidente, che si occupa di tante cose, ma non di questo". Floris ha rifatto la storia "misteriosa" dei finanziamenti scomparsi: erano parcheggiati sul fondo indistinto destinato all'Enac, per il funzionamento generale dell'ente e per la continuità territoriale". Per fare chiarezza, fu chiesto di scorporare le somme; la quota della continuità fu fissata in 40 milioni. Ma i fondi - indicati nella legge di bilancio - non furono mai trasferiti, né dal Tesoro ai trasporti, né dai trasporti all'Enac. Ora rischiano di pagare l'ampliamento dello scalo di Fiumicino e l'adeguamento della sicurezza dell'aeroporto torinese di Caselle. Oggi la giunta si fa merito - ha aggiunto - di aver strappato 20 milioni al Governo e si è detta pronta a metterci di suo: 5 milioni. E' un fatto politicamente gravissimo che non metta al corrente il Consiglio, il solo a poter decidere, trattandosi di poste di bilancio. "Abbiamo perso un anno - ha concluso - e la Giunta, anziché ammettere la propria inefficienza, scarica le colpe sul governo".

L'on. Pierpaolo Vargiu (I Riformatori) ha definito la mozione "un mezzo autogol", perché mette in luce la confusione politica che ha governato, da un anno a questa parte, la materia. Auspicabile, invece, un ordine del giorno che dica "qualcosa di diverso" sulla continuità, altrimenti il Consiglio continuerà ad avere un ruolo marginale a dispetto di chi lo vorrebbe protagonista. Ma su quali basi si poggia la scelta della Giunta? "Ho sentito - ha aggiunto Vargiu - che l'assessore si avvale di un consulente che ha causato danni all'erario; ma, almeno, questo consulente ha realizzato uno studio analitico sulle esigenze di mobilità dei sardi per pensare ad una continuità finalmente adeguata? Se questo studio esiste, lo si porti a conoscenza del Consiglio".

Polemico nei confronti delle scelte della Giunta, ma anche per l'assenza del Presidente che presiede l'importantissima "conferenza di servizio", l'ex assessore ai trasporti Tore Amadu (UDC), il quale ha voluto confermare che da parte delle opposizioni non ci sono mai state "posizioni polemiche preconcette" nei confronti degli attuali assessori. "Il fatto è che, anche in questa vicenda, si nota una grande inerzia, gravi ritardi, posizioni inconcludenti, mancano le scelte opportune, ha rincarato Tore Amadu, tanto è vero che si è dovuto prorogare sino al giugno 2006 il decreto del 2000, in molte occasioni giudicato inadeguato per far fronte alle attuali necessità della società sarda".
La verità, secondo Tore Amadu, è che questa Giunta è priva di una reale politica nel settore dei trasporti; tanto è vero che ha deciso di ricorrere ad un consulente esterno che, però, non può "rapportarsi con uno specifico servizio dell'assessorato, perché è stato soppresso anche quello sulle attività marittime ed aeree, che avrebbe dovuto occuparsi di questo delicato settore". Anche le accuse che l'Esecutivo ha mosso nei confronti del Governo nazionale sono state giudicate "pretestuose" dall'esponente dell'UDC, "perché se i fondi per la continuità territoriale sono previsti in una norma della Finanziaria, evidentemente ci sono", anche se il Governo, per le continue e sterili polemiche che troppo spesso si sono alimentate su questi temi, potrebbe dirci "la continuità che volete, pagatevela voi. E non si capisce perché la Giunta accetti, con rassegnazione, questa ipotesi". La continuità territoriale, la possibilità di muoversi rapidamente ed a costi contenuti, ha concluso Amadu, è un diritto dei sardi, di tutti i sardi, ed occorre decidere subito le iniziative politiche migliori per garantire "a tutti" questo diritto.

Questa discussione è stata, invece, giudicata particolarmente utile e positiva dl presidente della Quinta commissione, Alberto Sanna (DS), il quale si è soffermato sulla necessità di predisporre delle iniziative che "permettano di andare oltre gli accordi dello scorso 29 luglio". Si può partire da una buona base, ha aggiunto Alberto Sanna, e proporre un programma anche per i prossimi anni, in modo da dare certezze ai sardi per quanto riguarda sia le tariffe che riguardano i viaggiatori che quelle che saranno applicate per le merci. Non è da scartare neppure l'ipotesi di destinare fondi regionali a questo scopo, prevedendo anche la possibilità di bandire una nuova gara, in nodo da "garantire servizi moderni e degni di questo nome, a condizioni giuste" per i viaggiatori ma anche per gli operatori del settore. Anche Alberto Sanna, concludendo il suo intervento, ha voluto rimarcare che "i sardi hanno diritto alla continuità territoriale", perché quello di potersi muovere è un diritto che la Costituzione garantisce a tutti i cittadini ed i sardi non devono essere una "eccezione; così come il diritto a trasporti efficienti e moderni deve essere garantito a coloro che hanno qualche handicap, che ne limita l'autonomia o la possibilità di movimento". Per questo è assolutamente necessario portare avanti una moderna "proposta per la continuità territoriale".

"Il Presidente e la Giunta, in questa situazione, hanno grandi responsabilità perché non hanno fatto nulla per cercare di risolvere questo delicato problema". Il capogruppo di Forza Paris, Silvestro Ladu, ha voluto ricordare come nella precedente legislatura si fosse affrontato, con decisione, il problema della "continuità" e si fossero cercare soluzioni realistiche, tenendo anche conto della "disponibilità" del governo e delle decisioni comunitarie. Ci si aspettava, quindi, qualcosa di diverso, dei decisi miglioramenti, "invece, come al solito, le proposte della Giunta sono inaccettabili per la loro superficialità, per la loro inadeguatezza, perché assolutamente improduttive". I sardi, ha aggiunto Silvestro Ladu, chiedevano nuove tratte, nuovi voli, nuove tariffe agevolate anche per le merci, l'allargamento del ventaglio dei servizi forniti, "sollecitavano e sollecitano una iniziativa politica in grado di risolvere, una volta per tutte, il problema dei collegamenti, dei trasporti, della continuità, che è un problema serio. Le proposte che abbiamo sentito, quelle contenute anche nella mozione, non sono sufficienti, non dicono nulla di nuovo. Per questo voteremo contro la mozione, perché stiamo semplicemente perdendo tempo".

Dopo una "piccola polemica interna", perché le stanze occupate da alcuni consiglieri sono state "poste sotto sequestro e sono state cambiate le serrature", di fatto impedendo agli stessi consiglieri di documentarsi meglio e di approfondire alcuni aspetti del "problema", le scelte dell'esecutivo e della maggioranza sono state giudicate "apprezzabili" da Giomaria Uggias (La Margherita), il quale ha anche lamentato la "povertà" delle posizioni di molti oratori intervenuti nel dibattito. L'unico contributo concreto, ha detto Uggias, è giunto da Alberto Sanna, gli altri consiglieri intervenuti sull'argomento non hanno, infatti, proposto "alcuna soluzione". La situazione reale, comunque, è sotto gli occhi di tutti. "Abbiamo un modello di continuità che funziona, anche la sentenza del Tar ha confermato la validità dell'impostazione scelta; caso mai ha indicato la necessità di qualche correttivo, che sarà necessario apportare per migliorare questo sistema regionale". Certamente, il momento è difficile, si impone una grande unità anche tra maggioranza ed opposizione, in modo da unire le forze per resistere alle "pressioni forti che arrivano dai gruppi di potere contrari a questo sistema". Si deve operare uniti, coinvolgendo tutti i sardi, per realizzare "una continuità trasparente", ricordando che gli attori di questa vicenda sono la Regione, il Governo, le compagnie aeree, che devono travone i necessari e corretti accordi. A questo proposito, concludendo il suo intervento, Giomaria Uggias ha voluto ricordare che "la compagnia di bandiera della Sardegna è, e continua ad esserlo, Meridiana, di questo bisogna tener conto in modo da ricreare une reale sistema di concorrenza leale". Questa mozione, in sostanza, arriva quando il problema più grosso, quello della garanzia di voli a prezzi scontati, sembra superato, ma non ci si può distrarre "perché il problema c'è ancora tutto".

L'importanza di una posizione unitaria del Consiglio regionale, perché è necessaria un'azione comune "tesa a sostenere il diritto alla mobilità dei sardi, a rafforzare l'azione dell'esecutivo" è stata confermata dall'assessore dei Trasporti, Sandro Broccia, il quale ha risposto ai consiglieri intervenuti nella discussione sulla mozione all'esame dell'Aula. L'esponente dell'Esecutivo, dopo aver confermato che la Giunta si è sempre battuta, con impegno, per difendere il diritto dei sardi ad una mobilità adeguata alle "loro" esigenze, ha confermato la necessità di migliorare il servizio, tenendo "però sempre ben presente che c'è un'unica certezza: la completa assenza di risorse finanziaria da parte del Governo centrale". Per ovviare a questa situazione, ha aggiunto Broccia, la Giunta si è mossa con determinazione, convocando numerose riunioni, conferenze di servizio, a Cagliari, a Roma, a Bruxelles, incontrando il ministero dei trasporti, l'Enac. In tutte queste riunioni, con coerenza, il Governo ha sempre confermato che "non ci sono risorse finanziarie da destinare alla continuità territoriale della Sardegna". Una situazione che ha portato alla istituzione di "un fondo indistinto, la famosa tabella C" nel quale sono confluiti tutti i finanziamenti destinati a garantire la continuità della Sicilia, della Sardegna, di tutte le altre regioni, città e province alle quali è stato riconosciuto lo stesso diritto "riconosciuto ai sardi". Il Governo e l'Enac, quindi, possono "destinare i fondi disponibili come meglio credono". La situazione è diventata anche più difficile dopo l'approvazione, nei giorni scorsi, del decreto anti-terrorismo, che ha previsto la realizzazione di tutta una serie di strutture di prevenzione e sicurezza, negli aeroporti italiani, utilizzando parte dei fondi della tabella C; quindi la "disponibilità finanziaria" per le esigenze della Sardegna è ulteriormente diminuita. In ogni caso, ha aggiunto Broccia, il Governo sembra "disponibile" a stanziare una ventina di milioni per la continuità della Sardegna, aumentando di cinque milioni la "somma proposta in un primo momento"; in questa situazione, anche la Giunta sarebbe disposta a destinare "a questo scopo qualche milione dei fondi regionali", più o meno come fa la Sicilia che, ad onor del vero, copre la metà delle spese sostenute per garantire, ai siciliani, collegamenti a costo contenuto. Comunque, tracciando un sommario bilancio di quanto fatto in questo anno, il responsabile dei Trasporti ha affermato che, in ogni caso, si viaggia meglio, i prezzi praticati sono uguali a quelli del 2002, i voli sono aumentati, esiste una reale concorrenza, perché sulle tratte da e per Roma e Milano si può scegliere tra tre diverse compagnie. Tra l'altro, dallo scorso primo luglio, "forse lo si sarebbe potuto ottenere prima", è stato abolito anche l'odioso "contingentamento" dei 140 posti utilizzabili a tariffa scontata, quindi è più facile trovare posto. Per quanto riguarda il problema dei disabili, ha concluso Broccia, si stanno studiando le iniziative necessarie per realizzare le strutture necessarie (le cosiddette sale amiche) per rendere più agevole la "mobilità dei disabili". Risultati tutto sommato positivi, ha detto Broccia, come è stato positivo riordinare gli uffici dell'assessorato accorpando, nell'unico servizio della "mobilità, le competenze anche della navigazione aerea e marittima". Quindi, molto si è fatto, "anche se molto c'è da fare, tenendo sempre per presente che si devono fare i conti con i fondi dei quali si dispone".

Conclusa la discussione generale sulla mozione, prima di passare alla votazione o alla presentazione di eventuali ordini del giorno, il capogruppo di Forza Italia, Giorgio La Spisa, ha chiesto una "breve" sospensione per permettere ai gruppi di minoranza di consultarsi e per decidere come procedere nei lavori. Successivamente, il capogruppo di Alleanza Nazionale, Mario Diana, ha chiesto "altri cinque minuti di sospensione". Per permettere ai vari gruppi di "lavorare con calma" il presidente ha dichiarato conclusi i lavori antimeridiani. La seduta, quindi, proseguirà nel pomeriggio.


I lavori del Consiglio
riprenderanno alle ore 16.00.