CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
PETIZIONE n. 4/XIII
presentata da
Francesco Masu
l'8 settembre 2006
Sulla proposta di legge di iniziativa popolare n. 1
concernente "Norme in materia di trattamento economico dei
Consiglieri regionali della Sardegna"
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In attuazione di quanto disposto all'articolo 50 della Costituzione della Repubblica Italiana e all'articolo 1 dello Statuto speciale per la Sardegna in materia di petizioni, ed in applicazione degli articoli 103 e 104 del Regolamento interno del Consiglio regionale,
il sottoscritto Francesco Masu
firmatario della proposta di legge di iniziativa popolare agli atti
del Consiglio con il n. 1
considerato che:
- per la prima volta nella storia della nostra Regione, oltre 17000
sardi con la loro firma diventano legislatori, utilizzando uno
strumento di democrazia diretta previsto dal nostro statuto,
determinando la presentazione di una legge di iniziativa popolare
che, con i suoi tre articoli, chiede una drastica riduzione degli
stipendi e benefit di Consiglieri e Assessori regionali;
- il legislatore ha dato ai cittadini sardi la possibilità di
proporre leggi di iniziativa popolare, ma purtroppo non quella di
seguirne l'iter, cosa permessa solo ai Consiglieri regionali
proponenti leggi, dando di fatto solo ad essi la possibilità di
decidere tempi e modi di discussione della legge proposta dal
popolo sardo. Tale situazione è stata constatata nella seduta del
Consiglio regionale del 15 dicembre 2005: a seguito di richiesta
fatta dal comitato promotore Lu Puntulgiu-Il Grifone per
l'iscrizione nei lavori bimestrali del Consiglio della proposta di
legge popolare, i consiglieri regionali presenti (65)
all'unanimità,con solo due astenuti, hanno votato la non urgenza
della discussione della richiamata legge, rimandandola all'esame
della Prima Commissione. Domanda: in questo caso siamo forse di
fronte a un chiaro conflitto d'interessi? L'auspicio è che non sia
così,
per quanto sopra esposto, in base a quanto dispone 1'articolo 103 del capo XIII del Regolamento, trascorso ormai un anno dalla presentazione della proposta di legge senza che nulla sia dato a sapere ai cittadini sardi firmatari e non,
chiede
1) se la Prima Commissione consiliare è stata posta
in grado dal suo Presidente di prendere visione della proposta di
legge popolare n. 1, così come previsto dall'articolo 41 del
Regolamento e in caso affermativo in quale data;
2) se è stato nominato il commissario relatore, così come previsto
dal comma 2 dell'articolo 32 del capo VI del Regolamento;
3) se è stata avviata la procedura prevista dalle attuali
disposizioni di legge giacenti presso la competente Commissione in
riferimento a quella di cui trattasi.