CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Nota stampa
della seduta n. 86 antimeridiana del
5 aprile 2005
Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu e dell'on. Claudia Lombardo.
In apertura di seduta il Presidente ha comunicato la presentazione di:
In apertura di seduta il presidente del Consiglio regionale Giacomo Spissu ha ricordato la figura di Giovanni Paolo II pronunciando il seguente intervento:
Signor presidente, colleghi consiglieri,
con grande emozione ho espresso, subito dopo averne avuto notizia, il dolore mio personale e dell'intera Assemblea per la scomparsa di Giovanni Paolo II, un grande Papa, un grandissimo uomo che ha segnato, indelebilmente, la storia mondiale di questi ultimi ventisei anni.
Un Papa che ha sempre guardato alla nostra Isola con grande affetto ed attenzione, comprendendone i problemi, condividendone, in molte occasioni, i drammi.
Vent'anni fa, nel suo breve ma intenso pellegrinaggio in terra sarda, il Papa polacco scese in miniera, per ricordare le sue esperienze operaie; ricordò come il perdono per i torti subiti è l'unica via per superare contrasti ed odi; sottolineò come l'impegno e lo studio sono i mezzi che gli uomini, di buona volontà, hanno a disposizione per crescere culturalmente e disegnare un futuro più giusto e migliore.
Un grandissimo uomo, strenuo difensore delle libertà e della pace; deciso nel ricordare i diritti inalienabili degli uomini, di tutti gli uomini; pronto a denunciare i torti subiti dai più deboli, dai fratelli meno favoriti, dai popoli oppressi, ai quali devono essere garantite libertà e condizioni di vita dignitose.
Un umanissimo Padre che si è rivolto ai credenti, ma anche ai non credenti, ricordando come la società moderna debba, sempre, tutelare la dignità del lavoro ed i diritti della persona umana.
Un appello che ha rivolto, venti anni fa, anche a chi, come me, allora responsabile di una organizzazione sindacale, era impegnato proprio in difficili battaglie per difendere il tessuto produttivo della nostra Isola. Un richiamo che ha ripetuto sino agli ultimi giorni della sua vita, chiedendo a tutti un maggiore impegno, per realizzare un mondo più giusto, più equo, dove le differenze siano ridotte, se non annullate.
Un richiamo rivolto spesso ai potenti della terra, ai politici, ai quali il voto popolare ha assegnato il difficile compito di fare le scelte più opportune, di elaborare programmi e progetti di sviluppo, in grado di dare risposte concrete alle esigenze delle società che li hanno espressi.
Non è questo il momento, né la sede, per tracciare un bilancio di una intensissima attività e di una presenza tanto importante, non solo per il cattolicesimo mondiale ma nelle relazioni fra popoli, religioni, Stati.
Questi sono i giorni dei sentimenti, del ricordo, del dolore per una perdita grave, alla quale questa Assemblea partecipa, interpretando i sentimenti dei sardi
L'insegnamento di Giovanni Paolo II sarà costante stimolo anche per noi.
Colleghe, colleghi, quell'alto magistero, che ha profondamente colpito cattolici e non, ci porterà ad impegnarci, ne sono convinto, per cercare di affrontare, forse con maggiore forza e determinazione, i problemi che ancora penalizzano la nostra società, che sono poi quelli della tutela dei diritti umani e della ricerca di un dignitoso lavoro per il maggior numero possibile di nostri fratelli, di nostri conterranei.
Il monito che Giovanni Paolo II ci ha rivolto vent'anni fa, ancora drammaticamente attuale, quello di essere noi gli artefici del nostro destino, è la sfida che questo Consiglio deve affrontare e vincere. In questo momento di particolare dolore, per la scomparsa di una così alta autorità morale, è un invito al quale non possiamo sottrarci.
Il Presidente, al termine del suo intervento, ha invitato l'Assemblea regionale ad alcuni minuti di raccoglimento e, d'accordo con i presidenti dei gruppi, ha sospeso la seduta in segno di lutto.
Prosecuzione esame Disegno
di legge n. 91/A - Finanziaria 2005Dedicata all'esame dell'articolo 9 (istruzione, cultura, spettacolo, sport) della Finanziaria la seduta del Consiglio, che, in apertura ha commemorato - con un breve intervento del Presidente Spissu e due minuti di raccoglimento - la scomparsa del Santo Padre.
In apertura, l'on. Maria Grazia Caligaris (Misto - Sdi - Su) ha segnalato che la Consulta dell'emigrazione non è stata ancora insediata perché non sono stati indicati gli esperti della Giunta sui quali deve esprimere parere il Consiglio. Pregiudizievole - ha definito - il ritardo per il mondo dell'emigrazione. Il presidente ha assicurato, in separata sede, che, subito dopo la Finanziaria, l'argomento sarà portato all'attenzione dell'Aula.
Sono stati illustrati alcuni degli emendamenti. In particolare l'on. Beniamo Scarpa (Misto - Psd'Az) ha chiesto che sia soppressa la lettera g del comma 5 che, "in modo ambiguo" e "nei limiti delle disponibilità annuali di bilancio" rapporta il contributo regionale a favore del Teatro lirico di Cagliari allo stanziamento ministeriale. Bisognerebbe evitare - ha sostenuto Scarpa - questa sorta di aggancio, soprattutto perchè, una possibile contrazione dell'intervento statale, finirebbe per penalizzare l'istituzione cagliaritana.
Il problema dei contributi alle scuole materne non statali è stato sollevato dall'on. Giorgio La Spisa (FI), che ha chiesto la soppressione del comma 7 attraverso il quale si abbassa la soglia della certezza dell'intervento regionale dando ampia discrezionalità alla Giunta: si parla, infatti, non più di un intervento "nella misura del 75 per cento", ma "fino al 75 per cento". La Spisa ha ricordato che le scuole non statali hanno avuto riconosciuta funzione e dignità dal legislatore; esse sono scuole "paritarie" rispetto alle statali e sopperendo alle carenze dello Stato, "svolgono funzione di servizio pubblico". Tenuto presente che il livello della spesa cresce ("va rispettato anche il rinnovo del contratto di lavoro, sicuramente oneroso"), non è possibile pensare che la Regione stringa la cinghia nei confronti di scuole che garantiscono istruzione ed educazione dell'infanzia.
Al riguardo è intervenuto anche l'on. Sergio Pisano ( I Riformatori) chiedendo che la misura dell'intervento sia portata al 90 per cento, e che l'intervento sia stabilizzato per consentire alle scuole di programmare la propria attività con un congruo anticipo. Ribadendo la considerazione che le scuole materne non statali "suppliscono alle carenze dello Stato", Pisano ha sottolineato che i costi di gestione sono assai inferiori a quelli delle scuole statali, per cui la dimensione dell'intervento sarebbe ridotta rispetto alle altre.
L'on. Roberto Capelli (UDC) ha sostenuto le buone ragioni per confermare "e stabilizzare"! il contributo (207 mila euro) per la gestione della Biblioteca Satta di Nuoro, un "centro di eccellenza". Tagliare "non può essere considerata una strategia finanziaria". Il presidente della Terza Commissione, on. Secci, ha replicato che un emendamento della maggioranza ripristina il contributo; ma Cappelli ha replicato che (punto a del comma 8) abrogando un comma dell'articolo 14 della legge regionale numero 7, in realtà rende precario e legato all'annualità della Finanziaria .
Oltre sette milioni sono destinati, con emendamento della Giunta, alle università diffuse, "per dare certezza alla loro attività - ha spiegato l'assessore - e come segnale ai rettori dei due poli universitari perché dedichino più attenzione a queste iniziative". Alcune realtà - ha aggiunto - stentano nella didattica e nella ricerca a tutto danno degli studenti. Ma l'on. Roberto Capelli (Udc) ha ribattuto con un emendamento che tende a riconoscere 3,25 milioni a favore del Consorzio universitario di Nuoro, cosa ben diversa, ha precisato, dall'università diffusa. Può darsi - ha soggiunto - che questa sia materia da disciplinare e che la polverizzazione delle iniziative non offra tutte le iniziali garanzie sulla promozione dell'istruzione; ma sino a quando la questione non sarà esaminata è bene che i contributi, con specifica destinazione, siano tenuti in piedi.
Sull'argomento ha preso la parola anche l'on. Mario Diana (AN) per difendere il Consorzio universitario di Oristano, sostenendo che, "fuori dai poli di Cagliari e Sassari", c'è vita grama e incertezza per tutte le altre iniziative. Ha citato l'esempio di docenti non incardinati a Nuoro e Oristano, dove l'attività è fiorente ma dove l'attenzione da parte del governo è minima. La richiesta è di un contributo di 2.240.000 al quale la Giunta, con qualche risparmio, intende accedere.
Portare da 150 a 300 mila euro i contributi per il "fitto casa" agli studenti universitari che frequentano facoltà non presenti in Sardegna è il contenuto dell'emendamento illustrato dall'on. Mimmo Licandro (FI); l'aumento del costo della vita, soprattutto nelle grandi città universitarie, postula questo intervento.
Di sostegno all'editoria ha parlato l'on. Maria Grazia Caligaris (Misto - Sdi - Su) lamentando che il contributo per prestampa e distribuzione delle testate sia stato ridotto, in commissione, rispettivamente di 4 e 2 centesimi, che contrariamente alla modestissima entità del taglio, diventa una condizione di incertezza per la sopravvivenza dei mezzi di informazione. Il rischio è che alcune iniziative, senza il sostegno della Regione ("non dobbiamo chiamarlo assistenzialismo") possano chiudere battenti. La Caligaris ha citato recenti situazioni che dimostrano come "quote sarde" di spazi televisivi vadano in direzione dei grandi net work nazionali, con un danno che, alla fine, colpisce la democrazia.
Contributi per la ricerca scientifica, la ristrutturazione e messa a norma degli impianti sportivi, la valorizzazione delle tradizioni popolari sono stati anche sollecitati dall'on. Oscar Cherchi (Misto-UDS), il quale ha illustrato l'emendamento 16 (200.000 euro da destinare al finanziamento di progetti di ricerca scientifica, con esclusione di quella storico-letteraria e di quella a fini industriali, proposti da soggetti privati ed istituti di ricerca, ad esclusione delle Università), l'emendamento 14 (un contributo straordinario di 250.000 euro a favore delle società sportive femminili che militano nei campionati nazionali di massima serie), il 15 (contributo straordinario di 100-000 euro al comune di Oristano per la realizzazione del Museo della Sartiglia), il 17 (uno stanziamento di 250.000 euro a favore dl comune di Terralba per la ristrutturazione e messa a norma degli impianti sportivi comunali).
Interventi straordinari a favore dello sport, ma anche della musica, sono stati sollecitati dall'on. Mimmo Licandro (FI), il quale ha illustrato alcuni emendamenti presentati assieme al capogruppo Giorgio La Spisa. Con l'emendamento 75 si chiedono altri 200.000 euro per lo sviluppo dello sport nella provincia di Oristano; l'emendamento 75 prevede un intervento straordinario di 100.000 euro da destinare al completamento delle strutture sportive dell'Oristanese, mentre l'emendamento 77 prevede uno stanziamento straordinario di 150.000 euro, per la costituzione ed il funzionamento della scuola di canto per ragazzi della provincia di Oristano.
All'articolo 9 sono stati presentati numerosi emendamenti aggiuntivi, prevalentemente da esponenti del centrodestra, ma alcuni anche da consiglieri del centrosinistra, che sono stati "dati per illustrati". L'emendamento 242 (la Spisa, Sanciu, Murgioni e più) propone un contributo straordinario di 100.000 euro per l'organizzazione dell'Antico sposalizio selargino; l'emendamento 235 (Cappai, Murgioni, Diana e più) prevede un finanziamento di 1.300.000 euro a favore delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), operanti in Sardegna da almeno tre anni, nell'ambito della valorizzazione dei diplomati degli istituti superiori di alta cultura musicale (ex conservatori) di Sassari e Cagliari; l'emendamento 240 (La Spisa, Pili, Sanciu e più) prevede un contributo straordinario a favore dell'Istituto Euromediterraneo di Tempio-Ampurias; l'emendamento 300 (Secci, Marrocu, Biancu e più) prevede un contributo di 30.000 euro per l'organizzazione del premio Grazia Deledda, di Nuoro; l'emendamento 236 (Diana, Oppi, Capelli, Vargiu e più) prevede un contributo di 120.000 euro per la corresponsione, attraverso le società sportive, di premi non aventi contenuto economico a favore di atleti impegnati in manifestazioni regionali; l'emendamento 304 (Secci, Marrocu e più) prevede nuove norme per il finanziamento delle scuole civiche di musica.
Un tema, questo, trattato anche dall'on. Beniamino Scarpa (Misto-Psd'az) il quale, illustrando l'emendamento 36 presentato assieme al collega di partito Giuseppe Atzeri, ha sottolineato l'esigenza di "prevedere che i direttori o i docenti delle scuole civiche di musica" non possano dirigere o insegnare in più scuole. Norme più trasparenti, e chiare, sempre per il funzionamento e la selezione dei docenti delle scuole civiche di musica, sono stati previsti anche dagli onorevoli Vargiu, Cassano, Dedoni e Pisano (I Riformatori), presentatori dell'emendamento 349.
I problemi dei giovani, la necessità di realizzare appositi Centri giovani e di finanziare iniziative a favore delle attività giovanili sono stati approfonditi dall'on. Carlo Sanjust, (FI) primo firmatario di alcuni emendamento con i quali si prevedono "interventi specifici". L'emendamento 238, ad esempio, prevede una spesa di 800 mila euro per il 2005 e di 400 mila euro per gli anni 2006 e 2007 come contributo agli enti locali per favorire la realizzazione e la conduzione di "centri giovani" nei quali realizzare anche sportelli di informazione e medianiche, sale di aggregazione. Con l'emendamento 237 si prevedono interventi finanziari per la realizzazione e distribuzione, sempre attraverso gli enti locali, della Carta giovani Sardegna; con l'emendamento 239, (La Spisa, Rassu, Diana, Ladu, Dedoni, Oppi e più) si propone la proroga, sino al 31 dicembre di questo anno, per l'attuazione degli interventi relativi al POR Sardegna 2000-2006, Asse IV, misura 4.5 linea b.
Conclusa l'illustrazione, da parte dei presentatori, degli emendamenti all'articolo 9, il presidente della Terza, on. Eliseo Secci, si è dichiarato contrario a "quasi tutti gli emendamenti" Giudizio positivo è stato dato per gli emendamenti 376, 377, 352, 307, 300, 304, presentati dalla Giunta , da esponenti del centrosinistra o "concordati" in Aula; per alcuni ha sollecitato il ritiro. La Giunta, con l'assessore Pigliaru, si è dichiarata "d'accordo" con le posizioni del presidente della Terza commissione e per il solo emendamento 376 "si è rimessa all'Aula".
Il primo ad intervenire nella discussione generale, sull'articolo e sugli emendamenti, è stato l'on. Mario Floris (UDS), il quale ha voluto denunciare un altro grave episodio di "malamministrazione", una decisione dell'assessore della Pubblica istruzione, competente anche per la sperimentazione e la ricerca, che ha "disatteso una precisa norma di legge approvata, all'unanimità, da questo Consiglio".
Che senso ha discutere, approfondire temi ed argomenti, legiferare, ha chiesto e si è chiesto Mario Floris, quando la stessa Giunta non rispetta le leggi di questo Consiglio?. In particolare, l'onorevole Floris ha "denunciato" che l'articolo 20 della Finanziaria 2002 prevedeva un contributo straordinario da destinare all'Università di Cagliari perché portasse avanti degli studi sul riutilizzo dei fanghi rossi, sulle possibilità di usarli come inerti nella preparazione dei sottofondi stradali; una tecnica che si sarebbe potuta estendere anche ad altri sfridi ed ad altro materiale di risulta di numerose lavorazioni industriali od estrattive.
L'Università, ha ricordato Mario Floris, non si dimostrò disponibile ad effettuare questi studi e l'incarico, l'anno successivo, sempre con una norma della Finanziaria, fu "assegnato alla Provincia di Cagliari". L'amministrazione regionale avviò il normale iter per dare pratica attuazione a quella norma, ma, recentemente, l'assessore Pilia, "sconfessando l'operato di un dirigente del suo stesso assessorato, ha "modificato" la decisione dell'amministrazione regionale, ignorando bellamente quanto previsto dalla Finanziaria 2003".
Prima di "inviare ad altre amministrazioni pubbliche i documenti in suo possesso", l'onorevole Floris ha, quindi, chiesto all'assessore della Pubblica istruzione di spiegare le ragioni che la hanno spinta a modificare così palesemente una norma di legge.Con l'intervento dell'onorevole Floris si sono conclusi i lavori della seduta antimeridiana del Consiglio.
I lavori del Consiglio proseguiranno
questo pomeriggio alle ore 16.00