CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURARISOLUZIONE N. 11
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RISOLUZIONE della Seconda Commissione (Politiche comunitarie - Adeguamento dell'ordinamento regionale agli atti normativi comunitari - ¬Rapporti con la UE - Cooperazione internazionale - Diritti civili - Emigrazione ed immigrazione - Etnie - Informazione) sul riconoscimento delle specifiche condizioni della Sardegna nella definizione delle politiche europee di coesione per il periodo 2007-2013.
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La Seconda Commissione permanente,
al termine dell'audizione del Presidente della Regione, che ha chiesto di essere sentito dalla Commissione per riferire sulle iniziative assunte dal governo regionale per difendere gli interessi della Sardegna nella attuale fase negoziale di definizione delle politiche europee di coesione per il periodo 2007-2013,
PRESO ATTO che la Sardegna ha chiesto al governo nazionale di sostenere in sede europea la richiesta: a) di elevare la soglia di eleggibilità delle regioni insulari per l'obiettivo convergenza, che sostituirà nel periodo 2007-2013 l'obiettivo 1; b) di inserire la Sardegna tra le Regioni che, in considerazione delle loro particolari condizioni, godono di un regime di transizione, conseguente all'uscita dall' obiettivo 1, più favorevole di quello che loro spetterebbe in base alla applicazione del solo parametro della percentuale del PIL;
RICORDATO che, nell'intesa con le regioni Sardegna e Sicilia del 14 marzo 2002 il Governo nazionale aveva assunto l'impegno di avviare tutte le iniziative utili a far sì che entrambe le regioni rientrassero de facto nell' Obiettivo 1;
RICORDATO inoltre che, nel Secondo Memorandum italiano sulla riforma della politica di coesione, predisposto nel dicembre 2002, si sosteneva che, nell'eventualità dell'uscita della Sardegna dall'Obiettivo l, sarebbe stato necessario assicurare alla regione un sostegno transitorio (phasing out) rafforzato;
RILEVATO che, nella proposta relativa alle prospettive finanziarie per il periodo 2007-2013, proposta dalla presidenza di turno britannica per il round negoziale intergovernativo che inizia oggi a Bruxelles, tale trattamento di miglior favore viene riconosciuto, in ragione delle loro condizioni strutturali, alla regione finlandese di Ita Suomi ed a quella portoghese di Madeira, che pure hanno un livello di PIL più alto della Sardegna, e che numerosi altri regimi particolari vengono proposti nel medesimo documento a favore di regioni che presentano obiettive difficoltà di sviluppo, in quanto i rispettivi governi, a differenza di quello italiano, hanno sostenuto tali richieste in sede comunitaria;
RITENUTO necessario esprimere unitariamente l'esigenza che il Governo italiano sostenga nei negoziati intergovernativi la sopra richiamata posizione della Regione sarda, che peraltro non contrasta in alcun modo con i più complessivi interessi nazionaliINVITA LA GIUNTA REGIONALE
a proseguire con determinazione, con ogni strumento messo a disposizione dallo Statuto e dalla normativa nazionale e comunitaria, l'azione svolta per difendere gli interessi della Sardegna nei negoziati sulla definizione delle politiche europee di coesione per il periodo 2007-2013.
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La risoluzione è stata approvata dalla Seconda Commissione nella seduta del 15 dicembre 2005