CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 102 antimeridiana del 7 luglio 2005


Il Consiglio ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on.Paolo Fadda e dell'on. Giacomo Spissu.

Due pause - una, breve, in apertura di seduta per la presenza non numerosa  in Aula di consiglieri; una, più lunga, su un "impasse" interpretativo del regolamento - hanno caratterizzato e condizionato la seduta del mattino. La seconda sospensione dei lavori si è resa necessaria per dirimere il dubbio se la richiesta di istituzione di una commissione d'inchiesta "per un'indagine conoscitiva sulla condizione economica e sociale delle zone interne della Sardegna", avanzata dal centrodestra, sia ammissibile o no. L'articolo 125 del regolamento, al comma 5, precisa infatti che le commissioni di inchiesta devono occuparsi di atti attribuibili alla Regione o agli enti regionali, requisito che - a giudizio di alcuni esponenti della maggioranza - quella per le zone interne non avrebbe.

Per tagliare la testa al toro, il capogruppo Ds, on. Siro Marrocu, ha proposto che l'argomento venisse stralciato dall'ordine del giorno e rinviato alla prossima tornata, "magari collocandolo, di comune intesa, al primo posto"; ma la risposta dell'on. Roberto Capelli (UDC) è stata negativa: l'argomento - ha detto - è in ballo dalla precedente legislatura, ulteriori ritardi non sono accettabili.

L'on. Marrocu ha, quindi, avanzato la riserva sull'ammissibilità dell'argomento. La decisione è stata affidata alla conferenza dei capigruppo, i cui lavori hanno ritardato la ripresa dell'Aula.

Alla ripresa dei lavori il Presidente ha annunciato che è pervenuta copia della sentenza del TAR, che proclama Pietro Pittalis consigliere regionale in sostituzione di Paolo Terzo Sanna. La Giunta delle elezioni ha, quindi, preso atto della sentenza che è immediatamente esecutiva.

L'on. Pietro Pittalis è stato, quindi, invitato dal presidente ad entrare in Aula ed a prestare il giuramento previsto dallo Statuto speciale della Sardegna.

Dopo tali formalità il presidente ha espresso i propri auguri al neo consigliere.

Richiesta di istituzione
di una Commissione di
inchiesta delle zone interne.

Nell'illustrare la richiesta, l'on. Roberto Capelli (UDC) ha ribadito tutte le ragioni di estrema gravità della situazione economica e sociale che spingono alla istituzione di un organismo di analisi delle condizioni socio economiche.
La gravità del problema, secondo Capelli, è testimoniata dal fatto che il malessere diffuso di cui si parla,non è più soltanto circoscritto ad alcune aree, ma, a macchia di leopardo, si è diffuso in altri territori dell'Isola.
Per teli ragioni, secondo l'oratore, occorre approfondire la genesi del fenomeno per trovare rimedi efficaci e azioni di intervento dal punto di vista legislativo. Capelli ha elencato i vari settori che necessitano di particolare attenzione, in senso propositivo da parte delle istituzioni regionali: dallo sviluppo economico alla scuola, dai servizi sociali alle infrastrutture. Soltanto attraverso una adeguata azione conoscitiva si può programmare una seria azione di intervento e sviluppo.

Aperta la discussione generale, ha perso la parola l'on. Vincenzo Floris (DS), che ha ribadito che il metodo con cui si continua a presentare, negativamente, la situazione delle zone interne è sbagliato. "Non vi è dubbio che vi siano problemi gravi e insoluti, ha detto Floris, ma una classe dirigente, senza volere sfuggire a questi problemi, deve considerare che le zone interna sono stanche di essere cavie di ricerca". Non si può dire, ha aggiunto, che non si conoscano i problemi e che non si conoscano gli strumenti da attivare.
Le popolazioni di quelle zone devono essere poste sullo stesso piano del resto dell'Isola e non devono essere considerate oggetto di studio. Dopo aver ricordato l'ormai famosa commissione Medici, la successiva Commissione Catte, gli studi sociologici via via prodotti, Floris ha ribadito che non servono le commissioni di inchiesta visto che i problemi sono noti soprattutto grazie agli studi effettuati. Sottolineando che questi problemi sono contenuti nel programma della maggioranza di governo regionale, ha ribadito che non servono i rinvii ma avviare i programmi di sviluppo, che attendono di essere attuati.
Occorre, in definitiva, avere attenzione per i soggetti che a livello locale si sono battuti per le zone interne, Ciò che serve, insomma, è recuperare il tempo perso attraverso tutti gli strumenti di sviluppo oggi disponibili. "Le invenzioni sceniche" non ci interessano.
L'intervento dell'onorevole Floris ha concluso i lavori antimeridiani del Consiglio regionale, che riprenderanno, questo pomeriggio, sempre con la discussione generale sulla proposta di istituire una commissione d'inchiesta sulla situazione delle zone interne dell'isola (primo iscritto il consigliere Giorgio La Spisa).

Prima di sospendere la seduta, il presidente Spissu ha comunicato la presentazione di un ordine del giorno (primi firmatari Luciano Uras, Siro Marrocu e Pierpaolo Vargiu) "largamente condiviso", sui drammatici attentati di Londra. L'odg è stato letto, messo in votazione ed approvato all'unanimità, quindi il Presidente ha "chiuso i lavori", che proseguiranno nel pomeriggio.


I lavori del Consiglio regionale
riprenderanno alle 16.30.