CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

 

RISOLUZIONE N.7/2

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RISOLUZIONE CUCCA - MARROCU - BIANCU - MASIA - URAS - LANZI - DAVOLI sul Programma regionale di sviluppo 2007-2009. 

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IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTI gli articoli 2 e 3 della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11, relativi rispettivamente alla disciplina del Programma regionale di sviluppo (PRS) ed al Documento annuale di programmazione economica e finanziaria (DAPEF);

ATTESO CHE
- la Giunta regionale ha presentato il Programma regionale di sviluppo contestualmente ai disegni di legge n. 274 e n. 275, relativi rispettivamente al disegno di legge finanziaria per l'anno 2007 e al bilancio per gli anni 2007-2010;
- la finalità del DAPEF è relativa all'aggiornamento annuale del PRS;
- con la presentazione del PRS non sussiste la necessità di presentazione del DAPEF posto che gli intenti della manovra economico finanziaria 2007-2010 sono già esplicitati con la contestuale presentazione del PRS che si pone, ai sensi della legge regionale di contabilità n. 11 del 2006, come il documento base che il DAPEF deve annualmente aggiornare;

VISTO l'articolo 33 bis, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio;

RITENUTO conseguentemente opportuno utilizzare la disciplina prevista dal suddetto articolo del Regolamento per l'approvazione del PRS;

RITENUTO di condividere i contenuti del PRS, così come predisposti dalla Giunta regionale,

DELIBERA DI APPROVARE

il PRS 2007-2009 così come predisposto dalla Giunta regionale, con le seguenti modifiche:

a) CAPITOLO 1. Autogoverno e riforma della Regione - Paragrafo 1.2: Il programma per i prossimi tre anni:
- nel paragrafo dal sottotitolo “Il ciclo unico di programmazione” a pagina 19, quinto rigo, dopo le parole “2000-2006” sono aggiunte le seguenti: "Tali somme dovranno essere utilizzate attraverso un metodo partecipato, che veda il coinvolgimento del sistema delle autonomie locali.”;
- a pagina 23 è aggiunto il seguente sottotitolo, con il relativo testo illustrativo:
“Il comparto unico di contrattazione collettiva.
La Regione provvederà a dare attuazione all’articolo 12 della legge regionale n. 9 del 2006, istituendo il Comparto unico del pubblico impiego della Regione e degli enti locali e l’Agenzia per la rappresentanza negoziale della Regione e degli enti locali della Sardegna (ARAN Sardegna).”.

b) CAPITOLO 2. Identità e cultura - Paragrafo 2.2 - Il programma per i prossimi tre anni:
- a pagina 33 nel titolo “Lo sviluppo locale”- sottotitolo “I grandi attrattori turistici”, dopo le parole: "parchi tematici," è aggiunta la parola "terme,";
- a pagina 33 a conclusione del sottotitolo “L’esercizio delle funzioni comunali in forma associata”, sono aggiunte le seguenti parole: ", pertanto, la Giunta regionale si impegna a presentare, nell'ambito del DAPEF, un insieme organico di interventi atti a contrastare il fenomeno dello spopolamento nelle aree svantaggiate.”;

c) CAPITOLO 3. Ambiente e territorio - Paragrafo 3.2: Il programma per i prossimi tre anni:
- a pagina 43 ter, al titolo “La gestione dei rifiuti” – Sottotitolo “I termovalorizzatori”, sono soppresse le parole da "Il Piano prevede" a "Autorità d'Ambito.".
- a pagina 47, al titolo “Città e centri urbani”, sono soppresse le parole da "Sarà istituito" a "piccoli centri.".

d) CAPITOLO 4 - Paragrafo 4.2: Il programma per i prossimi tre anni:
- a pagina 60 sopprimere il sottotitolo "L'incentivazione dei percorsi formativi" ed il relativo testo.

e) CAPITOLO 5. Sistemi produttivi e politiche del lavoro - Paragrafo 5.2: Il programma per i prossimi tre anni :
- a pagina 78, al titolo “Industria” – Sottotitolo “L'efficienza delle infrastrutture produttive”, le parole da "La Giunta regionale ha approvato" a "nel quadro degli strumenti di programmazione economica" sono sostituite dalle seguenti: "Verrà approvata la riforma dei consorzi industriali, prevedendone la loro semplificazione organizzativa e adeguandone le funzioni alle nuove esigenze del comparto industriale".
– a pagina 86, al titolo “Agricoltura e sviluppo rurale” – Sottotitolo “La viticoltura”, dopo la parola "Malvasia," è aggiunta la parola "Semidano,".
– a pagina 92, al titolo “Turismo” – Sottotitolo “Il rafforzamento del turismo tematico”, dopo le parole "servizi per il benessere fisico" sono aggiunte le parole "e in quelli termali".
– a pagina 100 al titolo “Politiche del lavoro” – Sottotitolo “L'agenzia regionale del lavoro”, prima del sottotitolo “I percorsi di assistenza integrati” è aggiunto il sottotitolo “L'Agenzia regionale del lavoro” e il relativo testo: “L’Agenzia regionale del lavoro, così come istituita dalla legge regionale n.20 del 2005 costituisce il soggetto regionale a cui è affidata l'attuazione delle politiche regionali del lavoro ivi compresi gli interventi a stanziamento nazionale o comunitario; è inoltre soggetto a cui è affidata l'assistenza tecnica in materia di lavoro che la Regione garantisce al sistema sociale degli enti locali e degli enti settoriali. L'Agenzia di norma svolge inoltre le funzioni di analisi e monitoraggio sull'efficacia degli interventi regionali di politica del lavoro.”.

f) CAPITOLO 7. Solidarietà e coesione sociale. Paragrafo 7.2: Il programma per i prossimi tre anni:
- a pag. 154, alla fine del titolo “Politiche sociali” è aggiunto il seguente sottotitolo ed il relativo testo:
“Coesione sociale e sviluppo
Lo sviluppo economico e occupazionale della Sardegna inevitabilmente incrocia la necessità di coniugare sviluppo e coesione, sostenibilità e occupazione.
Questo è da un decennio il tema centrale dibattuto nell'Unione europea sino alla definizione di alcune linee guida che oggi costituiscono il "fronte minimo" di azione comune.
Queste linee guida possono essere così sintetizzate:
• la crescita economica e la coesione sociale si rafforzano reciprocamente;
• una società con maggiore coesione sociale e meno esclusione è la garanzia di un'economia più efficiente;
• l'attuazione di una strategia per l'occupazione deve contribuire in maniera determinante alla lotta contro l'esclusione.

Le azioni di sviluppo messe in atto nella Regione rischiano di perdere di incisività se non supportate da adeguate misure di sostegno sociale. Le misure di sviluppo devono sostenere le reti sociali che costituiscono il tessuto connettivo dei territori.
L'indebolimento di queste reti non solo rallenta lo sviluppo, ma principalmente indebolisce lo stato sociale nella sua essenza, aumentando i rischi di esclusione.
Quindi, l'obiettivo principale da perseguire è quello di rafforzare le reti sociali intendendo per esse quell'insieme di soggetti che vanno dalle famiglie al terzo settore e al privato sociale, valorizzando il ruolo essenziale svolto dagli enti locali. Quel sistema che costituisce il tessuto connettivo di ogni società e che sostanzialmente supporta e veicola i cambiamenti e le trasformazioni.
Si tratta di ricondurre le politiche di sviluppo e coesione sociale ad una azione di sistema che si basa su quattro fattori portanti:
• sostegno alla famiglia;
• lotta all'esclusione sociale;
• politiche per gli anziani;
• politiche per la casa.
L'obiettivo è, in primo luogo, quello di attivare strumenti che, supportando le famiglie nella risoluzione dei problemi quotidiani, permettano di diminuire il disagio sociale e lo stato di precarietà e di insicurezza e consentano di produrre uno sviluppo stabile, duraturo e condiviso.”.

Cagliari, 23 maggio 2007

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La presente risoluzione è stato approvata dal Consiglio regionale nella seduta del 23 maggio 2007.