CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Nota stampa
della seduta n. 67 pomeridiana del
22 febbraio 2005
Il Consiglio regionale si è riunito sotto la presidenza dell'on. Giacomo Spissu.
In apertura di seduta il Presidente ha comunicato la presentazione di:
Il Presidente ha comunicato che il Presidente della Regione, in applicazione dell'art. 24 della legge regionale 7 gennaio 1977 n.1, ha trasmesso l'elenco delle deliberazioni adottate dalla Giunta regionale nelle sedute del 25 gennaio e del 2 febbraio 2005.
Ha poi informato l'Assemblea che in data 8 febbraio 2005 è pervenuta alla Presidenza una petizione sul "Piano di dimensionamento della rete scolastica della Sardegna", e dopo averne disposto la lettura, ha ricordato che, a norma dell'articolo 103 del Regolamento interno, il fascicolo relativo a detta petizione è a disposizione dei consiglieri presso l'Ottava Commissione.
Infine, il presidente ha comunicato che in data 3 febbraio 2005 è pervenuta copia della decisione della Corte Costituzionale n. 62 del 13 gennaio 2005 con la quale si dichiara l'illegittimità costituzionale della legge regionale 3 luglio 2003, n. 8 (Dichiarazione della Sardegna territorio denuclearizzato).L'on. Renato Cugini (DS) ha richiesto la sospensione di un'ora per potere effettuare valutazioni sulle nomine che l'Aula dovrà votare.
I lavori sono stati sospesi. Il presidente ha, inoltre, comunicato che la Terza commissione si riunirà per esaminare la proposta di prolungamento dell'esercizio provvisorio.Alla ripresa dei lavori il presidente Spissu ha chiesto ai segretari di leggere le interrogazioni e le mozioni presentate.
Esame Proposta di legge n. 104
Modifiche alla legge regionale 17
gennaio 1989, n. 4 (Istituzione
dell'ufficio del difensore civico in
Sardegna)Il presidente Spissu ha aperto la discussione sulla proposta di legge e la votazione sul passaggio agli articoli.
Per dichiarazione di voto è intervenuta l'on. Maria Grazia Caligaris (Misto-SDI-SU) che ha detto che questa proposta di legge firmata dalla maggior parte dei capi gruppo l'ha sorpresa negativamente.
Per la consigliera regionale la situazione è paradossale perché questa PL di fatto "azzera" la funzione del difensore civico. Per Maria Grazia Caligaris la proposta "iberna" questa figura senza fissare un termine entro il quale sarà ripristinata. I cittadini, ha chiesto l'esponente socialista, a chi dovranno rivolgersi per denunciare le manchevolezze in questo settore?
L'on. Caligaris ha sottolineato che si sarebbe aspettata un'iniziativa per rafforzare il difensore civico e non una proposta di legge per annullarlo.
Se vogliamo, poi, ragionare in termini di tagli, ha continuato, sarebbe stato meglio ridurre drasticamente gli emolumenti, ma non azzerare il difensore civico completamente.
Annunciando il voto contrario l'on. Caligaris ha auspicato il passaggio di questo provvedimento in commissione Diritti Civili.L'on. Luciano Uras (PRC), sempre per dichiarazione di voto, ha detto che il difensore civico serve a rafforzare l'attività di controllo sociale, la relazione tra il Palazzo e il cittadino e a fare sentire la pubblica amministrazione parte della società. Questa legge, ha sostenuto, abroga questo istituto, lo facciamo perché siamo in un periodo "di vacche magre" a prescindere che questa figura sia o meno necessaria. "Io credo, ha detto ancora l'on. Uras, che andando avanti di questo passo abrogheremo noi stessi". Annunciando il voto a favore, perché si è assunto l'impegno di superare un istituto che non ha funzionato, ha auspicato un altro progetto di legge che rafforzi in tempi strettissimi il rapporto fra cittadino e istituzioni.
L'on. Pierpaolo Vargiu (I Riformatori) si è appellato al presidente Spissu e al Consiglio per evitare che la fretta crei un grave danno alla Sardegna. "Noi Riformatori voteremo contro, ha detto, perché questo atteggiamento di volere abolire il difensore civico è sconcertante". Il capo gruppo dei Riformatori ha sottolineato che gli emendamenti presentati dal suo gruppo indicavano la via da seguire che è quella della riflessione. L'on. Vargiu ha chiesto che la proposta di legge sia inviata in Commissione.
Voto contrario al passaggio agli articoli è stato espresso anche dall'on. Roberto Capelli (UDC) il vice capogruppo dell'UDC ha detto che sarebbe più opportuno mandare la proposta di legge all'esame della commissione competente. Capelli ha detto di non condividere la modalità e l'impostazione di questa PL. "Revocare e tagliare tutto non ragionando è un metodo sbagliato". Si deve smettere una volta per tutte di proporre revoche sulla base di progetti che devono essere ancora presentati.
L'on. Paolo Pisu (PRC) ha detto di condividere le argomentazioni dell'on. Caligaris. "Anche sul difensore civico non c'è stata sufficiente discussione né gruppi né ei partiti è una scelta verticista che passa sulla testa dei consiglieri regionali". Per il presidente della Commissione diritti civili per sopprimere questo istituto non basta dire "non ha funzionato" perché si poteva controllarlo e potenziarlo. Non valgono neanche le motivazioni "ragionieristiche" perché non si può intendere così la democrazia. Per l'on. Pisu c'è un fastidioso comportamento teso a sminuire il ruolo del Consiglio, dei consiglieri, delle commissioni. "Non sono d'accordo con un provvedimento del genere, si sarebbero potuti ridurre gli emolumenti, i tempi dell'incarico ed effettuare maggiori controlli. Questo non si è voluto fare, ma è un metodo di lavoro sbagliato. Se non si rinvia in Commissione, ha concluso l'on. Pisu, voterò contro".
Ha preannunciato voto contrario anche l'on. Beniamino Scarpa (Misto - Psd'Az) che ha chiesto l'invio del provvedimento in commissione. Questo istituto è una conquista, se non funziona dobbiamo farlo funzionare.
Per l'on. Attilio Dedoni (I Riformatori) difendere il difensore civico vuole dire difendere il Consiglio e l'istituzione democratica. Anche per l'esponente dei Riformatori è necessario che il provvedimento passi in commissione. "In caso contrario faremo un'opposizione ferma emendamento per emendamento".
Il presidente Spissu ha sospeso i lavori per una conferenza dei capigruppo.
Alla ripresa dei lavori, il presidente Spissu ha comunicato che nel corso della conferenza dei presidenti dei gruppi è stato deciso di "sospendere l'esame del provvedimento in esame, per permettere alcune verifiche".
Il presidente ha, quindi, proposto l'esame del DL 107 sull'esercizio provvisorio.
Esame Disegno di legge n. 107
Autorizzazione terzo mese di
esercizio provvisorio.Il presidente ha aperto la discussione generale sul Disegno di Legge, con il quale la Giunta propone l'esercizio provvisorio per il mese di marzo 2005.
Il relatore del provvedimento, Eliseo Secci, presidente della commissione Bilancio e Programmazione, si è rimesso alla relazione scritta. A nome della Giunta, l'assessore del Turismo, Luisa Depau, si è detta d'accordo con il relatore di maggioranza,
Sul passaggio all'esame degli articoli è intervenuto l'on. Roberto Capelli (UDC), il quale ha lamentato che la giunta non abbia accolto la proposta delle minoranze che chiedevano la "proroga di due mesi dell'esercizio provvisorio" anche tenendo conto del prevedibile andamento dei lavori del Consiglio nel corso della sessione di bilancio, che si annuncia lunga e tormentata. "Saremo costretti a votare un altro mese di esercizio provvisorio, ha concluso Capelli, cosa che avremo potuto evitare".
Il presidente ha, quindi, posto in votazione il passaggio all'esame degli articoli, che è stato approvato, così come sono stati approvati gli articoli del provvedimento. Il Consiglio ha, quindi, provveduto alla votazione finale del DL 107, che è stato approvato. La votazione finale, per appello nominale, ha avuto questo risultato: presenti 80, favorevoli 49, astenuti 31.
Il presidente ha, quindi, aperto la discussione sul provvedimento di proroga, per il mese di marzo, dell'esercizio provvisorio del bilancio del Consiglio regionale, che è stato approvato.Sull'ordine dei lavori è intervenuto l'on. Capelli (UDC), il quale ha proposto il rinvio "a domani mattina" dell'esame del DL 103, "disposizioni urgenti in materia di commercio" inserito nell'ordine del giorno dei lavori dell'Aula.
Prima di accogliere o respingere la richiesta dell'esponente dell'UDC, il presidente Spissu ha annunciato la presentazione di un "emendamento sostitutivo totale" firmato da tutti i capigruppo all'art. 1 del Proposta di legge 104 sul difensore civico. Il Consiglio ha, quindi, ripreso l'esame della legge istitutiva del difensore civico discutendo l'emendamento di sintesi, con il quale si propone di "sospendere la nomina del difensore civico", in modo da permettere al Consiglio di approvare, entro 180 giorni, le necessarie modifica alla legge istitutiva del difensore civico, "in caso contrario, entro i successivi 30 giorni si procederà alla sua elezione, seguendo le modalità previste dalla LR n. 4 del 1989". I presentatori degli emendamenti al testo in discussione (i quattro consiglieri dei Riformatori) hanno annunciato il loro ritiro, quindi il presidente ha posto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Il "passaggio" è stato approvato come è stato approvato il testo dell'emendamento sostitutivo totale e quello aggiuntivo, "sull'entrata in vigore della legge". Il Consiglio ha provveduto alla votazione finale del DL 104, che è stato approvato all'unanimità (68 presenti e 68 si).Il presidente Spissu ha, quindi, ricordato la proposta dell'on. Capelli per un rinvio dei lavori a domani mattina, mentre l'on. Davoli (PRC) ha proposto la discussione sulla liberazione della giornalista Giuliana Sgrena rapita in Iraq. L'on. Biancu, dal canto suo, ha proposto di proseguire i lavori esaminando il DL 103, mentre l'on. Oppi (UDC) ha sollecitato una maggiore disponibilità al dialogo da parte della maggioranza, anche per "poter correggere molti degli errori contenuti nei testi proposti, dalla stessa maggioranza, all0'esame del Consiglio". Dopo una breve sospensione l'on. Biancu (La Margherita) ha accolto l'invito dell'on. Oppi dichiarandosi favorevole al rinvio, a domani mattina, dei lavori consiliari.
Intervenendo sempre sull'ordine dei lavori l'on. Pili (FI) ha ricordato che per un'inversione dell'ordine del giorno è necessaria una maggioranza dei due terzi dei presenti. L'on. Cugini (DS) ha perciò proposto la votazione immediata sull'inversione dell'ordine del giorno, per potere iniziare domani mattina l'esame del DL 103.
Il presidente, dopo un breve intervento dell'on. Capelli, ha posto in votazione l'inversione dell'ordine del giorno che è stata approvata.
E' stata, poi, "chiamata" in Aula la mozione numero 28, con la quale si propongono iniziative concrete per la liberazione di Giuliana Sgrena.
La mozione n. 28 (sulle iniziative da adottare per la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena) è stata illustrata dal primo firmatario l'on. Ciriaco Davoli (PRC).
La giunta regionale, ha detto il consigliere di Rifondazione, deve attivarsi presso il governo nazionale perché siano poste in essere tutte le necessarie iniziative per ottenere la liberazione della giornalista del Manifesto.
La mozione è stata approvata
I lavori del Consiglio riprenderanno
domani mattina alle 10