CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA


Nota stampa
della seduta n. 50 pomeridiana del 30 novembre 2004


Il Consiglio regionale si è riunito sotto la presidenza dell'on. Paolo Fadda e dell'on Giacomo Spissu.

In apertura di seduta il Presidente ha comunicato la presentazione di :


Prosecuzione esame Disegno di legge n. 31/A
Assestamento di Bilancio

Il passaggio all'esame degli articoli della legge sull'assestamento di bilancio (33 voti a favore e 22 contrari) è stato il primo atto della seduta consiliare. Prima, tuttavia, l'on. Roberto Capelli (UDC) ha protestato per il ritardo dell'inizio dei lavori.

Numerosi gli emendamenti, soppressivi e aggiuntivi, presentati. Si è proceduto con la loro illustrazione. L'on. Capelli ha illustrato quello che fa riferimento alle provvidenze a favore degli invalidi civili. Il forte arretrato delle pratiche ha spinto la Giunta a proporre una convenzione all'Inps, prevedendo sanzioni pecuniarie a carico dell'istituto in caso di ritardo. L'iter doveva avere tempi certi (sei mesi, più tre per l'attività di competenza Asl). L'Inps non aveva accettato la penale, che tendeva a risarcire l'invalido. Ora la Giunta propone (comma 1 quater) di sopprimere quella clausola di garanzia. Si tratta - ha spiegato Capelli - di una norma intrusa, ma soprattutto di arrecare danno alla Regione.

Dello stesso tenore l'intervento dell'on. Pierpaolo Vargiu (I Riformatori), che ha illustrato un altro emendamento che sopprime alcune parole del comma della Giunta. Lo spirito della "penale" nei confronti dell'Inps costringeva l'istituto - ha detto - a rispettare i tempi. Il meccanismo introdotto garantiva la parte debole del confronto, cioè l'invalido. Smantellare il meccanismo favorirà la convenzione con l'Inps, ma costituisce "un regalo per l'istituto e un torto per il cittadino".

L'on. Giorgio La Spisa (FI) ha chiesto che la giunta non tagli i fondi destinati alla cultura informatica ("se ieri era considerato un obiettivo di particolare rilevanza, perché non lo è più?"), mentre l'on. Antonio Cappai (UDC) ha chiesto che non si tocchino i finanziamenti destinati al fermo biologico (decurtati di 600 mila euro). L'esigenza di garantire un reddito ai pescatori è molto sentita, ha detto, e la Regione deve farsene carico "a meno che non decida di abolire il fermo biologico".

Stessa richiesta è stata avanzata dall'on. Antonio Cappai (UDC), per combattere la virosi del pomodoro. La somma inizialmente destinata, un milione, "probabilmente insufficiente", è stata dimezzata, lasciando i produttori in apprensione.

L'abbattimento dei costi energetici a favore dei Consorzi di bonifica, ma, in ultimo esame, a favore degli agricoltori, era uno degli obiettivi necessari per non penalizzare il settore agricolo. Ora la Giunta vuol risparmiare, taglia i contributi ed i Consorzi dovranno rifarsi aumentando le tariffe. Un pericolo per un'economia fragile, ha detto l'on. Silvestro Ladu (Fortza Paris), il quale, tuttavia, ha ammesso che  "probabilmente ci sono sprechi e nei Consorzi c'è qualcosa da rivedere", ma un taglio improvviso si ripercuote solo sui piccoli imprenditori agricoli.

Anche il Consorzio interprovinciale per l'agricoltura di Cagliari, Oristano e Nuoro se la passa male in conseguenza dei tagli; anzi, è Agrosarda, la società che si deve occupare della qualità dei prodotti a rischiare di dover chiudere bottega.

Antonio Cappai (UDC) ha sottolineato come il finanziamento, quasi dimezzato, non consente di svolgere i compiti istituzionali, che sono importanti perché direttamente correlati con la commercializzazione dei prodotti. Altrettanto avverrà per la valorizzazione della qualità dei prodotti lattiero caseari col marchio DOP. E qui si aggiunge il momento di forte crisi del settore.

Sullo stesso argomento è intervenuto l'on. Silvestro Ladu (Fortza Paris) sostenendo che la Regione deve incentivare, non ridurre, gli incentivi a favore della produzione di tipi di formaggio diversi dal pecorino romano, dal luglio scorso in difficoltà per la soppressione dei premi all'esportazione. La cifra destinata a questa iniziativa - ha aggiunto - è modesta, ma per un settore in forte disagio economico e sociale è un segnale di soccorso e di interessamento.

Tagliate (del 50 per cento) anche le borse di studio per giovani laureati. Questo - ha sostenuto l'on. Giorgio La Spisa (FI)  - è un segnale negativo che si dà ai giovani. Poco conta che siano partite in ritardo le procedure di assegnazione o che la domanda sia stata inferiore alle attese; le borse di studio indicano l'impegno della Regione a favorire la qualificazione e il miglioramento dei livelli professionali.

A proposito di istruzione, l'on. La Spisa ha chiesto che si rimettano in circuito almeno parte dei finanziamenti sottratti alla formazione professionale e che si intervenga a favore delle scuole materne non statali, ultimo baluardo per l'attività dell'infanzia in molti paesi della Sardegna. I tagli, nel complesso 2,7 milioni di euro, riferiti alle spese in conto gestione mettono in ginocchio un settore benemerito che soddisfa il fabbisogno educativo negato dallo Stato.

            Illustrando gli emendamenti presentati assieme agli onorevoli Diana, Rassu e Oppi, l'onorevole La Spisa (FI) si è anche soffermato sulla necessità di stanziare finanziamenti aggiuntivi a favore delle Università sarde, specialmente per favorire gli studi e la ricerca nei settori delle innovazione tecnologiche, delle biotecnologie, dell'informatica, settori sui quali si deve puntare se si vuole far crescere, culturalmente e socialmente, la società isolana.

         Sulla tutela e la valorizzazione della lingua e della cultura sarde si è soffermato anche Beniamino Scarpa (Misto-Pasd'az), il quale ha chiesto un incremento di 340 mila euro nel capitolo destinato ai finanziamenti per le Università, in modo che possano realmente incrementare le iniziative utili per valorizzare realmente la cultura della Sardegna.

         Iniziative di questo stesso genere sono state proposte anche dagli onorevoli Dedoni, Cassano, Pisano e Vargiu (I Riformatori), sempre sensibili alla valorizzazione del patrimonio culturale sardo.

Il tema della ricerca scientifica, della valorizzazione delle iniziative che le Università sarde avviano i molti settori, anche nel decentramento delle loro sedi,  è stato riaffrontato, nuovamente, dall'on. Giorgio La Spisa (FI), per il quale la cultura e la ricerca sono settori, come ha indicato lo stesso presidente Soru nelle sue dichiarazioni programmatiche, uno degli obiettivi più importanti e "maggiormente sensibili", sui quali si deve necessariamente puntare.

Come numerosi emendamenti presentanti dai consiglieri dell'UDC (Oppi, Capelli, Amadu, Biancareddu, Cappai, F.I. Cuccu, Randazzo), e dagli onorevoli La Spisa (FI) e Diana (AN) prevedevano interventi specifici per fare fronte ad esigenze particolari, a dimenticanze, a diminuzioni giudicate non del tutto giustificate.

In particolare, e la proposta è stata accolta dal presidente della Commissione e dall'assessore della Programmazione, l'emendamento con il quale l'on. Giorgio Oppi (sottoscritto dagli esponenti del centrodestra) ha proposto lo stanziamento di 15 milioni di euro per garantire la sicurezza delle guardie mediche. L'on. Oppi ha ricordato, a questo proposito, l'efferato omicidio della giovane dottoressa, impegnata proprio nel servizio di guardia medica, avvenuto lo scorso anno a Solarussa.

Altri emendamenti alle tabelle, alle previsioni dell'articolo 1 dell'assestamento di bilancio (quelli soppressivi parziali sono 50, mentre l'on. Diana ne ha presentato 1 aggiuntivo), prevedono interventi per stabilizzare gli impiegati interinali ed i Co.Co.Co. assunti dall'Azienda foreste demaniali della Sardegna per portare avanti alcuni "progetti obiettivo" di particolare importanza; per finanziare sagre e manifestazioni folcloristiche, sportive, musicali ormai entrate nella tradizione turistica isolana.

Un importante pacchetto di emendamenti è stato presentato anche dalla Giunta, che ha proposto di "allungare" da quindici a trent'anni il periodo di ammortamento e di stipula dei mutui, come avviene per quasi tutte le altre regioni italiane. La Giunta ha anche chiesto particolari procedure per portare a compimento il processo di liquidazione della Sipas ed ha confermato lo stesso stanziamento dello scorso esercizio a favore della Fondazione dell'Ente lirico di Cagliari.

Conclusa l'illustrazione degli emendamenti, il presidente della Commissione, Eliseo Secci, ha espresso il proprio parere negativo sulla maggior parte di essi, dichiarandosi a favore di quelli presentati dalla Giunta e "a favore, ma con riserva", di alcuni di quelli presentati dalle opposizioni, dicendosi disposto ad accoglierli a patto che i presentatori "rivedessero", in ribasso, le cifre proposte.

L'assessore alla Programmazione Pigliaru ha, quindi sostanzialmente confermato l'orientamento espresso dal presidente della Commissione.

Il primo ad intervenire è stato l'on. Roberto Capelli (UDC), che ha posto il problema se vi sia la volontà di tutte le parti per un confronto approfondito, oppure se si voglia andare avanti respingendo qualsiasi dialogo con l'opposizione. Al momento, ha detto Capelli, sembrerebbe che da parte della maggioranza vi sia scarsa disponibilità, salvo verifiche nel proseguo del dibattito.

Ha poi preso la parola l'on. Mario Diana (AN), che ha sottolineato l'importanza degli argomenti prospettati dall'opposizione attraverso gli emendamenti presentati, anche se non accolti né dalla Commissione, né dall'assessore. Diana ha lamentato che l'emendamento per i contributi all'Ardia di Sedilo sa stato respinto.

Per l'on. Giorgio La Spisa (FI), il sistema regionale nel confronto con lo Stato si è trovato in stato di subordinazione a causa del disavanzo dello Stato che da molti anni scarica le conseguenze sui livelli subordinati.

E', quindi, necessario fare alcune scelte discrezionali, che sono state fatte, ma a scapito dei settori importanti. In particolare a carico, ha soggiunto, di categorie deboli.

Questa è una contraddizione politica che va sottolineata, ha detto la Spisa, riferendosi al sistema dell'istruzione ed in particolare alle scuole materne.

L'on. Antonello Liori (AN) ha incentrato  il proprio intervento sull'emendamento 137, riguardante il completamento del contributo assegnato al teatro lirico, sostenendo che l'attività culturale svolta da tale organismo deve essere maggiormente sostenuta. Liori ha anche ribadito l'importanza dell'emendamento 147, da egli sottoscritto.

L'on. Nello Cappai (UDC) ha sottolineato come l'atteggiamento della Giunta sia assolutamente contraddittorio, ed ha deplorato che i tagli apportati alla spesa regionale con la legge di assestamento siano caratterizzati da una evidente sperequazione. In particolare, Cappai, ha contestato i tagli arrecati alla disponibilità dei fondi per l'agricoltura.  "Si poteva e si doveva tagliare altrove"" ha detto. Anche l'on. Cappai ha denunciato il mancato sostegno alla manifestazione di Sedilo.

E', quindi, intervenuto l'on. Pierpaolo Vargiu (I Riformatori) per il quale "i pareri espressi sugli emendamenti dalla Commissione e dalla Giunta sono scoraggianti". Dopo avere sottolineato che l'assestamento di Bilancio arriva all'esame dell'Aula nell'ultimo mese dell'anno, Vargiu ha ricordato l'importanza sostanziale delle materie oggetto della richiesta di modifica da parte dell'opposizione. L'on. Vargiu ha anche denunciato talune "norme intruse" introdotte nella legge.

Ha poi preso la parola l'on. Giorgio Oppi (UDC), il quale ha contestato presunte dichiarazioni dell'assessore Dirindin, sugli "sprechi" che vi sarebbero stati in passato nella Sanità, passibili di tagli nella manovra di assestamento. Oppi ha dichiarato che nella sanità non si possono ridurre i fondi, perché si tratta di spese obbligate ed ha ricordato le pressanti esigenze del settore socio assistenziale.

Oppi ha concluso ribadendo come nel settore sanitario le spese siano rigide ed obbligate.

Per l'on. Secci (La Margherita), presidente della Terza commissione, nella discussione sia in commissione che in Aula sono emerse posizioni differenti, ma ragionate. E' difficile immaginare che alla fine dell'anno, essendo questo un provvedimento obbligato, non si possano attuare i tagli; Secci ha spiegato le ragioni tecniche che hanno portato a definire tale provvedimento finanziario, ed ha ricordato che tutto ciò deriva da "una finanziaria disastrosa", della precedente maggioranza. Il presidente della III commissione ha poi illustrato le ragioni che hanno portato a non accogliere la gran parte degli emendamenti presentati.

Ha, quindi, preso la parola l'assessore Pigliaru, il quale ha sottolineato come gli emendamenti presentati, se considerati singolarmente possano essere condivisibili, ma in una situazione finanziaria come quella attuale, occorre avere una visione generale anche se è difficile. Dopo una serie di riflessioni sugli emendamenti presentati Pigliaru ha ribadito la delicatezza dei tagli apportati alla scuola e all'università, sottolineando che la Giunta è stata sensibile nella discussione e su alcune proposte venute dall'opposizione. 

Conclusa la discussione generale sull'articolo e sugli emendamenti, il presidente ha posto in votazione l'emendamento 87.

Per dichiarazione di voto è intervenuto il consigliere Capelli (UDC).

Essendo stato rinviato il voto degli emendamenti 87, 145 e 86, il presidente ha posto in votazione l'emendamento 118, che non è stato approvato.


I lavori del Consiglio
riprenderanno domani alle 10.00