CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 90 antimeridiana del 13 aprile 2005


Il Consiglio ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu.

In apertura di seduta il Presidente ha comunicato la presentazione di:


Prosecuzione esame Disegno
di legge
n. 92/A - Bilancio 2005.

Il Presidente ha aperto i lavori e subito sospeso la seduta per permettere la presentazione di numerosi emendamenti al bilancio e la predisposizione di un ordine del giorno unitario sull'indebitamento agricolo. Alla ripresa dei lavori, il Presidente ha posto in votazione il passaggio all'esame degli articoli del DL 92, il bilancio per l'anno 2005; il "passaggio" è stato approvato con questo risultato: presenti 70, votanti 65, astenuti 5, favorevoli 43, contrari 22.

Il presidente Spissu, autorizzando l'esame da parte della Terza commissione degli emendamenti presentati (118), ha proposto all'Aula l'esame di un'ordine del giorno sull'indebitamento agricolo, presentato da tutte le forze politiche.

Il documento è stato illustrato dal presidente della commissione Agricoltura, anche per "rappresentare, come brevemente dichiarato dal capogruppo di FI Giorgio La Spisa, l'importanza generale ed obiettiva del tema dell'indebitamento e del rilancio del settore agricolo isolano".

Il documento unitario è stato, quindi, illustrato dall'on. Alberto Sanna (DS), anche nella sua qualità di presidente della Commissione agricoltura, il quale ha ricordato come il comparto agricolo sardo è pesantemente oberato da debiti, penalizzato da gravi condizioni generali, che ne limitato la produttività e l'economicità. "Il comparto sconta pesanti fattori strutturali, sui quali si dovrà necessariamente intervenire, ha aggiunto Alberto Sanna, e gravissime situazioni economiche e finanziarie, causate da difficili emergenze atmosferiche e da una politica creditizia attuata dalle banche che operano in Sardegna, che non favorisce certamente lo sviluppo del comparto".

Uno stato di crisi, ha ricordato il presidente della Quinta commissione, che può sfociare in episodi gravi, com'è avvenuto a Decimoputzu, dove un'azienda che vale più di un miliardo è stata venduta, all'asta, per circa 18 milioni di euro; un'azienda "difesa" anche fisicamente dai proprietari che ieri, con la forza, hanno impedito l'accesso dei "nuovi proprietari" al complesso aziendale. La situazione è molto tesa, ha aggiunto Alberto Sanna, e può sfociare in disordini ed in gravi episodi che possono turbare "l'ordine pubblico".

Una situazione di malessere, che la Regione deve affrontare con decisione, riavviando il confronto con le banche, riattivando il tavolo tecnico, al quale devono partecipare anche i rappresentanti delle organizzazioni professionali; la Giunta deve, inoltre, "bloccare" le esecuzioni immobiliari, avviate nei confronti di numerose aziende agricole, deve "ottenere la trasformazione in lunghi" dei mutui, attualmente a breve termine, delle imprese agricoli. Il presidente della Quinta ha anche proposto un "incontro immediato" della Commissione con l'assessore, per decidere una strategia comune, necessaria per "affrontare i problemi del medio e lungo periodo, ma anche l'emergenza".

L'invito ad un incontro "immediato" è stato accolto dall'assessore dell'agricoltura, Salvatoricca Addis, la quale si è detta perfettamente d'accordo anche con l'ordine del giorno unitario. L'assessore ha, inoltre, assicurato di aver avviato un approfondito studio sul comparto agricolo sardo, specialmente per quanto riguarda la situazione debitoria complessiva, e di "essere pronta" a prendere le opportune decisioni, tenendo conto di quanto prevedono le norme comunitarie.

Sul documento, per sollecitarne l'immediato approvazione e l'avvio dagli "incontri", come chiesto da tutti, è brevemente intervenuto l'on. Carlo Sanjust (FI), sottolineando l'esigenza di un grande sforzo unitario in "difesa dal mondo agricolo sardo".

L'ordine del giorno (che si allega) è stato, quindi, approvato all'unanimità dai 67 consiglieri presenti in Aula.

Per permettere agli uffici "d'ordinare" gli emendamenti presentati al bilancio ed alla Terza commissione di esaminarli per esprimere il proprio parere, il presidente ha sospeso la seduta per un'ora.

Alla ripresa dei lavori il presidente Spissu ha comunicato all'Aula la necessità di "allungare la pausa", anche per la varietà e complessità degli emendamenti presentati, ed ha annunciato che i lavori sarebbero ripresi nel pomeriggio.

I lavori del Consiglio sono stati sospesi e sono ripresi nel pomeriggio alle ore 10.

Il Consiglio ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza degli on.li Giacomo Spissu e Paolo Fadda.

Aperta la seduta il presidente ha posto in discussione gli articoli e gli emendamenti della legge di bilancio per il 2005 e per gli anni 2006 e 2007.

I primi cinque articoli sono stati approvati per alzata di mano.

Sull'articolo 6 è stata chiesta la votazione per scrutinio elettronico palese.

Anche l'articolo 6 è stato approvato e successivamente i restanti articoli dal 7 al 37 sono stati rapidamente approvati.

Il presidente ha, quindi, posto in votazione l'emendamento 50 della Giunta che è sostitutivo totale dello stato di previsione delle entrate e della spesa dell'assessorato alla sanità.

Sullo stato di previsione delle entrate dell'assessorato alla Sanità e sull'emendamento non vi sono stati interventi.

L'emendamento 50,  per la parte relativa alle entrate, è stato approvato e  così lo stato di previsione delle entrate per la sanità.

Quindi, sono stati approvati gli emendamenti 52 e 44, sullo stato di previsione della spesa della presidenza  della Giunta.

Anche lo stato di previsione 01 della presidenza è stato approvato.

Posto in votazione, lo stato di previsione della spesa (02) per gli Affari generali è stato approvato.

Lo stato di previsione 03 è stato approvato senza emendamenti.

Lo stato di previsione della spesa per gli Enti locali è stato successivamente approvato. Sono stati, invece, respinti i relativi emendamenti  65 e 64 (Pisano e più).

Lo stato di previsione 05 è stato approvato senza emendamenti.

È stato, quindi, posto in votazione lo stato di previsione della spesa per l'agricoltura ed i diversi emendamenti allegati. Nella discussione è intervenuto, più volte, l'on. Cappai (UDC). Lo stato di previsione 06 è stato approvato con emendamenti. Sono intervenuti nella discussione i consiglieri Scarpa (PSD'AZ) e Vargiu (I Riformatori). Lo stato di previsione e gli emendamenti 88 e 89 della Giunta regionale hanno avuto il sì dell'Aula.

Anche lo stato di previsione 08 (Lavori pubblici) è stato approvato.

Senza emendamenti è poi passato lo stato di previsione 09.

Sullo stato di previsione 10 sono stati presentati emendamenti. Lo stato di previsione è stato approvato unanimemente agli emendamenti 90 e 91 della Giunta.

Nella discussione era, in precedenza, intervenuto l'on. Luciano Uras (PRC), che lamentando il ritardo nella presentazione del Piano triennale dell'agenzia del lavoro e la mortificazione delle politiche del lavoro aveva motivato la propria astensione.

In risposta l'on. Uras era anche intervenuto in replica l'assessore Pigliaru che aveva dato ampi assicurazioni sia sul sostegno dell'Agenzia del lavoro, sia sul suo ruolo. Anche l'on. Davoli (PRC) aveva comunicato la sua astensione.

È stato, quindi, esaminato lo stato di previsione 18 (Pubblica istruzione) ed i relativi emendamenti. Sono stati approvati sia lo stato di previsione sia gli emendamenti 118, 116, 10, 117, 48, 85.

Per dichiarazione di voto sono intervenuti, anche più volte, i consiglieri: Scarpa (PSD'AZ), Capelli (UDC), Pisu (PRC), Rassu (FI).

In particolare, sull'emendamento 42 hanno preso la parola a favore i consiglieri Scarpa (PSD'AZ), Capelli (UDC), Pisu (PRC) e Uras (PRC).

A difesa delle borse di studio  per frequentare i master sulla lingua sarda, "esperienza esaltante", è intervenuto l'on. Beniamino Scarpa (Psd'Az) illustrando l'emendamento 54, che prevede di ripristinare i 50 mila euro "sottratti indebitamente" da una Finanziaria "blindata" che non ha consentito alcun dialogo fra maggioranza e opposizione. Concetto riproposto dall'on. Nicola Rassu (FI), che ha auspicato "un sussulto d'orgoglio" per riaffermare quei principi di sardità e di priorità della cultura che la maggioranza sostiene solo a parole. Ma l'emendamento (23 no e 32 sì) è stato bocciato.

L'on. Scarpa (Psd'Az) è intervenuto anche nella discussione generale dello Stato di previsione della spesa per la Pubblica istruzione, palesando "la profonda delusione per i contenuti" e le "porte chiuse" alla minoranza.

Lo Stato di previsione è stato approvato.

Il Consiglio ha successivamente esaminato lo Stato di previsione della Sanità, a proposito del quale sono stati presentati una decina di emendamenti, quasi tutti a firma degli onorevoli Oppi e Capelli (entrambi Udc).

L'on. Giorgio Oppi ha preso lo spunto dall'emendamento 70, che chiede fondi per lo studio e la ricerca, per criticare duramente le somme spese, "attraverso piccole furbizie", per le consulenze, che abbondano, nonostante l'annunciata politica del risparmio. A conti fatti sono stati spesi quasi 3 milioni di euro per consulenti fatti arrivare da fuori e prelevati in aeroporto con le auto blu delle quali il presidente Soru aveva annunciato la messa a riposo. Si tratta, fra l'altro, di professionalità discutibili, con curricula modesti ("una vergogna") che non hanno alcuna credibilità e che, spesso, consigliano male; alcuni errori commessi dall'assessorato ne sono la riprova. Per finanziare i consulenti magari si tagliano i fondi delle borse di studio universitarie, ridotte del 40 per cento, anche in quelle specialità (ad esempio l'anestesia) dove c'è carenza di specialisti.

In sede di replica, l'assessore Pigliaru ha informato l'Aula che è intendimento dell'assessore effettuare - all'interno dell'unità revisionale di base di riferimento - una ripartizione delle somme per rendere più chiara la loro destinazione, separando studi e ricerca dai progetti obiettivo.

Ricordando che "il libretto rosso" del programma di governo sostiene che "il pareggio contabile non riguarda la politica sanitaria, il cui fine è la soddisfazione dei cittadini", l'on. Roberto Capelli (UDC) ha proposto (emendamento 71) un accantonamento di 93 milioni per far fronte al debito che sta maturando nel servizio sanitario regionale, le cui previsioni, ha detto, parlano di 150-200 milioni. Polemico sulla scelta dei nuovi manager "d'importazione" (si tratta, ha affermato, di "seconde linee" non "delle professionalità migliori"), Capelli ha detto che questa politica offende i sardi ("ci saranno pure in Sardegna persone capaci, oneste e non colluse") ma viene accettata passivamente, anche dall'assenza di dialogo tra le forze politiche. Auspicando le dimissioni del presidente Soru, sul quale ha espresso un duro giudizio, l'esponente UDC ha ricordato come l'annunciata "rivincita dei sardi" sta sortendo l'effetto opposto; per il momento il governatore si è limitato a valorizzare i panini dell'aeroporto, non le persone.

Prendendo lo spunto dall'emendamento 73 (4 milioni di euro per borse di studio in medicina e veterinaria), lo stesso on. Capelli ha sostenuto che portare in Sardegna "piemontesi e non solo" è una decisione che grida vendetta; ma la maggioranza, sottomessa al governatore, non ne discute neppure. "Ora capisco - ha aggiunto - perché l'on. Soru, all'atto dell'insediamento, non ha voluto giurare in quest'Aula: sapeva di dover mancare di rispetto alle istituzioni e ai sardi".

Dieci milioni di euro sono stati proposti (emendamento 75) da Oppi (UDC) per l'assistenza domiciliare integrata, "cavallo di battaglia del libretto rosso" e poi totalmente dimenticata. Non c'è capitolo apposito, né programma organico e non è pensabile - ha detto - che le Asl possano intervenire in questo settore ricevendo (in ritardo) dodicesimi decurtati rispetto all'anno scorso.

Al presidente Spissu che faceva notare come l'emendamento non fosse ammissibile, occorrendo una norma sostanziale (il settore è oggetto d'intervento statale), l'on. Capelli (UDC) ha suggerito una modifica orale dell'unità revisionale di spesa, con spostamento a UPB che governa fondi regionali.

Due milioni di euro per la profilassi e la lotta alle malattie infettive del settore zootecnico è la proposta dell'emendamento 69, illustrato dall'on. Capelli. Emendamento, ha precisato, rigettato in Commissione. La minoranza aveva chiesto 3,5 milioni come anticipazione ai contributi statali per combattere la peste suina africana ("gli allevatori sono in sofferenza"), ma la risposta è stata un no categorico. Ora, invece, ha aggiunto, per un altro territorio tale ipotesi è praticabile e praticata.

Sull'argomento è stato presentato un emendamento analogo dalla Giunta (numero 49), ma l'importo è molto più basso: 600 mila euro.

Aperta la discussione sugli emendamenti  e sullo stato di previsione è intervenuto l'on. Vargiu (I Riformatori) che ha espresso perplessità sulla "chiusura" della maggioranza e sul mancato dialogo. La scelta della maggioranza per la salute sarda, ha aggiunto, sta lacerando l'opinione pubblica. Sullo "spoil system" non avete voluto una legge ma dopo tre giorni avete scelto un altro "straniero" a capo di una ASL dell'Isola. Io non ho niente contro gli "stranieri", ha detto ancora Vargiu, ma questi "stranieri" li giudicheremo dai risultati, cercheremo di capire se hanno fatto meglio degli uomini del centrosinistra che non sono stati nominati manager perché hanno parenti e amici in Sardegna". Per Vargiu è necessario fare un ragionamento sui risultati. Dopo 10 mesi nella sanità sarda non è cambiato niente. Manca il piano di razionalizzazione ospedaliera, mancano i tavoli tecnici, non ci sono le linee guida per il rientro delle ASL. Per Vargiu il dramma della sanità è che non si sta facendo niente a parte far rotolare teste.

Per l'on. Gessa (Progetto Sardegna) la sardità sulla sanità è un tripudio demagogico. Anziché parlare di "schiaffo" alla Sardegna bisogna guardare il curriculum dei manager.

L'on.Oppi (UDC) ha detto che il curriculum del nuovo manager è di un anonimo.

Noi condanniamo il metodo: non si devono fare favoritismi. Noi vogliamo il rispetto del Consiglio regionale, le epurazioni non ci piacciono. Nella sanità voi fate "clientelismo becero", la verità è che la sanità è bistrattata. Bisogna dare i fondi alla ricerca, non erogare piccoli finanziamenti che non servono a niente. Questo programma è uno schifo, ha concluso Oppi.

L'on. Rassu (F.I.) ha invitato l'on. Gessa a ritirare alcune affermazioni fatte sui sardi. La nostra isola è capace di esprimere professionalità, i manager non devono essere importati dalla penisola.

L'on. Capelli (UDC) ha chiesto all'Aula  di approvare almeno uno degli emendamenti presentati dall'opposizione, come segno di disponibilità e di confronto.

L'Aula ha approvato l'emendamento 50 della giunta (parte riguardante la spesa).

Sull'emendamento 70 (Oppi e più) è stato chiesto il voto  segreto. Messo in votazione è stato bocciato.

Sono stati bocciati anche gli emendamenti 71, 73, 74 tutti dell'opposizione.

L'emendamento 69 (Oppi e più) e l'emendamento 49 (della Giunta) sono stati votati insieme e approvati.

Bocciati, invece, gli emendamenti 77 (Oppi e più) e 72 (Oppi e più)

Approvati:  lo Stato di previsione 13 (Trasporti) e gli elenchi  1 - 2 e  3.

Il presidente Spissu, dopo aver comunicato all'Aula che erano stati approvati il bilancio 2005 e quello pluriennale, ha messo in votazione le note di programma che sono state tutte approvate.


I lavori del Consiglio regionale
Riprenderanno domani mattina alle 10