CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIII LEGISLATURA

Mozione n. 198

MOZIONE LANZI - LICHERI - CUGINI - FADDA - SERRA sulla grave situazione di crisi economica e sociale della Sardegna.

***************

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- si stimano in Sardegna oltre 90.000 famiglie sotto la soglia di povertà pari a circa il 16 per cento del totale dei nuclei familiari dell'Isola;
- la causa principale dell'esclusione e della povertà è data dalla disoccupazione e dal crescente precariato;
- secondo i dati diffusi dall'ISTAT, il tasso di disoccupazione in Sardegna si è attestato nel primo trimestre dell'anno al 13,5 per cento (rispetto all'11 per cento dello stesso periodo del 2007) e nel secondo trimestre all'11,3 per cento (rispetto all'8,6 per cento dello stesso periodo del 2007);
- la percentuale di disoccupazione femminile ha raggiunto livelli allarmanti risultando pari al 19,2 per cento nel primo trimestre 2008 (più 4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2007) e al 15,3 per cento nel secondo trimestre dell'anno;
- dai dati diffusi dalle organizzazioni dei lavoratori sarebbero 6.000 i beneficiari di ammortizzatori sociali in Sardegna;

CONSIDERATO che:
- la Giunta regionale ha stanziato quasi 23 milioni di euro per il sostegno economico di persone e famiglie prive di reddito, in condizioni di accertata povertà e per l'abbattimento dei costi abitativi e dei servizi essenziali, di cui euro 20.000.000 previsti dall'articolo 8, comma 34, della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (finanziaria 2008), che si aggiungono ai 5.500.000 euro del programma sperimentale per la realizzazione di interventi di contrasto alla povertà del 2007;
- l'articolo 6 della legge regionale n. 3 del 2008 prevede l'istituzione di un "fondo regionale per l'occupazione" nel quale confluiscono una serie di risorse destinate ad incrementare il livello di occupazione, oltre alle risorse, non ancora impegnate, della finanziaria 2007, e in particolare le somme di:
a) euro 25.000.000, per l'anno 2008, destinati alla realizzazione di un programma di azioni sperimentati da destinarsi prioritariamente a giovani e donne e a progetti mirati di inserimento e reinserimento lavorativo anche di lavoratori disoccupati, in mobilità o in cassa integrazione;
b) euro 26.254.000, per l'anno 2008 e per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011 e 2012, per il finanziamento degli interventi regionali in favore di lavoratori socialmente utili finalizzati alla stabilizzazione degli stessi;
c) euro 10.000.000, per l'anno 2008, per il rifinanziamento del programma "Sardegna fatti bella";
d) euro 12.000.000 annui, per gli anni dal 2008 al 2013, a valere sulle risorse derivanti dalla programmazione di cui al FSE per gli anni 2007-2013, per il consolidamento e il potenziamento dei centri servizi per il lavoro e delle agenzie per il sostegno allo sviluppo con priorità per i nuovi bacini d'impiego e per il mantenimento in servizio dei lavoratori già impiegati nelle medesime funzioni;
e) euro 302.000.000, per l'anno 2008, per la realizzazione degli interventi inclusi nella programmazione comunitaria e destinati al miglioramento delle capacità lavorative, all'occupabilità, all'inclusione e alla valorizzazione del capitale umano;

SOTTOLINEATO che:
- le ragioni della crisi che investe tutta la Sardegna, ma che in alcuni territori è particolarmente acuta, sono anche alla base dello sciopero generale proclamato da CGIL, CISL e UIL per la Provincia di Nuoro;
- le politiche messe in atto dal Governo nazionale in questi primi mesi di legislatura sul fronte dei tagli alla scuola, alla sanità e alla pubblica amministrazione unite alla crisi finanziaria globale possono comportare, anche in Sardegna, ricadute imprevedibili sul fronte dell'economia reale e dell'occupazione,

impegna la Giunta regionale

1) a predisporre immediatamente uno studio dettagliato sullo stato della crisi in Sardegna, con riferimento ai settori produttivi, al livello e alla tipologia di occupazione e allo stato di povertà;
2) a verificare le ricadute economiche e sociali delle politiche regionali programmate e attuate in questa legislatura;
3) a definire, in apposita iniziativa di confronto con tutti i soggetti istituzionali, sociali e politici, una ampia strategia di sviluppo della Sardegna, a partire dall'individuazione di incisive politiche per il lavoro, per la salvaguardia e il mantenimento del sistema scolastico e universitario, per il rilancio e il potenziamento dei settori produttivi, a partire dall'artigianato e dall'agro-alimentare, e per lo sviluppo infrastrutturale,

impegna, inoltre, la Giunta regionale

a riferire quanto prima in Consiglio sullo stato di crisi della Sardegna, sugli interventi straordinari che intende attuare, sullo stato di attuazione delle singole misure previste dall'articolo 6 della finanziaria 2008, sull'ammontare delle risorse impegnate e spese e sulle ricadute occupazionali delle stesse.

Cagliari, 16 ottobre 2008