CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 83 antimeridiana del 31 marzo 2005


Il Consiglio regionale ha ripreso i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu e dell'on. Claudia Lombardo.

Prosecuzione esame Disegno
di legge
n. 91/A - Finanziaria 2005

Sotto la presidenza dell'on. Claudia Lombardo, l'Aula ha proseguito la discussione del disegno di legge sulla manovra finanziaria.

Oggi si è parlato di agricoltura, le cui disposizioni sono contenute all'articolo 6 della Finanziaria. Nell'illustrare gli emendamenti l'on. Nicola Rassu (FI) ha delineato la difficoltà di un settore decisivo per l'economia sarda, denunciando la pericolosità di tagli e provvedimenti. In particolare (emendamento 4) si è chiesta la soppressione del comma 1, perché, nell'adeguamento agli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato, prevede che  le spese sostenute per realizzare servizi di assistenza tecnica agli allevatori, inizialmente rimborsate "nella misura del 100 per cento" siano previste, ora, "sino al 100%", con un margine di discrezionalità che preoccupa. Non si comprende - ha detto Rassu - il motivo per cui, se la Commissione europea accetta il massimo del rimborso, la Regione invece preveda di lesinare gli interventi.

Lo stesso concetto è stato illustrato su un emendamento analogo (124) dall'on. Fedele Sanciu (FI), il quale ha detto che la riduzione della misura finanziaria "avrà conseguenze dirette sull'Ara (l'Associazione regionale allevatori), che non potrà garantire tutti i servizi e dovrà ridurre la propria attività, decisiva anche nel capo della profilassi e nella lotta alle malattie del bestiame. Dall'Ara dipende "il patrimonio zootecnico e genetico" e l'associazione è il naturale trait d'union fra allevatori e mercato. Dannose decurtazioni potrebbero mettere in ginocchio il comparto.

Sul problema del settore idrico è intervenuto l'on. Mimmo Licandro (FI). Illustrando l'emendamento 12 ha chiesto che l'autorizzazione di spesa per l'acquisto di idonei strumenti per misurare i consumi di acqua irrigua delle imprese sia estesa dal 30 giugno al 31 dicembre 2005, essendo quasi impossibile che il completamento delle opere e i collaudi tecnici possano avvenire prima di quest'ultima data.
Lo stesso on. Licandro (FI) ha chiesto (emendamento 121) di aumentare la dotazione (da 6 a 8 milioni di euro) come contributi straordinari che l'Ersat elargirà agli allevatori "per migliorare la qualità del latte". Considerate le avversità recenti, la somma iniziale appare del tutto insufficiente.

Sui centri di assistenza agricoli è intervenuto l'on. Fedele Sanciu (FI): ha proposto (emendamento 122) che le somme destinate ai centri per occuparsi di domande per i piani di sviluppo rurale, aiuti "de minimis" e domande per i carburanti agevolati siano raddoppiate, da 400 mila a 800 mila euro. Una richiesta, ha sostenuto, che conviene alla Regione per il risparmio della spesa nel disbrigo delle pratiche, altrimenti addossate all'assessorato e agli enti strumentali.

Dieci milioni (emendamento 117) ha chiesto l'on. Roberto Capelli (UDC) per l'emergenza maltempo che ha gravemente colpito, fra neve e gelate, il patrimonio zootecnico soprattutto nei centri montani. L'alta moria dei capi e il calo delle produzioni legittima, a suo dire, l'intervento.

Una vera e propria norma sulla "ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole" è stata presentata (emendamento 50) dall'on. Nicola Rassu (FI). Questa la sostanza dell'intervento: le imprese agricole sarde sono al collasso per il forte indebitamento con le banche; indispensabile perciò prevedere un piano di restituzione dei capitali e degli interessi maturati. Si tratta di coprire i debiti di credito o spese per il miglioramento fondiario. La Regione intervenga riconoscendo il 64 per cento del tasso di riferimento; intervento "una tantum", ha spiegato, strumento indispensabile per salvare le aziende.Il debito è antico e negli ultimi anni, destra e sinistra hanno guardato "con occhio distratto" l'evolversi della crisi, riassunta in numeri allarmanti.

Sui consorzi di bonifica esercenti attività irrigua è intervenuto l'on. Paolo Terzo Sanna (FI) chiedendo che la Regione assicuri il loro funzionamento. L'assessore ha assicurato a breve una legge di riordino.

Si è parlano anche di prezzo del latte ovino. Lo ha fatto l'on. Rassu (emendamento 347) chiedendo che, dopo il nulla osta della Commissione UE, la Regione destini 34 milioni a coprire i costi di produzione, mediamente più alti per colpa dei trasporti, dell'energia e dei mangimi, rispetto ai produttori del Continente. Produrre un litro di latte costa in Sardegna non meno di 70 centesimi; rispetto ai 51 riconosciuti significa far lavorare in perdita le imprese.

Conclusa l'illustrazione degli emendamenti, si è iniziata la discussione generale sull'articolo 6.

L'on. Mimmo Licandro (FI) ha denunciato lo stato di crisi gravissimo del settore ("siamo un popolo di pastori e di agricoltori in agonia") e la mano pesante della Regione può determinare una crisi irreversibile. Con la Finanziaria la Giunta dà l'impressione di intervenire dappertutto, in realtà lo fa poco e male, "sorda a un lamento che arriva da lontano". Le potature fatte creano grossi limiti a qualunque previsione di sviluppo.

Di finanziaria "farsa" e di "presa in giro" ha parlato l'on. Roberto Capelli (UDC), che ha denunciato l'incongruenza fra il disposto dell'articolo e il contenuto dell'articolo 6, in particolare sulla cancellazione del conto residui.  I danari, ha detto, ci sono; ma la Giunta non ha alcuna sensibilità per i reali problemi dell'agricoltura. "Noi non chiediamo - ha concluso - di accendere mutui, ma semplicemente di fare scelte diverse, che non mortifichino settori così importanti per la nostra economia e per la pace sociale dei paesi dell'interno".

Inconcepibile e assurda la mancanza di un confronto sulla questione agricola: con questo giudizio dell'on. Rassu (FI) è proseguita per tutta la mattinata la discussione sull'articolo 6 della Finanziaria e sui relativi emendamenti (in particolare il 353 della Giunta regionale). Per Rassu "non è possibile dire sempre di no alle istanze del mondo agricolo e delle opposizioni consiliari. Non basta promettere attenzione senza atti concreti".

Assai critico anche l'on. Cappai (UDC), che lamentando l'assenza del presidente della Giunta e i silenzi del presidente della Commissione competente, ha denunciato la mancanza di un qualsiasi elemento progettuale nella manovra finanziaria ed in particolare in questo settore.

"Un imbroglio quello che si chiede di fare alle aziende agricole", ha denunciato l'on. Pili (FI), che nel suo intervento estremamente dettagliato dal punto di vista tecnico e finanziario, ha criticato aspramente le scelte operate dall'esecutivo e dalla maggioranza "supina" al presidente. "Venti milioni di €, ha detto a chiare lettere commentando l'emendamento 353, sono ridicoli quando ne occorrono almeno il doppio". Servono proposte serie "non acrobazie finanziarie".

Sconcertato, si è invece definito Marrocu (DS), per le accuse di "imbroglio o farsa" provenienti dalle opposizioni. Ripercorrendo la filosofia di intervento in agricoltura per le emergenze dal 98 ad oggi, l'esponente diessino ha spiegato perchè si decise di provvedere ad una normativa generale per le calamità , che occorre tuttavia riempire di risorse come ha fatto a suo tempo anche la Giunta Masala. Ha anche difeso il sostegno previsto per i Consorzi di bonifica.

Un settore in continua emergenza, ha definito l'on. Diana (AN) il settore agricolo. Pertanto, non si possono ipotizzare interventi per le sole calamità naturali, ma occorre uno sforzo concreto per l'oggi e per il domani. Le difficoltà del comparto hanno necessità di interventi di prospettiva.

Anche per l'on. Sanciu (FI) la gravità del problema agricolo è completamente disattesa. "Inconcepibile che un articolo così importante vada liquidato con un contentino", ha affermato. Si tratta a suo giudizio di una manovra debole con i tagli che arrivano a vette del 36% e sulla quale non vi è alcun confronto.

Pervasiva dell' intero tessuto socio economico della Sardegna, per l'on. Vargiu (I Riformatori) la questione agricola tocca profondamente la politica. Per questo non è possibile slegare, nell'affrontarla, l'emergenza dalla gestione dello sviluppo nella prospettiva. "Occorre un ragionamento di prospettiva proiettato almeno in 10 anni", ha detto.

Intervenendo successivamente, l'on. Atzeri (Psd'Az) ha affermato che l'agricoltura necessita di una terapia seria e onesta e una azione programmatoria complessiva. Oggi arriva il conto di una politica agricola dei decenni passati e di errori di cui si è tutti in parte responsabili, anche a causa della pressione che la classe politica ha subito dalla piazza. Occorre, pertanto, cambiare.

Assai migliorative sono invece, per l'on. Alberto Sanna (DS), sia le proposte contenute nella Finanziaria sia gli ulteriori emendamenti della Giunta che perfezionano il disegno complessivo. Con 282 milioni di Euro, ha aggiunto, si superano le risorse del precedente anno, il che dimostra che non si sta affossando il settore, ma anzi si prevedono importanti interventi sia per l'emergenza sia per la prospettiva.

È poi intervenuto l'on. Oscar Cherchi (Misto - UDS), che ha detto che il settore agricolo è un settore che ha grandi difficoltà e che ha bisogno dell'aiuto compatto dell'intero Consiglio.
"Se si è uniti, ha aggiunto, i problemi della Sardegna saranno risolti. Per l'esponente dell'UDS questa Finanziaria guarda solo verso alcuni settori trascurandone altri come il comparto agricolo. La Finanziaria non può essere unilaterale. Questa Finanziaria deve essere migliorata e l'opposizione è in prima fila per lavorare per il bene dei sardi. L'on. Cherchi ha, ancora una volta, sottolineato che basterebbe diminuire i fondi della pubblicità istituzionale e destinare questi fondi ai comparti in crisi.

L'on. Oppi (UDC) ha invitato a leggere la Finanziaria basandosi su dati oggettivi. Per il capogruppo dell'UDC i fondi tolti dall'agricoltura creano problemi enormi.
Per l'on. Oppi l'assessore all'agricoltura deve fare meno visite e dare corpo alle leggi. "Avete tolto i soldi dalla povera gente, ha concluso, aumentando i soldi per le consulenze. La verità è che non c'è un vero progetto per il comparto". Oppi ha accusato la Giunta e la maggioranza di atteggiamenti prevaricatori.

Per l'on. Mariano Contu (FI) il comparto agricolo deve avere una certezza: trarre dal proprio lavoro il necessario per assicurarsi una vita dignitosa.

In questa Finanziaria non si riescono a trovare le risorse per fare fronte agli impegni presi da questa Giunta. Assistiamo ad una crisi strisciante che sta investendo tutti i comparti. Dobbiamo creare nuovi investimenti per dare sviluppo.

L'on. Nanni Moro (AN) ha ricordato che i due terzi del tempo impiegato nelle dichiarazioni programmatiche del presidente Soru erano dedicati all'Agricoltura. Ma alla luce della Finanziaria erano solo dichiarazioni mediatiche. Il presidente Soru aveva dichiarato di volere "aumentare il PIL in Agricoltura". Una dichiarazione molto forte rimasta solo sulla carta. Dunque, solo promesse che sono servite ad avere un successo elettorale. Ma queste promesse potrebbero diventare un boomerang.

L'on. Paolo Terzo Sanna (FI) ha detto che il settore agricolo è fondamentale per l'economia della Sardegna. Il consigliere di Forza Italia ha criticato l'articolo 6 della Finanziaria dove "non emerge nessun disegno organico e complessivo". L'on. Sanna ha invitato la maggioranza e la Giunta ad elaborare, nel più breve tempo possibile, un piano generale per il settore. Nella discussione è intervenuto, infine, l'assessore regionale all'agricoltura Addis che ha ribadito che quando la Giunta si è insediata si è trovata davanti ad una situazione estremamente difficile. L'esponente dell'esecutivo ha ricordato che la Giunta è intervenuta immediatamente nel settore lattiero caseario. L'assessore ha detto anche che uno degli obiettivi è quello di aumentare le esportazioni. La Addis ha respinto le accuse fatte dall'opposizione sulla mancanza di una strategia complessiva "una strategia c'è ed è ben chiara, ha sottolineato l'assessore, in passato si è spesso pensato solo all'emergenza e non alle strategie di ampio respiro". Sulle critiche rivolte alla Giunta dalla minoranza, l'assessore è stato chiaro: "Ognuno di noi ha dei limiti ma per giudicare è consigliabile attendere i tempi giusti".

L'intervento dell'assessore è stato l'ultimo della mattina. Prima di sospendere i lavori il presidente Spissu ha invitato il Consiglio regionale ad osservare un minuto di silenzio in onore dell'agente di polizia Gualtiero Gessa morto stamattina in un incidente nel quale è precipitato un elicottero della Polizia di stato. "Giunga alla famiglia ed all'intero corpo della Polizia di Stato, ha dichiarato il presidente Spissu,  il sentimento di più profondo cordoglio da parte mia e del Consiglio Regionale, per la drammatica scomparsa nell'adempimento del proprio dovere del nostro giovane conterraneo". Il presidente ha espresso anche l'auspicio che gli altri due colleghi feriti non corrano rischi per la loro vita. Dopo avere osservato un minuto di raccoglimento i lavori del Consiglio sono stati sospesi. Il presidente Spissu ha convocato la conferenza dei capigruppo per le ore 16.00.


I lavori del consiglio riprenderanno
 questo pomeriggio alle ore 16.30