CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 101 pomeridiana del 6 luglio 2005


Il Consiglio ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Claudia Lombardo e del presidente on. Giacomo Spissu.

In apertura di seduta il Presidente ha comunicato la presentazione di:


Prosecuzione esame Disegno
di legge n. 114/A
- Norme sul
trasferimento del personale
dei soggetti gestori al servizio
idrico integrato.

Con l'intervento dell'assessore degli Affari generali e personale, Massimo Dadea, si è aperta la seduta pomeridiana.
L'assessore ha sottolineato come il disegno di legge segni l'avvio di un importante processo di riforma e prevede una Regione "più snella ed asciutta", capace "di rispondere a una società sarda più esigente"; un percorso inedito che inverte la tendenza di una Regione, "pletorica e ipertrofica", che ha, via via, acquisito competenze. Per la prima volta si cambia direzione di marcia e la Regione "si spoglia di un servizio essenziale" attivando un processo di privatizzazione sui generis (in realtà attuando una società per azioni a intero capitale pubblico) che sposta verso le autonomie locali le competenze.
Il trasferimento dei dipendenti degli enti gestori al gestore unico è un passaggio complesso e laborioso; non è, tuttavia, un salto nel buio e ciò consente di avere il consenso da parte delle organizzazioni sindacali. E' il riconoscimento - ha sottolineato Dadea - delle garanzie offerte ai lavoratori dal punto di vista giuridico e il riconoscimento delle professionalità acquisite.
Il percorso non è stato semplice; il confronto con il sindacato è stato "serrato, aspro e difficile", ma c'è stato sempre "un forte senso di responsabilità" che ha consentito di raggiungere reciproche intese a tutela dei dipendenti. Tutela che si è rafforzata in sede di esame in Commissione. Ribadito il mantenimento dello stato giuridico, l'assessore ha ricordato "il paracadute" per gli eventuali esuberi in fase di ristrutturazione del gestore unico: il ritorno alla Regione o agli enti regionali (Arpas ed Ente foreste) è stato dilatato dagli otto anni della proposta iniziale, a nessun termine temporale.
Ulteriori miglioramenti della legge sono possibili ed anche la Giunta - ha concluso Dadea - proporrà emendamenti in tal senso.

Per esaminare la possibilità di altri emendamenti il relatore, on. Luciano Uras (PRC), ha chiesto la sospensione dei lavori per mezz'ora. Si è trattato di un incontro laborioso che ha richiesto oltre un'ora di tempo. Sono stati presentati altri emendamenti.

Alla ripresa dei lavori si è votato il passaggio all'esame degli articoli. L'Aula è stata unanime nell'assenso.

Sull'illustrazione degli emendamenti, l'on. Carlo Sanjust (Forza Italia) ha chiesto che il riferimento (relativo allo stato in servizio) del 27 dicembre 2004, contenuto nell'articolo 1, sia trasformato "alla data di entrata in vigore della presente legge". Ciò, ha spiegato, per dare certezza ai dipendenti dei vecchi enti gestori che non possono evidentemente vivere in un clima di precarietà è favorire il ritorno agli enti pubblici di appartenenza (come nel caso della Sim di Cagliari), costringendo l'ente gestore a fare ricorso al lavoro interinale, che aggrava il precariato. Ma un emendamento della maggioranza (16) presentato dagli onorevoli Balia, Uras, Orrù e più stabilisce una "fotografia" della situazione alla data di approvazione della legge. Lo status del personale farà riferimento a questa data.
Maggioranza e minoranza hanno trovato sostanzialmente l'accordo: lo stesso rapporto contrattuale deve essere utilizzato dall'ente gestore per il personale acquisito coi trasferimenti. L'emendamento della maggioranza è approvato. Passa, all'unanimità, anche l'articolo 1.

Il presidente Spissu ha, quindi, aperto discussione sull'articolo 2. che stabilisce le norme per il trasferimento del personale di ruolo dall'Esaf alla società Esaf Spa, quindi, al nuovo "soggetto gestore affidatario del servizio idrico integrato sino alla data di cessazione dell'Esaf", conservando il trattamento economico e giuridico previsto dal contratto collettivo di lavoro.

All'articolo 2 sono stati presentati gli emendamenti 3, 4, 5, 8, 9, 10, 11, 12.

Sull'articolo e gli emendamenti sono intervenuti il  consigliere Oscar  Cherchi (Misto - UDS), sull'emendamento 10 che prevede un "allungamento"dei termini utili per il "trasferimento dei dipendenti dell'Ente Spa ; l'assessore Mannoni (emendamenti 11 e 12, il quale ha sottolineato la necessità di prevedere il passaggio dall'Esaf all'Esaf Spa, dalla data di scioglimento dello stesso ente prevista per la fine di luglio, perché ci sono intoppi burocratici che hanno impedito, per ora, l'aumento di capitale della nuova Spa, ed in attesa del consolidamento finanziario - giuridico del gestore definitivo); il consigliere di Forza Italia Giorgio La Spisa (Emendamenti 4, sul mantenimento dello status giuridico, economico e previdenziali proprio dei dipendenti regionali; 5, che prevede il mantenimento del livello economico raggiunto; 8, che prevede lo spostamento dal 30 giugno 2006 al 31 dicembre 2007 del termine entro il quale il dipendente Esaf deve decidere sé restare nell'amministrazione regionale o passare al nuovo ente gestore unico definitivo, o di essere inquadrato nei ruoli ordinari dell'amministrazione regionale e degli enti, nonché dell'Arpas, dell' Ente Foreste o nelle Amministrazioni provinciali o negli Enti locali. L'amministrazione regionale a tale scopo, predispone delle graduatorie valide nel triennio successivo); il relatore, on. Uras ha espresso parere positivo sugli emendamenti 11 e 12 (Giunta regionale) e parere contrario sugli emendamenti 3, 5, 9 e 10 (delle opposizioni). La Giunta (assessore Dadea) si è dichiarata d'accordo con la posizione della Commissione. Il parere della Commissione e della Giunta ha suscitato un "certo sconcerto" tra i consiglieri dell'opposizione, tanto che il capogruppo di FI  ha "lamentato" questa eccessiva rigidità e la chiusura della maggioranza ad ogni possibile confronto, teso a migliorare il testo complessivo del provvedimento.

Il relatore Luciano Uras (PRC) dal canto suo ha spiegato che "i dubbi e le preoccupazioni espressi da La Spisa" trovano risposta nel dispositivo dell'articolo, nel suo complesso, che garantisce i diritti acquisiti, le possibilità di nuovi accordi migliorativi, la conservazione delle norme di "miglior favore". La posizione del relatore è stata condivisa da Giambattista Orrù (DS), il quale ha confermato che nel provvedimento esistono gli strumenti giuridici in grado di garantire la tutela normativa ed economica dei lavoratori che passeranno dall'ente pubblico alla società a capitale pubblico. L'emendamento 9 è stato ritirato dal presentatore Antonello Liori.

È poi intervento l'on. Silvestro Ladu (Forza Paris), che ha sostenuto la validità dell'emendamento 10 a favore del personale precario.

Sono stati, quindi, approvati gli emendamenti 11 e 12. Invece sono stati bocciati gli emendamenti: 3, 8 e 5.

Per dichiarazione di voto è intervenuto l'on. La Spisa (FI) .

L'articolo 2 à stato, quindi, approvato.

Nel corso della discussione dell'articolo 3 e dei rispettivi emendamenti, sono intervenuti anche più volte: La Spisa (FI), Uras (PRC), Ladu (Forza Paris), Oscar Cherchi (Misto - UDS).

A conclusione della discussione l'articolo 3 è stato approvato con emendamenti.

Anche l'articolo 4 è stato, quindi, approvato senza discussione, con un emendamento.

La votazione finale del Disegno di Legge ha dato il seguente esito:

Presenti 55, votanti 42, astenuti 13, si 42, no 0.


I lavori del Consiglio riprenderanno
domani alle ore 10.00