CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURAOrdine del giornon. 33
approvato il 24 ottobre 2006
- ORDINE DEL GIORNO MARROCU - LA SPISA - BIANCU - DIANA - FLORIS Vincenzo - GIAGU - LICHERI - BALIA - MATTANA - PORCU - PIRISI - CALLEDDA - CUGINI - SANNA Franco - MANINCHEDDA - CHERCHI Silvio - BARRACCIU - SANNA Francesco - VARGIU - PISANO - CERINA sulla problematica industriale ed energetica e sulle iniziative da adottare nell'immediato.
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- IL CONSIGLIO REGIONALE
A CONCLUSIONE della discussione delle mozioni n. 99 e n. 88 sulla crisi industriale ed energetica della Sardegna;
PRESO ATTO che:
- il settore industriale soffre di una crisi strutturale di lunga durata, con alcune particolari situazioni di pericolo per la produzione e per il lavoro;
- le produzioni tradizionali dell'industria chimica e metallurgica, da tempo sono soggette ad una competizione fortissima su cui incidono negativamente, per i nostri impianti, alcuni differenziali di costo che rischiano di portare definitivamente fuori mercato le nostre industrie;
- le origini di tale disagio sono da attribuire certamente alle modalità di dismissione del sistema delle PP.SS. oltre alle forti carenze infrastrutturali nell'ambito dei trasporti e dell'energia;
CONSIDERATO che:
- il problema energetico è il punto di snodo centrale per lo sviluppo dell'industria sarda, in considerazione dell'alta incidenza della grande industria energivora sul complesso delle produzioni, soprattutto nella metallurgia e nella chimica, e della assoluta importanza che tali produzioni hanno nell'equilibrio del sistema economico nazionale e della stessa bilancia commerciale;
- l'alto costo dell'energia elettrica in Italia, rispetto al resto dell'Europa e del mondo, è grave per tutto il Paese, ma è gravissimo in particolare per la Sardegna, che, facendo a suo tempo la scelta della chimica e della metallurgia, ha dato e dà ancora un significativo contributo all'economia italiana, ed ha quindi ormai maturato una legittima aspettativa, se non un vero e proprio diritto, a scelte decise e lungimiranti nella politica energetica;
- in assenza di scelte appropriate verranno impediti i progetti finalizzati al mantenimento e rafforzamento delle filiere più competitive come quelle dell'alluminio, del piombo e dello zinco (Portovesme), del cloro (Assemini e Porto Torres), del PET (Ottana);
- il piano energetico regionale e la sua attuazione costituisce il banco di prova della validità della politica industriale della Regione e dello Stato;
- la progettazione e realizzazione del gasdotto GALSI ridurrà oggettivamente il gap energetico e tecnologico della Sardegna e consentirà la localizzazione di produzioni oggi impedite dalla mancanza del metano;
- per il mantenimento delle produzioni strategiche e per il rafforzamento delle filiere che hanno ancora buone prospettive di inserimento nei mercati occorre una strategia indirizzata sia all'adozione di soluzioni transitorie (tariffe speciali per le energivore), sia all'individuazione che all'avvio di concrete scelte finalizzate a soluzioni strutturali (nuova centrale del Sulcis con tecnologie avanzate, alto rendimento e basso costo, da sfruttare a vantaggio finanziario delle industrie locali);
- sono stati fatti alcuni passi importanti in questa direzione:
a) accordo di programma per la riqualificazione dei poli chimici della Sardegna;
b) intesa Stato - Regione sull'energia;
c) Piano energetico regionale;
d) avvio del bando di gara per la gestione integrata della miniera di carbone centrale Sulcis;
e) iniziative per il rilancio della centrale di Ottana;
f) partecipazione alla fase di progettazione tecnica e finanziaria del gasdotto GALSI;
RIMARCATO che:
- tali passi costituiscono un presupposto da sviluppare, verificare, finanziare e attuare in una concreta interazione tra scelte dei diversi protagonisti, pubblici e privati, nel sistema;
- è necessario, oggi, trarre alcune conclusioni operative sui problemi esposti, per smuovere una situazione che inevitabilmente è destinata a ristagnare e a morire, in assenza di decisioni puntuali e coraggiose;
- in particolare, occorre incidere su quattro livelli:
1) forte azione di tutto il sistema politico e istituzionale italiano e sardo, nei confronti dell'Unione europea per l'autorizzazione alle tariffe speciali transitorie per le produzioni energivore, al momento sottoposte a procedura di infrazione;
2) aggiudicazione della concessione per la costruzione della nuova centrale del Sulcis che affronti e risolva contemporaneamente il problema delle industrie chimiche e metallurgiche e della miniera Carbosulcis;
3) accelerazione dei progetti industriali nelle filiere più produttive della chimica, per dare piena attuazione all'accordo di programma del luglio 2004; definizione degli atti amministrativi necessari per il finanziamento dei contratti di programma derivanti dall'accordo,impegna la il Presidente della Regione e la Giunta regionale- a trattare con forza nei confronti del Governo nazionale e dell'Unione europea per l'attuazione degli impegni assunti;
- a riferire puntualmente al Consiglio sull'esito delle iniziative assunte.------------------------------------
Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 24 ottobre 2006.