CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Ordine del giornon. 37

approvato il 22 maggio 2007

ORDINE DEL GIORNO CALIGARIS sugli indagati e i detenuti sardi ristretti nelle Case circondariali della Penisola e sulla situazione sanitaria nelle carceri isolane.
 
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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del programma n. 18/A (Programma regionale di sviluppo 2007-2009) e dei disegni di legge n. 274/S/A "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2007)" e n. 275/A "Bilancio di previsione per l'anno 2007 e bilancio pluriennale per gli anni 2007-2010";

PREMESSO che molti detenuti sardi stanno scontando pesanti condanne, e alcuni l'ergastolo, in istituti di pena della Penisola;

RILEVATO che la detenzione nelle Case circondariali della Penisola crea rilevanti disagi ai familiari dei reclusi che per le visite e i colloqui impiegano diversi giorni di viaggio con consistenti spese gravanti su situazioni economiche quasi sempre molto difficili, senza dimenticare le ripercussioni psicologiche per i limiti ai rapporti affettivi e di responsabilitą nei riguardi dei familiari, soprattutto bambini e anziani;

SOTTOLINEATO che:
- l'articolo 42 della legge n. 354 del 1975 (Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative delle libertą) stabilisce che i trasferimenti dei detenuti devono essere disposti favorendo "il criterio di destinare i soggetti in istituti prossimi alla residenza delle famiglie";
- il protocollo d'intesa tra il Ministero della giustizia e la Regione autonoma della Sardegna, firmato il 7 febbraio 2006, prevede, in attuazione del principio generale di territorializzazione delle pene, l'impegno "a destinare e/o favorire il rientro in istituti della Sardegna dei detenuti di origine, residenza o interessi nel territorio sardo che aspirano a tale rientro, tenendo particolarmente conto del luogo di residenza del nucleo familiare";

EVIDENZIATO che:
- le traduzioni dei detenuti da un carcere all'altro richiedono un ingente impiego di risorse umane e finanziarie;
- nelle Case circondariali della Sardegna sono presenti numerosi detenuti provenienti dalla Penisola ristretti anche nelle sezioni ad elevato indice di vigilanza e di sicurezza,

impegna la Giunta regionale

1) ad effettuare, nel rispetto della legge sull'ordinamento penitenziario e nella concreta attuazione del protocollo d'intesa tra il Ministro della giustizia e la Regione, un deciso intervento nei confronti del Ministero della giustizia per:
a) eliminare la grave discriminazione ai danni dei detenuti sardi;
b) conoscere il numero dei detenuti sardi, in esecuzione di pena o in attesa di giudizio, rinchiusi nelle Case circondariali e mandamentali della Penisola;
c) accertare l'ammontare dei costi annui sostenuti dal Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria per le traduzioni dalla Sardegna alla Penisola e viceversa;

2) a riferire in Consiglio sullo stato di attuazione del protocollo d'intesa specificatamente sulla territorializzazione della pena, sulla stipula delle convenzioni con le ASL per migliorare l'assistenza sanitaria alla popolazione ristretta e per concordare le linee-guida alla prevenzione dell'infezione da HIV e la continuazione gratuita dei farmaci.

Cagliari, 22 maggio 2007

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Il presente ordine del giorno č stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 22 maggio 2007.