CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 95 pomeridiana del 25 maggio 2005


Il Consiglio ha proseguito i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Paolo  Fadda.

L'Assemblea ha ripreso l'esame delle linee guida proposte dall'Esecutivo per la predisposizione del Piano paesaggistico regionale.

Prosecuzione esame Linee guida
per il piano paesaggistico regionale.

Le linee guida, un atto previsto della legge regionale n. 8/2004 (la salvacoste), non hanno certo suscitato "grande interesse" nell'Aula del Consiglio regionale. Il capogruppo di Forza Italia, Giorgio La Spisa, intervenendo nel dibattito generale sulle indicazioni della Giunta, le ha giudicate "insufficienti" ed ha lamentato che la legislazione vincolistica, all'origine di queste linee guida, resterà in vigore molto più a lungo di quanto previsto ed avrà effetti negativi per molti mesi ancora.
Il ritardo nella loro presentazione si ripercuoterà anche nella predisposizione del piano paesaggistico regionale, ha detto ancora Giorgio La Spisa, il quale ha chiesto anche "maggiore chiarezza" nei contenuti delle stesse linee. Il documento presentato dalla Giunta, infatti, è un buon esempio di "letteratura urbanistica", e sui concetti esposti è difficile non essere d'accordo; non si capisce, invece, quali sono le linee che si intendono seguire per utilizzare, nel modo migliore, il patrimonio ambientale isolano. Le aree di conservazione, ristrutturazione e di trasformazione, le "tre azioni che saranno portate avanti" dalla Giunta devono essere maggiormente approfondite, ha concluso Giorgio La Spisa, ed il Consiglio deve potere dire la sua, anche su questi temi. Così come il Consiglio deve conoscere quali sono gli standard da seguire nella progettazione e realizzazione degli insediamenti urbani, quali i vincoli e le previsioni di intervento nelle "diverse aree", nelle quali si dovrà operare.
Altri argomenti sui quali si è soffermato, a conclusione del suo intervento Giorgio La Spisa, sono quelli delle scelte e del coinvolgimento degli enti locali ( ma anche dei privati) proprio nel momento delle decisioni e delle "scelte programmatorie".
In questo documento non emerge nulla di nuovo, sembra che gli eventi locali non siano stati minimamente coinvolti in questi "passaggi", così come sembra che neanche le grandi città (come Cagliari)  siano state minimamente coinvolte in queste scelte. Come saranno valutate le possibilità di sviluppo di Cagliari, delle sue zone umide, di quelle paesaggisticamente più interessanti? Si è chiesto La Spisa, ed ha lamentato che il Consiglio sia stato tenuto all'oscuro di queste grandi scelte. Un maggiore coinvolgimento, anche dell'Assemblea regionale, sarebbe stato, quindi, giusto e doveroso.

La posizione della Giunta è stata "nuovamente illustrata" dall'assessore all'urbanistica, Gianvalerio Sanna, il quale ha voluto sgombrare il campo da ogni equivoco: le linee guida sono state trasmesse all'Assemblea regionale il 24 febbraio scorso (quindi nei termini previsti dalla legge); non esiste la possibilità tecnica e giuridica di andare avanti "in due tempi". Non si possono "modificare o sospendere" i vincoli e prendere tutto il tempo necessario per modificare le altre norme, per elaborare un esauriente piano paesaggistico regionale. Non si può sospendere un vincolo, modificare il quadro generale, in attesa di adottare un nuovo strumento di pianificazione urbanistica.
Conosciamo bene cosa è successo in passato "quando le aree degli amici sono state incluse in certe zone, mentre quelle dei nemici ne sono state escluse", ha aggiunto l'assessore all'urbanistica, affermando che "questa Giunta" non ha alcuna intenzione di percorrere "quella strada".
L'esponente della Giunta ha anche difeso "la filosofia" delle linee - guida, profondamente innovative rispetto al passato, perfettamente coerenti con il "codice Urbani", quindi, in perfetta sintonia con "le norme, le regole", anche internazionali, che ormai presiedono all'utilizzo del bene "ambiente".
Le linee guida, infatti, non sono solo vincoli, ma uno strumento dinamico di analisi serie e approfondite. Dai rilevamenti fatti in questa fase di elaborazione, ha aggiunto Gianvalerio Sanna, è stato possibile conoscere l'evoluzione dinamica dell'ambiente sardo. Da questi dati sono emerse indicazioni di grande interesse, delle quali si è tenuto conto nel predisporre questo piano, questo "sistema dinamico" di previsione e programmazione urbanistica. Altro aspetto importante quello della "partecipazione" al processo di elaborazione e pianificazione.
Gli obiettivi di questo "progetto", ha concluso Sanna, sono ben noti ed "ad essi certamente non rinunceremo". Ma per arrivare a quei traguardi sono necessari percorsi condivisi, alla cui elaborazione devono partecipare tutti i cittadini, anche perché i diritti individuali esistono e devono essere assolutamente protetti e tutelati. Certamente, si deve tenere conto, ha aggiunto Gianvalerio Sanna, anche delle esigenze dei singoli cittadini, ma si deve assolutamente tenere conto di quelle generali, della società nel suo complesso.
La Giunta opererà nel pieno rispetto di questi principi e chiede, quindi, il "rispetto" per le sue scelte e per la coerenza e la trasparenza dimostrate, anche in questa occasione. L'assessore ha, quindi, auspicato un giudizio obiettivo e sereno sul "piano" proposto.

Ultimata la discussione generale, il presidente Fadda ha comunicato la presentazione di un ordine del giorno, a firma Pirisi e più, del quale è stata data lettura.

L'ordine del giorno è stato illustrato dall'on. Giuseppe Matteo Pirisi (presidente della IV commissione) che ha detto che il documento conteneva anche le indicazioni emerse durante il dibattito. "Le linee guida, ha aggiunto, sono una continuazione della Legge n. 8. Il Piano paesaggistico regionale è un piano "in progress", che esalta l'ambiente e che sarà il volano per l'economia della Sardegna". Per il presidente della Quarta commissione,  in questo piano non c'è una visione statica dell'ambiente e del paesaggio, ma ci sono concetti di dinamicità dove l'uomo è al centro di ogni intervento. Pirisi è convinto che questa sia la strada da percorrere. Da subito è necessario, infatti, incentivare la partecipazione degli enti locali e mettere in relazione la fascia costiera con tutte le altre zone della Sardegna. L'esponente diessino ha detto di aver preso atto con piacere dell'apertura del centrodestra, che la maggioranza considera una presa di coscienza. Pirisi ha rassicurato l'opposizione che nessuno ha intenzione di abdicare al ruolo di legislatore e che il centrosinistra non concede deleghe in bianco a nessuno.

Sul parere sull'ordine del giorno la Giunta si è rimessa all'Aula.

L'on. Giuseppe Atzeri (Misto - Psd'az), intervenuto per dichiarazione di voto, ha detto di essere favorevole all'ordine del giorno presentato, ma ha ribadito la necessità di avere certezze e risposte per le comunità sarde.
"Le linee guide sono astratte. Noi voteremo a favore ma attendiamo, con trepidazione, la concertazione e la fine dell'iter che porterà , in tempi stretti, all'approvazione del piano".

L'on. Oscar Cherchi (UDS)ha annunciato il suo voto di astensione ed ha ricordato la genericità delle linee guida. "il mio voto di astensione è un segnale di fiducia, vi accordo la possibilità di predisporre il Piano paesaggistico regionale, ma vi chiedo di rispettare i tempi". 

L'on. Nanni Moro  (AN) ha detto di essere pessimista sulla predisposizione del Piano in tempi brevi. "Ci vorranno almeno tre anni, ha sottolineato, per concludere l'iter". L'on. Moro non è d'accordo sulla definizione di "situazione d'emergenza" per le coste sarde.

L'on. Franco Ignazio Cuccu (UDC) ha dichiarato il suo voto di astensione per due motivi: il primo perché è difficile esprimere un giudizio sul nulla, il secondo perché per esprimere un giudizio definitivo si deve aspettare il Piano.

L'on. Sirio Marrocu (DS) ha detto di apprezzare l'apertura e il tono usato dall'opposizione e il voto favorevole del Psd'az. Mi auguro, ha concluso, che il rimettersi alla volontà dell'Aula da parte della giunta sia un segnale di rispetto verso il Consiglio e non un prendere le distanze dall'ordine del giorno presentato. 

 L'on. Carmelo Cachia (Insieme per la Sardegna) ha espresso voto favorevole all'ordine del giorno. "Sono convinto della bontà di questo Piano che, finalmente, considera il paesaggio e l'ambiente un valore assoluto da preservare".

Voto favorevole anche per l'on. Antonello Licheri (PRC)  che ha sottolineato l'importanza di avere regole certe in materia di urbanistica. Le linee guida presentano aspetti di grande innovazione. L'esponente di Rifondazione ha rimandato al mittente le accuse di chi ha detto che questo Piano è privo di contenuti.

 L'on. Chicco Porcu (Progetto Sardegna) ha annunciato voto favorevole ma ha presentato un emendamento orale sul  coinvolgimento degli enti locali, iter  già abbastanza dettagliato nelle linee guida. Porcu ha chiesto di accogliere l'emendamento, in caso contrario di votare l'ordine del giorno per parti.

L'on. Mauro Pili (F.I.), ha annunciato il suo voto contrario sia all'ordine del giorno che all'emendamento orale presentato dall'on. Porcu. "C'erano margini di dialogo, ha detto, ma i tempi, i metodi e i modi sono improponibili. La strada dei dinieghi non può essere perseguita a lungo, è una strada errata sia sul piano della programmazione che su quello politico.

L'on. Mario Diana (AN) ha annunciato il voto contrario del suo partito, perchè  nonostante i continui solleciti da parte dell'opposizione nessuna risposta è stata data. Le linee guida, inoltre, per l'on. Diana, non possono essere considerate tali.

L'on. Giorgio La Spisa (F.I.) ha confermato il voto contrario di Forza Italia. Le linee guida, ha aggiunto, sono generiche e prive di indirizzi chiari. "L'opposizione non vuole dare alla giunta una delega in bianco in materia di urbanistica".

L'on. Antonio Biancu (La Margherita) ha dichiarato voto favorevole sia per l'impegno assunto sia per la condivisione dei contenuti Questo piano non blocca ma incentiva lo sviluppo. 

Posto in votazione per parti, l'ordine del giorno è stato approvato (Prima parte sino alla parola "ritenuto: 78 presenti, sì 49, no 18 astenuti 11; seconda parte 75 presenti, sì 44, no 18, astenuti 13).

Si è, quindi, passati all'esame della mozione n. 33 (Pili e più), che era stata rinviata dalla precedente tornata.

Sull'ordine dei lavori, l'on. Pili, constatando l'assenza, per motivi istituzionali del presidente della Giunta che aveva manifestato il desiderio di partecipare al dibattito su tale argomento, ha chiesto il rinvio della discussione ad altra data.

Anche il 4° punto dell'ordine del giorno, (Documento n° 3) è stato rinviato.


Il Consiglio regionale sarà
riconvocato a domicilio.