Gestione autonoma delle risorse idriche, il Presidente Spissu ha incontrato il Comitato dei Sindaci: “A settembre la IV Commissione avvierà l’esame del Disegno di Legge della Giunta e della proposta di legge di iniziativa popolare”
Data: 30/07/2008 -A settembre, con la ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, la Quarta Commissione permanente in Consiglio regionale esaminerà il disegno di legge della Giunta regionale unita-mente alla proposta di legge di iniziativa popolare che punta a modifi-care gli articoli 3 e 15 della Legge n. 29 del 1997”. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale, Giacomo Spissu, nel corso dell’incontro con il “Comitato dei Sindaci con la gestione autonoma del-le risorse idriche”. Durante l’esame del testo unificato, i sindaci, ha as-sicurato Spissu, potranno essere “sentiti in audizione” dall’organismo consiliare e chiedere la correzione di alcuni aspetti della normativa in vigore. L’obiettivo per i sindaci è di scongiurare il ricorso al referendum abrogativo di alcune norme della legge n. 29 del 2007 sulla “delimitazione degli ambiti territoriali ottimali” e sulla “tariffa d’ambito”, aspetti in parte già accolti dal provvedimento dell’esecutivo. In relazione alla richiesta di modifica degli ambiti territoriali, Spissu ha ricordato come la tendenza sia quella di ridurli il più possibile e non quella di aumentarli: l’articolo 2, comma 38 delle legge n. 244/2008 (la legge finanziaria 2008) ha previsto una rideterminazione degli ambiti ottimali per la gestione dei servizi idrici, secondo criteri finalizzati all’estensione degli attuali ambiti. In sostanza viene confermata la soluzione adottata in Sardegna di un unico ambito. “Anche se – ammette Spissu - si ragiona anche per averne un numero superiore”. Per quanto riguarda il ruolo dei sindaci nella gestione del servizio idrico, il presidente del Consiglio regionale della Sardegna ha ricordato come questo sia “essenziale e ineludibile”, anche se permangono le contraddizioni di un’Assemblea dei Sindaci (ATO) dove “siedono ancora oggi amministratori che non rappresentano politicamente i territori di provenienza perché cessati dalla carica anche da molti anni. “Bisognerebbe – ammette Spissu – ri-vedere il sistema di elezione e di ripartizione perché così manca qual-siasi collegamento con tra gli amministratori in carica e l’autorità d’ambito”. All’incontro hanno partecipato i sindaci di Domusnovas, Teu-lada, Samassi, Santu Lussurgiu, Seui, Nuxis. (a.a.)