Il Presidente del Consiglio regionale riceve la visita del sindaco curdo destituito dalle autorità turche per aver utilizzato una lingua diversa da quella ufficiale
Data: 04/06/2008 -
Il Presidente del Consiglio regionale della Sarde-gna, Giacomo Spissu, ha ricevuto la visita di Abdullah Demirbas, sindaco della municipalità di Sur (Kurdistan). L’incontro riveste una particolare importanza sotto il profilo della “difesa dei diritti civili” perché sul sindaco Demirbas pende l’accusa di “abuso di potere e di violazione della legge sulla protezione della lingua”, avanzata dalle autorità turche, per aver inviato alla popolazione locale un questionario per conoscere quali fossero le lingue parlate dai cittadini e aver pubblicato un depliant informativo in sei lingue, tra le quali anche il curdo, sui servizi offerti dalla municipa-lità. A seguito di tale iniziativa, il Ministro degli Interni turco ha destituito il sindaco e, successivamente, il Consiglio di Stato ha sciolto il consiglio comunale.
Spissu ha espresso, anche a nome del Consiglio regionale, solidarietà al sindaco Demirbas e ha sottolineato come “l’affermazione dell’identità di un popolo sia un tema molto caro alla Sardegna, da sempre impegnata nella difesa della pro-pria autonomia e dei propri tratti culturali, tra i quali un posto preminente è occupato dalla lingua”.
Il Presidente del Consiglio regionale, ripercorrendo brevemente la storia del-la Sardegna e la sua condizione di regione speciale nel quadro di uno Stato unita-rio, ha sottolineato che non bisogna avere paura delle rivendicazioni autonomistiche di un popolo quando sono svolte democraticamente e pacificamente: “Per questo siamo vicini ai curdi e alle loro rivendicazioni, per certi aspetti simili a quelle portate avanti dal popolo sardo contro la negazione di un diritto che la Costituzione italiana ha riconosciuto soltanto nel 1948 ”.
“Il tema dei diritti civili – ha aggiunto Spissu - è molto importante. L’ingresso nell’Unione Europea è auspicabile perché significa collocare la Turchia in un quadro di valori comuni e di regole condivise necessarie per risolvere la questione del po-polo curdo. Con l’ingresso nell’Ue, tutte le comunità locali e le minoranze etniche potranno pretendere di poter parlare la propria lingua. Una vicenda come quella del sindaco Demirbas – ha ammonito Spissu - sarà più difficile da sostenere per le isti-tuzioni comunitarie e per la comunità internazionale. L’allargamento dell’Europa è un fatto positivo e non eludibile perché punta a inserire nel solco della democrazia Paesi e nazioni la cui storia, anche recente, è caratterizzata da contraddizioni, auto-ritarismi e violenza”.
Il Sindaco Demirbas era presente con una delegazione di medici e docenti universitari della facoltà di medicina curda impegnati in un progetto di prevenzione delle talassemia nel Kurdistan turco. La delegazione era accompagnata dal consi-gliere regionale Ciriaco Davoli (Prc), da Francesca Gianfelici (coordinamento nazio-nale popolo curdo) e da Antonello Pabis (referente in Sardegna dell’associazione ASCE).