CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

RISOLUZIONE N. 17

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RISOLUZIONE della Seconda Commissione (Politiche comunitarie - Adeguamento dell'ordinamento regionale agli atti normativi comunitari - Rapporti con la UE - Cooperazione internazionale - Diritti civili - Emigrazione ed immigrazione - Etnie - Informazione) sui provvedimenti urgenti di amnistia e indulto

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La Seconda Commissione permanente,

CONSIDERATO che

- l'ultimo provvedimento di amnistia in Italia risale a 16 anni fa;

- sono passati 6 anni dal Giubileo del 2000, nel corso del quale un ampio arco di forze promosse una campagna per l'amnistia, l'indulto e un piano organico di interventi per il miglioramento delle condizioni delle carceri e per il reinserimento sociale;

- sono passati 4 anni da quando il papa Giovanni Paolo II invocò un atto di clemenza davanti al Parlamento, che unanimemente applaudì;

- in assenza di risposte, in questi anni il problema delle carceri da grave si è fatto gravissimo, tanto che a denunciare l'insopportabilità della situazione, e spesso a chiedere l'amnistia e l'indulto, sono ormai non solo i detenuti e le loro associazioni ma tutti gli operatori, la polizia penitenziaria, i medici e gli infermieri, gli educatori e gli assistenti sociali, i direttori, gli avvocati, i magistrati;

- le generali difficoltà della condizione carceraria assumono nella nostra Regione particolare gravità, come evidenziato dalla Commissione nelle diverse indagini svolte e da ultimo con la risoluzione sulla situazione delle carceri in Sardegna approvata all'unanimità il 16 febbraio 2005;

- oggi sono in carcere oltre 60.000 persone, cifra finora mai raggiunta nella storia della Repubblica,mentre crescono nel contempo i reati dei quali resta ignoto l'autore oppure che restano impuniti grazie alle prescrizioni in grande espansione per effetto delle gravissime difficoltà organizzative dell'apparato giudiziario;

- questi numeri trasformano la proposta dell'amnistia e dell'indulto da esigenza umanitaria in risposta necessaria ad una vera e propria emergenza sociale;

- l'amnistia e l'indulto non sono in contrasto con la doverosa attenzione ai temi della sicurezza; è noto infatti che la permanenza in carcere produce recidiva e che la politica per la sicurezza più valida (ed anche meno costosa socialmente, umanamente ed economicamente) è quella che investe sul recupero e sulla prevenzione,

AUSPICA

che il Parlamento approvi sollecitamente adeguate e con divise misure straordinarie di clemenza, escludendo dalla loro applicazione i reati di grave allarme sociale, di mafia, di terrorismo e di corruzione in attesa dei necessari atti normativi che possano incidere in futuro sulle cause fondanti dell' emergenza;
che il Parlamento solleciti il Governo ad una più puntuale applicazione della legislazione vigente riguardante in modo particolare i tossicodipendenti e gli alcolisti.

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La risoluzione è stata approvata dalla Seconda Commissione nella seduta dell'8 giugno 2006