Chimica, il Presidente del Consiglio regionale della Sardegna scrive al Premier Silvio Berlusconi e al Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola
Data: 03/12/2008 -
Il Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Giacomo Spissu, ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, e al Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, sulla fermata del polo petrolchimico di Porto Torres e sul futuro dell’intero comparto nell’isola. Questo il testo della lettera:
Gentile Presidente Berlusconi,
Gentile, Ministro Scajola,
La fermata di alcuni impianti chimici del sito industriale di Porto Torres comuni-cata dalla società dell’ENI, POLIMERI EUROPA, con l’annunciata collocazione in cassa integrazione di circa 200 addetti, cui si aggiungeranno i lavoratori delle manuten-zioni, crea in Sardegna grande apprensione e in quel territorio una tensione sociale molto elevata.
E’ generale preoccupazione che la fermata temporanea annunciata si trasformi in un sostanziale disimpegno dell’ENI dalla chimica sarda, determinando nei fatti un processo di chiusura a catena di numerosi impianti, ai quali mancherebbero gli utilizzatori finali.
Il precario equilibrio esistente subirebbe un colpo decisivo, dalle drammatiche conseguenze industriali e sociali.
E’ per questi motivi, signor Presidente del Consiglio, Signor Ministro dello Svi-luppo Economico, che rivolgo l’appello dell’intera Assemblea Regionale della Sardegna, di maggioranza e di opposizione, affinché il Governo assuma una decisa iniziativa politica nei confronti della società pubblica ENI e di tutti i soggetti interessati, volta a confermare i precedenti impegni assunti per la chimica sarda e a scongiurare la chiusura degli stabilimenti di Porto Torres, con conseguenze drammatiche per i lavoratori, le loro famiglie e il debole tessuto economico già duramente provato.
Cordialità
Giacomo Spissu