CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XIII LEGISLATURA
Ordine del giorno n. 15
approvato il 23 giugno 2005
- ORDINE DEL GIORNO MARROCU - BIANCU - PINNA - LICHERI - ATZERI - BALIA - CACHIA - SALIS - SERRA sul peso rilevante delle servitù militari in Sardegna, a causa del quale è inibita, totalmente o per gran parte dell'anno, in vaste aree territoriali dell'Isola, ed in particolare in quelle costiere, ogni attività, ivi comprese quelle economiche e lavorative.
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- IL CONSIGLIO REGIONALE
A CONCLUSIONE del dibattito sulla mozione relativa al peso rilevante delle servitù militari in Sardegna, a causa del quale è inibita, totalmente o per gran parte dell'anno, in vaste aree territoriali dell'Isola, ed in particolare in quelle costiere, ogni attività, ivi comprese quelle economiche e lavorative,
RICHIAMATA la dichiarazione, già pronunciata dal Consiglio regionale, dell'intero territorio della Sardegna "terra di pace e di amicizia tra i popoli";
CONSIDERATO:
- che in Sardegna si registra una presenza militare operativa qualitativamente e quantitativamente superiore a quella che insiste complessivamente nelle altre Regioni italiane;
- che il territorio sottoposto a vincolo è pari a 37.374 ettari, di cui 23.766 di demanio e 13.608 di servitù militare (mentre le aree di servitù a mare superano la superficie dell'intera Sardegna), e che in tale territorio sono interdette, per gran parte dell'anno, molte delle normali attività umane ed economiche, ivi comprese nelle vaste porzioni di mare prospicienti le zone di esercitazione quelle di ancoraggio e pesca;
- che risulta inoltre del tutto incompatibile con la riconosciuta valenza ambientale e naturalistica dell'arcipelago della Maddalena, il permanere della base appoggio per sommergibili nucleari, senza alcuna previsione di progressiva dismissione;
- che anche i dovuti interventi di indennizzo economico verso i lavoratori e le comunità locali colpite dalle procedure di interdizione adottate nei periodi di esercitazione, sempre più lunghi, in particolare per quanto attiene le attività di ancoraggio e pesca di tutte le marinerie sarde dei territori interessati da attività e servitù militari, non possono permanentemente compensare la riduzione dei diritti al più libero esercizio delle attività umane ed economiche da parte delle predette comunità. In particolare, per le marinerie di Sant'Antioco, Sant'Anna Arresi e Teulada, che si affacciano ed operano in tali zone, si registra una quantificazione insufficiente del ristoro dei mancati guadagni, nonché tempi e procedimenti inadeguati ed un arretrato rilevante (circa due anni) nell'erogazione degli indennizzi previsti dalle leggi nazionali;
VALUTATO che l'eccessivo peso della presenza militare e dei vincoli ad essa connessi, contrasta con le esigenze di un equilibrato sviluppo della società e dell'economia sarda fondato, anche, sui valori della sostenibilità ambientale e della tutela attiva del patrimonio naturale;
RITENUTO che, limitatamente alle procedure d'indennizzo del danno conseguente all'interdizione delle ampie porzioni di territorio e degli spazi marini interessati da attività militare, si debba nell'immediatezza favorire la più adeguata e positiva soluzione;
RITENUTO, inoltre, urgente e indifferibile l'avvio del necessario confronto con il Governo sulle tematiche oggetto del presente ordine del giorno,
invita
il Presidente della Regione
a) ad intraprendere iniziative coerenti di governo perché abbia concreta attuazione la dichiarazione, pronunciata dal Consiglio regionale, della Sardegna come "terra di pace e di amicizia fra i popoli";
b) ad attivare ogni necessaria azione nei confronti del Governo, anche ai sensi delle leggi n. 898 del 1976 e n. 104 del 1990, e in ottemperanza dei protocolli d'intesa Melis-Spadolini del 1985 e Palomba-D'Alema del 1999, con il coinvolgimento pieno anche delle Istituzioni locali, delle parti sociali e delle rappresentanze parlamentari dei sardi, per la riduzione complessiva della presenza militare in Sardegna, sia sotto il profilo della quantità che delle modalità di utilizzo del territorio e degli spazi marini ed aerei prospicienti i poligoni e gli insediamenti militari, nonché in relazione agli urgenti e necessari interventi di bonifica delle zone teatro di esercitazioni;
c) ad assumere ogni iniziativa in proprio potere, con riferimento particolare alla specifica situazione dei pescatori di Teulada, Sant'Anna Arresi e Sant'Antioco atta a garantire agli stessi il più libero esercizio dell'attività di pesca e il reddito da lavoro a cui hanno legittimo diritto;
d) a dimostrare, nelle forme consentite dalle leggi, agli stessi pescatori e alle loro famiglie, la solidarietà attiva della Regione, per il danno specifico che subiscono attualmente a causa del perdurare e dell'espandersi delle limitazioni al loro lavoro, imposte dall'attività militare;
e) ad attivare le forme e le procedure d'intervento politico-istituzionali, più idonee ed efficaci, atte ad ottenere la progressiva dismissione della base d'appoggio per sommergibili nucleari della Maddalena.
Cagliari, 23 giugno 2005
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- Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta antimeridiana del 23 giugno 2005.