CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Ordine del giornon. 3

approvato il 20 ottobre 2004

ORDINE DEL GIORNO MARROCU - BIANCU - PINNA - LICHERI - CACHIA - BALIA sull'avvio dell'anno formativo 2004-2005 dei percorsi sperimentali dell'obbligo formativo.
 
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IL CONSIGLIO REGIONALE
a conclusione del dibattito sulla mozione n. 9 concernente la mancata predisposizione dell' obbligo formativo;
 
PREMESSO che con la riforma Moratti si è generata la situazione in cui versa il sistema dell'obbligo formativo in Sardegna anche perché ha rinviato alle regioni la responsabilità dei percorsi sperimentali del diritto-dovere all'istruzione, anticipando la scelta dei ragazzi a 14 anni, senza una copertura economica adeguata;
 
CONSIDERATO che lo Stato, con la riforma Moratti, ha prodotto la scelta precoce di uno dei due canali (dell'istruzione o della formazione) e la riduzione dell'obbligo scolastico e che in Sardegna non si è costruito un sistema di istruzione-formazione unitario e, insieme, integrato, con la possibilità seriamente organizzata di transitare da un canale all'altro;
 
CONSIDERATO che la domanda di formazione è stata anche favorita da un'offerta affidata direttamente agli enti formativi, anche per la mancata approvazione della legge sulla riforma dei servizi per l'impiego;
 
EVIDENZIATO che l'esigenza di formazione era conosciuta dal Ministero che prevedeva 7.600 ragazzi in base alla percentuale nazionale di dispersione, ben più bassa di quella regionale sarda e che doveva da subito essere avviata una vertenza con lo Stato, sulle risorse e sugli strumenti;
 
RIMARCATO che l'obbligo formativo non coincide con il sistema della formazione professionale, i cui compiti sono strettamente legati allo sviluppo socio-economico della Regione;
 
CONSIDERATO che il sistema della formazione professionale deve essere riformato per dare risposte più efficienti alle esigenze dello sviluppo socio-economico dell'isola;
 
RIMARCATO che il sistema formativo necessita di soluzioni distinte per l'emergenza e le prospettive e che nessuno dei ragazzi che ha manifestato l'esigenza di formazione quest'anno deve restare senza risposta,
 
impegna la Giunta regionale
 
1) a proseguire nella vertenza con lo Stato per i finanziamenti necessari ai percorsi sperimentali e ad avviare una vertenza complessiva perché il Governo nazionale aumenti i fondi a disposizione dell'istruzione e della formazione in Sardegna sino alla definizione di una intesa Stato-Regione specifica sul tema delle risorse umane;
 
2) ad operare perché si definisca rapidamente:
 
a) un modello di accreditamento dei soggetti formativi più selettivo con un sistema di vigilanza e di verifica terzo;
b) un percorso di riforma che realizzi un sistema competitivo della formazione professionale in Sardegna trasparente, efficiente e guidato dalle linee di sviluppo della Regione;
c) un sistema integrato scuola-formazione selezionando soggetti e modelli di qualità;
d) un piano straordinario di recupero all'istruzione dei tanti ragazzi che in Sardegna hanno abbandonato il sistema scolastico;
 
3) a predisporre l'avvio immediato dei percorsi sperimentali operando per la razionalizzazione delle attività e dei costi necessari per l'espletamento nel sistema formativo garantendo la massima qualità per i ragazzi;
 
4) a rafforzare il ruolo e la nuova centralità della Regione e del suo impegno nei confronti della scuola, in relazione ai nuovi compiti della riforma del Titolo V della Costituzione, operando per il potenziamento delle risorse economiche, la riqualificazione degli spazi e delle strutture di apprendimento e la formazione continua delle risorse umane.
 
Cagliari, 20 ottobre 2004
 
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Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 20 ottobre 2004.