CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 84 pomeridiana del 31 marzo 2005


Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Paolo Fadda, indi dell'on. Giacomo Spissu, indi dell'on. Claudia Lombardo..

Prosecuzione esame Disegno
di legge
n. 91/A - Finanziaria 2005

Conclusa a tarda mattina la discussione generale sull'articolo 6 della Finanziaria (provvedimenti in materia di agricoltura), la seduta pomeridiana si è aperta con la votazione degli emendamenti soppressivi e modificativi.

Sull'emendamento 4 che prevede la soppressione del comma 1 dell'articolo sono intervenuti gli onorevoli Mauro Pili (FI), che ha sottolineato come "l'ampia forma di discrezionalità concessa alla Giunta sui parametri dei contributi da riconoscere delle associazioni (in particolare quelle degli allevatori) per la erogazione di servizi tecnici" e rappresenta "uno schiaffo al mondo zootecnico"; Nicola Rassu (FI) per il quale "è un segnale negativo che arriva ad un settore che ha bisogno, al contrario, di molte attenzioni"; Mario Diana (AN), che ha deciso di non chiedere le dimissioni dall'assessore ("tanto le chiede il mondo agricolo"), ma si sarebbe aspettato una sua vibrante protesta per gli scarsi mezzi finanziari messi a disposizione; Luciano Uras (PRC) che, al contrario ha apprezzato "l'onestà dell'assessore Pigliaru" perché, quando non si hanno certezze, "è corretto non illudere coloro che attendono i finanziamenti regionali" e Giorgio La Spisa (FI), favorevole all'emendamento perché quel comma non rappresenta un provvedimento di natura tecnico finanziaria, ma incide su una legge di settore (la stessa cosa avviene, all'articolo 9, con la legge per il diritto allo studio) ed è, questa, materia di competenza delle Commissioni consiliari che non si può risolvere con un frettoloso passaggio in Finanziaria.

Al voto, l'emendamento è bocciato con 27 no e 19 sì.

Fra gli altri emendamenti (approvato solo il numero 123 che sposta al 31 dicembre 2005 la data, inizialmente fissata al 30 giugno, utile al rimborso delle spese per la misurazione, a livello aziendale, dei consumi di acqua a uso irriguo), l'on. Fedele Sanciu (FI) ha difeso il numero 119 che raddoppiava (da 100 a 200 mila euro) la somma da destinare per l'attività delle organizzazione dei produttori, "anello di congiunzione fra prezzi alla produzione e al consumo" necessaria a  superare le strozzature della filiera; ma, nonostante "la richiesta irrisoria"il 119 è stato bocciato.

Per dichiarazioni di voto sull'articolo 6, è intervenuto l'on. Mario Diana (AN), il quale ha lamentato la assenza totale di un progetto di sviluppo. La Finanziaria cerca di governare le emergenze - ha detto - e lo fa  male (non è, comunque, con i 14 centesimi "che si risolve il problema del latte ovino") ma dimentica sistematicamente i problemi del settore; questa manovra - ha aggiunto, intervenendo, l'on. Nicola Rassu (FI) - non accontenta le opposizioni, non piace alla maggioranza e danneggia le imprese agricole. E' un'inutile polemica sostenere che i costi di produzioni del latte (indicati in un intervento della mattinata) siano uno strumento di propaganda; è fuori discussione, invece, che non si può affrontare un problema così grave ed importante con semplici palliativi. Da questa Giunta di Soloni - ha concluso - era lecito pretendere qualcosa di più.

L'on. Luciano Uras (PRC) ha affermato che manca l'attenzione istituzionale nei confronti dei lavoratori ("bisogna sapere ascoltare"), ma quando parlano le associazioni di categoria, la tendenza è di non prenderle sul serio; mentre l'on. Nello Cappai (UDC) si è detto sorpreso del fatto che il presidente della Commissione (on. Alberto Sanna), difende i provvedimenti agricoli mentre ha sempre chiesto interventi massicci per risollevare il settore. Non c'è una lira da spendere per la ricomposizione fondiaria, problema più volte sollecitato anche dalla maggioranza; mentre si polemizza sui residui per l'incapacità di spesa delle Giunte precedenti, dimenticando che è un male che viene da lontano, non certo dall'ultimo governo di centrodestra.

Un ulteriore invito a trovare intese ed a chiudere rapidamente la discussione, "anche per favorire l'agricoltura", è arrivato dall'on. Renato Cugini (DS). Il presidente della Terza commissione, on. Eliseo Secci, aveva fatto una proposta che non è stata raccolta; può essere accolta ora, migliorando quel che resta da discutere, ma entro i limiti di bilancio. Purtroppo, da parte della minoranza, manca qualunque spirito di collaborazione.

Se l'agricoltura è considerato settore strategico della nostra economia - ha detto l'on. Sergio Pisano (I Riformatori), assegnare ad essa il 2,89 per cento delle risorse è trattarla da Cenerentola. Perciò "dentro l'articolo 6 non c'è speranza": cresce la tensione, diventa più acuta la crisi, non si indicano rimedi; ma se la Finanziaria non dà risposte, ha sostenuto l'on. Matteo Sanna (AN) la colpa non è dell'assessore, è dell'intero esecutivo che decidendo per la politica dei tagli minaccia un aspetto fondamentale del mondo produttivo. Occorrerebbe - ha precisato - una politica a sostegno delle produzioni locali, un miglioramento qualitativo, la capacità di affrontare il mercato; tutte cose che, a livello nazionale, AN è impegnata con profitto a realizzare.

Per l'on. Roberto Capelli (UDC) l'invito dell'on. Cugini è incomprensibile, considerato l'atteggiamento della maggioranza, che non vuole discutere anche provvedimenti senza oneri finanziari. Partire da oggi? E i danni fatti ieri? Fra questi, ha citato la decisione di liquidare l'Esaf senza aver definito il nuovo soggetto gestore del servizio idrico integrato. La conseguenza? Le lettere di licenziamento delle imprese di appalto, vista l'incertezza del futuro.

L'on. Fedele Sanciu (FI) ha definito "mortificante" l'assenza di un piano di rilancio atteso da vent'anni. E mentre oltre duemila decreti ingiuntivi vengono appesi ai cancelli delle aziende, la Giunta crede di risolvere il problema con un emendamento che destina 20 milioni di euro per "valorizzare il paesaggio agrario" o per costruire muretti a secco.

Alla minoranza ha replicato l'on. Alberto Sanna, presidente della Quinta commissione, definendo contraddittorio il comportamento di chi accusa superficialità nelle proposte della Finanziaria, ma abbandona con futili pretesti i lavori della Commissione e in Aula "non propone niente di adeguato".

L'on. Pili (FI) ha detto che l'articolo 6 fa morire l'agricoltura anche perché non dà risposte agli agricoltori. Per il leader dell'opposizione l'emendamento 353 è un emendamento farsa. L'on. Pili ha annunciato  il voto contrario perché "questo articolo è contrario all'agricoltura".

L'on. Marrocu (DS) è convinto che l'articolo 6 sia un bene per l'agricoltura: "l'articolo 6 e l'emendamento 353 sono provvedimenti che impegnano la Giunta ad avviare un processo di riforma del settore dei consorzi. Io credo che in silenzio, il Consiglio stia approvando quanto non si è fatto negli ultimi 10 anni".

Sull'articolo 6 l'on. Pili ha chiesto il voto elettronico palese. Messo in votazione, l'articolo 6 è stato approvato (presenti 57, votanti 55, si 38, no 17, astenuti 2).

Sull'emendamento 120 (La Spisa e più) è intervenuto l'on. Sanciu (FI). L'emendamento autorizza la spesa di 200 mila euro per la stipulazione di convenzioni con i centri di assistenza agricola dell'anagrafe bovina. "La gestione dell'anagrafe bovina, ha detto Sanciu, negli anni scorsi era un disastro, ora grazie ai centri di assistenza agricola la situazione sta migliorando". Posto in votazione, l'emendamento 120 è stato bocciato. Bocciato anche l'emendamento 128 (Diana e più). Sull'emendamento 117 è intervenuto l'on. Pili (FI), che ha annunciato il voto favorevole. Questo emendamento prevede dei contributi alle popolazioni della Sardegna centrale per fare fronte ai danni causati dal gelo del gennaio/febbraio 2005. Pili ha espresso il suo "disappunto morale" nei confronti di chi boccerà questo articolo.

L'on. Marrocu (DS) ha dichiarato che voterà contro perché questo emendamento non è necessario. Le nevicate del gennaio/febbraio 2005 sono delle calamità. Se c'è l'accertamento dei danni c'è calamità, quindi, si ricorrerà all'articolo 23 della legge n° 8. Marrocu ha invitato, quindi, al ritiro dell'emendamento assicurando che questa calamità sarà affrontata come tutte le altre calamità. "C'è l'impegno della Giunta, ha detto, se dovesse essere mantenuto noi voteremo contro, perché è superfluo".

L'on. La Spisa (FI) ha detto che se qualcuno dovesse ritirare l'emendamento all'esame dell'Assemblea lo farebbe proprio. Se la maggioranza lo vuole respingere, lo dica chiaramente. Non si può dire "concordo sul contenuto, ma voterò contro". Le emergenze ci sono sempre state in questo caso bisogna agire celermente. Come è possibile che davanti ad una calamità si risponda con l'ordinaria amministrazione?

L'on. Capelli (UDC) ha dichiarato il voto favorevole all'emendamento 117. Il vice capogruppo dell'UDC ha annunciato anche un ordine del giorno sull'argomento. "La presentazione di questo emendamento, ha detto, è stata decisa   dopo le dichiarazioni rilasciate dal presidente Soru che ha invitato gli agricoltori ad assicurarsi contro le calamità. L'emendamento per Capelli non può essere ritirato perché non è una provocazione, è una risposta all'emergenza.

L'on. Sanciu (FI) ha sottolineato l'eccezionalità dell'evento. "Non riesco a capire la posizione del capogruppo dei DS, ha detto Sanciu, non ritireremo l'emendamento ma sarebbe necessario un segnale dalla Giunta.

Sull'emendamento 117, su cui il presidente Spissu ha ricordato che è senza copertura finanziaria, è stato chiesto il voto elettronico palese. L'emendamento è stato bocciato. (Presenti 49, votanti 48, si 14, no 34, astenuti 1).  Anche L'emendamento 126 (Sanjust e più) è stato bocciato.

L'emendamento 306 (Secci e più), che prevede una proroga di un anno per i termini di impugnabilità per i Comuni che hanno ricevuto un finanziamento con la delibera di giunta 28/25 del 28 agosto 2001 per progetti di potenziamento di elettrificazione rurale,  è stato approvato.

Sull'emendamento 50 (Rassu e più), ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole, è intervenuto l'on. Rassu (FI). Per il consigliere di Forza Italia non è sufficiente dire che il settore agricolo merita la massima attenzione, bisogna agire. La madre di tutti i problemi dell'agricoltura è l'indebitamento verso le banche. Questo emendamento non è una norma intrusa.

Per l'on. Uras (PRC) questo emendamento ripropone un tema rilevante. Disturbato durante il suo intervento, il consigliere di Rifondazione, ha chiesto al presidente di far fare silenzio. "La disattenzione che si registra in quest'aula - ha detto - deriva dalla consapevolezza che questo Consiglio è stato svuotato dei propri poteri e che non può decidere". L'on. Uras ha interrotto bruscamente il suo intervento.

L'on. Pili (FI) ha sottolineato il disagio espresso dall'on. Uras. "Mai in quest'aula - ha detto il leader dell'opposizione - il livello di interlocuzione è stato così basso, quasi inesistente". L'on. Pili ha ribadito (facendo riferimento al presidente Soru) la mancanza di rispetto di chi è sempre assente. Il consigliere azzurro ha detto che questo emendamento non può essere liquidato con il silenzio o senza un serio dibattito. Il silenzio sull'agricoltura, infatti, sta diventando "assordante".

L'on. Pisano (I Riformatori) ha detto di essere "vicino" al tono usato dall'on. Uras che ha richiamato i doveri dell'Assemblea di fronte a questo emendamento che consentirebbe alle aziende agricole di uscire dal "guado". Il consigliere dei Riformatori ha spiegato che questo emendamento vuole intervenire a sostegno dell'abbattimento degli interessi. Per Pisano è difficile rispondere No ad un provvedimento di questo tipo.

L'on. Capelli (UDC) ha detto che è indubbio che il sistema bancario sia il "padre" della crisi che c'è in molti settori. Questo emendamento è un contributo per iniziare un percorso. Capelli non ha espresso nessuna solidarietà all'on. Uras che, ha detto, si è accorto con ritardo le responsabilità di chi vuole esautorare il Consiglio.

Sull'emendamento 50, l'on. Pili ha  chiesto il voto elettronico palese.

Il Consiglio ha bocciato l'emendamento 50 (Presenti 51, votanti 49, sì 15  no 34)

Sull'emendamento 115 (Paolo Terzo Sanna e più), l'on. Pili (FI) ha chiesto il voto segreto ma è mancato  il numero legale.

I lavori sono stati sospesi

Alla ripresa dei lavori l'on. Pili ha riconfermato la richiesta di voto segreto ma è mancato nuovamente il numero legale.

I lavori sono stati sospesi. 

Conclusa la votazione degli emendamenti aggiuntivi il presidente ha posto in discussione l'articolo 8 e gli emendamenti.

Sull'ordine dei lavori, l'on. Caligaris (Misto-SDI-SU) ha chiesto la sospensione della discussione di questo articolo per consentire una concertazione e un confronto tra Giunta e commissione. Di parer opposto si e detto l'onorevole Pili (FI), che si è detto formalmente contrario a  tale sospensione.

E', quindi, intervenuto l'on. La Spisa (FI), che ha fatto una proposta terza, e cioè la possibilità di sospendere i commi 7 e 8 dell'articolo, per avere risposte dalla Giunta circa l'insufficienza di risorse per il programma di formazione professionale.

Per l'on. Uras (PRC) una discussione per parti di questo articolo non ha senso. Se si deve iniziare la discussione lo si faccia su tutto l'articolo.

Il presidente, nel ricordare che in mancanza di un accordo generale non si può sospendere la discussione dell'articolo, ha sottolineato che la discussione può andare avanti fino a statuizioni diverse dell'Aula. Il presidente ha, quindi, aperto l'illustrazione degli emendamenti.

L'emendamento n. 135 che tende a sopprimere il comma 2 (abrogativo delle società di mutuo soccorso) è stato illustrato dall'on. Licandro che ha sostenuto il grande valore sociale di questi sodalizi.

L'emendamento 321 della Giunta, è stato illustrato dall'assessore Gianvalerio Sanna. L'emendamento tende a sostituire i commi 4, 5, 6 dell'articolo 8. In particolare propone un piano integrato di interventi a favore del lavoro; e precisamente: un bando per le politiche attive del lavoro (da finanziare con 12 milioni), il finanziamento dell'articolo 19 della legge 37/98 per 30 milioni, interventi a sostegno delle iniziative locali di sviluppo. Ha difeso la scelta dell'esecutivo.

Il presidente ha poi annunciato la presentazione di emendamenti aggiuntivi all'emendamento della Giunta (dal 354 al 374) ed ha proposto il contingentamento dei tempi di illustrazione.

Il primo firmatario, on. Pili (FI) appellandosi al regolamento si è detto contrario, e si è quindi proceduto con l'illustrazione specifica di ciascun emendamento. Prendendo la parola sul 354, l'on. Pili ha affermato che l'emendamento della Giunta non ha copertura finanziaria per le politiche attive del lavoro. Pili ha accusato la Giunta di inganno ai danni dei Comuni. Intervenendo nell'ordine dei lavori, l'on. Marrocu (DS) ha sottolineato l'impegno preso dai capigruppo di trovare una composizione e di procedere con l'organizzazione nota dei lavori fino alle 22, ma non sembra esistere più questa volontà, ha detto, ed ha proposto che la seduta prosegua ad oltranza fino all'approvazione dell'articolo 8.

Sulla proposta dell'on. Marrocu si è espresso in modo contrario l'on. Capelli (UDC), che ha rigettato qualsiasi prova di forza muscolare ed ha ricordato che le perdite di tempo sono state causate da ripetute mancanze del numero legale.

Posta in votazione, la proposta dell'on. Marrocu è stata approvata, ed i lavori dell'Aula andranno avanti fino alle due del mattino.

A tarda sera era in sede di illustrazione da parte dell'on. Pili (FI), una quantità di emendamenti aggiuntivi all'emendamento della Giunta n° 321.

La seduta è quindi proseguita in sessione notturna con l'illustrazione degli emendamenti. Sono intervenuti anche più volte: Pili (FI), Contu (FI), Pisano (I Riformatori), Pigliaru, Assessore alla programmazione.

Al termine è stata aperta la discussione.

L'on. Caligaris (Misto-SDI-SU) ha espresso perplessità sul quadro generale di riferimento del lavoro ed ha sostenuto l'esigenza di difendere il Piano straordinario per l'occupazione. Esprimendo riserve su alcuni punti dell'articolo ha deplorato la volontà di sciogliere le società di mutuo soccorso.

L'on. Uras (PRC) si è dichiarato deluso di non essere riuscito a dare risposta a esigenza sociali tanto importanti e a dare voce a seguito a elaborazioni decennali. Si è rammaricato  per non aver potuto difendere adeguatamente la cultura del lavoro come valore. Si sta seppellendo una cultura ed una elaborazione importante di grandi valori.

Per l'on. Sanciu (FI), si deve essere estremamente critici su questo articolo e sulla Finanziaria. Ha difeso il piano del lavoro e le aspettative dei comuni.

L'on. Licheri (PRC) ha sottolineato l'importanza dell'art. 8 ed ha detto che le note di programma sintetizzano bene il programma della maggioranza. Ha respinto le critiche  di Pili ed ha difeso il progetto di sviluppo della giunta. "Non per questo si è qualunquisti" ha affermato.

L'on. Biancareddu (FI) ha a lungo criticato la Finanziaria e l'art. 8 "Il centrodestra ha fatto il piano del lavoro -ha detto- il centrosinistra lo sta cancellando".

Per l'on. Matteo Sanna (AN), è forte la convinzione che questo articolo è la fotografia di una maggioranza raccogliticcia, dei mille proclamo e di pochi atti concreti.

E' infine intervenuto il presidente Soru, che difendendo con forza le scelte della Giunta e l'operato dell'assessore al lavoro, ha respinto le critiche venute dal centrodestra ricordando che il tema del lavoro è fondamentale. Ma vogliamo difendere, ha precisato il lavoro duraturo non quello incerto. Ha accusato il centrodestra per certe assunzioni operate nella scorsa legislatura ed ha sostenuto l'esigenza di utilizzare con efficienza le risorse europee.

La seduta si è, quindi, conclusa alle ore 02.00.


I Lavori del Consiglio riprenderanno
 questa mattina alle ore 10.