CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Nota stampa
della seduta n. 73 pomeridiana del
17 marzo 2005
Il Consiglio regionale ha proseguito i suoi lavori sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu.
Prosecuzione esame Disegno
di legge n. 91/A - Finanziaria 2005Il Consiglio regionale ha proseguito l'esame della Finanziaria 2005. Conclusi gli interventi di rappresentati dei diversi gruppi politici, la posizione della Giunta, sulla manovra 2005, è stata illustrata dall'assessore della Programmazione e del Bilancio.
Prima della replica dell'assessore della Programmazione, sull'ordine dei lavori è intervenuto l'on. Roberto Capelli (UDC), che ha "stigmatizzato" l'assenza del presidente Soru dai banchi della Giunta, giudicando "una grave mancanza di rispetto, nei confronti dell'Assemblea, queste continue assenze" del presidente della Regione dai lavori dell'Aula.
La posizione dell'esecutivo in materia finanziaria e di bilancio è stata, quindi illustrata dall'assessore Francesco Pigliaru, il quale, prima di indicare le proposte politiche che sono alla base della Finanziaria, ha voluto ringraziare la Terza commissione per il lavoro svolto ed i consiglieri intervenuti nel dibattito per il loro contributo all'approfondimento dei temi trattati.
L'assessore Pigliaru ha, quindi, "respinto" le critiche, i toni drammatici usati dagli esponenti della minoranza nel corso di questo confronto. Il poco tempo a disposizione, ha detto il responsabile delle scelte economiche e finanziarie dell'Esecutivo, non permette di affrontare tutti i complessi aspetti di una manovra di questa importanza, quindi è necessario "soffermarsi esclusivamente sugli aspetti generali della manovra".
Una manovra che non produrrà effetti drammatici, invece "drammatica è la situazione che questa maggioranza ha trovato al momento del suo insediamento. Perché abbiamo trovato una Regione che ha stanziato molto, ma che non ha ridotto il divario esistente con il resto d'Italia, con l'Europa".
Partendo da queste considerazioni, cercando di capire le ragioni di questo ritardo, guardando al futuro e lavorando, quindi, per mettere a punto strategie e programmi di sviluppo in grado di incidere, realmente, su una situazione difficile, la Giunta, la maggioranza, hanno deciso di cambiare strategia, di abbandonare "un percorso finanziariamente insostenibile", per puntare su investimenti, anche ricorrendo al credito per finanziarli, "ragionevolmente produttivi, capaci di creare ricchezza persistente".
Una delle maggiori preoccupazioni di questa Giunta, infatti, "è il tipo, la qualità, del debito", cresciuto di ben sei volte in questi ultimi tre anni, che ha fatto registrare una "accelerazione non più sostenibile".
"Nessun dubbio che a provocare questa pesante situazione debitoria abbia contribuito una forma di governo che non garantiva maggiorane stabili, ha aggiunto Francesco Pigliaru; nessun dubbio che adesso tocchi a noi risolvere questi problemi". Ed il "tecnico" del bilancio ha indicato anche altri fattori che hanno portato a far lievitare i conti regionali senza, contemporaneamente, riuscire a ridurre il divario con le altre regioni ricche, con quelle più evolute e progredite, dell'Italia e dell'Europa. Si sono fatte scelte non oculate, si sono finanziati progetti inutili, spesso doppioni di altre iniziative. Negli anni scorsi, la spesa è stata bloccata, frenata, anche da scelte e da procedure discutibili. Ad esempio, è stato speso solamente il 15 per cento delle notevoli risorse destinate ai POR, i Programmi finanziati dalla Comunità, risorse che ammontano ad oltre 4 miliardi. "Che ragione c'era di contrarre tanti debiti, quando c'erano tanti soldi a disposizione?". Probabilmente, ha aggiunto l'esponente della Giunta, utilizzare "risorse proprie, regionali" è più facile perché i soldi si possono spendere, facilmente, a pioggia, con una grande discrezionalità, senza controllo e monitoraggio dei risultati ottenuti. Per questo si sono spesi pochi fondi comunitari, che invece imponevano procedure più garantiste, maggiori controlli.
Adesso, però, questo metodo non è più valido. "Adesso dobbiamo puntare al risanamento delle casse regionali, ha aggiunto Pigliaru; per garantire le risorse necessarie allo sviluppo, dobbiamo riqualificare la spesa. Questa Finanziaria è frutto di queste scelte, tutte compatibili col programma presentato agli elettori e sul quale abbiamo avuto il consenso".
Una Finanziaria, una manovra economica, seria, completa, nella quale "abbiamo inserito, responsabilmente, tutte le risorse disponibili". Una manovra che ha un solo vincolo, considerato "insuperabile", quello che le spese non devono superare, di più del 10 per cento, il volume delle entrate. Una decisione "responsabile", proprio perché si è accertato che superare, del venti per cento, le entrate ha portato a finanziare le spese con un credito che non si può restituire. Quindi, scelte chiare, razionali, "che ci porteranno, in ogni caso, a disporre di 568 milioni di euro di credito", meno della metà dell'indebitamento registrato lo scorso anno.
Questi fondi, ha aggiunto l'assessore della programmazione, permetteranno di finanziare il piano del lavoro, di cofinanziare gli interventi dei POR, si potranno utilizzare per interventi consistenti, in molti settori economici "importanti", in grado di favorire crescita e sviluppo.
La manovra, quindi, ha connotazioni chiare, moderne ed il lavoro fatto in Commissione la ha affinata, migliorata. Si sono fatte scelte che possono anche sembrare dure, si sono "fatti tagli, che alcuni giudicano dolorosi", ma si è proceduto ad una reale razionalizzazione della spesa.
"Capisco che maggioranza ed opposizione abbiano due ruoli distinti, due modi diversi di affrontare i problemi, ha detto ancora l'assessore Pigliaru, avviandosi alla conclusione. Dare soldi a tutti è certamente più facile, ma in questa situazione non è proprio possibile. Se le opposizioni non condividono le nostre scelte, ed è comprensibile che non siano d'accordo con noi, propongano innovazioni, studino metodi diversi di intervento, realmente innovativi, che noi non siamo stati in grado di proporre. Su queste idee siamo pronti, disponibili, a confrontarci".
Con l'intervento dell'esponente della Giunta, si è conclusa la discussione generale sulla Finanziaria 2005. I lavori del Consiglio riprenderanno, pertanto, domani mattina, alle ore 09.30, con la votazione per il "passaggio all'esame degli articoli".
I lavori del Consiglio proseguiranno
domani mattina alle ore 09.30