Il Presidente Spissu a Torino inaugura la Sardegna dei centenari
Data: 03/09/2008 -
È stato il Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Giacomo Spissu, a inaugurare “La Sardegna dei centenari”, la rassegna di 5 giorni organizzata dal Gal Mare Monti (l’agenzia di sviluppo rurale operante nei territori del Marghine, Planargia e Baronia) nella prestigiosa sede del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. Al suo fianco Roberto Placido, vice-Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte.
Per il Presidente Spissu è stata un’occasione importante perché ha potuto incontrare personalmente la comunità sarda in Piemonte, alla quale ha manifestato l’immutato affetto della Sardegna per i propri emigrati. E di sardi nel cortile del Museo regionale ce n’erano davvero tanti: circa 400 in rappresentanza di tutti i territori dell’isola.
Un saluto particolare il Presidente Spissu l’ha voluto rivolgere a Bitti, Bolotana, Borore, Bortigali, Dualchi, Flussio, Lei, Loculi, Lodè, Lula, Modolo, Montresta, Noragugume, Onanì, Osidda, Sagama, Silanus, Sindia, Suni, Birori, Magomadas, Posada, Tinnura e Torpè, tutti comuni appartenenti al Gal Mare Monti.
La scelta della sede della manifestazione non è stata casuale: il capoluogo piemontese ospita infatti una numerosa comunità di sardi. Sono circa 16.000 i corregionali di prima e seconda generazione che hanno scelto di insediarsi stabilmente nella capitale sabauda.
Una scelta rafforzata anche da una cospicua storia comune che condurrà nel 2011 i sardi e i piemontesi a celebrare anche congiuntamente il 150° anniversario dell’Unità d’Italia..
“Un evento – sottolineano gli organizzatori della manifestazione - che ha voluto trovare una modalità diversa di testimoniare questa parte del territorio sardo con una percezione più a tutto tondo del suo potenziale turistico e culturale, e non esclusivamente a un solo prodotto turistico, come la costa marina”.
La rassegna torinese ha posto dunque l’attenzione “sul concetto di vetustà in una delle espressioni culturali mediterranee più antiche, soffermando l’attenzione sulle qualità geografiche dell’area e la sua protostoria, l’eccezionalità di nicchia dei suoi prodotti tipici, gli usi e i costumi del territorio”.
Sono stati cinque giorni intensi, che hanno visto una straordinaria partecipazione di pubblico e la presenza di ospiti illustri, artisti, musicisti e scienziati. Cinque giorni di degustazioni, tavole tematiche e laboratori del gusto, questi ultimi destinati esclusivamente ad addetti alla ristorazione e alla distribuzione di prodotti tipici sardi di nicchia. Una straordinaria promozione del patrimonio enogastronomico della Sardegna, delle sue bellezze naturalistiche, della cultura, delle tradizioni e della storia di una regione che continua a risultare ai primi posti nelle classifiche di gradimento dei turisti di tutto il mondo.
Il Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Giacomo Spissu, nel suo intervento di inaugurazione, ha sottolineato l’amicizia e la collaborazione con la Giunta Regionale del Piemonte e con lo stesso Museo Regionale di Scienze Naturali.
Spissu ha poi voluto “orgogliosamente rilevare la felice integrazione dei sardi nel capoluogo piemontese; sardi che in questa città e nell’intera regione subalpina sono sinonimo di operosità e di grandi qualità morali”.
Il Presidente ha infine illustrato l’importanza delle caratteristiche naturali e culturali delle zone centrali dell’Isola, rimaste incontaminate nei secoli. La Sardegna non è solo mare e coste, ma anche paesaggi interni di grande fascino e dalle radicate tradizioni identitarie. “Ed è proprio l’identità e la sua specialità il tratto che fa della nostra isola – ha sottolineato Spissu – un unicum nel panorama culturale internazionale. Promuovere il nostro territorio in Italia e nel mondo significa valorizzare una cultura millenaria fatta di tradizioni e di saperi rimasti immutati nei secoli. Un patrimonio – ha detto Spissu – che dobbiamo salvaguardare con tutte le nostre forze, cogliendo anche le straordinarie opportunità che le nuove tecnologie ci offrono”.
Parole che sono riecheggiate anche nell’intervento del Presidente del GAL, Mario Attene, che ha illustrato il senso della missione, caratterizzata da una serie diversificata, per temi, di momenti promozionali, che parte da presupposti nuovi, fondati sulla consapevolezza della estrema ricchezza e distinzione culturale della Sardegna nel panorama europeo. Parafrasando il grande scrittore isolano Sergio Atzeni, la cui fortuna letteraria ha varcato i confini nazionali, Attene ha augurato che i sardi possano passare sulla terra “pesanti”, lasciando tracce sempre più incisive nella Storia.