CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 62 pomeridiana del 12 gennaio 2005


Il Consiglio regionale si è riunito sotto la presidenza dell'on. Paolo Fadda e dell'on. Giacomo Spissu.

In apertura di seduta il Presidente ha comunicato la presentazione di :


Il presidente ha comunicato che è stata presentata una mozione relativa allo stato di crisi delle aziende agricole.

Discussione Mozione unitaria n. 23 , sulla
necessità di un intervento della Regione
finalizzato alla riduzione dell'indebitamento
delle aziende agricole.

L'on. Alberto Sanna (DS), nell'illustrare il documento, dopo avere ricordato le vicende relative alla messa all'asta di un'azienda di Decimoputzu, venduta dopo 17 aste andate deserte per una somma esigua rispetto al suo reale valore, ha evidenziato sia gli scarsi aiuti dati dalla politica creditizia sarda all'ammodernamento del settore sia le difficoltà dovute alla loro scarsa capacità di allocarsi sul mercato. Per Sanna è necessaria una politica per fare fronte alla emergenza nell'ambito di una strategia di lungo respiro che riesca ad aggredire i mali endemici del settore agricolo isolano. Dopo avere ricordato la nuova competitività aperta dalla dimensione europea dell'attuale mercato, Sanna ha sottolineato l'inutilità del protocollo di intesa fra Regione e banche, protocollo "disatteso dalle banche per quanto concerne la ricontrattazione dei mutui".
La mozione unitaria presentata oggi, ha concluso Sanna, si propone di sollecitare la Giunta a dedicare una maggiore attenzione al settore agricolo, ripartendo dal protocollo di intesa raggiunto a suo tempo, ed aggiornandolo con regole impegnative sulla ricontrattazione dei mutui sui tassi e sulla conversione del debito da breve a lungo termine.

L'assessore all'Agricoltura on. Addis ha dichiarato di accogliere le proposte contenute nella mozione.

Per dichiarazione di voto, sono quindi, intervenuti gli onorevoli Rassu (FI), il quale ha ulteriormente ribadito i diversi aspetti della crisi che da anni travaglia il settore agricolo, sostenendo che il Consiglio deve dedicare una maggiore attenzione ai problemi del settore agricolo; e l'on. Diana (AN) per il quale l'approvazione della mozione non esaurisce il problema, mentre rimane la necessità di capire quale sia la politica agricola di questa maggioranza nei confronti, per esempio, dell'indebitamento delle aziende, o del prezzo del latte.

Anche l'on. Marrocu (DS), preannunciando voto a favore, ha ricordato che in passato il Consiglio ha approvato mozioni simili a quella odierna. Semmai, oggi si è davanti al fatto che un'azienda è stata svenduta per "poche lire", significando così la rottura di una forma di solidarietà civile che aveva consentito di giungere alla 18° asta senza che si fosse fatto avanti alcun acquirente. Marrocu ha concluso criticando l'atteggiamento della banca che ha disatteso il protocollo di intesa firmato con la Regione, ed ha invitato, infine, la Giunta a fare tutto ciò che è possibile per fare sì che l'azienda svenduta possa tornare in mano al vecchio proprietario.

Voto favorevole è stato preannunciato anche dall'on. Vargiu (I Riformatori) per il quale è da condividere sia il testo della mozione che l'appello lanciato dall'on. Marrocu. Attenzione, però, a non confondere "il sintomo con la causa del sintomo stesso". Non basta la disapprovazione morale nei confronti di chi ha speculato sull'asta, ma, ha concluso Vargiu, occorre capire perché si sia arrivati a questa situazione, abbandonando "quella specie di ineluttabilità" che traspare quando si parla di agricoltura e sanità.

Per l'on. Ladu (Fortza Paris) la mozione è da approvare, perché la situazione del settore agricolo si è ulteriormente aggravata, come dimostra, appunto, la vicenda di Decimoputzu. A parere di Ladu, le responsabilità maggiori sono delle banche, alle quali si aggiungono quelle dovute alle calamità naturali e alle difficoltà di mercato. Ladu ha concluso sottolineando la scarsa efficacia del protocollo di intesa a suo tempo raggiunto con le banche, ed ha auspicato l'individuazione di una "vera" politica regionale per il settore agricolo.

L'on. Uras (PRC), dopo avere ricordato che in questi ultimi anni il Consiglio ha spesso trovato unitarietà  di intenti su argomenti differenti, ha sostenuto che l'economia sarda è fortemente legata al mondo agropastorale. E' doveroso intervenire a sostegno di questa economia di settore, studiando bene i sistemi di intervento. Uras ha anticipato voto a favore della mozione.

L'on. Cappai (UDC), ricordando che nella scorsa legislatura era stato firmato il protocollo di intesa con le banche con una validità limitata a 90 giorni, ha evidenziato il fatto che la Giunta Soru non è intervenuta per prorogare la validità dell'accordo. Cappai ha invitato la Giunta ad operare immediatamente per il settore agricolo, ricordando che l'indebitamento del comparto sfiora i 1200 miliardi di lire.

E' poi intervenuto l'on. Cassano (Riformatori) che ha ribadito l'estrema gravità della situazione agricola . L'esponente dei Riformatori ha detto di essere deluso dall'intervento dell'assessore dell'agricoltura: "non si capisce cosa voglia fare questa giunta anche perché, puntualmente i programmi esposti vengono disattesi da chi agisce dietro le quinte".

L'on. Licheri (PRC) ha sottolineato che Rifondazione vuole salvare il comparto agricolo isolano ma non si vuole fare trascinare nel binomio agricoltura - piano straordinario del lavoro. "Non si possono mettere a confronto le due categorie. Per Licheri il dibattito deve avvenire sulle azioni da fare, sul monitoraggio da attuare, sull'apertura di un confronto serrato con la Comunità europea. "Il voto di Rifondazione, ha concluso, sarà favorevole, ma siamo consapevoli che questa mozione è solo un primo passo".

"E' una presa in giro, una polverina negli occhi di chi ci ascolta, un arretramento rispetto al passato". E' questo il giudizio sulla mozione espresso in aula dall'on. Morio Floris (UDS) che ha annunciato il voto contrario dell'UDS. L'ex presidente della giunta ha ricordato all'Aula che nel dicembre del 2003 il Consiglio regionale affrontò un grande dibattito politico sull'argomento approvando due ordini del giorno ben più avanzati rispetto a quello di oggi. "In questa mozione si dice solo che dobbiamo iniziare tutto daccapo ed è una vera presa in giro".

L'on. Sanciu (F.I.) ha annunciato il voto favorevole e ha sottolineato che in Sardegna manca una politica strategica per il rilancio dell'agricoltura.  Rivolgendosi all'assessore all'agricoltura, l'esponente di Forza Italia l'ha ringraziata per gli auguri di Buon anno ma ha detto che ora bisogna lavorare. Sanciu ha auspicato che si apra un tavolo di esperti che faccia una "risonanza magnetica" all'agricoltura sarda.

L'on. Capelli (UDC), dichiarando il voto a favore, ha auspicato la collocazione alcune sessioni straordinarie del Consiglio per esaminare i settori dell'agricoltura e il sistema creditizio isolano. "Le nostre aziende agricole stanno vivendo un'odissea e sono "strozzate" da un sistema creditizio che applica tassi di interesse spropositati e ben più alti rispetto a quelli applicati nel resto d'Italia.  Il vice capogruppo dell'UDC ha fatto notare l'assenza in aula del presidente Soru e dell'assessore alla programmazione.

L'on. Sanjust (F.I.) ha detto che non avrebbe mai pensato che su un argomento così importante ci fosse il voto contrario di qualcuno, soprattutto di un ex presidente della regione. "Capisco lo scoramento dell'on. Floris per non essere riuscito a risolvere il problema, ma questa delusione deve servire da stimolo per fare meglio". Il consigliere azzurro ha invitato l'on. Floris a ripensarci e a votare a  favore. L'assenza del presidente Soru è stata sottolineata anche dall'on. Sanjust.

Per l'on. Moro  (A.N.) questa mozione illustra un problema cronico. "L'agricoltura è la cenerentola del nostro sistema produttivo e anche il consiglio discrimina alcuni settori rispetto ad altri". Per l'agricoltura tutti si lamentano ma non si parla di una vera e propria terapia.

Per l'on. La Spisa   (F.I.)  l'atto che il Consiglio sta per approvare non deve essere sminuito da nessuno. "Tutto quello che è stato fatto nel passato deve tener conto di un fatto nuovo: la svendita (speculativa) di un'azienda agricola a un prezzo minimo. Se la Regione non interviene si rischia che intere famiglie siano messe sul lastrico e che gli speculatori si prendano per pochi euro interi territori produttivi.

L'on. Alberto Sanna (DS), annunciando il voto a favore, ha sottolineato che questo documento non è un documento inutile  perché di fronte alla grave situazione in cui versano le aziende agricole sarde è giusto che il Consiglio impegni la giunta ad intervenire davanti all'emergenza.

La mozione è stata messa in votazione con voto elettronico palese chiesto dall'on. Amadu (UDC). E' stata approvata (presenti 62, sì 60 no 2).

Prosecuzione esame Testo unificato
Proposte di legge
n. 9- n. 27/A
sull'istituzione del Consiglio delle
autonomie locali.

Il presidente Fadda  ha aperto la discussione sul titolo della Proposta di Legge sull'istituzione del Consiglio delle Autonomie locali, il cui esame era stato sospeso stamattina, per decisione della conferenza dei capigruppo che aveva inserito all'ordine del giorno la mozione sul parco del Gennargentu. Il titolo è stato approvato. Sull'articolo 1 è stato presentato dai consiglieri regionali sardisti un emendamento  che è stato dato per illustrato.

Sull'emendamento presentato dai consiglieri sardisti sono intervenuti gli onorevoli Vargiu (I Riformatori), Francesco Sanna (La Margherita), Orrù (DS), Scarpa (Misto - Pds'az), Atzeri (Misto-Psd'az) e l'assessore alle Riforme Dadea. Messo in votazione l'emendamento del gruppo sardista non è stato approvato.

E' stato, quindi, approvato senza discussioni per alzata di mano l'articolo 1. Sull'articolo 2 e sugli emendamento sono intervenuti gli onorevoli: Capelli (UDC), Orrù (DS), Ladu (Fortza Paris). L'articolo 2 è stato approvato, mentre l'emendamento aggiuntivo è stato respinto.

E' stato, quindi, posto in votazione l'articolo 3 e i relativi emendamenti. Sono intervenuti gli onorevoli Caligaris (Misto-SDI-SU) (che ha sottolineato l'esigenza di una cultura paritaria fra sessi in seno alla nuova assemblea, attraverso meccanismi che garantiscono una adeguata presenza delle donne nel Consiglio delle autonomie), Orrù (DS), e l'assessore Dadea (Assessore alle riforme. L'articolo 3 è stato approvato insieme all'emendamento sulla garanzia per le presenze femminili.

E' stato posto in discussione l'articolo 4 e i relativi emendamenti. E' intervenuto, a tale proposito, l'on. Orrù (DS). L'articolo 4  e l'emendamento aggiuntivo sono stati approvati.

L'articolo 5 è stato approvato. Sull'articolo 6 è stato approvato un emendamento  sostitutivo parziale che è stato accolto dalla Giunta. L'articolo ed un emendamento sono stati approvati. Anche i successivi articoli della legge sono stati, quindi, approvati con un emendamento.

La votazione finale ha dato il seguente esito:

Presenti 55; Votanti 55; Astenuti 0; Si 55; No 0.

Il provvedimento è stato approvato all'unanimità.

Esame Proposta di legge n. 79- Indizione
e svolgimento delle elezioni comunali e
provinciali.

La relazione è stata svolta dall'on. Orrù (DS) che ha illustrato il contenuto del provvedimento: ripristinare il doppio turno di votazione per le elezioni amministrative e il trasferimento alla Regione dell'esercizio dei poteri di controllo sugli organi degli enti locali. Ciò consentirebbe alla Regione di esercitare alcuni compiti in materia di enti locali.

Per quanto riguarda le possibili date delle elezioni l'oratore  ha sottolineato che sono completamente aperte.

Il presidente ha, quindi, chiuso la seduta.


I lavori del Consiglio riprenderanno
domani alle ore 10.00