CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

PETIZIONE n. 1/XIII

presentata da
Marco Mameli e Giuseppe Andreozzi del "Comitato Scuola Città" di Cagliari


l'8 febbraio 2005

Piano di dimensionamento della rete scolastica della Sardegna

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  In attuazione di quanto disposto all'articolo 50 della Costituzione della Repubblica Italiana e all'articolo 1 dello Statuto speciale per la Sardegna in materia di petizioni, ed in applicazione degli articoli 103 e 104 del Regolamento interno del Consiglio regionale,
 
il sottoscritto ComitatoScuolaCittà
 
esaminata la circolare n. 17113 del 30/11/2004 del Direttore scolastico regionale relativa alle iscrizioni per l'anno scolastico 2005/2006, nella quale si manifesta la volontà di dare esecuzione alla modifica del piano di dimensionamento della rete scolastica regionale (già stabilita con decreto del Direttore scolastico regionale deI 17/02/2003 n° 2721) che prevede la chiusura di ben due istituti tecnici della città di Cagliari e la costituzione del IV polo classico scientifico a Su Planu, attraverso l'accorpamento di classi prime dei licei Siotto, Dettori, Pacinotti, Michelangelo e Alberti, per complessive dieci classi,
 
rileva
 
- che detta volontà è in netta contrapposizione con le prerogative della Regione nel campo dell'istruzione e con le principali linee programmatiche regionali, che intendono potenziare l'istruzione secondaria e combattere la dispersione scolastica, particolarmente grave in Sardegna;
- che la chiusura delle scuole è in contrasto con la libertà delle famiglie e dei ragazzi di scegliere il corso di studi dì maggior gradimento, dopo aver attentamente valutato quello che da anni ormai è divenuto lo strumento di presentazione delle scuole e cioè il POF (Piano dell'offerta formativa), tanto da configurarsi come una vera e propria gravissima violazione dei diritti costituzionali degli studenti;
- che la modifica del Piano di dimensionamento prevede la chiusura di istituti tecnici superiori, in contrasto con le linee guida del "piano programmatico di interventi finanziari ai sensi della legge 53/2003" per il 2005 che prevedono il rafforzamento di questa tipologia di studi, in conformità a quanto deciso dall'Unione Europea nel campo dell'istruzione.

Va ricordato che sulla modifica del piano di dimensionamento regionale vi fu una netta opposizione sia da parte degli studenti e delle loro famiglie, sia delle istituzione interessate, quali Comune di Cagliari e Regione, nonché da parte delle organizzazioni sindacali della scuola.

Tale opposizione portò genitori, insegnanti, personale non docente, studenti e la stessa Regione a presentare ricorso al TAR della Sardegna contro il piano stesso.

Va ricordato infine che dopo la sentenza del TAR della Sardegna n. 544/2004 del 31/03/2004 sono stati presentati i ricorsi al Consiglio di Stato, da parte dei genitori e studenti dell'ITC "Eva Mameli Calvino" e della stessa Regione, per i quali si attende che sia fissata la data dell'udienza.


Ciò considerato il Comitato ribadisce il suo profondo dissenso nei confronti del provvedimento emanato dall'autorità ministeriale competente, che agisce in palese contrasto con quanto contenuto nel programma della Giunta regionale attuale, che prevede invece il rafforzamento del tessuto scolastico regionale.
 
Pertanto il Comitato
 
sollecita in proposito un intervento fermo e risolutivo al fine di ottenere la revoca della circolare n. 17113;
 
chiede
 
con forza - nell'ambito dei poteri attribuiti alle regioni con la modifica del titolo V ed in particolare dell'art. 117 della Costituzione, anche alla luce dell'interpretazione della Corte Costituzionale risultante dalla sentenza n. 13 del 2004, nonché delle funzioni e dei compiti conferiti alle regioni col decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 - l'emanazione della legge sul riassetto delle competenze in materia di istruzione in ambito regionale, ormai urgente ed improcrastinabile al fine di fare ordine a riguardo, cosicché si possano finalmente trovare soluzioni concrete ai numerosi problemi che affliggono la scuola sarda
 
e auspica
 
che il Consiglio regionale della Sardegna voglia dedicare una sessione di lavori ai temi dell'istruzione e della formazione e voglia approvare un ordine del giorno da inviare al Presidente del Consiglio dei ministri per sollecitare la predisposizione di un piano straordinario di interventi per la scuola sarda anche in deroga ai parametri contenuti nel DPR 18/06/1998, n. 233.